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axtolf
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Niente penna siamo alpini

Dall'alpino di Ottobre



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“Il bersagliere ha cento penne…”, dice una canzone, “ma l’alpino ne ha una sola… sol l’alpin la può portar”. La si cantava (e si canta ancora) sin da ragazzi, nelle terre di tradizioni alpine. Un tempo si diceva che l’alpinità  la si beveva col latte, sin da neonati: questo per dire che quella – unica – penna che solo l’alpino può portare è sempre stata, nella convinzione popolare, una sorta di ostia consacrata, riservata agli eletti.
Anche adesso gli alpini hanno la penna, ma quest’indispensabile caratteristica sta diventando un optional, una variabile del nuovo modello di difesa.
Siamo più propensi a pensare che sia diventata obbligatoria – anzi, sacra – per qualcuno sì e per qualcun altro no. Esempi non ne mancano, purtroppo: è successo con alpini che hanno sfilato il 2 Giugno di due anni fa a Roma con il basco azzurro dell’ONU, e con alpini che sono all’estero in missione di pace, eufemismo per dire che sono in zona di guerriglia (quando non di guerra) che hanno un elmetto moderno in testa. Nessuno direbbe che sotto quell’elmetto c’è un alpino: manca la penna. Manca un elemento essenziale, visibile e quindi riconoscibile.
Si dirà : cosa da poco, in fondo: che sia un alpino lo si capisce da quello che fa e da come lo fa. D’accordo. E si dice ancora: non si può bucare l’elmetto per metterci una nappina con la penna: ne risulterebbero pregiudicate resistenza e sicurezza.
Dobbiamo allora pensare che lo Stato Maggiore sia dell’avviso che i bersaglieri (dei quali parliamo con grande affetto, perché sono sempre stati considerati come fratelli) abbiano la testa più dura degli alpini, perché il loro elmetto è bucato, ed è bucato perché altrimenti non potrebbe starci la nappina, con tutte quelle piume che sorregge.
E se non è bucato ha comunque qualcosa (un potente adesivo, un artifizio, una singolare quanto segreta magìa…) che fa attaccare all’elmo quelle piume, contrassegno del quale i bersaglieri vanno giustamente fieri.
Si dirà  ancora: anche gli alpini avevano l’elmetto con la penna, in Mozambico e in Bosnia, ma erano elmetti fatti ad hoc, vulnerabili, perché quei Paesi non venivano considerati zona di guerra: da allora le missioni sono a rischio, e – per gli alpini – ci vogliono gli elmetti senza buchi. E poi, non ci sono elmetti col buco, o perlomeno non ce ne sono per tutti.

* * *

Ora, capita che a pensar male ci si azzecchi, ed è quanto non vorremmo fare noi nel formulare alcune considerazioni. Vogliamo pensare che lo Stato Maggiore abbia deciso a tavolino di dare visibilità  ai bersaglieri e di toglierla agli alpini, mortificandoli? Vogliamo credere che i vertici dello Stato Maggiore dell’Esercito siano succubi della Difesa in questa antipatica e inaccettabile… depennazione? Vogliamo credere che il Corpo dei Bersaglieri sia più bravo degli alpini a difendere la propria visibilità ?
Pensate quel che volete. Anzi, scriveteci: delle lettere faremo un bel pacchetto e lo invieremo a chi di dovere.


