Leonardo
Maresciallo Ordinario
Maresciallo Ordinario
Messaggi: 710
Iscritto il: dom feb 16, 2003 4:25 pm

1^ cosa
Ho letto nel forum Pagine di Difesa le discussioni inerente gli alpini ed il loro futuro, mi sarebbe venuto voglia di rispondere e sicuramente le argomentazioni non mi sarebbero mancate. Ho desistito soltanto perchè non sopporto la tracotanza e la saccenza di alcune risposte, meglio non sprecare fiato con chi già  possiede la verità  assoluta e si permette di apostrofare "marinaio che non sa nuotare" chi non la pensa come lui.
Andrea, i miei complimenti! Vorrei vedere cosa hanno da ridire adesso, tireranno ancora fuori la storia che gente che parla di cose senza conoscerle? Diranno ancora che si tratta della lamentala di qualche "deteriorato psicologico" dell'ANA, che ha nostalgia delle "gite in montagne"? Ma come vedi la verità  fa male e allora hanno tirato fuori la cazzata del dizionario. E ovviamente quando è venuto fuori che il re è nudo... meglio chiudere-stiamo degenerando.

2^ cosa
Questa mattina sono stato a Cima Grappa per l'annuale cerimonia, è stata un'occasione per incontrare i miei ex commilitoni ma ahimè ho anche visto parecchie cose spiacevoli. Da poche settimane i militari di leva che da decenni custodivano il sacrario militare sono stati sostituiti dai firmaioli (o professionisti come piace a qualcuno), tutti col loro bel grado bordato di blu. Parlando con i miei ex superiori sono venute fuori cose che noi di leva mai e poi mai ci saremmo sognati. Ad esempio alla richiesta di tagliare l'erba del sacrario hanno risposto che loro sono militari e non sono lì per lavorare. Misurazioni di fine mese, manutenzione cisterne dell'acqua non vengono più fatte. Poi uno era in drop senza cappello, l'altro in norvegese (di domenica era prescritto il cappello!). Ah, dimenticavo, avevano issato sui pennoni le bandiere sbagliate. E con noi erano prediche ogni volta per la minima cazzata!
Alla cerimonia erano presenti anche due plotoni in armi di alpini (di due reggimenti alimentati da VFB), non vi dico lo scazzo con cui questi militari aspettavano l'inizio della cerimonia, chi fumava, chi mangiava un panino, chi con la bottiglietta di aranciata. Poi i comandanti hanno riordinato i due plotoni, una volta si diceva "a posto!" "att-tenti" "dest-riga", adesso si sono limitati a dire + o - così "bene, mettetevi a posto, sull'attenti". Sull'allineamento lasciamo perdere, me ne sono andato al bar e sono tornato al sacrario per conto mio quando la cerimonia era finita.


Anch'io rivoglio la leva! Rivoglio l'Esercito degli anfibi lucidi!!!
[/url]
Avatar utente
Pierpa
Maresciallo Capo
Maresciallo Capo
Messaggi: 1031
Iscritto il: mar lug 06, 2004 8:49 am
Località: Gorizia

Dimenticavo...

i complimenti ad alpino85 che credo di conoscere bene...
inutile dire che sono d'accordo al 100% con te! 8)
MAI DAÛR!
Avatar utente
Abbadia
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2136
Iscritto il: mer feb 26, 2003 12:42 pm
Località: imperia

Quindi da quello che scrivete, mi pare chiaro che a volere l'abolizione della leva non sono state solo le mammine apprensive o gli odc......
Interessante sarebbe lo scoprire il perché, proprio i militari carriera hanno voluto cacciarsi in questo bel.....ginepraio.
Io un'idea me la sono fatta.
Col passare degli anni aumenta il livello di istruzione e di sbranatura dei najoni, i firmaioli, (per fortuna c'é ancora qualcuno che chiama le cose come le chiamo io !! ) si sono trovati a comandare dei ragazzi che se li mangiavano a colazione.
Laureati, diplomati, specilizzati......e in piu' con le idee un po' piu' chiare e forse con meno paura di dire che il re é nudo.
Fino a quando bastava una stella o un baffo su una manica per dirigere...tutto é andato bene....
Poi é diventato difficile...trovarsi davanti ragazzi con capacita proprio...tecniche superiori...ha messo nella cacca le firme...
Allora la ...gerarchia tutta ha pensato : se siamo tutti di noi...va meglio...leviamoci dai piedi sti saputelli che non hanno rispetto per chi comanda....questi ingegnieri che voglio insegnare al maresciallo come fare .....questi avvocati che non stanno zitti al primo urlo...
In piu' se siamo tutti di noi la torta ce la dividiamo...stiamo meglio tutti...saremo tutti su una unica barca...tutti con gli stessi interessi.
Lo sbaglio grosso che hanno fatto é che col "professionista" hanno raccolto i meno acculturati, i meno preparati in tutto, quelli che " non voglio fare un cazzo...e voglio stare vicino a casa "...
Guardate che tipi del genere c'erano anche sotto naja.......
Gara di marci a squadre...dopo mezzora...uno dei componenti,,,lamenta vesciche ai piedi...il sottoscritto comanda la pattuglia , e deve fermare tutto...a puttane la marcia ...si doverva arrivare tutti...dovevamo aspettare ...l'infortunato.
Sapete come si era procurato le vesciche ? Mettendo dell'acqua negli anfibi, convinto che si sarebbe scansato la marcia; chiaro che la marcia se la é fatta tutta...ma la pattuglia é arrivata...il giorno dopo.
Hanno raccolto cioe' i paraculo.. hanno dovuto promettere impieghi pubblici per il dopo ferma, perché l'esercito...proprio non li attirava e non li attira...
Ora se li devono coccolare in tutti i modi...quindi come si fa a parlare di sciplina...agli impiegati del catasto mica si chiede disciplia ? Come si fa a parlare di orgoglio? Orgoglio di lavorare nell'Inps ?
Soldi...e benefits...e allora andiano a fare i Rambo all'estero, solo perché in questo modo ci danno gli stanziamenti......e in questo modo strapaghiamo tizi che aspirano a telefonare alla famiglia tutte le sere....
Si lo so che sono stronzo....ma non sono mica nato stronzo.... anche quello che dite voi.....e non siete odc, non siete mammole e pacifisti..... anche quello che mi dite voi mi conferma che se uno non lo é str.zo lo diventa per forza...
Continuate a battagliare su quei forum ragazzi...é l'unica cosa che potete fare...fatela...sara' un po' come continuare la naja.

