Le vicende dello Chaberton (progetto, costruzione e triste epilogo) sono state narrate in un libro di Edoardo Cappellano per le edizioni del Capitello nel 1985; il titolo è "Distruggete lo Chaberton". (è uno dei miei primissimi libri di argomento fortificatorio moderno, acquistato già nel lontano 1986 a Torino di ritorno da una settimana bianca a Courmayeur)
Come detto il forte venne costruito all'inizio del XX sec. a 3130 m. di quota sulla vetta del monte omonimo sovrastante la conca di Cesana Torinese e con la conca di Briancon sotto di lui sul versante opposto oltre il confine.
Per tenere i pezzi (8 da 149/35) sgombri dalla neve questi vennero posti su delle torri in muratura con all'interno le scale e gli elevatori dei colpi e furono coperti da una installazione denominata AM ArmstrongMontagna.
Che non era corazzata (le cupole coeve dei forti sugli altipiani avevano spessori di 120-150 mm) ma solo blindata (spessore 50 mm) ritenendosi improbabile (come detto, ad inizio secolo) la possibilità di venir preso sotto un fuoco pesante.
La presenza del forte, anzi della batteria, rappresentò un pensiero permanente per le autorità militari transalpine finchè riuscirono a mettere a punto le contromisure.
Rappresentate da una batteria su 4 pz, equipaggiata con mortai Schneider da 280 mm che vennero postati in quota in una valle laterale e defilati alla vista.
Se ricordo bene bastarono due giornate di tiri per mettere fuori combattimento sei torri.
Altre info e foto su questi link:
http://www.fortechaberton.com/
http://www.fortificazioni.com/forte/chaberton.htm
http://digilander.libero.it/avantisavoi ... berton.htm