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41° pellegrinaggio in Adamello: conclusione

Si svolgerà  nei giorni di venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 luglio il 41° pellegrinaggio in Adamello, l'appuntamento per commemorare tutti i Caduti e in particolare i Caduti della Guerra Bianca. Il pellegrinaggio è dedicato alla memoria di don O­norio Spada, cappellano militare sul fronte russo nato a Condino e decorato di medaglia di Bronzo al Valor Militare. A lui è dedicato anche un sentiero che da Val Aperta porta a Cima Bruffione.


Anche quest'anno le sezioni Valcamonica e Trento hanno organizzato ciascuna tre colonne, che saliranno dai rispettivi versanti per congiungersi a cima monte Bruffione, dove sabato alle 11,30 l'ordinario militare monsignor Angelo Bagnasco concelebrerà  una S. Messa con l'arcivescovo di Trento mons. Muigi Bressan, monsignor Enelio Franzoni medaglia d'Oro al Valor Militare e i cappellani alpini.

Per chi sale dal versante trentino:
Il ritrovo è venerdì 23 presso la sede del gruppo ANA di Condino. Qui sarà  possibile ritirare i tesserino di partecipazione, il permesso di transito di automezzi sulle strade forestali e prenotare il pernottamento. Il tutto potrà  essere effettuato anche sabato mattina, alle 6, ai tre punti di partenza delle rispettive colonne: il campo sportivo di Condino, la pesa pubblica di Pieve di Bonoe a Limes, in val Daone.
Le iscrizioni devono pervenire entro venerdì 9 luglio al seguente indirizzo: Ufficio turistico Valle del Chiese, via 24 Maggio 115 - 38080 Lodrone (Trento); tel. 0465-685033 - fax: 0465-685544; e-mail: lodrone@valledelchiese.tn.it
Vanno precisati nome, cognome, data di nascita indirizzo, numero telefonico allegando anche copia di un bonifico di euro 20 a favore di ANA Zona Giudicarie-Rendena, C/c 307974 Cassa Rurale di Condino - ABI 08063 - CAB 34700.
Equipaggiamento da media montagna, colazione al sacco per il mezzogiorno di sabato. Per ulteriori informazioni: Bruno Manzoni (capozona), tel. 0465-685364 (ore pasti); cell. 349-3815401, oppure Daniele Boldrini (consigliere sezionale) cell. 337/459274.

Per chi sale dal versante camuno:
Due colonne partiranno dalle 9 alle 14 di venerdì dal punto di ritrovo, presso il rifugio della Cooperativa Alpini di Valle Camonica, in località  Bazena. Una terza colonna, organizzata dalla sezione "Monte Suello" di Salò, partirà  sabato mattina alle 6 dal Gaver.
Le domande di iscrizione devono pervenire entro il 10 luglio alla Sezione ANA Valcamonica, via Croce 1 - 25043 Breno (Brescia), oppure alla Sezione ANA "Monte Suello" di Salò, via Ragazzi del '99, nr. 5- 25087 Salò (Brescia). Nelle domande vanno precisati nome, cognome, data di nascita indirizzo, numero telefonico allegando anche un bonifico di euro 20 a favore di Sezione ANA Valcamonica, via Croce 1 - 25043 Breno (Brescia). Identica domanda per chi sale con la colonna della sezione di Salò. Maggiori informazioni, per la sezione Valcamonica: Fernando Sala, via Marconi 1 - 25043 Breno (Brescia), tel. e fax: 0364-22309; oppure Sezione ANA Valcamonica, 0364.321783.Per la sezione di Salò: Elia Bordiga, via San Giorgio 6 - 25072 Bagolino (Brescia); tel. 0365.99695. oppure sezione ANA Salò: 0365.21847.
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Sarò presente solo sabato.
Parto con la Sezione di Salò.

Se c'è qualcuno del Forum che ci sarà , sentiamoci così possiamo organizzare un incontro.
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51Stinger ha scritto:Sarò presente solo sabato.
Parto con la Sezione di Salò.

Se c'è qualcuno del Forum che ci sarà , sentiamoci così possiamo organizzare un incontro.
Ragazzi io bachero' l'Adamello :cry: :cry:
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51Stinger ha scritto:Sarò presente solo sabato.
Parto con la Sezione di Salò.

Se c'è qualcuno del Forum che ci sarà , sentiamoci così possiamo organizzare un incontro.
Io con un gruppo di amici di Bassano del Grappa saremo in zona nelle giornate di sabato (pomeriggio) e domenica (salita alla cima). Il nostro campo base è fissato al Garibaldi.