Ciao

Abbadia Ga Tau
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Circa il paragone che sti tizi fanno tra loro stessi, noi coglioni di leva, e i professionisti di altri eserciti:

potrà  anche essere vero che guardano alla SAS o alla Legione. Soprattutto perchè a quelli li lo Stato gli passa il camelback, lo scarpone figo, le ginocchiere che fa molto SOF, l'okley (magari con lente "tattica" ( :roll: ) arancione), e altra roba essenziale per un operatore militare professionista.

Ma noi di leva invece, siamo sempre li. E siamo un ricordo costantemente presente. Una specie di incubo se volete. Un po' perchè generalmente parlando negli Alpini la naja la si faceva seriamente, un po' perchè siamo gente con la memoria MOLTO lunga, un po' perchè, da dopo la prima guerra mondiale abbiamo osato associarci tra noi, Alpini in congedo, e un po' perchè, ohibò, ci piace poco essere presi per il culo, e ancor meno essere insultati, noi e le nostre intelligenze (scarpa grossa, cervello fino :D ), noi siamo una spina nel fianco per questa gentaglia. Perchè ovunque vanno, trovano un Alpino che fa domande, e dalla faccia si vede che non gli piace nè quello che vede nè quello che si sente rispondere. Perchè anche quando escono in Paese quegli straccapalle dell'ANA li vedono in giro e poi magari parlano col Colonello. Perchè in caserma, nel sottoscala più imbucato e nascosto, o nel solaio più irraggiungibile, c'è un Maresciallo (vero e con 30 anni di naja, mica un pischello di 23 anni), o un Capitano che li vede, e che sa. E che ha fatto i confronti tra loro e chi li ha preceduti. E che magari pretende addirittura il saluto, come da regolamento, o che li cazzia se se ne vanno in giro per la caserma come se fossero in spiaggia a Capo Rizzuto, mani in tasca, senza cappello e okley sulla testa.

Quindi il confronto vero loro lo fanno con noi, siamo noi a dar loro fastidio, del fatto che quelli col camelback e gli scarponi fighi si facciano un mazzo tanto per poter continuare ad indossarli e prima ancora per avere l'onore di portarli, a loro, di questo, non frega assolutamente niente. Nella maiera più assoluta. Il che è abbruttente.

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

linzen ha scritto:Siamo sempre li' Luigi nessuno pretende che questi vadano a farsi ammazzare col cappello alpino in testa (che poveri coglioni erano i loro nonni e bisnonni :evil: ) pero' se ti arruoli in un reggimento alpino ti inculco le tradizioni del reggimento e del Corpo a calci in culo volontario o no e il cappello nei servizi prescritti lo porti.
Mi piacerebbe ripeto sapere cosa succederebbe se un "primocaporal maggiore" della legione straniera và  dal suo sergente e gli dice "a me il chepi' bianco mi fà  schifo le spalline fanno ridere i polli e io non voglio farmi ammazzare con la camicia inamidata con le pieghine" come minimo nel giro di 2 ore quel primocapr... preferirebbe essere morto per davvero.
ma dimenticavo una piccola differenza sostanziale negli eserciti o corpi seri come la legione non si diventa tutti primicaporalmaggiori
Linzen, pensa che il povero coglione qui presente pensava addirittura, dato che è un ingenuo, che se uno va volontario negli Alpini non c'è bisogno di inculcargli le tradizioni del reggimento. In teoria dovrebbe essere lui a chiedere di conoscerle e a fare di tutto per esserne degno.

Ma l'ho detto, sono un ingenuo coglione.

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Circa i post (la maggioranza) di Pagine di Difesa: capisco lo scoramento e il senso d'inutlità  che può cogliere ma dargliela vinta mi secca. Molto. Ed è un po' in contrasto con i Motti dei nostri Reparti.

