IL GRANDE RATZINGER
Ratzinga!
Ratzinga!
Ratzinga!
Trema,
Il regno delle Tenebre del Male
Dalla Fortezza di San Pietro arriva
Con i pugni teologici
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa
Tuona
Si scaglia dal sagrato contro il male
Se sei il nemico prega e' gia' finita
La Chiesa batte i denti, c'e'
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa (croci rotanti!)
Ratzinga, Paapaaaa (pater noster!)
Ratzinga, Paapaaaa (ostia di fuoco!)
Ha la mente di Lutero ma tutto il resto fa da se'
Non conosce la paura ne' za italiano ke koz'e'
Lotta, cade, si rialza, sempre vincera'
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa (rosario atomico!)
Ratzinga, Paapaaaa (lama del diavolo!)
Ratzinga, Paapaaaa (doppio amen!)
Ratzinga!
Ratzinga!
Ratzinga!
Ratzinga!
Forte,
Con uno sguardo spacca in due il conclave
Dagli occhi sputa fuori salmi gamma
Non c'e' chi e' forte piu' di te
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa
Ha la mente di Lutero ma tutto il resto fa da se'
Non conosce la paura ne' ne' za italiano ke koz'e'
Se hai bisogno puoi invocarlo, con la bibbia apparirà
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa (bombe gnostiche!)
Ratzinga, Paapaaaa (luce divina!)
Ratzinga, Paapaaaa (spada teologica!)
Ratzinga, Paapaaaa (sermone perforante!)
Ratzinga, Paapaaaa (incenso atomico!)
Ratzinga, Paapaaaa (pugno teologico!)
Ratzinga, Paapaaaa (croci rotanti!)
Ratzinga, Paapaaaa (doppio amen!)
Ratzinga, Paapaaaa (ora pronobis!)
Ratzinga, Paapaaaa (acqua santa!)
Ratzinga, Paapaaaa (lama diabolica!)
Ratzinga, Paapaaaa (doppio rosario!)
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Lele
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Lele
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Personalmente non è che mi dia fastidio.axtolf ha scritto: Qualcuno potrebbe anche non trovarla simpatica.
Tanto, dopo certi titoli di giornale ("Il pastore tedesco")...
Mi pare solo, come dire, un poco sciocca.
E, aggiungo, ci si guarda bene (parlo in generale, non di Lele) di fare qualcosa di simile nei confronti di qualche altra religione. Si potrebbe anche rischiare la vita, dicono...
Quello che urta è vederla scritta in una discussione bene o male dedicata ad una persona scomparsa.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
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Bricchetto
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Ci vuole poco a farsi un'immagine quando ci si nasconde dietro a storie passate. Che sanno di povertà , ingiustizia e valori nobili, che dicono “gli uomini sono tutti uguali”.
Ma lo spessore dell'uomo si vede quando poi uno a certe idee deve dare seguito: con la sostanza, l'approfondimento, la proposta.
E' a quel punto che poi uno lo nota, che il re è nudo.
Non c'è polemica più sterile, inutile e sozza che la derisione dell'avversario. Quella poi che è stata sempre usata da chi pensava che gli uomini non sono tutti uguali perché i prepotenti sono migliori.
E se poi avevano un po' di cervello poi crescevano. Lo portavano all'ammasso e passavano al secondo stadio: la diffamazione.
Grazie a questi, alla loro ottusità bovina, alla loro infantile capacità d'illudersi, ha prosperato chi la comunità l'ha vista come l'oggetto di una rincorsa: partivano da lontano e volevano arrivare lontano.
E allora l'uomo, che per altro era nato, ha conosciuto l'ennesima atrocità .
La derisione, l'offesa, la calunnia, la diffamazione, hanno diritto d'asilo, però, solo a senso unico. In caso contrario non portano alla riprovazione, al rimprovero, al biasimo, ma chiamano alle armi per la battaglia assoluta, quella per la giustizia delle masse e la liberazione degli oppressi. Rappresentati, naturalmente, dai suddetti prepotenti, già burlatori, già diffamatori. Solo adesso con le mani un po' più sporche di sangue. E se questo è il progresso, anzi: Il Progresso, in realtà è uno sviluppo ben strano, perché tratta sempre di prepotenti che scannano poveretti. Quindi la storia più vecchia del mondo. Giustamente, arriva proprio da lontano. Poi lontano non ci sono arrivati perché gli oppressi di farsi liberare da certa gente, proprio non ne hanno potuto più; ma questa è un'altra storia.
