brisky ha scritto:Parlando da poco avvezzo alla TV, in ogni caso non mi sembra di aver visto molta artiglieria occidentale nelle 2 guerre del golfo,
Artiglieria?
Come quella sotto? (dal sito dell'USMC)
In realtà , sia nella II e III Guerra del Golfo, che in Afghanistan, l'artiglieria è stata impiegata dalle coalizioni impegnate in quei conflitti. Anzi, a dirla tutta gli USA storsero un poco il naso a vedersi arrivare a Khost il 9° Alpini senza muli e senza obici…
Prima della “Nibbio uno”, anche qui si era parlato dell'opportunità di inviare una batteria da montagna; d'altronde, è sintomatico del fatto che a questa possibilità avessero pensato anche altri questo trafiletto tratto dal numero di agosto 2004 di "Nà´i sà´ma Alpin", periodico della Sezione ANA di Saluzzo, parte di un articolo dedicato alle attività recenti del 1° da Montagna:
Febbraio 2003: la 40^ Batteria effettua una scuola di tiro con obici da 105/14 presso il poligono di Monte Romano;
Marzo 2003: il Gr. A. Mon. Aosta, nel poligono di Salto di Quirra in Sardegna, svolge la sua prima scuola tiro pluricalibro: la 40^ Batteria, infatti, sparava con obice da 105/14, mentre la 4^ Batteria ha usato per la prima volta gli obici da 155/39 FH70, con ottimi risultati.
Capito?
Una scuola di tiro della 40^ appena prima di quella di Gruppo, e giusto poco prima della partenza del nostro contingente per Khost, con i 105 in fretta e furia tirati fuori dalla naftalina…
(a proposito: mi sembra a questo punto evidente che, con somma gioia di qualcuno

, la 40^ continui ad essere batteria obici)
Perché poi ogni nostro contingente in missione non abbia al seguito una bella batteria esula dalla mia comprensione, soprattutto considerando il fatto che di solito risulta difficile, per varie ragioni, aggregare ai nostri reparti una adeguata aliquota di elicotteri armati.
La vicenda dell'UFH è complessa: a fronte della rinuncia al modello in esame, all'OTO Melara è stato affidato dall'EI lo studio per un nuovo obice da 155 mm. Mi chiedo che senso possa avere abbandonare un progetto in dirittura d'arrivo, per iniziarne uno ex-novo, sempre che non si tratti di una mero ammodernamento dell'FH70.
La mia opinione in proposito è che a tempo debito sarebbe stato necessario rivedere il progetto del 105/14, per realizzarne una nuova versione, o quanto meno “rivitalizzare” quella in servizio (si poteva ad esempio intervenire sugli organi elastici e sul munizionamento); versione che comunque, al di là degli aspetti sentimentali

, rimane uno dei migliori pezzi di artiglieria mai prodotti in Italia, ed uno delle poche armi nazionali post II GM “battle tested”.
Mandi.
Luigi