Io ho risposto più volte. Se pure ciò che ho scritto è stato (quasi mai) preso in considerazione, non lo è mai stato nel merito, ma solo nella forma. E non usavo abbreviazioni da cellulare e ho sempre dato del Lei.

L'amico Bricchetto è stato molto più bravo di me ed ha postato un paio di messaggi da antologia, che sono stati riportati anche qui. Ed anche a lui nessuno ha risposto nel merito, perchè, semplicemente, le verità  da lui sottolineate erano innegabili.

Il fatto è che a mio modestissimo avviso certe balle non devono passare sotto silenzio. Che ci sia almeno qualcuno a dire pane al pane e vino al vino penso che sia importante. Anche se, forse, inutile.

Ma insomma: è possibile che sia una Giornalista free-lance del Manifesto a dire le cose più giuste e vere su di noi? Vi pare possibile che sia questa Signora di Trieste a conoscerci, noi Alpini e Soldati di Leva, meglio di Ufficiali in servizio e in congedo, cioè dei nostri comandanti (con pochissime eccezioni)?

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
Luigi
Capitano
Capitano
Messaggi: 3075
Iscritto il: sab dic 14, 2002 4:12 pm
Località: Piacenza

Pierpa ha scritto:Vorrei capire cosa hanno fatto gli Alpini (e chi ha fatto la naja per adempire a un dovere costituzionale) per meritare questa marea di materia organica puzzolente che da qualche tempo si riversa su di loro e sulle loro tradizioni ma non ci riesco e questo non trovare risposta fa ancora più male.
Anni fa, già  l'aveva data Indro Montanelli:

Gli alpini hanno infiniti torti :
parlano poco in un paese di parolai;
ostentano ideali laddove ci si esalta a non averne;
adorano il proprio Paese, pur vivendo fra gente
che lo venderebbe per un pezzetto di paradiso altrui;
non rinunciano alle tradizioni, pur sapendo che da noi
il conservare è blasfemo;
sono organizzati e compatti,
ma provocatoriamente non si servono di questa forza;
diffidano dei politici e si rifiutano di asservire ad essi
la loro potente organizzazione.


"Non rinunciano alle tradizioni, pur sapendo che da noi il conservare è blasfemo..."
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


Immagine
Avatar utente
Luigi
Capitano
Capitano
Messaggi: 3075
Iscritto il: sab dic 14, 2002 4:12 pm
Località: Piacenza

Abbadia ha scritto: Lo sbaglio grosso che hanno fatto é che col "professionista" hanno raccolto i meno acculturati, i meno preparati in tutto, quelli che " non voglio fare un cazzo...e voglio stare vicino a casa "...
Sicuro sia stato uno sbaglio? :twisted:
Federico ha scritto:Circa i post (la maggioranza) di Pagine di Difesa: capisco lo scoramento e il senso d'inutlità  che può cogliere ma dargliela vinta mi secca. Molto. Ed è un po' in contrasto con i Motti dei nostri Reparti.
Io ho risposto più volte. Se pure ciò che ho scritto è stato (quasi mai) preso in considerazione, non lo è mai stato nel merito, ma solo nella forma. E non usavo abbreviazioni da cellulare e ho sempre dato del Lei.
Ahia... la tirata d'orecchie...
Vedi, caro Federico, non sia mai che io dica che dobbiamo mollare ("Nobis incedentibus rupes ruunt" (ad)). Solo che costoro se la dicono e se la cantano, e alle nostre argomentazioni semplicemente oppongono il disinteresse. Io ho scritto una sola volta perchè proprio non mi sono trattenuto di fronte alla fesseria del munizionamento attivo (ed infatti, guarda caso nessuno si è degnato di rispondere...)
Io preferisco scrivere qui o su ferreamole, dove si può discutere e la discussione è come si usa dire "costruttiva" (di solito...) piuttosto che in un forum dove sanno già  tutto.
Infiltrazione e aggiramento. :P
Ovviamente hanno tutta la mia ammirazione coloro che, come te e Bricchetto, continuano a rispondere; solo che, come ti avevo scritto, penso non vi meritino. Aggiungo che ognuno di noi ha poi la propria sensibilità , e porta alla battaglia il suo contributo. Sono i copechi che fanno il rublo. :wink:

Quanto al lei, spero che tu non abbia preso le mie parole come una derisione di chi rispetta le regole di quel sito (l'ho fatto anch'io, e ci mancherebbe); solo che trovo l'uso del "lei" su Internet come andare ad un ricevimento alla corte britannica in bermuda.
E penso anche che, vista la qualità  delle argomentazioni usate, lo sberleffo di latina memoria sia tutto quanto meritino certe persone.
Mandi.
Luigi 8)
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


