Avatar utente
swatch83
Maresciallo Ordinario
Maresciallo Ordinario
Messaggi: 953
Iscritto il: ven lug 21, 2006 4:37 pm
Località: Trient - Brixen - Toblach

La riscoperta del Vall Atlantico

Dal Corriere on line di oggi vi riporto questo articolo:

La Francia riscopre il Vallo della vergogna
Aumenta l'interesse per le fortificazioni tedesche anti-invasione, finora simbolo di un passato da dimenticare

Il Vallo Atlantico risorge dalle sabbie della storia. Il merito (ma in Francia non tutti concordano) è di alcuni appassionati che hanno deciso di recuperare parte dell'imponente struttura difensiva creata da Hitler di fronte all'Inghilterra. La chilometrica sequenza di bunker e postazioni d'artiglieria doveva scoraggiare le incursioni inglesi, lungo una linea che andava dal confine spagnolo alla Norvegia. La parte francese era la più consistente: 1.287 km di fortificazioni, tuttora visibili in diversi punti, ma per lungo tempo abbandonate alle ingiurie del tempo. La cattiva coscienza nazionale per quasi 70 anni le ha confinate in un angolo nascosto della memoria collettiva. Molte di queste strutture sono state costruite con l'appoggio del governo di Vichy e con l'aiuto forzato delle popolazioni locali. E quindi rappresentano il segno dell'umiliazione francese. Ricoperte dalla sabbia, dalle erbacce e dal mare che in alcuni tratti ha risalito la costa, da qualche anno sono però oggetto del pellegrinaggio turistico. Alimentato da quei francesi che vorrebbero recuperarle come testimonianza, e monito, della guerra.

L'OPERA DEI VOLONTARI - Il restauro è curato dalle associazioni di volontari. La più celebre è quella di Arcachon, la Gramasa, che organizza anche escursioni subacquee sui resti coperti dal mare. Proprio il fondatore Marc Mentel ha rivelato in un'intervista alla Bbc questo nuovo interesse dei suoi connazionali: «E' un movimento d'opinione cresciuto rapidamente negli ultimi tre, quattro anni». Un cambiamento dettato da un clima diverso. «In passato il Vallo era il simbolo delle sofferenze e dei cattivi ricordi di noi francesi - continua Mentel -. Oggi la gente viene da noi per saperne di più». Il tempo sembra aver curato le ferite della memoria e le nuove generazioni sono aperte al confronto con il passato. «E' stata la stessa cosa per me - rivela Mentel -. Fino alla morte di mio padre, un ex prigioniero di guerra, non avrei potuto realizzare un simile progetto».

LA ZONA DI ARCACHON - I membri dell'associazione passano i fine settimana a pulire e a restaurare i bunker nei dintorni della baia di Arcachon, un'area altrimenti famosa per le ostriche, le foreste di pini e le gigantesche dune di sabbia. La zona era troppo a sud per uno sbarco alleato, ciò nonostante i tedeschi hanno realizzato un complesso sistema a difesa della baia. Molte costruzioni costruite sulla spiaggia sono finite coperte dalla sabbia e dal mare. Altre, quelle riservate ai cannoni, sono più in alto, relativamente intatte. I lavori hanno portato alla luce le mimetizzazioni originali e persino alcuni murales dipinti dai soldati tedeschi. Molte di queste casematte sono però minacciate dall'espansione urbanistica che stringe d'assedio i siti dove sono state costruite. «Il problema- sottolinea il fondatore di Gramasa - è una visione distorta della nostra storia. Perché a nessuno vorrebbe in mente di danneggiare un castello medievale. Ciò che sta invece succedendo al Vallo Atlantico, un simbolo della nostra storia più recente». Per molti francesi dovrebbe essere tutelato come un monumento nazionale. Ma quale governo accetterà  di salvaguardare un emblema del disonore nazionale?

Paolo Lorenzi
14 settembre 2011 14:33

All'articolo seguono anche alcune foto

buona lettura e visione
Luca

che ti propone una visita al Vallo Alpino e/o al Vallo Alpino in Alto Adige

Torna a “Fortificazioni moderne”