Bollettino Ufficiale del Comando Supremo n. 935


BOLLETTINO UFFICIALE DEL COMANDO SUPREMO N. 935
15 dicembre 1917, ore 13
Nella giornata di ieri, la battaglia tra Brenta e Piave è continuata accanita. La lotta delle artiglierie, che nella notte si era ripetuta ad intervalli, all'alba venne ripresa violenta e continuò ininterrotta; nelle prime ore del pomeriggio l'avversario lanciò all'attacco le sue masse di fanteria.
In regione di Col della Berretta, per quanto una nostra controffensiva locale di alleggerimento, riuscita ad raggiungere due volte la cima di M. Pertica, avesse richiamato numerose forze nemiche da quella parte, l'urto avversario si abbattè violentissimo su Col Caprile e sul versante sud del Col della Berretta: venne sostenuto dai nostri e nettamente respinto con contrattacco con gravi perdite per il nemico. L'avversario, che non aveva mai rallentato l'intenso bombardamento dei rovesci delle nostre posizioni, rifatta la preparazione d'artiglieria e rinnovate le forze, verso sera ripeteva l'attacco riuscendo a raggiungere Col Caprile. Le nostre truppe si affermavano su posizione di poco retrostante. La notte arrestava il combattimento.
Alla testata del saliente di M. Solarolo, l'avversario attaccò in forze alle 12,30 appoggiato da azione secondaria diretta sul Col dell'Orso e sostenuto da grande spiegamento di fuoco d'artiglieria avviluppante la nostra linea. Venne respinto con contrattacco che gli inflisse gravi perdite. Riattaccò alle ore 16 con truppe fresche, ma un nuovo nostro contrattacco l'obbligò ad indietreggiare ed a sospendere per la giornata le azioni di fanteria.
Il contegno delle nostre truppe della 4° Armata nella lotta che da quattro giorni si svolse asprissima e cruenta fra Brenta e Piave, è pari alla grandezza dell'ora. Nella resistenza opposta al nemico al Saliente del M. Solarolo si distinsero i reparti delle brigate Ravenna (37°-38°), Umbria (53°-54°), Campania (135°-136°) e del 3° Raggruppamento Alpini (Battaglioni Val Maira-Monte Pavione-Monte Arvenis-Val Cismon-Val Camonica-Val Cenischia-Feltre-Cividale). Fra essi meritano l'onore di speciale menzione il II Battaglione del 38° Fanteria, il III Battaglione del 53° Fanteria, il Battaglione Alpini Monte Pavione; ed il Battaglione Alpini Val Maira che sul fondo di Val Calcino sbarrando la via al nemico col glorioso sacrificio, ha affermato ancora una volta l'eroico motto "di qui non si passa" insegna e vanto degli Alpini nostri.
Generale DIAZ