P.S.: Alle ore 12 di Domenica 25/07, per tutti quelli che ci saranno, anche in spirito, leggerò la Preghiera dell'Alpino sulla vetta dell'Adamello, doveroso ricordo e omaggio a coloro che sacrificarono la loro esistenza per la costruzione dell'Italia.
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Scusa Rinaldo, ma l'ascensione e la S. Messa Ufficiale di sabato saranno su Monte Bruffione, dalla parte opposta all'Adamello.
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cap. rinaldo ha scritto:P.S.: Alle ore 12 di Domenica 25/07, per tutti quelli che ci saranno, anche in spirito, leggerò la Preghiera dell'Alpino sulla vetta dell'Adamello, doveroso ricordo e omaggio a coloro che sacrificarono la loro esistenza per la costruzione dell'Italia.
Bene hai fatto a dircelo.
Alle 12.00 di domenica indosserò il Cappello alpino, mi metterò sugli attenti ed in spirito sarò con te. E con "loro"...
Per non dimenticare.
Mandi.
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P.S.: Alle ore 12 di Domenica 25/07, per tutti quelli che ci saranno, anche in spirito, leggerò la Preghiera dell'Alpino sulla vetta dell'Adamello, doveroso ricordo e omaggio a coloro che sacrificarono la loro esistenza per la costruzione dell'Italia.
Rinaldo, leggila anche per noi che non potremo essere presenti ficiamente.
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cap. rinaldo ha scritto: P.S.: Alle ore 12 di Domenica 25/07, per tutti quelli che ci saranno, anche in spirito, leggerò la Preghiera dell'Alpino sulla vetta dell'Adamello, doveroso ricordo e omaggio a coloro che sacrificarono la loro esistenza per la costruzione dell'Italia.
Grazie Rinaldo!
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
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51Stinger ha scritto:Scusa Rinaldo, ma l'ascensione e la S. Messa Ufficiale di sabato saranno su Monte Bruffione, dalla parte opposta all'Adamello.
Si lo so, ma questa uscita è stata programmata dal gruppo alla fine dello scorso anno, per cui, per puro spirito di comunione, ho scelto questa soluzione per essere presente alla commemorazione.

Sono comunque convinto che anche la presenza in spirito sia significativa, e questa sarà  da me garantita nella giornata di sabato sia durante il viaggio sia nel corso della salita al Garibaldi.

E speriamo che un altr'anno si possa realizzare un incontro sul Pian della Neve, o altro luogo nel Gruppo dell'Adamello (es. Cima del Cannone), tra gli amici del sito "Vecio.it", magari in concomitanza con le celebrazioni ufficiali.
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Cap.Rinaldo ha scritto:E speriamo che un altr'anno si possa realizzare un incontro sul Pian della Neve, o altro luogo nel Gruppo dell'Adamello (es. Cima del Cannone), tra gli amici del sito "Vecio.it", magari in concomitanza con le celebrazioni ufficiali.
Lo spero proprio anch'io.
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Giovani.....e meno giovani:
com'e' andata?
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(ANA.IT)

Sfidando il cattivo tempo centinaia di alpini provenienti dal versante bresciano e trentino sabato 24 si sono incontrati a Cima Bruffione, a quota 2550, per commemorare i Caduti della Guerra Bianca e per ricordare don Onorio Spada, cappellano militare sul fronte Russo, medaglia di Bronzo al Valor Militare.

Alla S. Messa celebrata dal vescovo di Trento mons. Luigi Bressan erano presenti il senatore alpino Ivo Tarolli, il Capo di Stato maggiore dell'Esercito, generale Giulio Fraticelli, il comandante delle Forze operative terrestri generale Cosimo D'Arrigo, il comandante delle Truppe alpine generale Bruno Iob, il prefetto di Brescia Maria Teresa Cortellezza Dell'Orco, numerosi sindaci della zona e un plotone del 33° battaglione dei Gebirgsjaeger di Mittenwald. Per l'Associazione Nazionale Alpini c'erano il presidente Corrado Perona che, con i consiglieri nazionali, ha scortato il Labaro dell'ANA fino in vetta. Tanti anche i vessilli e i gagliardetti in rappresentanza delle sezioni e dei gruppi dell'Associazione.

Domenica 25 le celebrazioni si sono spostate in valle, a Condino, paese che diede i natali a don Spada, per la S. Messa e per festeggiare il 70° anniversario del locale gruppo guidato da Elvino Butterini. La sfilata per le vie del paese è stata aperta dalla Fanfara della "Julia" e da un plotone del 5° Alpini di Vipiteno. Quindi le autorità  civili e militari e un migliaio di penne nere con i vessilli delle sezioni di Biella, Bolognese-Romagnola, Brescia, Cadore, Colico, Gorizia, Lecco, Milano, Parma, Salò, Varese, Vercelli e Verona.

