San Maurizio Martire, Patrono degli Alpini


San Maurizio visse nella seconda metà del III secolo; Nato da genitori pagani, probabilmente nella zona di Tebe in Egitto, si arruolò nell'esercito romano e divenne in breve tempo comandante di legione. La sua legione era la Tebea o Texana, costituita da gente della sua terra nativa, e forte di ufficiali e militari altamente selezionati. Dopo aver agito in Siria e Palestina, soggiorna per un certo periodo a Gerusalemme, dove entra in contatto con la comunità cristiana locale. Dopo la sua conversione, Maurizio dapprima converte tutti gli ufficiali e poi tutta la legione.
Nel 285 l'imperatore Diocleziano affida a Massimiano detto Erculeo, l'occidente. Massimiano è un soldato rozzo e brutale, che soffoca nel sangue le numerose ribellioni. Uno dei tanti episodi di ribellione si manifestò nella contrada del Burgundi, a cavallo tra l'attuale Francia e la Svizzera. Per ragioni di sicurezza diverse unità vengono trasferite in Italia, tra queste anche la legione Tebea di Maurizio. La legione durante il suo viaggio attraversa anche Roma, prendendo contatti con la comunità cristiana e ricevendo la benedizione del Papa S. Marcellino. si conclude infine ad Agaunum (oggi S.Maurice d'Agaune) nei pressi di Octodurum (oggi Martigny) nel Canton Vallese (Svizzera) ai piedi del colle del Gran S.Bernardo.
Gli ordini non tardano ad arrivare. Massimiano Erculeo vuole mascherare la repressione delle sommosse con la persecuzione alle comunità cristiane, colpevoli di non offrire all'Imperatore gli onori divini e di culto. Inoltre le truppe si devono concentrare presso il quartier generale imperiale per offrire sacrifici propiziatori. La legione, ricevuti gli ordini, si rifiuta di eseguirli e non si presenta all'appuntamento per eseguire i previsti riti. Massimiano da prima stupito, poi irritato, ordina la decimazione della legione, che però non si piega. Maurizio temendo che il fatto venga preso come un ammutinamento, manda un messaggio all'imperatore spiegando i motivi del rifiuto ad eseguire gli ordini. Inoltre comunica che la legione si è disarmata da sola, non avendo dubbi tra il vivere colpevoli e morire innocenti. L'imperatore ordina all'esercito l'uccisione di tutti i componenti della legione. Maurizio è tra i primi a cadere, seguito fedelmente da tutti i suoi.
Secondo alcune notizie alcuni legionari sarebbero sfuggiti al massacro, per essere poi martirizzati a Colonia, poco tempo dopo. Secondo alcune fonti il martirio di Maurizio e della legione sarebbe avvenuto tra il 286 e il 302 D.C.
San Maurizio è patrono degli Alpini dal 1941, quando fu dichiarato tale da Papa Pio XII col Breve 659/41 del 2 luglio. Nel 1936 infatti i cappellani militari furono chiamati a proporre un santo patrono per il corpo degli Alpini. Molte furono le proposte, tra cui la Madonna del Grappa, San Francesco, San Martino e molti altri ancora. Il santo che raccolse il maggior numero di preferenze fu però San Maurizio, perchè, secondo le parole di Mons. Prosperini, cappellano militare nel '15-'18, "fu celebre martire, intrepido combattente per la Patria e per Cristo, soldato alpino in una legione alpina e venerato in regioni alpine". Inoltre S.Maurizio è anche Patrono delle Armi Italiane tanto che le Forze Armate concedono la "Medaglia Mauriziana" per i 10 lustri di servizio.