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2 Giugno

(ANSA) - ROMA, 25 MAG - 'Bush e' un ospite sgradito, bloccheremo Roma'. Lo dice Francesco Caruso, leader dei Disobbediente del Sud e dei new global. E da Roma, due 'incappucciati' ribadiscono in una conferenza stampa col consigliere provinciale di Rifondazione, Simeone: 'Interrompere la parata militare del 2 giugno, boicottare la visita in Italia di Bush, ma tutto dovra' essere pacifico'. I due si sono presentati 'incappucciati' per ricordare i prigionieri iracheni torturati nel carcere di Abu Grahib.



Io mi chiedo, capisco che puoi avere idee opposte ma cosa c'entra bush con i l2 giugno?

Se non erro i l2 Giugno e' la Festa della Repubblica e non delle forze armate e, sicuramente, sfileranno anche crocerossine e la protezione civile quindi...........posso dire che secondo me e' una gran buffonata?
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Gian Luca
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:evil:
poi mi spiegano come fanno ad interrompere pacificamente una parata militare durante una giornata che non c'entra assolutamente niente con il messaggio che vogliono trasmettere. Non colgo davvero il nesso.... sarò mazzocca, forse non ci arrivo....
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axtolf
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Posso sapere perchè hai aperto un altro Thread quando uno sul 2 giugno era già  aperto?
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axtolf ha scritto:Posso sapere perchè hai aperto un altro Thread quando uno sul 2 giugno era già  aperto?
Mhhhhhhh, non me ne ero accorto.
ooops
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Lele ha scritto:
axtolf ha scritto:Posso sapere perchè hai aperto un altro Thread quando uno sul 2 giugno era già  aperto?
Mhhhhhhh, non me ne ero accorto.
ooops
:lol: :lol: effetto di un certo tavolo alla Buca delle campane :lol: :lol:
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Gian Luca ha scritto:
Lele ha scritto:
axtolf ha scritto:Posso sapere perchè hai aperto un altro Thread quando uno sul 2 giugno era già  aperto?
Mhhhhhhh, non me ne ero accorto.
ooops
:lol: :lol: effetto di un certo tavolo alla Buca delle campane :lol: :lol:
No, effetto delle donzelle che erano nel tavolo vicino.....te le ricordi ancora Gian luca?
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Parlavo proprio di quel tavolo lì.... :mrgreen:
Penso che ci metterò un po' per dimenticarlo...
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Gian Luca ha scritto:Parlavo proprio di quel tavolo lì.... :mrgreen:
Penso che ci metterò un po' per dimenticarlo...
qua rischiamo d iandare fuori argomento.....scusa Ax, torniamo a parlare del 2 giugno, con quello che penseranno d ifare questi .....bip.....di no global e per di piu' per il loro presunto motivo.
sono proprio curioso di vedere quello che capitera'.
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Abbadia
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Bah, vi stupira' magari un po' , ma stavolta Abbadia il pacifista é d'accordo con voi...
Non si puo' negare il manifestare delle opinioni contrarie se si vuole poter manifestare le proprie.
Ora sinceramente non mi entusiasma una parata militare, ma non mi da neppure fastidio...e credo che una parata militare senza...armi e militari sarebbe un qualche cosa di...ridicolo...
Che poi si facciano i conti di quanto costano quei gioiellini e che forse se ne potrebbero fare altri usi , é tutto un altro discorso, ma che va fatto nelle sedi appropriate, che possono anche essere le strade, ma non impedendo un qualche cosa di legale e democratico.
Sono pacifista, ma non amo molto i Caruso e company...non mi fido...non mi convincono quelli che fanno un ideale per professione...ma apprezzo e mi fido delle migliaia e migliaia di persone normali che si accontentano di manifestare le loro idee veramente in modo pacifico e pretendo che questo diritto sia sempre riconosciuto.
Mi pare che i proclami fatti dai disobbedienti con cappuccio siano solo una trovata pubblicitaria..e che eventiuali casini faranno solo del male alla causa che costoro dicono tanto di amare..e allora come dicevano i romani : qui prodest ? mah...i dubbi mi vengono !!!
Ciao a tuch
Abbadia
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jolly46
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Abbadia ha scritto:Bah, vi stupira' magari un po' , ma stavolta Abbadia il pacifista é d'accordo con voi...

