Nel link sottoindicato " Le targhe dei veicolo dell' Esercito "
http://www.lampeggianteblu.it/documenti/esercito_3.pdf
Definizione di Stanag estrapolata dal sopracitato link ( nelle ultime pagine )
Ne parliamo in fondo al lavoro, ma in realtà se ne potrebbe accennare in qualsiasi altro punto, purché
riferito al periodo successivo al 1949, anno di ingresso dell’Italia nella NATO.
Non si tratta di una vera e propria targa, benché in qualche modo contribuisca all’identificazione del
veicolo: potrebbe definirsi una “targa collettiva”. Il nome deriva dall’abbreviazione di standardization agreement , vale a dire accordo di standardizzazione. In pratica rappresenta uno dei tantissimi sistemi di classificazione uniformi mediante i quali i paesi NATO operano nei più disparati aspetti dell’ambiente e della vita militare.
Esso consiste in un rettangolo, verniciato sulla carrozzeria, diviso orizzontalmente in due parti: su quella inferiore compare un numero che indica il reparto che ha in carico il veicolo, mentre su quella superiore compare lo stemma o l’indicazione del reparto stess
o, oppure l’indicazione della grande unità della quale fa parte.
Nel complesso, essendo variamente colorati e spesso con simboli fantasiosi, i distintivi STANAG si presentano molto gradevoli.
Non saprei dire con quali criteri venissero distribuiti: sono però sempre presenti sui mezzi pesanti e sui mezzi corazzati, mentre generalmente mancano sulle autovetture e sui motocicli. In passato, anziché daun unico pezzo, era composto di due parti, collocate separatamente sulla carrozzeria in posizioni diverse : una conteneva il logo di reparto, l’altra il numero identificativo.
Dopo il 2000 sono stati gradatamente aboliti forse perché, a seguito della riorganizzazione dell’eserc
ito, che ben poco mantiene della struttura precedente, il sistema era diventato completamente inutilizzabile così che i veicoli militari sono contrassegnati solo dalla targa. Infatti, ad ogni soppressione o costituzione di unità, era necessario variare anche gli STANAG. Attraverso il tempo si sono avute alcune caratteristiche standard che sono rimaste adottate per molti anni o che, addirittura, non sono mai cambiate, che possiamo riassumere nella presenza di cinque o quattro numeri oppure di una lettera e tre numeri: in questi casi la lettera o il numero iniziale indicavano la grande ’unità di base, operativa o amministrativa, cui apparteneva il veicolo. Le tre cifre finali indicavano i reparti
che, a seconda dei casi, potevano scendere a livello di battaglione o di compagnia.
La combinazione 000 era riservata al comando o alle strutture di supporto.
Non credo esista, a livello amatoriale, un elenco completo degli STANAG: si trattava di una materia
riservata (anche se, di fatto, sotto gli occhi di tutti), e quindi era di difficile accesso.
Cercherò qui di indicare in modo schematico alcuni dei risultati delle mie osservazioni integrati da altri dati, peraltro anch’essi lacunosi, raccolti dagli appassionati del settore. Sono stati accorpati nella tabella STANAG di periodi diversi, magari uno incompatibile con l’altro, ma lo scopo è quello di dare un’idea di come funzionasse il sistema, più che fornire un quadro completo che, al momento, è una cosa impossibile .
Codice
Unità/Ente di appartenenza Esempio di STANAG
10070 Nucleo radiomobile
10xxx Carabinieri
10250 Battaglione meccanizzato
15xx Battaglioni Carabinieri
21xxx I Comando Militare Territoriale 21050 Scuola
Applicaz. d’ Arma
22xxx II Comando Militare Territoriale
23xxx III Comando Militare Territoriale 23030 Grup
po Elicotteri
24xxx VI Comando Militare Territoriale
25xxx V Comando Militare Territoriale 25350 Lancier
i di Novara
26xxx VI Comando Militare Territoriale
27xxx VII Comando Militare Territoriale
28126 Genio
28xxx VIII Comando Militare Territoriale
28302 Lancieri di Montebello
segue tabella descrittiva