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Gian Luca
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Tullio Cianetti?
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Bricchetto
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Federico ha scritto:
Bricchetto ha scritto:
Federico ha scritto:D'Amico fu un grande: fu lui a portare il celebre "Pezzo Ardito" in quota su non ricordo più quale celebre ed insaguinato monte dell'Albania, in linea al fianco degli Alpini.

Nessuno pensava di rivederlo vivo, ed invece, qualche giorno dopo, lui, i suoi Serventi ed il loro 75/13 poterono ridiscendere. Lo scudo era tutto sforacchiato dai proiettili, segno visibile dell'intensità  degli scontri.

Indovinello: chi era il Comandante della Batteria in quel periodo?

Ciao
Il monte era sicuramente il Golico.
Se il capitano comandante della 26 in Grecia se ne tornò in Italia, la cosa divente difficile assai....
:lol:

Difficile ma non impossibile. Diciamo che fin da prima dell'entrata in guerra, il nostro (che era di Complemento), ricopriva alti ed importanti incarichi in un certo entourage MOLTO vicino al potere di allora.

Andò a combattere quella guerra, insieme a molti altri suoi "colleghi". Bisognava dare l'esempio...

Quando tornò, rimise gli abiti borghesi e riprese, come ho detto, la sua attività  di prima.

Poi, un certo giorno di un certo luglio... Verona...

:lol: Credo di avervi almeno inquadrato l'ambiente e la cerchia entro cui approfondire le ricerche, o almeno lo spero :)

Ciao

P.S.: Bedeschi non ne parla mai, che mi risulti, nei suoi romanzi anche perchè lui arrivò alla Tredici quando la Campagna di Grecia era già  terminata.
Io avrei detto Galeazzo Ciano (se vogliamo anche per età ...), se non fosse che era un aviatore. E mi pare fosse stato in Grecia proprio in quella veste.
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Federico
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Gian Luca ha scritto:Tullio Cianetti?
TA - DAAAAA!

Complimenti!!

Proprio lui. Riuscì a salvarsi a Verona (fu l'unico dei processati ad avere una condanna al carcere invece che la fucilazione). Dopo la guerra emigrò all'estero, in Mozambico, dove morì se non erro alla fine degli anni '70.

Ciao
Art. Federico
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Gian Luca
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Grazie! e già  che ci sono consiglio sull'argomento "La lunga notte di Mussolini", eccellente libro di Fracassi per Mursia, che narra dettagliatamente le ore che precedettero e seguirono la seduta del GC del 25 luglio.
Se ricordo bene Cianetti votò l'odg Grandi ma, il giorno successivo, scrisse una lettera a Mussolini per ritrattare il proprio voto e così.....salvò le chiappe....
Fra l'altro, ma non sono sicuro perchè è tanto tempo che l'ho letto, dovrebbe esserci un suo intervento nel C'ero anch'io sul fronte greco-albanese, quando torno a Faenza ci guardo...
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Gian Luca ha scritto:Grazie! e già  che ci sono consiglio sull'argomento "La lunga notte di Mussolini", eccellente libro di Fracassi per Mursia, che narra dettagliatamente le ore che precedettero e seguirono la seduta del GC del 25 luglio.
Se ricordo bene Cianetti votò l'odg Grandi ma, il giorno successivo, scrisse una lettera a Mussolini per ritrattare il proprio voto e così.....salvò le chiappe....
Fra l'altro, ma non sono sicuro perchè è tanto tempo che l'ho letto, dovrebbe esserci un suo intervento nel C'ero anch'io sul fronte greco-albanese, quando torno a Faenza ci guardo...
Esatto, su Fronte Greco Albanese: C'ero Anch'io c'è il suo contributo in cui si narra anche del Pezzo Ardito di D'Amico/Reitani. Se non erro egli fece il viaggio verso il fronte proprio assieme a Grandi.