Mi pare che i proclami fatti dai disobbedienti con cappuccio siano solo una trovata pubblicitaria..e che eventiuali casini faranno solo del male alla causa che costoro dicono tanto di amare..e allora come dicevano i romani : qui prodest ? mah...i dubbi mi vengono !!!
caro Abbadia avevi incominciato bene e potevo concordare con te pur nel rispetto delle nostre differenti posizioni ma, mi spiace, concludi male!

Credo di leggere nelle righe i tuoi dubbi ma è la solita musica di sempre, quando ci sono di mezzo comportamenti violenti ed eversivi della sinistra estrema ecco che improvvisamente vengono i dubbi: magari i soliti servizi segreti deviati, la P2 e Licio Gelli (mio concittadino che nel 1945 ebbe la strada spianata ed il salvacondotto dal PCI locale), la CIA e chi più ne ha più ne metta.
Non sono ovviamente assolutamente d'accordo, questi signori come quelli che li hanno preceduti, nelle loro farneticazioni ideologiche sono soli e non accompagnati da "qualcuno", è la solita gente che vuole imporre a tutti (destra, sinistra e centro) il "verbo" del proletariato al potere (ed alla fine quelli che più ci rimettono sono sempre e solo gli operai ed i lavoratori in genere, al ricco se li sfasciano una vetrina o li bruciano la macchina sai quanto gliene frega, tanto è assicurato o comunque i soldi per permettersi un bolide più potente certo non gli mancano).

Ed i veri "proletari in divisa", non quelli degli anni 70 che scendevano in piazza a manifestare, ma le nostre forze dell'ordine il cui ceto sociale di provenienza tutti ben conoscono, al solito saranno i responsabili ultimi di qualunque cosa!!
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Abbadia
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No ..no Jolly, non voglio insinuare col " a chi conviene "la solita cosa di chi vuol far credere che voglia far credere che voglia far credere...
Non insinuo, e d'altronde non ne avrei nessun fondamento onesto che dietro queste persone ci siano servizi segreti destre, sinistre, provocatori, Cia, P2, eccetera....eccetera...
Assai piu' semplicemente o forse semplicisticamente il mio parere é che questi siano dei "professionisti" della protesta e che per puro calcolo abbiano scelto quella parte , o almeno e forse meglio, sfruttino quella parte a scopi puramente personali, non so se solo di notorieta' e di immagine......
Non ne faccio un fatto politico addirittura...é un fatto di...costume...hai presente quel bel figo che si esibisce in tv col preservativo in mano ? Ecco una parte é voglia di apparire e una buona parte una sorta di "potere" che gratifica i vari Caruso e che si compendia nel manovrare qualche centinaio di poverelli.
Non faccio neppure distinzione di classe in base alla professione... non é sempre un vanto appartenere al proletariato ( tieni conto che io sono di estrazione proletario-contadina ), come non é sempre un vanto il solo appartenere alle forze dell'ordine .
Quando cominceremo a parlare e giudicare le persone per quello che sono e fanno e non per i panni che indossano!!
Te lo dice uno che il 68 l'ha fatto....ma l'ha fatto in divisa, montando di ronda per la Cecchignola armato col colpo in canna perché ci sparavano nelle garitte....e l'ha fatto perché riteneva opportuno che il giusto diritto di esprimere un'idea diversa, non esca dalla canna di un mitra o dal fuoco di una molotov..
Per lo stesso motivo porta avantile sue idee scomode fatte di individui e non di classi, di rispetto e non di prevaricazione, qualunque siano le parti in causa..
Per questo sono d'accordo che la sfilata delle Foprze Armate la si faccia, perché io , appunto , devo essere libero di esporre la mia bandiera e le mie idee, e la mia liberta' non esiste se non insieme con quella degli altri.

