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Abbadia
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Quindi ora non serve piu' che ritiriamo la Toyota di cui trattasi, anche se l'abbiamo gia' pagata...
Ma vi siete resi conto che durante la piccola festicciola privata a Bagdad di quel milioncino di terroristi antiamericani, hanno bruciato le immaginbi di Bush e di Blair e niente Silvio? Questo é quello che contiamo e non solo per la Ditta Bush.
Per il resto finisce come era previsto, del resto anche qui da noi pare ci siamo scordati della cosa e questo da parte di tutti: governo-opposizione,favorevoli,contrari...tutti insomma...
Amen

Abbadia
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Calipari,non colpevoli soldati Usa
Lo ha stabilito l'Esercito americano
I soldati Usa non sono colpevoli per la morte dello 007 italiano Nicola Calipari, avvenuta a Baghdad subito dopo la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Lo ha stabilito l'inchiesta condotta dall'esercito Usa. "Gli Stati Uniti sono pronti a diffondere il rapporto, ma l'Italia ha altre domande da porre", ha detto una fonte, spiegando che il governo italiano non è d'accordo su queste conclusioni.

L'esercito americano avrebbe giustificato questa decisione con l'obbedienza dei soldati Usa, che non avrebbero fatto altro che "seguire le consegne".

A rendere nota la notizia è stata una fonte del Pentagono, che ha chiesto l'anonimato e che ha anticipato l'imminente pubblicazione dei risultati dell'inchiesta, di cui il Comando Centrale di Tampa in Florida dice: "Per il momento, le conclusioni non sono pubbliche".

"Gli Stati Uniti sono pronti a diffondere il rapporto - ha detto la fonte - ma l'Italia ha altre domande da porre". E ha spiegato che le posizioni di Usa e Italia divergono in merito alla velocità  alla quale procedeva il veicolo su cui viaggiavano i due italiani e al contenuto delle comunicazioni intercorse tra funzionari italiani e americani prima del tragico episodio. Per il Pentagono, però, i soldati americani che hanno sparato non hanno commesso nessun errore e non saranno puniti.

Resta aperta, comunque, la possibilità  di un riesame, alla luce di quanto accaduto, delle regole d'ingaggio.
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Hellis
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Mi sono trattenuto dal commentare.

Dopo tanti bal bla politici, dopo tante affiliazioni indebite e postume, questo è il miglior modo per render onore ad un Ufficiale Italiano caduto mentre compiva il suo dovere. Come volevasi dimostrare.
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Abbadia
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E che c'é da commentare Hellis.........
Basta andare a vedere come era composta la Commissione e quale era la veste degli Italiani ( affiancavano......)
Come vuoi che vada a finire? Gli ordini sono ordini e non si discutono...si cerchera' una formula arzigogolata e in politichese per dire che nessuno ha sbagliato, almeno in modo grave...che sono cose che capitano in tempi di pace...che di casi del genere in quel posto o li' vicino ne sono successi circa 300..
Mi fa ridere che il tribunale di Roma vuole i nomi dei soldatini ispano-americani che hanno sparato per non procedere contro ignoti...e per questo ha chiesto la rogatoria agli Usa che la concederanno subito..
E guardate che non sono polemico contro qualcosa o qualcuno, se non contro il fatto di continuare a dirci spudoratamente che siamo in tempo di pace....che ci sono "regole di ingaggio" tipo cavalleria....
E' chiaro che i militari in guerra devono essere difesi a qualunque costo da chi in guerra li manda...tanto piu' se sono volontari...perché altrimenti a combattere ci dovrebbero andare i politici e i generali e questi non ne hanno proprio voglia di andare a rischiare il c.
Ripeto che non faccio questione di schieramento...sono convinto che qualunque esercito avrebbe agito in questo modo...salvo forse qualcuno mandare a bagno i pescetti piccoli per salvare i grossi, ma il discorso non cambierebbe di molto.