Immagine
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Luigi ha scritto:
Abbadia ha scritto: Lo sbaglio grosso che hanno fatto é che col "professionista" hanno raccolto i meno acculturati, i meno preparati in tutto, quelli che " non voglio fare un cazzo...e voglio stare vicino a casa "...
Sicuro sia stato uno sbaglio? :twisted:
Federico ha scritto:Circa i post (la maggioranza) di Pagine di Difesa: capisco lo scoramento e il senso d'inutlità  che può cogliere ma dargliela vinta mi secca. Molto. Ed è un po' in contrasto con i Motti dei nostri Reparti.
Io ho risposto più volte. Se pure ciò che ho scritto è stato (quasi mai) preso in considerazione, non lo è mai stato nel merito, ma solo nella forma. E non usavo abbreviazioni da cellulare e ho sempre dato del Lei.
Ahia... la tirata d'orecchie...
Vedi, caro Federico, non sia mai che io dica che dobbiamo mollare ("Nobis incedentibus rupes ruunt" (ad)). Solo che costoro se la dicono e se la cantano, e alle nostre argomentazioni semplicemente oppongono il disinteresse. Io ho scritto una sola volta perchè proprio non mi sono trattenuto di fronte alla fesseria del munizionamento attivo (ed infatti, guarda caso nessuno si è degnato di rispondere...)
Io preferisco scrivere qui o su ferreamole, dove si può discutere e la discussione è come si usa dire "costruttiva" (di solito...) piuttosto che in un forum dove sanno già  tutto.
Infiltrazione e aggiramento. :P
Ovviamente hanno tutta la mia ammirazione coloro che, come te e Bricchetto, continuano a rispondere; solo che, come ti avevo scritto, penso non vi meritino. Aggiungo che ognuno di noi ha poi la propria sensibilità , e porta alla battaglia il suo contributo. Sono i copechi che fanno il rublo. :wink:

Quanto al lei, spero che tu non abbia preso le mie parole come una derisione di chi rispetta le regole di quel sito (l'ho fatto anch'io, e ci mancherebbe); solo che trovo l'uso del "lei" su Internet come andare ad un ricevimento alla corte britannica in bermuda.
E penso anche che, vista la qualità  delle argomentazioni usate, lo sberleffo di latina memoria sia tutto quanto meritino certe persone.
Mandi.
Luigi 8)
Caro Luigi, nessuna tirata d'orecchi, ci mancherebbe altro.

Il mio qui era più che altro uno sfogo perchè l'atteggiamento di che se la suona e se la canta è per me indisponente, visto che poi è un cumulo di balle. Si cantassero un Gregoriano, non avrei nulla da eccepire. Ma qui (cioè lì)...

Aneddoto sul "lei": dove la voravo prima, in seguito all'acquisizione della società  da parte di una multinazionale straniera, ci venne detto che il formalismo del Lei era un'anticaglia idiota e che ci si doveva dare del tu. Commento del mio capo (che come me ha fatto un'ottima carriera in quell'azienda: non ci lavora più :lol: ): "perfetto: così è molto più facile madare a dare via il culo la gente" :lol: ". Non che prima fosse impossibile, solo che dovevi usare perifrasi e allusioni, ora lo potevi fare "in diretta". Questo per dire che la "musica" in quel posto è piena di vaffan****, solo che sono espressi per metafore. E d'altra parte, tra Uffiziali, pare che usi così. Io, come te e molti altri qui dentro, preferisco la diretta. Ottimo infatti il tuo paragone sui bermuda a Buckingham Palace.

E comunque ha ragione Bric: l'E.I. è autoreferenziale. Logico che lo siano pure li. A domande difficili non si risponde, pur lodando la schiettezza dello scrivente di turno. E' il muro di gomma. O la lotta di Don Quischotte.

Solo non vorrei che le mia parole fossero state prese come un rimprovero. La mia intenzione non era quella. Come dici tu, sono i copechi che fanno il rublo :D . E anche: gutta cavat lapidem.

Avremo soddisfazione, ne sono certo. Visti i tempi, purtroppo, si vedrà  se la gente in Uniforme, oggi, fa sul serio davvero oppure... (temo che sarà  "oppure": gli scontri di Nassirya, leggendo tra le righe, non sono stati molto edificanti).

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Leonardo ha scritto:
andrea ha scritto:senza dimenticare di professionisti che lasciavano caricatori dell sc 70/90 su macchinette del caffe in operazione domino (tra l altro fuori dall itinerario di pattuglia).. concludo con il mostrarvi una foto, eravamo in marcia, dei semplici vfa in direzione cima del monte lussari, zaino in spalla, zitti e mai daur.. in 12 mesi non ho mai visto un alpino professionista in marcia..
Ma Andrea... non hai ancora capito? Queste sono cose da najoni, cose che andavano bene nell'800, ma adesso.. non siamo mica minacciati sulle alpi, vuoi che andiamo ad addestrarci in montagna solo perchè è un ottimo allenamento fisico, tempra alla fatica, cementa lo spirito di corpo, prepara a sopportare qualsiasi ambiente ostile ecc ecc? Non vorrai mica far faticare un professionista, guarda che deve risparmiare le energie per portare biscotti e pannolini ai bambini bosniaci e afgani: in fondo è a questo che servono le FF AA. Poi pensa se ad un professionista vengono le vesciche a causa delle camminate in montagna, questo qui subito chiama l'assodipro, l'ammiraglio Accame, il sindacato... meglio lasciar perdere questa storia, sono già  più che sufficienti le solite foto di repertorio di soldati in montagna che ogni tanto qualche uffiziale manda a L'Alpino, così quei rimbambiti dell'ANA (tra cui il sottoscritto) si convincono che gli alpini esistono ancora.
Quanto ai caricatori, che ci vuoi fare? Mica si possono punire dei professionisti! Perfino in marina hanno abolito il giro di barra.
Bravo Leonardo, spiegaglielo anche tu ad Andrea... bisogna che si abitui. Si è appena congedato, lui, ed evidentemente non sa che quello che dici tu è la sacrosanta verità .

