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articioco
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Una passeggiata sul Monte Sabotino

Salute a tutti.
Il Sabotino è ben conosciuto per il suo panorama che spazia dalle lagune venete alle Dolomiti, al Canin ed oltre, ma soprattutto per le sue vicende durante la prima guerra mondiale che hanno lasciato impressionanti linee di trincee, gallerie e postazioni militari.
Ma sulla cima, nel piccolo tratto di pertinenza della Repubblica italiana, c’è qualcosa di molto più recente che risale all’epoca della F.d.A.: un bunker, qui rappresentato con una foto ed il suo rilievo:
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A pochi metri, una garitta pure dell’epoca:
A pochi metri, una garitta pure dell’epoca:
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Nei due piccoli edifici sono impressi numerose firme dalle quali è difficile risalire alla data, mentre più interessanti sono due incisioni alla base della garitta, una purtroppo semidistrutta che risale all’epoca:
Nei due piccoli edifici sono impressi numerose firme dalle quali è difficile risalire alla data, mentre più interessanti sono due incisioni alla base della garitta, una purtroppo semidistrutta che risale all’epoca:
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Mentre nel cemento di un gradino dell’ingresso è stata picchettata una data sicuramente successiva alla costruzione:
Mentre nel cemento di un gradino dell’ingresso è stata picchettata una data sicuramente successiva alla costruzione:
006 - P1010015 RID.jpg (138.7 KiB) Visto 8107 volte
Poco più in basso, ai due lati del confine, si trovano le casermette dove risiedevano i reparti che vigilavano la frontiera, la italiana, seminascosta dalla rete verde, è ancora utilizzata dal nostro esercito:
Poco più in basso, ai due lati del confine, si trovano le casermette dove risiedevano i reparti che vigilavano la frontiera, la italiana, seminascosta dalla rete verde, è ancora utilizzata dal nostro esercito:
007 - P1010017.jpg (158.56 KiB) Visto 8107 volte
La casermetta oggi slovena è adibita in parte come museo della Grande Guerra ed in parte come rifugio alpino:
La casermetta oggi slovena è adibita in parte come museo della Grande Guerra ed in parte come rifugio alpino:
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Buona lettura col consiglio di andarci in una bella giornata limpida e con un debole borino, con cannocchiale e macchina foto.
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M26
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

Bel servizio.
La casermetta italiana è stata utilizzata fino ai primi anni '90.
In origine, dal 1947 la zona era presidiata dai fanti del 114° Reggimento Mantova.
Poi, credo nel 1965, subentrò l'82° Reggimento Torino.
Il Sabotino non rientrava nel sistema difensivo dei reparti d'arresto, ma vista la posizione garantiva un punto d'osservazione d'eccellenza oltre confine in direzione della "soglia di Gorizia".
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

I "turni" sul Sabotino venivano fatti anche dal 183° Nembo e la casermetta italiana aveva una luce tricolore sempre accesa forse per "pareggiare" la scritta "Nas Tito" rivolta verso Gorizia! :D

Nella ex casermetta dei "graniciari" oltre al piccolo museo con i reperti della 1^ guerra c'è un'interessante stanza con materiali e documenti sulla guerra "slocena" del 1991 ...... in cucina ottima jota ed altre pietanze d'interesse.

La vista dalla cima del Sabotino è uno degli spettacoli più belli ed emozionanti che sia dato vedere (parere personale) anche per i "collegamenti" storici di varie epoche che vengono subito alla mente.
Metà da non perdere e da tornarci spesso.
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

jolly46 ha scritto:I "turni" sul Sabotino venivano fatti anche dal 183° Nembo e la casermetta italiana aveva una luce tricolore sempre accesa forse per "pareggiare" la scritta "Nas Tito" rivolta verso Gorizia! :D

Nella ex casermetta dei "graniciari" oltre al piccolo museo con i reperti della 1^ guerra c'è un'interessante stanza con materiali e documenti sulla guerra "slocena" del 1991 ...... in cucina ottima jota ed altre pietanze d'interesse.

