Avrete tutti notato che da tempo qui sul forum sta crescendo l'interesse sull'argomento “fortificazioni a nord-est” ovvero sulla storia dei reparti che hanno presidiato queste opere difensive ai nostri confini dal 1950 fino ai primi anni 90.
Dai molti interventi è evidente quanto ancora poco si conosca di questo aspetto dell'organizzazione difensiva del nostro Paese nel dopoguerra, dell'argomento se ne è sempre parlato poco, anche e soprattutto per l'ovvia riservatezza e segretezza che circondava l'organizzazione e la struttura dei reparti e delle opere fortificate, questo soprattutto negli anni in cui la “minaccia” alla frontiera era ancora elevata ed immanente.
Oggi, scomparsa la “minaccia”, dismesse le opere e sciolti i reparti che le presidiavano, si può affrontare l'argomento con maggiore tranquillità e rinnovato interesse.
Da qualche tempo qui sul forum ma anche con contatti personali abbiamo parlato di quali azioni intraprendere per dare visibilità all'argomento, togliere i veli sugli aspetti tecnici delle fortificazioni e su quelli ordinativi dei reparti, ovvero passare dalla cronaca scarna ed asettica alla storia propriamente detta di questo periodo temporale e dei reparti che ne sono stati i protagonisti silenziosi.
Qualcosa in rete già è stato messo, notizie, fotografie, testimonianze, ma questo può risultare positivo ed interessante fra noi “internauti” ma limitativo se pensiamo che questo lavoro di ricerca storica debba rivolgersi ad una platea più ampia e soprattutto sia dedicato a tutti coloro, fanti ed alpini, che negli anni hanno servito la Bandiera delle unità di frontiera, da posizione e d'arresto.
L'idea o meglio la speranza e l'auspicio, mio ma anche di altri frequentatori del forum, sarebbe quello di organizzare razionalmente e scientificamente le ricerche sull'argomento, percorrendo tutte le strade necessarie a raccogliere ogni dato, informazione, testimonianza, immagine e quant'altro si reputi necessario a dare un panorama il più completo e preciso possibile.
Quanto raccolto ed organizzato non dovrebbe limitarsi ad una pubblicazione, evidentemente e necessariamente parziale sul sito, ma dovrebbe essere la base per la realizzazione di un'opera a stampa.
Non è una cosa facile e nemmeno semplice, il tempo tiranno per molti di noi è già un ostacolo non da poco, altri ne esistono o se ne presenteranno, ma la volontà di giungere al fine potrebbe appianare la strada o comunque essere un viatico a proseguire.
Ho avuto occasione in questi ultimi mesi di entrare in contatto con parecchi Ufficiali che negli anni ‘60 fecero parte dei primi reparti di fanteria da posizione, devo dire che una volta spiegato il mio interesse ho trovato inizialmente una certa meraviglia nata dal fatto che ci fosse qualcuno interessato a loro ed alla loro storia e subito dopo una disponibilità ed un entusiasmo nell'aiutarmi concretamente con i loro ricordi di tanti anni fa'. Questo lato umano mi ha convinto, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, che il nostro intento, quello di cui da tempo parliamo, assume ora anche l'aspetto di un obbligo verso il dovere silenzioso e sconosciuto compiuto da questi nostri Soldati.
Il motivo di questo post è quindi quello di avere da tutti voi un parere su questa iniziativa, chiedere chi è disposto a collaborare nei limiti delle rispettive conoscenze, capacità e disponibilità , avere delle osservazioni, proposte e critiche su come organizzare il lavoro di ricerca e trattamento della documentazione, insomma sulle modalità operative di questa ricerca.
Non aggiungo altro per non appesantire ulteriormente questo intervento, tanto ci sarà occasione di parlare di altri aspetti e per puntualizzare e precisare meglio.
Concludo specificando che mi sono preso l'iniziativa di inserire questo messaggio ma non intervengo a solo titolo personale ma anche e nome di altri frequentatori del forum, primi fra tutti, per doveroso rispetto l'Alpino d'arresto Aiutante Andrea Cavalli e per la gradita ospitalità il padrone di casa Axtolf.