Solo mi chiedo una cosa. Che cosa ca**o ci facevano, la scorsa settimana, dei Militari Inglesi che si allenavano sul Monte Bianco? Nemmeno loro hanno più nemici in montagna (cioè, quelle "mammelle" che loro chiamano montagne), anzi: non credo che li abbiano mai avuti dei nemici in montagna (a casa). Però una loro squadra si addestrava sul Monte Bianco, versante Francese, e purtroppo uno, se non due, sono pure morti quando il maltempo ha fatto "scaricare" la montagna colpendoli

Che imbecilli najoni 'sti Inglesi. Non hanno mai capito un cacchio. Ad esempio che addestrarsi in montagna non serve a niente, anticaglie da vecchi najoni cretini, e che in montagna ci si va con l'elicottero.

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Leonardo
Maresciallo Ordinario
Maresciallo Ordinario
Messaggi: 710
Iscritto il: dom feb 16, 2003 4:25 pm

Federico ha scritto:
Leonardo ha scritto: Ma Andrea... non hai ancora capito? Queste sono cose da najoni, cose che andavano bene nell'800, ma adesso.. non siamo mica minacciati sulle alpi, vuoi che andiamo ad addestrarci in montagna solo perchè è un ottimo allenamento fisico, tempra alla fatica, cementa lo spirito di corpo, prepara a sopportare qualsiasi ambiente ostile ecc ecc? Non vorrai mica far faticare un professionista, guarda che deve risparmiare le energie per portare biscotti e pannolini ai bambini bosniaci e afgani: in fondo è a questo che servono le FF AA. Poi pensa se ad un professionista vengono le vesciche a causa delle camminate in montagna, questo qui subito chiama l'assodipro, l'ammiraglio Accame, il sindacato... meglio lasciar perdere questa storia, sono già  più che sufficienti le solite foto di repertorio di soldati in montagna che ogni tanto qualche uffiziale manda a L'Alpino, così quei rimbambiti dell'ANA (tra cui il sottoscritto) si convincono che gli alpini esistono ancora.
Quanto ai caricatori, che ci vuoi fare? Mica si possono punire dei professionisti! Perfino in marina hanno abolito il giro di barra.
Bravo Leonardo, spiegaglielo anche tu ad Andrea... bisogna che si abitui. Si è appena congedato, lui, ed evidentemente non sa che quello che dici tu è la sacrosanta verità .

Ciao
Non vorrei fosse stato travisato il senso (ironico) del mio post. Ovviamente Federico sono il primo a sostenere l'importanza dell'addestramento in montagna e d'altronde penso che da quanto ho scritto finora sia ben chiaro quale sia il mio pensiero.
Ciao.
Avatar utente
Luigi
Capitano
Capitano
Messaggi: 3075
Iscritto il: sab dic 14, 2002 4:12 pm
Località: Piacenza

Federico ha scritto: Solo non vorrei che le mia parole fossero state prese come un rimprovero. La mia intenzione non era quella.
No, almeno da parte mia proprio no.
Poi un rimprovero da uno della 40^ dei tempi del PdV vale come un encomio di adesso... :D
Temevo che le mie parole, nella fretta di scriverle, potessero essere lette in maniera differente da quello che avevo in mente.
Incidente diplomatico rientrato. :P

A proposito di Nassiriya e dintorni.
Di seguito, un breve articolo tratto da congedatifolgore su una conferenza tenutasi mesi fa e dedicata ad "Ibis".
È vecchiotto, e magari tanti di voi l'hanno già  letto; però mi sembra interessante notare la differenza di mentalità  dell'EI del tempo rispetto a quello di adesso; penso infatti che sia evidente il diverso approccio con "Antica Babilonia".
Il neretto è mio.
Mandi.
Luigi