Ciao
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Federico ha scritto:
Gian Luca ha scritto:Grazie! e già  che ci sono consiglio sull'argomento "La lunga notte di Mussolini", eccellente libro di Fracassi per Mursia, che narra dettagliatamente le ore che precedettero e seguirono la seduta del GC del 25 luglio.
Se ricordo bene Cianetti votò l'odg Grandi ma, il giorno successivo, scrisse una lettera a Mussolini per ritrattare il proprio voto e così.....salvò le chiappe....
Fra l'altro, ma non sono sicuro perchè è tanto tempo che l'ho letto, dovrebbe esserci un suo intervento nel C'ero anch'io sul fronte greco-albanese, quando torno a Faenza ci guardo...
Esatto, su Fronte Greco Albanese: C'ero Anch'io c'è il suo contributo in cui si narra anche del Pezzo Ardito di D'Amico/Reitani. Se non erro egli fece il viaggio verso il fronte proprio assieme a Grandi.


Ciao
Questo è un punto interessante: la vicinanza d'arme potrebbe aver giocato un ruolo determinante nella iniziale - ed essenziale - scelta di Cianetti. Non ricordo se Fracassi ne parli nel suo libro quale elemento da considerare al pari della provenienza geografica dei favorevoli a Grandi che, guarda caso, erano quasi tutti romagnoli (o emiliani).

Ciao!
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Se non sbaglio tutti i gerarchi della prima ora, quelli della marcia su Roma e coloro che seguirono Mussolini fin dal principio, andarono al fronte (o, almeno, in Albania). E fu li che molti di loro maturarono i primi dubbi su che cosa, in realtà , fosse l'Italia che avevano "fortemente voluto" e collaborato a creare.

La Campagna di Grecia, più di ogni altra, mise in luce le pochezze del Paese. E in molti, quindi, cominciarono i "distinguo". Che si manifesteranno nel famoso Gran Consiglio del 25 Luglio 1943 in due correnti: coloro che firmarono l'Ordine del Giorno di Grandi, ed i "duri e puri" che si sarebbero fatti sentire ben forte a Verona nelle discussioni che precedettero i famosi 18 punti. Di questi ultimi "duri e puri" molti erano coloro che da anni erano al di fuori dei giochi di potere a qualsiasi livello, anche locale, non riconoscendo nel regime il fascismo per cui avevano fatto la Marcia su Roma o che avevano supportato fin dall'inizio.

Ciao
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Federico ha scritto:D'Amico fu un grande: fu lui a portare il celebre "Pezzo Ardito" in quota su non ricordo più quale celebre ed insaguinato monte dell'Albania, in linea al fianco degli Alpini.
Ciao Fede, D'Amico era in servizio alla 13^ in Albania?
Lo chiedo perchè esiste una canta sull'episodio, che avevo già  riportato ed in cui si parla però della 15^ batteria:

PEZZO ARDITO SUL GOLICO.
(canzone della 15a Btr. da Montagna)

La quindicesima Batteria
del bel gruppo Conegliano
di una prova di ardimento
il Pezzo Ardito sul Golico vuole dar.

Un tenente a tutto deciso
un sergente dal fegato canino
sette serventi dai muscoli d'acciaio
voglion col Pezzo sparar lassù.

Era la sera del 21 Marzo
decisa parte la spedizione
e sotto il tiro dei mortai nemici
con grande calma si iniziò il cammin.

Con gli spallacci si posò il Pezzo
su quelle rocce a dislivello
e sotto i colpi delle mitraglie
la colonna sempre avanzò.

Uno scarpone vecchio Penna Nera
comandante del Battaglione Gemona
tutto dispone per la posizione
su quel costone tra rocce e burroni.

Inizia il fuoco il Pezzo Ardito
contro mitraglie e osservatori
centrando in pieno gli obiettivi
a lui affidati per farli saltar.

Durante il tiro accelerato
il pezzo venne pure mutilato
ed in gran parte lo scudo squarciato
dalle schegge del nemico mortal.

Tutti al posto di combattimento
sino a fare ultimato
ed il Gran Dio ha risparmiata
la bella vita dell'artiglier.

Al tenente comandante
al sergente capo pezzo
ai serventi del Pezzo Ardito
il Colonnello così parlò.

Sempre fedele alla consegna
alle tradizioni del Conegliano
la quindicesima Batteria
sempre degna del suo valor.