Ciao a tutti

Abbadia Ga Tau
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Mbah Abbadia non sono completamete d'accordo. Tempo fa (e scusate se non ricordo ne l'autore ne il web site dove lessi l'articolo) mi capitò di leggere un articolo circa l'esercito Israeliano che, con tutti i difetti del mondo, è attrezzato, addestrato, equipaggiato per gestire un tipo di guerra urbana come quella che si è sviluppata in Iraq. Nel caso specifico un giornalista doveva superare un check point dell'esercito israeliano per poter poi accedere ad una intervista con un ufficiale. Concordò modi e metodi etc etc per presentarsi al check point, solo che sbagliò procedura e così ebbe modo accidentalmente e sulla sua pelle, di testarne l'efficienza. Non si beccò un colpo in fronte, ma il check point, se lui fosse stato effettivamente un terrorista, poteva tranquillamente far fronte all'emergenza.
Conclusioni mie e personali. Io sono ancora convinto che l'esercito Usa si trovi ad affrontare una sort di "Dilettanti allo sbaraglio", non essendo in alcun modo addestrati a sopportare per anni una situazione del genere.
E si sa che in questi casi i dilettanti fanno danni.
Mi ripeto dicendo che l'Amministrazione Usa ha fatto di necessità  virtù e ben sapendo di questa carenza, nei casi in cui si rischia il morto, preferisce che questo non sia statunitense.
Condannare i 4soldatini Usa vorrebbe dire minare le fondamenta di queste "regole" di ingaggio che sono alla base di tutta l'occupazione.
Si poteva evitare tutta la messinscena della commissione congiunta, e almeno strappare qualche concessione o qualche garanzia in più (visto che ormai il morto c'era già  scappato).
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Abbadia
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Se cosi' é, evidentemente solo dilettanti trovano....

Abbadia
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Un'ultima cosa mi sconcerta. Ora l'oggetto del contendere, la prova schiacciante sulla responsabilità  di Calipari, l'ago della bilancia della situazione, pare essere una stupida insignificante questione di velocità  dell'auto.
Caso vuole che i superstiti, la conformazione dell'area, i fattori ambientali propendando per una ridotta velocità  dell'auto.
Però si è tenuta buona la versione dei soldatini che sostengono che l'auto viaggiava a folle velocità .
Ma è mai possibile che, visto comunque i precedenti, e vista l'alta tecnologia profusa a piene mani sugli equipaggiamenti Usa, non sia possibile risalire ad un filmato, una traccia dei colpi sparati, a qualche informazione che ci illumini nel merito? Diamo per buono solo ciò che sostengono i 4 indiziati?
Cacchio mettiamoci un pizzardone ad ogni check point!
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Abbadia
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Non ha nessuna importanza quello che i militari che hanno sparato possono dire, non sappiamo neppure chi erano, potrebbero essere indicati altri, sono pedine prive di valore .
D'altra parte sarebbe autolesionismo mettere una telecamera ad ogni posto di blocco...ora si cerchera':
1 - di far firmare una dichiarazione congiunta
2 - se non si riesce: una dichiarazione italiana posssibilista e non penalizzante eccessivamente per americani e italiani
3 - se non si riesce neppure a quello...due dichiarazioni stringate e veloci, da far morire nella sabbia la piu' presto
In america daranno risalto alle conclusioni americane, in Italia si mettereanno in primo piano le controdeduzioni italiane e buona notte..

In fin dei conti episodi come quello di Calipari e Sgrena si contano a centinaia solo in quel pezzo di strada e non sono morti solo Iracheni o poveri cristi, sono morti anche Generali e pezzi grossi ; diciamo che la situazione é quella che é e non credo sia neppure lontanamente paragonabile alla pur grave situazione Israelo-Palestinese...quindi, rimango dell'idea che non ci si puo' aspettare niente di diverso.
Pensi che se ci fossero stati dei " veterani" non sarebbe successo nulla? bah saro' pessimista, ma penso che il risultato avrebbe anche potuto essere peggiore di un morto due feriti e ..un disperso..

Abbadia
E questo dobbiamo saperlo e dirlo...tanto per essere onesti
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Abbadia ha scritto: ..un disperso..
:?:
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Se ricordate bene le prime versioni, anche ufficiali , parlavano di un altro ferito grave...poi misteriosamente sparito e negato da tutti....permettete che tra tanti misteri mi rimanga il dubbio...