IMPORTANTI ED ATTUALISSIME RIFLESSIONI EMERSE A PALAZZO BARBERINI

Roma- Palazzo Barberini

Si è svolta a Roma il giorno mercoledì 26 gennaio u.s., organizzata dal Presidente dei Paracadutisti Romani Dr. Luca Combattelli, presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Palazzo Barberini, la presentazione del libro del Generale Bruno Loi : “Peace-Keeping, pace o guerra? - Una risposta italiana: la missione Ibis in Somalia”.
Tale libro, già  presentato in altre sedi in Italia, è stato in questo caso l'occasione per sviscerare a fondo sia le problematiche che la missione Ibis ha in se sollevato nel corso degli anni, ma soprattutto per valutarne ed analizzarne gli aspetti al fine di una più profonda e corretta capacità  di approccio col problema, attualissimo, delle missioni militari “fuori area”.
Tale analisi, guidata dal moderatore, Dr.Piero Alessandro Corsini, già  colonna portante di Rai-Mixer, è stata possibile grazie alla presenza e agli interventi di personaggi di altissimo rilievo, che, ognuno per la parte di propria competenza, hanno ricostruito il quadro di allora, ed hanno evidenziato gli insegnamenti emersi per l'oggi.
Il Generale CA Gualtiero Stefanon ha relazionato i presenti, con precisa ed asettica cronaca, sulla natura del libro. Avvalendosi di un supporto multimediale ha “raccontato” il libro, nella forma e nei contenuti.
Il Gen. B. On. Luigi Caligaris ha sviscerato con una stringente analisi le problematiche internazionali legate alla posizione dell'ONU che, avendo l'indispensabile compito politico di legittimare ogni intervento armato fuori area, ha nella propria natura l'incapacità  di rendere tali interventi operativi sul piano militare. In particolare, sottolineando come nessuno Stato rinuncia alla propria sovranità  sui propri Soldati, si è evidenziato l'impossibilità  (evidenziata proprio in Somalia) di far convivere diversi atteggiamenti politico-militari caratteristici dei vari Paesi e rappresentati sul territorio dai vari contingenti.
Il Gen. Loi ha ribadito la lungimiranza dello Stato Maggiore Italiano, nell'operazione Somalia, nel portare un contingente “pesante”, con carri, mortai, blindo ed elicotteri d'attacco. Non certo per mero sfoggio di forza o addirittura per velleità  aggressive, ma per dare all'approccio “diplomatico” delle Autorità  Militari Italiane in loco una peso specifico significativo. Non solo: protezione per i propri uomini (e per gli altri contingenti più “leggeri”), strumento dissuasivo e all'occorrenza strumento operativo.
Il Gen Fiore, nel suo intervento, ha ribadito proprio questo ricordando la realtà  dell'evento, recentemente riportato in modo agiografico, ma sostanzialmente non vero, dal film “Blackhoak down”: gli Italiani, decentrati volutamente a nord di Mogadiscio dall'autorità  ONU, furono frettolosamente chiamati ad intervenire, in quanto unico contingente con componente corazzata, in supporto di un gruppo operativo di Delta Force, intrappolati in un agguato a Mogadiscio.
Di elevatissimo significato gli interventi del Gen Buscami, allora Sottocapo di SME e dell'Amm. Venturoni, Capo di SMD per più di cinque anni.
Buscemi ha rapidamente inquadrato i rapporti Italia-USA, le forze espresse all'interno dello stesso establishment USA tra “falchi e colombe”. Sostanzialmente ha confermato che i fatti hanno dato ragione all'uso “meditato” della forza, applicato da Loi e dai suoi uomini, a fronte di un atteggiamentO manicheisticamente aggressivo degli USA. A riprova di ciò Buscemi ha ricordato una riunione negli USA durante la quale fu invitato a “spiegare” l'approccio italiano utilizzato in Somalia.
In ultimo, sfiorando il “caso Somalia” del ‘97, ha semplicemente (!!) fatto notare che il direttore del periodico che fece partire lo “scoop” (che poi si è concretizzato in due sole condanne di lievissima entità  ) ha recentemente “confessato” la sua “vicinanza” ad ambienti USA molto conservatori, espressione della linea dura in Somalia, e fortemente contrari alla nostra presenza li.
L'Amm. Venturoni ha chiuso dicendo che la volontà  di chiudere la Folgore era stata resa operativa, mentre egli era Capo di SMD: il suo operato, con l'aiuto, citati da lui stesso, dell'allora Ministro della Difesa Andreatta e del Senatore Giovanni Agnelli, tramite “La Stampa”, permise di ridurre i danni di tale campagna denigratoria.
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


Immagine
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Leonardo ha scritto:
Federico ha scritto:
Leonardo ha scritto: Ma Andrea... non hai ancora capito? Queste sono cose da najoni, cose che andavano bene nell'800, ma adesso.. non siamo mica minacciati sulle alpi, vuoi che andiamo ad addestrarci in montagna solo perchè è un ottimo allenamento fisico, tempra alla fatica, cementa lo spirito di corpo, prepara a sopportare qualsiasi ambiente ostile ecc ecc? Non vorrai mica far faticare un professionista, guarda che deve risparmiare le energie per portare biscotti e pannolini ai bambini bosniaci e afgani: in fondo è a questo che servono le FF AA. Poi pensa se ad un professionista vengono le vesciche a causa delle camminate in montagna, questo qui subito chiama l'assodipro, l'ammiraglio Accame, il sindacato... meglio lasciar perdere questa storia, sono già  più che sufficienti le solite foto di repertorio di soldati in montagna che ogni tanto qualche uffiziale manda a L'Alpino, così quei rimbambiti dell'ANA (tra cui il sottoscritto) si convincono che gli alpini esistono ancora.
Quanto ai caricatori, che ci vuoi fare? Mica si possono punire dei professionisti! Perfino in marina hanno abolito il giro di barra.
Bravo Leonardo, spiegaglielo anche tu ad Andrea... bisogna che si abitui. Si è appena congedato, lui, ed evidentemente non sa che quello che dici tu è la sacrosanta verità .