Durante la S. Messa celebrata nella piazza antistante il cinquecentesco Palazzo alla Torre, mons. Giovanni Danzi, segretario della Pontificia commissione per il governatorato vaticano, ricorrendo quest'anno il 20° anniversario del pellegrinaggio del Papa in Adamello, ha letto un messaggio inviato dal Santo Padre. (m.m.)
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Lele ha scritto:Giovani.....e meno giovani:
com'e' andata?
sabato 24/7/04 - ore 1,30 - rientro dal lavoro
sabato 24/7/04 - ore 2,15 - zaino chiuso
sabato 24/7/04 - ore 5,30 - risveglio a Vicenza, mentre da Bassano partiva la corriera
sabato 24/7/04 - ore 7,00 - concluso l'inseguimento a Cles (TN)
sabato 24/7/04 - ore 11,00 - zaino in spalla, e pioggia sulla testa, a malga Caldea - val d'Avio - Temù
sabato 24/7/04 - ore 15,00 - rifugio Garibaldi, senza un centimetro quadrato asciutto
domenica 25/7/04 - ore 4,00 - pioggia a catinelle
domenica 25/7/04 - ore 5,00 - pioggia a catinelle
domenica 25/7/04 - ore 6,00 - il cielo perde qualche nuvola
domenica 25/7/04 - ore 7,45 - partenza per il passo Brizio, con variante per la meta - il Verenocolo invece che l'Adamello a causa dell'orario
domenica 25/7/04 - ore 12,00 - lettura della preghiera dell'Alpino vicino alla croce di legno in vetta al Verenocolo

p.s.:
1) Riflessione lungo il "Calvario": cos'è lo spirito del sentiero? il sangue, il sudore, le lacrime, le bestemmie, le preghiere, di chi lo ha costruito, e percorso in momenti diversi dai nostri, magari sotto la pioggia, come oggi, e anche d'invervo con la neve, il ghiaccio, il gelo. Meditiamo.
2) Questa è la terza volta che ci provo, e prima o dopo ci riuscirò nella salita.
3) Ho una foto che esprime appieno quella che per me è l'alpinità , qualcuno mi sa dire come fare per renderla visibile (sono un imbranato con la tastiera, il mouse, e tutte le altre diavolerie)
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Una curiosità : come mai c'era un plotone dei GebirsgJaeger tedeschi, ma non dei "cugini" AlpenJaeger austriaci?
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CRONACA DI UNA GIORNATA INDIMENTICABILE


Ecco la mia cronaca relativa alla giornata di sabato 24 Luglio,
41° Pellegrinaggio in Adamello - 23-24-25 Luglio 2004.