Abbadia
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effetivamente Abbadia a sentito giusto.
Il mistero permane.
Sottolineo come gli USA difendono (a torto o ragione) i loro soldati.
se fosse sucesso ai dei soldati italiani cosa sarebbe successo. G8 - Genova - carabinieie, estintore un morto.........
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Veramente io che sono fuori della mischia, ritengo che una persona: militare o civile che sia, turco e cingalese o norvegese, debba essere difeso per quello che merita e secondo giustizia, altrimenti si arriiva alle corporazioni per non dire di peggio.
Che poi questo succeda é vero, ma non mi trova d'accordo.
Se devo e voglio credere nella giustizia, la stessa mi deve essere almeno presentata come una giustizia giusta, altrimenti siamoal Far west.
Se io difendo ad oltranza e nel torto il mio"amico", smetto di essere tale e divento suo complice.

Saluti sereni ma un po' demoralizzati a tutti

Abbadia
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Il fatto che gli americani difendano i loro militari è corretto e sarebbe auspicabile che succedesse anche in Italia in un caso simile. Il discorso non è che uno difende il suo amico a spada tratta e ad oltranza anche di fronte all'evidenza, ma solamente il fatto che se io mando una persona a fare una cosa, la difendo finchè non è evidente che errore o leggerezza di parte di questa persona c'è stata.
Se applichiamo l'esempio al mondo del lavoro, se io sono responsabile di un gruppo di persona e c'è un problema con un lavoro fatto da una o piu' di queste persone, io prima sento loro, valuto e poi mi esprimo, e fino a che non ho capito, le persone di questo gruppo non hanno colpe e io le difendo, mantenendo un atteggiamento neutro.
Nel caso specifico, è chiaro che la prima affermazione sia "hanno ubbidito agli ordini" e "hanno agito come da procedura". E se un governo straniero, seppura alleato accusa i miei militari, io le braghe non le calo subito, continuerò a credere di piu' alla mia gente che alla gente degli altri.

Poi tutte le altre cose che si possono dire sul fatto che effettivamente ci saranno accuse oppure no ecc ecc ecc sono cosa su cui mi voglio pronunciare a cose fatte e non solo in presenza di voci non confermate...
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Chiaramente d'accordo con te Ax,
ma al momento che mi accorgo che i miei collaboratori hanno fatto una cazzata non possso continuare a difenderli solo perché sono miei collaboratori, come dici tu " contro ogni evidenza" .
Cosa giusta é anche "L'atteggiamento neutro " fino a che non ho sviscerato la cosa.
E la mia prima affermazione deve essere fatta in modo da non dovermi poi mettere di fronte a impacciato dietro front oppure ad obbligarmi a difendere ad ogni costo una posizione anche se insostenibile.
Che poi ci siano una miriade di sfumature nel modo di agire, conscie e inconscie é pur vero, influenzate da posizioni od obblighi, ma questo é un po' fuori dal discorso di merito.

Abbadia Ga Tau
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Se facciamo un parallelo con il mondo del lavoro, se uno dei miei ragazzi fa una cazzata, me ne assumo la responsabilità  di fronte al Cliente.
La settimana scorsa uno dei miei ragazzi ha sbagliato a comunicare un codice, e un cliente si è messo in casa un pezzo sbagliato del costo di 648 € + IVA. Ovviamente ha telefonato e si è lamentato, ma l'abbiamo tranquillizzato e gli abbiamo sepdito a nostre spese il pezzo corretto; del pezzo sbagliato non ce ne facciamo nulla pure noi.
A me sta molto bene l'oggettività , e il fatto di non buttare in pasto agli squali il primo graduato. Però come minimo mi pare un pò troppo arrogante aver sbrigato il tutto come una semplice pratica; teniamo conto che il Governo Italiano sta mantenendo in piedi una missione di affiancamento, spendendo fior di quattrini, e in pieno contrasto con l'opinione pubblica italiana. Quindi ritengo che un minimo di rispetto e di delicatezza in più nella gestione della questione da parte dell'amministrazione Usa era doverosa.

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