Sono già passati 10 mesi da quella mattina di gennaio in cui sono arrivato al 1 rgt San Giusto dovrei avrei svolto il car. Il primo periodo di naja lo ricorderò sempre per le lunghe attese, per gli interminabili afflussi mensa, per il molto addestramento formale (sembrerà strano ma a me piaceva), per gli alzabandiera con la bora che soffiava gelida, per le docce fredde in pieno inverno…
Dopo il giuramento vengo assegnato al Sacrario Militare di Cima Grappa, metri 1776. Qui finalmente divento un alpino ed indosso il mitico cappello al posto della padella nera. Il primo impatto con la montagna è terribile. Partiti alle 9 da Bassano a bordo di un Defender, ci imbattiamo in una violentissima bufera di neve che rende impraticabile la strada, ricoperta da mezzo metro di neve; risultato: arriviamo a destinazione alle 14, dopo cinque ore

Poi finalmente si è aperta la bella stagione e le cose sono migliorate nettamente. Nei nove mesi passati a Cima Grappa ho fatto svariati lavori: manutenzione ai gruppi elettronici, alle cisterne di raccolta acqua, agli impianti di depurazione, lavori di minuto mantenimento, giardinaggio, archivio, vigilanza al museo storico, guida alle comitive in visita al sacrario, pulizia delle armi e dei cimeli esposti, sopralluoghi alla ex base NATO ed a Malga Ardosa (che sono zone militari vicine), perfino mandar via le vacche al pascolo che tentavano di avvicinarsi al sacrario!
La cosa più bella sono state le amicizie che sono nate con gli altri commilitoni e quanto ci siamo divertiti assieme nei momenti liberi dal servizio: tante risate e bei momenti di baldoria


A Cima Grappa sono stato proprio bene, a parte le difficoltà iniziali. Che tristezza lunedì, quando ho dovuto salutare gli altri e lasciare quei posti… sicuramente ci tornerò, abito vicino, ma da civile non sarà la stessa cosa.
Poi ieri e stamattina le ultime ore di naja, trascorse a Padova al Comando RFC Veneto dove siamo amministrati (ero l'unico alpino circondato da fanti/rospi che guardavano con invidia la mia penna

Che altro dire, è stata per me un'esperienza indimenticabile, resta la soddisfazione per il lavoro fatto ma anche tanta nostalgia.