Abbadia
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Federico
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La questione dei due imbecilli incappucciati è di una semplicità  estrema: la conferenza stampa era stata indetta nel locali della sede della Provincia, da uno o più partiti della sinistra. I responsabili di questi partiti sanno quindi alla perfezione nome e cognome dei due deficienti. La cosa è di una gravità  senza precedenti: le immagini dei brigatisti e dei più recenti rivoltosi Iraqueni non possono non venire in mente. Con l'aggravante (enorme) che qui non si era in un covo di umano pattume, ma nela sede di una Provincia, un'Istituzione. Bene ha fatto il Ministro Pisanu a chederne i nomi. Se coloro che li hanno invitati e/o hanno organizzato questa scempiaggine non li vogliono fare, può significare solo due cose:

1: sono d'accordo con loro, quindi sono di fatto indegni di ricoprire l'incarico che svolgono in una istituzione (Consigliere provinciale o quant'altro) e neppure di essere eletti rappresentanti di chicchessia. La rappresentanza, di per se stessa, mal si concilia, anzi non lo fa per nulla, con il volto mascherato ergo l'anonimato.

2: non sanno chi erano. Allora sono solo dei co***oni, ma di quelli molto pericolosi, e, quindi, come sopra, che se ne vadano a casa.

Tutta questa cosa, con la democrazia non c'entra nulla, anzi: è la sua negazione. E Bertinotti, Diliberto, Salvi & Co. non possono negarlo, anche se lo fanno.

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
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Nicola
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Domandina ingenua: perchè questi due-tre personaggi finiscono sempre sulle prime pagine dei giornali, siano questi schierati da una parte o dall'altra?
Se venissero ignorati, nessuno li vedrebbe....
Già , proprio una domanda ingenua.
S.ten Nicola Pagotto
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Luigi
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L' OCCASIONE DEL 2 GIUGNO

La festa di un Paese un po' disorientato
Folli Stefano

Mai come quest' anno gli italiani dovrebbero andare in piazza e festeggiare il 2 giugno, festa della Repubblica e dell' unità  nazionale. Si dirà : ma è solo un rituale. Non proprio, e soprattutto non quest' anno. Si avverte sospesa nell' aria un' inquietudine strana, un senso di sgomento. Si lanciano allarmi e si prevede la città  di Roma sotto assedio tra il giorno della Repubblica e il 4 giugno, quando arriverà  il presidente Bush. Non si capisce bene fino a che punto ci sia da temere, ma tutti hanno la sensazione di un' oscura minaccia. Oscura perché indefinibile, inafferrabile. Di vero ci sono le immagini dei soldati italiani che si sono difesi e hanno combattuto a Nassiriya, con i mezzi e nei limiti di un regolamento adatto a una missione di pace più che a uno scenario di guerra. Di vero ci sono le notizie di morte che giungono in queste ore dall' Arabia Saudita e parlano dell' assalto di Al Qaeda alla monarchia saudita. Di vero in casa nostra c' è una ragnatela di forze politiche che polemizzano fra loro in modo aspro, il che è logico, ma anche confuso e nel complesso poco credibile. Senza riuscire a trasmettere un messaggio chiaro a chi fra due settimane dovrà  votare. Si dice che tanti errori e un eccesso di opportunismo, nei due campi maggiori di destra e di sinistra, abbiano finito per logorare il sistema bipolare e lo espongano addirittura al rischio di sfaldarsi. Se è così, è una ragione di più per ritrovarsi dopodomani intorno alle istituzioni. O, se si vuole, intorno a valori non retorici. Per il rispetto dovuto in un' ora di lutto alle forze armate, che hanno il diritto di sentire alle spalle la solidarietà  convinta del Paese nel momento in cui espongono la bandiera italiana nel caos iracheno. Un conto sono le scelte politiche, un altro è l' omaggio ai suoi soldati da parte di un popolo maturo. Perciò dobbiamo augurarci che i progetti di disturbare la sfilata di Roma siano solo le velleità  di un gruppetto di millantatori incappucciati, privi di appoggi. E' bene sperarlo più che altro per una questione di dignità . In cinque anni Carlo Azeglio Ciampi ha reso popolari i simboli del patriottismo, ha saputo riproporre un' idea risorgimentale (e del tutto persa nell' oblio) di nazione proiettata verso l' Europa. E' un lavoro prezioso che ruota idealmente intorno alla festa del 2 giugno e che oggi serve a dare una cornice sicura a un Paese un po' disorientato. Sarebbe assurdo dimenticarsene. In termini quasi analoghi, le cerimonie per la Liberazione di Roma, il 4 giugno, vanno gestite con nervi saldi e al di fuori di qualsiasi calcolo elettorale. Da questo punto di vista, il ministro Pisanu rappresenta una garanzia di equilibrio e gli allarmi da lui lanciati vanno intesi come un' offerta rivolta all' opposizione perché collabori a isolare i violenti. Esiste il precedente del Social Forum a Firenze, quando si riuscì a evitare un disastro annunciato grazie al senso di responsabilità  di tutti. Ora si può ripercorrere la stessa via ragionevole, come sarebbe nell' interesse generale a pochi giorni dalle elezioni. Fatto salvo qualche incorreggibile oltranzista. Un passo per volta. Salvare lo spirito del 2 giugno significa disporsi a leggere il successivo viaggio lampo di Bush a Roma per quello che è: l' occasione di ricordare gli eventi di 60 anni fa. La libertà  di Roma, lo sbarco in Normandia, la libertà  dell' Europa. Nulla di più. Nessuna giustificazione della politica americana in Iraq, nessuna volontà  di chiudere la bocca ai dissidenti. Se qualcuno volesse usare Bush in chiave elettorale, commetterebbe un grave errore. Sarà  la settimana più lunga per tanti italiani. Proviamo a cominciarla bene il 2 giugno.
("Corriere della Sera", 30.05.04)




