Veramente sono un po' allibito e non mi addentro in commenti che potrebbero, come si vede chiaramente, fuori del seminato e fuori delle regole che in parte Ax ci ha dato e in parte stiamo cercando di darci noi.
I toni di certi post non possono far altro che allontanarci da una sana discussione e dalla ricerca di trovare in tutto sto casino, un bricciolo di voglia di andare avanti.
Mi astengo dal commentare l'uso "privatistico" , di parte che i media e i polirtici ( un po' meno del solito: olimpiadi e vacanze a portorotondo ? ) stanno facendo della morte del free lance italiano.
Come solito, nel piu' profondo rincrescimento per la morte di un uomo , che oltre tutto aveva la mia eta', avvenuta in un paese in cui é chiaro che c'é la guerra, mi ha colpito molto di piu' il fatto di quell'operaio che , caduto dalle impalcature, e creduto morto é stato buttato ai bordi della strada, come un cane con la rogna.
E questo non é successo nel barbarico Irak in preda ai furori dei terroristi e delle orde islamice, ma nel nostro paradiso terrestre che si chiama Italia.
Ho il piu' profondo rispetto e rincrescimento per la morte di chi si guadagna onestamente il pane ...chiunque sia e in qualunque parte del globo.
Esemplare il comportamento della famiglia del giornalista, piena di dolore e dignita', la morte di un proprio caro é un fatto privato e hanno fatto bene a precisarlo.
Ci vuole molto coraggio a fare questo...
Il resto sono chiacchere...
Ciao a tutti
Abbadia