La vista dalla cima del Sabotino è uno degli spettacoli più belli ed emozionanti che sia dato vedere (parere personale) anche per i "collegamenti" storici di varie epoche che vengono subito alla mente.
Metà da non perdere e da tornarci spesso.
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

Schiattiamo per arrivare a piedi in quota con vettovaglie al seguito.
Non si chiama Calvario, ma a piedi lo è. C'è un'unica strada, asfaltata, ma è ad uso militare.
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

Permettetemi una replica. Quanto detto sul panorama che si gode dal monte e sulle curiosità storiche dell'epoca della 1.a G.M. da centellinare è verissimo, ma per arrivare sulla cima dalla parte italiane bisogna scarpinare per la strada militare che è chiusa al traffico civile, ma c'è una scappatoia andando dalla parte slovena arrivando a Salcano (Solkan) e prendendo a sinistra la strada che passando sotto al Sabotino e percorrendo un tratto del territorio italiano va a Podsabotin, Kojsko e dopo un paio di Km passata una stretta curva che volge a destra si trova una freccia bianca con l'indicazione "Sabotin", è l'inizio di una strada di c.a. 7 Km. asfaltata ma stretta e piana di curve che finisce poco sotto al rifugio sloveno a cui si arriva con pochi passi da dove percorrendo la cresta, in pochi minuti si arriva sopra alla casermetta italiana dove, a parere mio, tutto quello che merita vedere è mostrato con la fotografia che ho postato.
E per il resto: buona Jota!
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

Concordo, il Sabotino è un bellissimo posto (specie nella stagione giusta) con fortificazioni di varie epoche, anche se prevalgono quelle più datate rispetto a quanto siamo soliti visitare. Non vedo molto comodo, nonostante il "trucchetto" citato, il trasporto dei nostri "frugali ranci", che però potrebbero essere consumati altrove e non sulla cresta.
I panorami sono davvero mozzafiato, allego qualche scatto che però non rende giustizia al luogo.
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

Grazie per le foto midnight, mi permetterai di rubarti (citandoti) la foto della stazione di San Mauro ripresa alla luce estiva molto diversa dalla mia col sole d'inverno, perchè durante la 2.a G.M. i tedeschi avevano posizionato un cannone montato su affusto ferroviario, sembra un 320 preda bellica francese, del quale si hanno pochissime notizie. La foto mi serve per mostrarla ai vecchietti della zona sperando di ottenere qualche notizia.
Ciao,
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

articioco ha scritto:Grazie per le foto midnight, mi permetterai di rubarti (citandoti) la foto della stazione di San Mauro ripresa alla luce estiva molto diversa dalla mia col sole d'inverno, perchè durante la 2.a G.M. i tedeschi avevano posizionato un cannone montato su affusto ferroviario, sembra un 320 preda bellica francese, del quale si hanno pochissime notizie. La foto mi serve per mostrarla ai vecchietti della zona sperando di ottenere qualche notizia.
Ciao,
Ma certo, è un piacere.
Ciao!
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

articioco ha scritto:Permettetemi una replica. Quanto detto sul panorama che si gode dal monte e sulle curiosità storiche dell'epoca della 1.a G.M. da centellinare è verissimo, ma per arrivare sulla cima dalla parte italiane bisogna scarpinare per la strada militare che è chiusa al traffico civile, ma c'è una scappatoia andando dalla parte slovena arrivando a Salcano (Solkan) e prendendo a sinistra la strada che passando sotto al Sabotino e percorrendo un tratto del territorio italiano va a Podsabotin, Kojsko e dopo un paio di Km passata una stretta curva che volge a destra si trova una freccia bianca con l'indicazione "Sabotin", è l'inizio di una strada di c.a. 7 Km. asfaltata ma stretta e piana di curve che finisce poco sotto al rifugio sloveno a cui si arriva con pochi passi da dove percorrendo la cresta, in pochi minuti si arriva sopra alla casermetta italiana dove, a parere mio, tutto quello che merita vedere è mostrato con la fotografia che ho postato.
E per il resto: buona Jota!
Ed infatti io ho fatto quella strada, anzi sono entrato in Slovenia da Plessiva ed ho attraversato tutto il magnifico Collio sloveno (Brda), da Dobrovo a Gonjace, dove poco oltre sulla destra iniziano i 7 chilometri che salgono al Sabotino. Quei sette chilometri non sono altro che l'inizio della "Zona Sacra" del Sabotino com'era prima della guerra (in cima c'era il monumento dei "Lupi" uguale a quello di S.Giovanni al Timavo).
La jota era decisamente buona ma si mangia bene anche nel locale giù sull'Isonzo sotto al ponte di Salcano. :mrgreen:
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

jolly46 ha scritto:in cima c'era il monumento dei "Lupi" uguale a quello di S.Giovanni al Timavo
Questo invece è il monumento che si trova tra Case Noris e Villa Vasi, poco prima dell'inizio della strada militare italiana:
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

Qualche altra immagine ad integrazione di questo e di un altro topic sull'argomento.