La sveglia è suonata alle ore 4.00. Tutto era già  stato preparato la sera prima. Prendo la macchina e passo a prendere Damiano. Il resto del gruppetto di amici (in tutto 10) stanno per arrivare. Ore 4.30 si parte da gavardo, il mio paese con destinazione Gaver. Ore 5.45 si arriva. Il tempo non è dei miglior: cielo coperto di nubi, ma sembra che qualche spiraglio di luce faccia capolino. Ci infilaimo gli scarponi, prendiamo accordi fugaci sul sentiero, zaino in spalla e alle 6.30 si parte. Molta gente è già  partita. Siamo in tanti. la salita non è dura per la prima parte e c'è anche tempo per ridere e scherzare tra di noi. Dopo circa un'ora la prima sosta in un prato. E' fermo anche un plotone di Gebirgsjaegers di Mittenwald. I nostri del 5° Alpini stanno marciano poco più sopra. Ripartiamo; il sentiero si fa più ripido, ma è ben distinguibile dalla gente che sta salendo. Cominciamo a perdere alcuni dei nostri. li ritroveremo solo nel pomeriggio. Restiamo in quattro da dieci che eravamo all'inizio. Qualche roccetta da scavalcare, nessun problema. Compare un nevaio. Dopo altre iccole roccette siamo finalmente sulla cima del Monte Bruffione (m. 2567). Foto di rito alla Croce dedicata a Don Onorio spada. A noi chiede di aggregarsi anche un capitano dei Gebirgjaegers desideroso di farsi fotograre con un gruppo di Alpini. Noi ovviamente accettiamo; ci fa piacere il suo gesto. Il tempo pegiora. Echi non troppo lontani di tuoni si fanno sentire sempre più vicini. Qualcosa di poco piacevole sta arrivando. Ci cambiamo velocemente la maglia e indossiamo quella ufficiale del Gruppo. Scendiamo velocemente verso la sede della S. Messa: 50 minuti di discesa a tratti molto ripida con roccette e qualche piccolo nevaio. Superiamo agevolmente i nostri del 5° Alpini e raggiungiamo il luogo destinato alla celebrazione. Il tempo sta peggiorando a vista d'occhio. La Santa Messa inizia con 30 minuti di anticipo. Alla spicciolata arrivano i gagliardetti, ma molta gente non riuscirà  ad arrivare. Siamo di fronte all'altare a circa 30 metri. Durante la Messa mi guardo attorno per scrutare il cielo: sempre più nero. Rivolgo lo sguardo al sentiero da dove sono sceso: è calata la nebbia, fitta. Da lì non si può tornare. Dovremo percorrere un'altra via. Comincia a scendere qualche goccia. Preghiera dell'Alpino: tutti sugli attenti, immobili nonstante il tempo, come bisogna stare. Al termine un tuono fortissimo annuncia l'arrivo del temporale: in pochissimi secondi scoppia il finimondo: vento, pioggia, grandine. Che fare? Si scende. Ma da dove?
" Da un altro sentiero usato dalla Sezione di Trento. Quando poi vedete un ruscello lo attraversate e scavalcate l'altro versante della montagna. E' più lungo, ma più dolce e meno pericoloso" ci dicono. Partiamo. L'equipaggiamento pesante è rimasto nello zaino. Non abbiamo avuto il tempo di indossarlo. Affrontiamo la discesa con scarponi, pantaloni corti, maglia e k-way. Oltre al CAPPELLO, il NOSTRO CAPPELLO, fedel compagno di bufere. Dopo 50 metri di cammino eravamo già  fradici. Non un posto dove ripararsi, l'unica alternativa, la discesa a valle. E i nostri propositi di giornata? la visita al piccolo cimitero e alle trincee? E lo spuntino con pane e salame? archiviato. Dobbiamo tornare giù. Seguiamo la lunga fila di persone cercando anche di superarla richiando qualcosa. Il freddo si fa sentire. le mani fanno fatica a muoversi, il ginocchio scricchiola, gli scarponi sono un'acquario. Il cappello pesa il doppio, ma regge. E allora reggo anch'io. Guadiamo il fiume e comincia l'ascesa del'altro versante: 45 minuti di sentiero semplice, ma ripidissmo e reso pesante dalla pioggia. Raggiungiamo un Generalein pensione, sta arrancando. Gli facciamo coraggio e riusciamo a portarlo in cima al valico. Poi comincia la discesa. La pioggia non cala di una goccia. saltiamo da un prato all'altro seguendo a tratti il sentiero. Vogliamo fare meno strada possibile. Ora la mulattiera diventa piana. Chiediamo informazioni: ancora 30 minuti di cammino. Sapendo che è quasi finita comunciamo a cantare le nostre canzoni. Di colpo una luce e subito dopo un fortissimo rumore. Poi un altro, stavolta molto più vicino. smettiamo di cantare. la paura di qualche scarica si fa sentire, poichè quella è zona di fulmini. Ma manca poco. Non molliamo proprio ora. Dietro una curva scorgiamo il bar dove abbiamo parcheggiato la macchina. SALVI!
Ci cambiamo e asciughiamo proprio fuori dal bar. Siamo in tanti nelle stesse condizioni, ma tra un sorriso, una pacca sulle spalle, un "5" e una parola di conforto tutto passa. Guardo il mio cappello. E' ridotto proprio male, fradicio, la penna irriconoscibile, ma è stato grazie a lui se la testa è ancora asciuttà . GRAZIE MIO FEDELE AMICO: senza di te avrei sicuramente preso un malanno mlto serio. prendo il cappello e lo deposito in macchina sul lunotto. Deve anche lui riposare. Entriamo a bar ci scaldiamo e consumiamo un pasto caldo. Ne abbiamo bisogno. Si comincia a raccontare, a ricordare: impressioni, pensieri, aneddoti su ciò che abbiamo appena vissuto. alla fine ci rendiamo conto di essere comunque soddisfati e felici di aver reso omaggio a chi ci aveva preceduto su quelle montagne decenni prima.
Nel tornare a casa, in macchina, un pensiero mi è balenato per la mente: non è che il temporale si è scatenato per farci "assaggiare" ciò che hanno provato i nostri nonni e bisnonni lassù ani fa, con il fine di darci una vita migliore? se questo era lìintento beh, dal mio modesto punto di vista ci è riuscito. Credo che siamo scesi da quella montagna ancora più fieri di prima di essere ALPINI. Speriamo che anche chi erà  lassù e non era Alpino lo abbia capito.

Scusate la lunghezza, ma mi sentivo di scrivere questo.
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