Approfitto dell'occasione per un'altra domanda: qualcuno sa dirmi se il Cap. Monzani, C.te della 15^ in terra di Russia, soppravvisse alla ritirata?
Era stato ferito a Novo Postojalowka, nell'episodio che valse la MOVM (ovviamente alla Memoria) al capopezzo del II pezzo della Batteria, C.M. Olivo Maronese.
Mandi.
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Ciao Luigi, e bentornato :)

Mi fai venire un dubbio. Bisogna che dia uno sguardo al Fronte Greco Albanese: C'ero anch'io e ricontrollare la lunga lettera di Cianetti per vedere se effettivamente D'Amico fosse un suo sottoposto alla Tredici.

Appena ho verificato, ti faccio sapere.

Ciao
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Federico ha scritto:Ciao Luigi, e bentornato
Solo momentaneamente :)
Federico ha scritto:Mi fai venire un dubbio. Bisogna che dia uno sguardo al Fronte Greco Albanese: C'ero anch'io e ricontrollare la lunga lettera di Cianetti per vedere se effettivamente D'Amico fosse un suo sottoposto alla Tredici.
Appena ho verificato, ti faccio sapere.
Fai pure con calma, e grazie.
Mandi.
Luigi
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Federico
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Con la consueta prontezza ( :roll: :lol: ) confermo quanto ho detto: il Pezzo Ardito era della Tredici.

O, almeno, questo è quanto riporta Cianetti in Fronte Greco-Albanese: C'ero Anch'io:

"...Prendemmo posizione sulle rocce di Dragoti che, con il Golico, costituivano la stretta della valle della Vojussa. Dall'alto delle posizioni del nostro schieramento vedevamo giù, in basso, il ponte di ferro, sempre in mano italiana ma sistematicamente bersagliato dai tiri della valentissima artiglieria greca. Dall'altra valle della gola, il basso costone del Golico, su, su fino alla cima dove erano già  avvenuti violenti combattimenti che avevano messo a dura prova tanti alpini e granatieri, caduti a centinaia per contendere al nemico quella posizione-chiave della entrata della valle di Tepeleni. Le batterie del 3° Artiglieria avevano il compito di martellare le posizioni nemiche da cui partivano violenti bombardamenti contro le posizioni tenute dai nostri alpini sul tragico monte. Per rendere più efficace l'azione, il colonnello Rossotto dispose che un <<pezzo>> della 10a, definito subito <<pezzo ardito>> si portasse in primissima linea tra gli alpini del Cividale per accompagnare l'azione. Il compito fu affidato al Tenente D'Amico. I risultati furono ottimi. Il pezzo ritornò bucherellato e D'Amico e i suoi uomini fieri della missione compiuta. ..."

D'Amico fu nominato comandante della 15a nel pomeriggio dell'11 marzo 1941, quando il Tenente Massimo Risso, aiutante maggiore del Conegliano comunicò a Cianetti che il Colonnello Rossotto aveva disposto di mettere D'Amico al comando di detta batteria, in sostituzione del Capitano Aldo Olivero, caduto poco prima.

Tutto questo, naturalmente, secondo quanto riportato da Cianetti sul libro in questione, anche se credo che probabilmente ci sia una certa confusione sulle date. Dalla "canta" che riporti, il Pezzo Ardito sarebbe partito il 21 marzo, quando, stando a Cianetti, D'Amico era già  al comando della 15a. Ma nel racconto di Cianetti l'episodio del Pezzo Ardito viene prima del racconto della nomina di D'Amico. Mistero...

Ciao
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Federico ha scritto:Con la consueta prontezza [...]
Beh, se è per quello io mi ero completamente dimenticato della discussione... :D
Ho nel frattempo dato un'occhiata al testo di Rasero sulla "Julia", ed ho trovato notizia del solo episodio della 15^ Btr. in appoggio al Gemona, con però due significative differenze: viene dato come avvenuto il 24 e non il 21 marzo, e d'Amico è indicato come Achille invece che Ugo.
Speriamo, a questo punto, in nuove informazioni.
Mandi e grazie.
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Da "Il Gruppo Conegliano nella Campagna di Grecia", è confermato il pezzo della 15^ al comando del Tenente d'Amico.
Insomma, Cianetti ricordava male.
Mandi.
Luigi
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Ottima "riesumazione", Luigi :!:
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Ottima "riesumazione", Luigi
Decisamente si, grazie
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