Ciao
Non vorrei fosse stato travisato il senso (ironico) del mio post. Ovviamente Federico sono il primo a sostenere l'importanza dell'addestramento in montagna e d'altronde penso che da quanto ho scritto finora sia ben chiaro quale sia il mio pensiero.
Ciao.
Certo che non ho travisato Leonardo. Il tuo senso ironico era ben chiaro, così come pure il mio era da intendere ironicamente. Forse avrei dovuto piazzare qualche smile qua e la. Purtroppo a volte succede con le comunicazioni scritte. E sul fatto che il tuo pensiero sia ben chiaro, non preoccuparti, nessun fraintendimento. :)

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Luigi ha scritto:
Federico ha scritto: Solo non vorrei che le mia parole fossero state prese come un rimprovero. La mia intenzione non era quella.
No, almeno da parte mia proprio no.
Poi un rimprovero da uno della 40^ dei tempi del PdV vale come un encomio di adesso... :D
Temevo che le mie parole, nella fretta di scriverle, potessero essere lette in maniera differente da quello che avevo in mente.
Incidente diplomatico rientrato. :P

A proposito di Nassiriya e dintorni.
Di seguito, un breve articolo tratto da congedatifolgore su una conferenza tenutasi mesi fa e dedicata ad "Ibis".
È vecchiotto, e magari tanti di voi l'hanno già  letto; però mi sembra interessante notare la differenza di mentalità  dell'EI del tempo rispetto a quello di adesso; penso infatti che sia evidente il diverso approccio con "Antica Babilonia".
Il neretto è mio.
Mandi.
Luigi


IMPORTANTI ED ATTUALISSIME RIFLESSIONI EMERSE A PALAZZO BARBERINI

Roma- Palazzo Barberini

Si è svolta a Roma il giorno mercoledì 26 gennaio u.s., organizzata dal Presidente dei Paracadutisti Romani Dr. Luca Combattelli, presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Palazzo Barberini, la presentazione del libro del Generale Bruno Loi : “Peace-Keeping, pace o guerra? - Una risposta italiana: la missione Ibis in Somalia”.
Tale libro, già  presentato in altre sedi in Italia, è stato in questo caso l'occasione per sviscerare a fondo sia le problematiche che la missione Ibis ha in se sollevato nel corso degli anni, ma soprattutto per valutarne ed analizzarne gli aspetti al fine di una più profonda e corretta capacità  di approccio col problema, attualissimo, delle missioni militari “fuori area”.
Tale analisi, guidata dal moderatore, Dr.Piero Alessandro Corsini, già  colonna portante di Rai-Mixer, è stata possibile grazie alla presenza e agli interventi di personaggi di altissimo rilievo, che, ognuno per la parte di propria competenza, hanno ricostruito il quadro di allora, ed hanno evidenziato gli insegnamenti emersi per l'oggi.
Il Generale CA Gualtiero Stefanon ha relazionato i presenti, con precisa ed asettica cronaca, sulla natura del libro. Avvalendosi di un supporto multimediale ha “raccontato” il libro, nella forma e nei contenuti.
Il Gen. B. On. Luigi Caligaris ha sviscerato con una stringente analisi le problematiche internazionali legate alla posizione dell'ONU che, avendo l'indispensabile compito politico di legittimare ogni intervento armato fuori area, ha nella propria natura l'incapacità  di rendere tali interventi operativi sul piano militare. In particolare, sottolineando come nessuno Stato rinuncia alla propria sovranità  sui propri Soldati, si è evidenziato l'impossibilità  (evidenziata proprio in Somalia) di far convivere diversi atteggiamenti politico-militari caratteristici dei vari Paesi e rappresentati sul territorio dai vari contingenti.
Il Gen. Loi ha ribadito la lungimiranza dello Stato Maggiore Italiano, nell'operazione Somalia, nel portare un contingente “pesante”, con carri, mortai, blindo ed elicotteri d'attacco. Non certo per mero sfoggio di forza o addirittura per velleità  aggressive, ma per dare all'approccio “diplomatico” delle Autorità  Militari Italiane in loco una peso specifico significativo. Non solo: protezione per i propri uomini (e per gli altri contingenti più “leggeri”), strumento dissuasivo e all'occorrenza strumento operativo.
Il Gen Fiore, nel suo intervento, ha ribadito proprio questo ricordando la realtà  dell'evento, recentemente riportato in modo agiografico, ma sostanzialmente non vero, dal film “Blackhoak down”: gli Italiani, decentrati volutamente a nord di Mogadiscio dall'autorità  ONU, furono frettolosamente chiamati ad intervenire, in quanto unico contingente con componente corazzata, in supporto di un gruppo operativo di Delta Force, intrappolati in un agguato a Mogadiscio.
Di elevatissimo significato gli interventi del Gen Buscami, allora Sottocapo di SME e dell'Amm. Venturoni, Capo di SMD per più di cinque anni.
Buscemi ha rapidamente inquadrato i rapporti Italia-USA, le forze espresse all'interno dello stesso establishment USA tra “falchi e colombe”. Sostanzialmente ha confermato che i fatti hanno dato ragione all'uso “meditato” della forza, applicato da Loi e dai suoi uomini, a fronte di un atteggiamentO manicheisticamente aggressivo degli USA. A riprova di ciò Buscemi ha ricordato una riunione negli USA durante la quale fu invitato a “spiegare” l'approccio italiano utilizzato in Somalia.
In ultimo, sfiorando il “caso Somalia” del ‘97, ha semplicemente (!!) fatto notare che il direttore del periodico che fece partire lo “scoop” (che poi si è concretizzato in due sole condanne di lievissima entità  ) ha recentemente “confessato” la sua “vicinanza” ad ambienti USA molto conservatori, espressione della linea dura in Somalia, e fortemente contrari alla nostra presenza li.
L'Amm. Venturoni ha chiuso dicendo che la volontà  di chiudere la Folgore era stata resa operativa, mentre egli era Capo di SMD: il suo operato, con l'aiuto, citati da lui stesso, dell'allora Ministro della Difesa Andreatta e del Senatore Giovanni Agnelli, tramite “La Stampa”, permise di ridurre i danni di tale campagna denigratoria.
Molto interessante.