"È stato il soldato,
non il reporter, che ci ha dato la libertà  di stampa.
È stato il soldato,
non il poeta, che ci ha dato la libertà  di parola.
È stato il soldato,
non l'organizzatore di raduni, che ci ha dato la libertà  di dimostrare.
È stato il soldato,
che saluta la bandiera, che serve sotto la bandiera e la cui bara è coperta dalla bandiera, che ha dato a chi protesta la possibilità  di bruciare la bandiera."


Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


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Luigi ha scritto:L' OCCASIONE DEL 2 GIUGNO

La festa di un Paese un po' disorientato
Folli Stefano

Mai come quest' anno gli italiani dovrebbero andare in piazza e festeggiare il 2 giugno, festa della Repubblica e dell' unità  nazionale. Si dirà : ma è solo un rituale. Non proprio, e soprattutto non quest' anno. Si avverte sospesa nell' aria un' inquietudine strana, un senso di sgomento. Si lanciano allarmi e si prevede la città  di Roma sotto assedio tra il giorno della Repubblica e il 4 giugno, quando arriverà  il presidente Bush. Non si capisce bene fino a che punto ci sia da temere, ma tutti hanno la sensazione di un' oscura minaccia. Oscura perché indefinibile, inafferrabile. Di vero ci sono le immagini dei soldati italiani che si sono difesi e hanno combattuto a Nassiriya, con i mezzi e nei limiti di un regolamento adatto a una missione di pace più che a uno scenario di guerra. Di vero ci sono le notizie di morte che giungono in queste ore dall' Arabia Saudita e parlano dell' assalto di Al Qaeda alla monarchia saudita. Di vero in casa nostra c' è una ragnatela di forze politiche che polemizzano fra loro in modo aspro, il che è logico, ma anche confuso e nel complesso poco credibile. Senza riuscire a trasmettere un messaggio chiaro a chi fra due settimane dovrà  votare. Si dice che tanti errori e un eccesso di opportunismo, nei due campi maggiori di destra e di sinistra, abbiano finito per logorare il sistema bipolare e lo espongano addirittura al rischio di sfaldarsi. Se è così, è una ragione di più per ritrovarsi dopodomani intorno alle istituzioni. O, se si vuole, intorno a valori non retorici. Per il rispetto dovuto in un' ora di lutto alle forze armate, che hanno il diritto di sentire alle spalle la solidarietà  convinta del Paese nel momento in cui espongono la bandiera italiana nel caos iracheno. Un conto sono le scelte politiche, un altro è l' omaggio ai suoi soldati da parte di un popolo maturo. Perciò dobbiamo augurarci che i progetti di disturbare la sfilata di Roma siano solo le velleità  di un gruppetto di millantatori incappucciati, privi di appoggi. E' bene sperarlo più che altro per una questione di dignità . In cinque anni Carlo Azeglio Ciampi ha reso popolari i simboli del patriottismo, ha