Per una volta tanto di cappello all'Ana.
E' cosi' che vogliamo l'Associazione Nazionale Alpini...libera, indipendente e fiera.
Allego il testo di quanto scritto su Ana:it e che sara' riportato ( addirittura fermando la stampa dell'ultimo numero ) su l'Alpino che deve uscire.
Niente altro da dire..basta leggere l'articolo, ci sono le cose che da tempo si dovevano dire...e come si dice alla fine " non finisce qui !! ) As sara' mej " !!!
Abbadia
"Ancora una volta alla sfilata del 2 Giugno a Roma i reparti alpini hanno sfilato senza il cappello. Una dura protesta è stata subito inoltrata al Presidente della Repubblica in qualità di comandante delle Forze armate, ai capi di Stato maggiore della Difesa e dell'Esercito e al Ministro della Difesa.
Questo il testo che apparirà su "L'Alpino" di imminente uscita:
C'erano tutti, ma proprio tutti. Anche, lo diciamo con grande rispetto, i vigili urbani. C'erano militari delle delegazioni di altri Paesi, in divisa. C'erano i bersaglieri con le loro belle piume sull'elmetto, i fanti della "Sassari", i carabinieri del "Tuscania", i lagunari …ma gli alpini non si sono visti.
Alpini come se li aspettavano tutti coloro che hanno fatto l'alpino e tutti gli altri cittadini italiani: con il cappello alpino e la penna. Due anni fa, gli alpini sfilarono con un elmetto azzurro per far vedere a tutti che erano stati in missione oÂnu; e poi quel tocco di civettuolo colore dev'essere piaciuto tanto a qualcuno dello Stato Maggiore...
Gli alpini avevano l'elmetto azzurro nelle stesse fotografie che lo Stato Maggiore inviava ai giornali, L'Alpino compreso; i bersaglieri avevano l'elmetto e le piume ma gli alpini solo l'elmetto, senza penna. Eppure gli uni e gli altri si avvicendavano in Afghanistan, in Bosnia, in Kosovo.
Lo scrivemmo, e ci dissero che non era vero. Negarono l'evidenza.
Dopo aver visto la sfilata del 2 Giugno a Roma, l'indignazione ci ha imposto di fermare la stampa del nostro mensile per scrivere subito la nostra ferma protesta, per dare voce a tutti coloro che ci telefonano, scrivono, inviano e mail tutti ugualmente sbalorditi, indignati, amareggiati per non aver visto alcun reparto alpino con il cappello alpino. A voce, gli improvvidi ed allineati speaker, al passaggio della compagnia del 9° reggimento, hanno detto che si trattava di alpini, ma in testa avevano la "stupida". In compenso, avevano il cappello gli autisti di non poche jeep, come se appartenessero a un reparto di servizi o di ausiliari.
Ora ci diranno che quel berretto "norvegese" faceva parte della divisa, come pure quella padella messa in testa agli alpini paracadutisti del glorioso battaglione Monte Cervino (che in Russia avevano la penna sull'elmetto!).
Noi pensiamo invece che tutto questo faccia parte di un disegno preciso: e cioè quello di mortificare il Corpo degli Alpini, di sbiadirne l'immagine per poterlo meglio ridurre e condizionare ad un modello di difesa che ha già fin troppo mortificato e ridotto le Truppe alpine.
Vogliamo far sapere ai nostri 380 mila iscritti che abbiamo inoltrato una ferma protesta al Capo dello Stato in qualità di comandante delle Forze Armate, al ministro della Difesa, al capo di Stato Maggiore della Difesa e al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito.
Desideriamo anche sapere chi ha ordinato agli alpini di sfilare senza cappello, suscitando le proteste di tanti cittadini molti dei quali hanno avvicinato il nostro neo presidente Corrado Perona - presente alla sfilata in qualità di invitato, un invito di cattivo gusto visto l'accaduto - per esprimere la loro contrarietà .
A proposito del nostro presidente: non ha gradito. Non ha gradito lui, non hanno gradito i nostri iscritti, non ha gradito l'Associazione la cui linea continua ad essere sempre la stessa: una tenace, indefettibile difesa degli alpini, dei valori alpini. E del cappello.
Restiamo in attesa di una risposta, perché non finisce qui.