LaVaAPochi ha scritto:
bah, credo cmq che non mi priverò del sonno sapendo che ho un distintivo "sbagliato" in collezione....
Voglio dire, collezionarli in maniera seria, cercando di stabilire magari il conio o l'anno, o la commessa? Io purtroppo ho cominciato da troppo poco a farlo in maniera seria, ma l'intenzione sarebbe di collezionare in maniera il più possibile "scientifica"...
Credo che sia interessante "scoprire" che vengono prodotti distintivi sbagliati o con piccolo errori, questo non è il solo, certe volte non vengono distribuiti (ne esiste uno di Piemonte Cavalleria dove il cavallino è quello della Ferrari, ovvero con la coda ritta) mentre altre volte (come quello delle Guide) vengono normalmente portati per anni finchè qualcuno si accorge della cosa.
Per quanto riguarda il collezionare in modo "scientifico" o "paranoico" che dir si voglia

, è ovvio che come in tutte le cose l'esperienza si matura progressivamente. E' abbastanza difficile stabilire anno di produzione o di adozione perchè non esistono documenti di sorta che lo stabiliscano, bisogna raccogliere ogni tipo di informazione, dalle fonti più disparate, interpretare i disegni dei distintivi per capire il periodo di produzione (ad esempio il gr. Agordo quando fu dotato di obici da 155/23 cambio distintivo e ne fece uno con raffigurato quell'obice, quindi fu facile datare l'epoca di questo distintivo), conoscere l'evoluzione storica ed ordinativa dei reparti (ad es. gruppo Pinerolo, distintivo con nappine della 7/8/9 batteria è ante 75, distintivo con nappine della 7/8/40 è post 75).
Insomma c'è da lavorare ma soprattutto da divertirsi!!
..... E PER RINCALZO IL CUORE!