http://www.swissinfo.org/sit/swissinfo. ... id=5200483
FOTO
una casamatta come la prima c'era a Sargans;
la seconda (mortai) potrebbe essere anche il poligono di Monte Ceneri;
il "roccione" dovrebbe essere al Gottardo.
Le foto (almeno le prime due) sono tratte dal libro FORTS ET FORTIFICATIONS EN SUISSE.Tempo fa ho trovato una pagina web sui bunker nei boschi di Zurigo. La cosa interessante è che erano tra i pochissimi aperti e visitabili.
""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""
Leo Fabrizio è un ragazzo alto, con occhi azzurri e franchi. Il look racconta qualcosa che assomiglia alla cultura hip hop.
Ha vinto il Concorso federale per il design 2003 con “Bunker”, il suo lavoro di diploma in design della comunicazione visuale all'ECAL di Losanna.
Una ricerca durata quattro anni l'ha portato alla scoperta di centinaia e centinaia di rifugi nascosti fra le montagne della Confederazione. “Il paesaggio svizzero è una cartolina? Io ci vedo sempre un bunker, nascosto da qualche parte”, confida.
Eppure il progetto l'ha appassionato e il risultato è davvero notevole, con immagini grandi e lucide che raccontano la relazione fra i bunker e l'ambiente in cui sono inseriti.
La ricerca di Fabrizio è piaciuta anche all'esercito, che l'ha messo in contatto con un architetto che sta lavorando ad un censimento del patrimonio di oltre 3000 bunker svizzeri. E gli ha aperto le porte di alcuni bunker speciali e inaccessibili. “La maggior parte sono ben conservati”, racconta lui. “Molti addirittura in funzione, con tutto quello che serve fino all'ultimo particolare. In stile perfettamente svizzero, tutto è perfetto e accurato”.
E' prevista la pubblicazione di un libro con l'editore tedesco Steidel.
Ma Fabrizio
cerca ancora “partners che vogliano sostenerlo, per esempio acquistandone in anticipo un po' di copie. O con altri progetti da pensare insieme”. Nel frattempo, lavora come fotografo free lancer e operatore video. Imparerà prima o poi l'italiano? “La vedo difficile.. piuttosto mi piacerebbe parlare il dialetto della regione di mio padre, il friulano”.