Forse dirò una ca**ata immane ma il fatto che in occasione della "spedizione" in Somalia si sia andati pesanti fin dal principio deriva anche da fattori non evidenziati durante la conferenza. Provo a farne un elenco:

- si andava "in colonia", e si voleva far vedere che i tempi degli L3, del 91 e dei Vetterli era finito.

- gli USA (o forse alcuni esponenti di questo paese) laggiù non ci volevano per nulla, per veri motivi tra cui proprio il fatto che la Somalia sia una nostra ex colonia, un luogo cioè dove noi avremmo potuto (ed infatti fu così) godere di vantaggi di posizione inesistenti ed indisponili per gli USA. Che ci noleggiarono anche degli M60, ma che ci vedevano col fumo negli occhi. Quindi noi dovemmo andare laggiù pesanti per evitare figuracce sia nei confronti dei locali che degli USA, dai quali, oltretutto, non ci si poteva aspettare appoggio, semmai bastoni fra le ruote. Gli USA dimostrarono da subito di mal sopportare sia il nostro approccio sia, soprattutto, i canali di cui noi disponevamo. Canali che, ne sono certo, derivano da quelli aperti negli anni '30 o prima ancora e che non si sono mai ostruiti del tutto.

- i najoni non si spaventavano a veder partire i Carri armati insieme a loro. Voleva dire che c'era la possibilità  di scontri anche pesanti. Questa cosa è di sicuro uno degli elementi che hanno ritardato fino all'inverosimile l'invio degli ARIETE in Iraq: l'immagine "da guerra" che questi hanno. Simbolicamente sono "pesanti".

Circa le ultime righe, riferentesi all chiusura della Folgore. L'Amm. Venturoni ha confermato quello che tutti sapevano: l'ordine di chiusura c'era ed era operativo. Meno male che la Marina Militare di Tradizioni ed operatività  ha una visione ben più chiara ed onesta (ed interforze) di tanti alti Uffiziali dell'E.I. il cui CSM, se non erro, in quel periodo era nientepopòdimenoche il Gen. Cervoni, penna bianca (minuscolo voluto). Uno dei nostri, quindi (in teoria). E che nulla fece, anzi, e nulla disse, anzi, per fermare una cosa del genere, in questo ottimamente coadiuvato dal Gen. ed On. Angioni, paracadutista (minuscolo voluto). Come nulla disse e nulla fece, anzi, Cervoni, per gli Alpini che iniziarono a prendere le prime picconate proprio grazie alla sua attenta guida.

Dagli amici mi guardi Iddio, che ai nemici ci penso io.

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
Luigi
Capitano
Capitano
Messaggi: 3075
Iscritto il: sab dic 14, 2002 4:12 pm
Località: Piacenza

Federico ha scritto: Circa le ultime righe, riferentesi all chiusura della Folgore. L'Amm. Venturoni ha confermato quello che tutti sapevano: l'ordine di chiusura c'era ed era operativo. Meno male che la Marina Militare di Tradizioni ed operatività  ha una visione ben più chiara ed onesta (ed interforze) di tanti alti Uffiziali dell'E.I. [...]
Forse un caso, forse no, ma da quest'anno la "Rivista marittima" apre con una rubrica dedicata alla Marina del tempo che fu, con foto in bianco e nero di un secolo fa. Il numero di Giugno, ad esempio riproduce una foto della fanfara della Regia Accademia Navale nel 1910 (sottolineo che il "Regia" è già  nella didascalia). Come se "Rivista Militare" aprisse con la foto della fanfara del Btg. "Ivrea" nel 1910, a dire "Questo il passato su cui costruire"...
Federico ha scritto:[...] il cui CSM, se non erro, in quel periodo era nientepopòdimenoche il Gen. Cervoni, penna bianca (minuscolo voluto). Uno dei nostri, quindi (in teoria).
Basta dire che, da artigliere da montagna, volle (od avallò...) la decisione di far scomparire le tradizionali specialità  dell'Arma d'Artiglieria. :evil:
Chissà  che risparmio...
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


Immagine

Torna a “Vita Alpina di tutti i giorni - Sola Lettura”