Iniziamo con la casermetta italiana (ex 82° "Torino"):
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Questi i famosi "tabelloni luminosi" che rendevano il tricolore visibile dalla pianura:
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Lo stemma della Brigata "Pozzuolo del Friuli", di cui la casermetta ha ospitato il Reparto Comando Supporti Tattici (ex Reparto Comando e Trasmissioni, il mio :wink:):
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Panorama su Gorizia:
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Passiamo ora alla casermetta slovena. Un dettaglio del sistema di trasporto dei proiettili di artiglieria nelle caverne che ospitavano i pezzi:
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Il piccolo ma ben fornito museo (a breve prevista l'apertura di una nuova sala dedicata alle guerre più recenti):
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Questa è la caverna alle spalle della casermetta slovena di cui si parlava nell'altro topic:
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L'interno, come si può vedere, è stato allestito ed è visitabile. Da esso non parte nessun tunnel, vi è un piccolo vano a fondo cieco (presumibilmente una riservetta) ed un'apertura (murata) che dà, ovviamente, sulla retrostante vallata dell'Isonzo.
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Ci incamminiamo ora sul sentiero di cresta ed incontriamo, subito sopra la casermetta, una garitta jugoslava posizionata al di sopra di un osservatorio austriaco (sottintesi tutti i prefissi "ex" del caso :mrgreen: ):
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Più avanti, una garitta italiana:
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Proseguiamo, seguendo i numerosi cippi confinari. Davanti a noi il Monte Santo (Sveta Gora) con l'abbazia:
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Arriviamo in breve ad un'altra garitta (minuziosamente descritta da articioco):
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...ed al vicino bunker (vedi sopra):
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Proseguiamo lungo il sentiero di cresta...:
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...fino a giungere ad una cappelletta I GM, che sorge sopra uno dei vari accessi alle gallerie di guerra del Sabotino:
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A seguire, alcuni interni di malloppi:
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Riemergiamo, in tempo per goderci il panorama sulla valle dell'Isonzo...:
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...ed alla fine arriviamo ai ruderi del monastero di S.Valentino:
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Il posto è molto suggestivo, ma anche qui nessuna traccia di tunnel misteriosi!
Non resta che consolarci con le tradizionali immagini di Sveta Gora sotto l'arco, e consigliare di visitare il posto! (:-D)
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Re: Una passeggiata sul Monte Sabotino

Molto belle le foto, danno la sensazione del panorama che si gode dal Sabotino e dell'atmosfera che vi si respira, con i vari manufatti storici che si alternano e si sovrappongono sul terreno. L'ultima volta ci sono stato qualche anno fa e ricordo alcune tracce minori e meno importanti del passato, del periodo più caldo della frontiera orientale, ma abbastanza significative, non so se siano ancora distinguibili. Nel tratto di boscaglia sottostante alla cresta, che va dalla linea di confine vicino alla casermetta italiana verso quella jugoslava, c'erano delle postazioni per uno o due fucilieri, costruite con pietre carsiche e scaglionate in profondità, in modo da assicurare la difesa vicina della caserma del reparto di frontiera jugoslavo. Altre se ne trovavano lungo il pendio del monte specie in corrispondenza delle curve della strada militare italiana che saliva alla cima rasentando il confine. Di simili se ne possono vedere, costruite con la stessa semplice modalità, in prossimità di quasi tutte le ex casermette dell'esercito jugoslavo dislocate alla frontiera.
Le foto fanno anche un pò riflettere sugli edifici della ex "Zona Sacra" sulla cima del Sabotino. Dopo la prima guerra mondiale abitazione del custode italiano, incaricato di fare anche da guida per le comitive di visitatori nonchè di gestire un modesto punto di ristoro e il piccolo museo storico annesso. Dopo la seconda guerra mondiale zona rigidamente interdetta e gli edifici trasformati in caserma dei graniciari jugoslavi. Ora rifugio di tipo alpino gestito dagli sloveni e nuovamente museo storico con anche i ricordi degli eventi più recenti.
1°San Giusto "FEDELE SEMPRE"

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