saputo riproporre un' idea risorgimentale (e del tutto persa nell' oblio) di nazione proiettata verso l' Europa. E' un lavoro prezioso che ruota idealmente intorno alla festa del 2 giugno e che oggi serve a dare una cornice sicura a un Paese un po' disorientato. Sarebbe assurdo dimenticarsene. In termini quasi analoghi, le cerimonie per la Liberazione di Roma, il 4 giugno, vanno gestite con nervi saldi e al di fuori di qualsiasi calcolo elettorale. Da questo punto di vista, il ministro Pisanu rappresenta una garanzia di equilibrio e gli allarmi da lui lanciati vanno intesi come un' offerta rivolta all' opposizione perché collabori a isolare i violenti. Esiste il precedente del Social Forum a Firenze, quando si riuscì a evitare un disastro annunciato grazie al senso di responsabilità  di tutti. Ora si può ripercorrere la stessa via ragionevole, come sarebbe nell' interesse generale a pochi giorni dalle elezioni. Fatto salvo qualche incorreggibile oltranzista. Un passo per volta. Salvare lo spirito del 2 giugno significa disporsi a leggere il successivo viaggio lampo di Bush a Roma per quello che è: l' occasione di ricordare gli eventi di 60 anni fa. La libertà  di Roma, lo sbarco in Normandia, la libertà  dell' Europa. Nulla di più. Nessuna giustificazione della politica americana in Iraq, nessuna volontà  di chiudere la bocca ai dissidenti. Se qualcuno volesse usare Bush in chiave elettorale, commetterebbe un grave errore. Sarà  la settimana più lunga per tanti italiani. Proviamo a cominciarla bene il 2 giugno.
("Corriere della Sera", 30.05.04)




"È stato il soldato,
non il reporter, che ci ha dato la libertà  di stampa.
È stato il soldato,
non il poeta, che ci ha dato la libertà  di parola.
È stato il soldato,
non l'organizzatore di raduni, che ci ha dato la libertà  di dimostrare.
È stato il soldato,
che saluta la bandiera, che serve sotto la bandiera e la cui bara è coperta dalla bandiera, che ha dato a chi protesta la possibilità  di bruciare la bandiera."


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Un mio amico ha risposto cosi:


GUARDA CHE QUEI BASTARDI DELLE FORZE ARMATE DOPO AVER SOTTOVALUTATO IL PROBLEMA
DELL'URANIO IMPOVERITO (COSA CHE PUO' SUCCEDERE) HANNO ABBANDONATO QUEI RAGAZZI
CHE SI SONO AMMALATI (DIVERSI SONO POI MORTI) IN MISSIONI TIPO KOSSOVO. NEGANO
L'EVIDENTE NESSO URANIO-MALATTIE E LI HANNO PROPRIO SCARICATI!!!! PER LORO
NIENTE FUNERALI DI STATO, NIENTE DISCORSI, NIENTE RIMBORSI ETC...

SMETTIAMOLA CON QUESTA DISCORSI IPOCRITI SMIELOSI DELLA PATRIA, DELLA BANDIERA,
DEI NOSTRI EROI.....DISCORSI CHE SI USANO SOLO QUANDO E' MEGLIO NON PARLARE DI
ALTRO E SI VUOLE INFINOCCHIARE LA GENTE......(E NON STO PARLANO DI DX O SX)
Alp. Malaguti Daniele
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