Forse a questo pensava Leonardo Sciascia quando faceva la distinzione tra uomini e omuncoli.
Per fortuna, però, al mondo di genie ce ne sono tante. E fatti belli, sorrisi, storie di attimi, stupori e battiti di ali di farfalla.
Cosi, in mezzo agli sbeffeggiatori, ai diffamatori, ai prepotenti, ci sono pure i vincitori. Questi, all'opposto di questi impuri seminatori di odio, sanno non solo amare, ma anche preoccuparsi per loro. E qualcuno di quelli diventa pure papa.
Ma lo spessore dell'uomo si vede quando poi uno a certe idee deve dare seguito: con la sostanza, l'approfondimento, la proposta.
E' a quel punto che poi uno lo nota, che il re è nudo.
Non c'è polemica più sterile, inutile e sozza che la derisione dell'avversario. Quella poi che è stata sempre usata da chi pensava che gli uomini non sono tutti uguali perché i prepotenti sono migliori.
E se poi avevano un po' di cervello poi crescevano. Lo portavano all'ammasso e passavano al secondo stadio: la diffamazione.
Grazie a questi, alla loro ottusità bovina, alla loro infantile capacità d'illudersi, ha prosperato chi la comunità l'ha vista come l'oggetto di una rincorsa: partivano da lontano e volevano arrivare lontano.
E allora l'uomo, che per altro era nato, ha conosciuto l'ennesima atrocità .
La derisione, l'offesa, la calunnia, la diffamazione, hanno diritto d'asilo, però, solo a senso unico. In caso contrario non portano alla riprovazione, al rimprovero, al biasimo, ma chiamano alle armi per la battaglia assoluta, quella per la giustizia delle masse e la liberazione degli oppressi. Rappresentati, naturalmente, dai suddetti prepotenti, già burlatori, già diffamatori. Solo adesso con le mani un po' più sporche di sangue. E se questo è il progresso, anzi: Il Progresso, in realtà è uno sviluppo ben strano, perché tratta sempre di prepotenti che scannano poveretti. Quindi la storia più vecchia del mondo. Giustamente, arriva proprio da lontano. Poi lontano non ci sono arrivati perché gli oppressi di farsi liberare da certa gente, proprio non ne hanno potuto più; ma questa è un'altra storia.
Forse a questo pensava Leonardo Sciascia quando faceva la distinzione tra uomini e omuncoli.
Per fortuna, però, al mondo di genie ce ne sono tante. E fatti belli, sorrisi, storie di attimi, stupori e battiti di ali di farfalla.
Cosi, in mezzo agli sbeffeggiatori, ai diffamatori, ai prepotenti, ci sono pure i vincitori. Questi, all'opposto di questi impuri seminatori di odio, sanno non solo amare, ma anche preoccuparsi per loro. E qualcuno di quelli diventa pure papa.
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Bricchetto
- Sergente maggiore
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- Iscritto il: lun dic 09, 2002 11:12 pm
- Località: Ostia (Roma)
- Contatta: Sito web
per Bricchetto. i coretti a cui mi riferivo sono quelli che con la liturgia non c'entrano nulla e fanno tanto cori da stadio.
Mi pare opportuno non traformare Piazza S.Pietro in happening.
Questo è il mio pensiero, anche se è controcorrente.
PS Odio anche gli applausi in chiesa durante i funerali......
con simpatia
la max trid.
Mi pare opportuno non traformare Piazza S.Pietro in happening.
Questo è il mio pensiero, anche se è controcorrente.
PS Odio anche gli applausi in chiesa durante i funerali......
con simpatia
la max trid.
Sottoscrivo al 100%cavalli ha scritto:per Bricchetto. i coretti a cui mi riferivo sono quelli che con la liturgia non c'entrano nulla e fanno tanto cori da stadio.
Mi pare opportuno non traformare Piazza S.Pietro in happening.
Questo è il mio pensiero, anche se è controcorrente.
PS Odio anche gli applausi in chiesa durante i funerali......
con simpatia
la max trid.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
40a Btr, AMF(L)
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