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mikros
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E' una cosa, questa, a cui avevo fatto caso anch'io. Non c'e' niente da fare: l'Alpino deve avere la penna! Non ci sono scusanti. E' piu' di un secolo che la porta e nessuno deve azzardarsi a toglierla. Chi pensa di farlo uccide una tradizione sacra che e' nel cuore anche degli italiani, soprtattutto di quelli che discendono dagli Eroi Dimenticati (leggasi: militari della I GM). Hanno gia' "eliminato" i muli, ucciso la Cadore, contratto la Brigata intera quasi a "quadro", chissa' se stanno pensando pure di affiancarla ai Granatieri... mah, poi si dice disaffezione al servizio militare...
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marco66
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Ricoradtevi di una cosa, gli Alpini, in armi ed in congedo, sono una cosa scomoda agli occhi dei nostri politicanti :evil: , diamo fastidio perchè sappiamo esprimere una potenza e solidarietà  che nessun appartenente alla altre armi, anche se maggiori in numero, riesce ad esprimere.
Chi riesce a portare ad una adunata di corpo 300.000/400.000 persone ??
Chi è riuscito a creare una struttura di protezione civile da far vergognare quella nazionale politicizzata e piena di soldi???
Chi continua in ambito locale ad aiutare i più bisognosi senza chiedere nulla in cambio??
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Mauro
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mikros ha scritto:E' una cosa, questa, a cui avevo fatto caso anch'io. Non c'e' niente da fare: l'Alpino deve avere la penna! Non ci sono scusanti. ...
Ovvio.
marco66 ha scritto:Ricoradtevi di una cosa, gli Alpini, in armi ed in congedo, sono una cosa scomoda agli occhi dei nostri politicanti , diamo fastidio perchè sappiamo esprimere una potenza e solidarietà  che nessun appartenente alla altre armi, anche se maggiori in numero, riesce ad esprimere.
Chi riesce a portare ad una adunata di corpo 300.000/400.000 persone ??
Chi è riuscito a creare una struttura di protezione civile da far vergognare quella nazionale politicizzata e piena di soldi???
Chi continua in ambito locale ad aiutare i più bisognosi senza chiedere nulla in cambio??
Sacro.

Chi vuol togliere la Penna secondo me, rimane sempre una persona che non ha un cazzo da fare tutto il giorno e mangia a spese del Prossimo.
E con questo termino altrimenti mi sale il veleno.
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
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jolly46
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Se permette, visto che non sono alpino, non sono d’accordo con questa polemica (secondo me ci sarebbe spazio, anche e da parte dell’ANA, per polemiche molto più importanti e costruttive) e sono costretto a fare un po’ il bastian contrario.
E’ vero, gli elmetti attuali in materiali compositi (kevlar e simili) non possono essere forati pena il decadimento delle caratteristiche di protezione balistica e questo, salvare una vita, deve essere il primo pensiero di chi li progetta (poi viene la comodità  e funzionalità ), quindi giustamente niente fori per adattravi la penna od il piumetto.
Ma non c’è niente di nuovo in tema, anche il vecchio mod. 33 in acciaio non poteva essere forato, aveva solo i tre fori di aerazione previsti per costruzione, tanto è vero che per consentire ad alpini e bersaglieri di mettere la penna ed il piumetto furono realizzati degli appositi accessori che erano fissati all’elmetto, sul bordo inferiore, con un morsetto a vite.
Quindi oggi basta realizzare qualcosa di simile, almeno l’inventiva a noi italiani non manca, che possa essere adatto e funzionale agli elmetti di nuova generazione.
Comunque la penna od il piumetto sull’elmetto vanno bene, devono essere portati, ma in caso di impiego bellico o simile è meglio non portare nulla, mimetizzare bene l’elmetto, perché la penna o le penne in caso contrario potrebbero essere degli ottimi punti di riferimento per un bravo tiratore scelto: meglio un alpino senza penna vivo che un alpino con la penna morto.

Mi domando ora, ma chi ha scritto quell’articolo sapeva che anche prima gli elmetti in acciaio non potevano essere bucati ed era previsto l’apposito portapenna (che peraltro oggi è un oggetto raro, da collezionista)?
Non vedo traccia nell’articolo di eventuali disposizioni ufficiali in merito, sono voci o c’è qualcosa di più concreto od è solo una disposizione di carattere tecnico per i motivi da me sopra specificati?
O l’articolo è un pretesto per altre rivendicazioni?
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Federico
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jolly46 ha scritto:...

Mi domando ora, ma chi ha scritto quell'articolo sapeva che anche prima gli elmetti in acciaio non potevano essere bucati ed era previsto l'apposito portapenna (che peraltro oggi è un oggetto raro, da collezionista)?
Non vedo traccia nell'articolo di eventuali disposizioni ufficiali in merito, sono voci o c'è qualcosa di più concreto od è solo una disposizione di carattere tecnico per i motivi da me sopra specificati?
O l'articolo è un pretesto per altre rivendicazioni?
E aggiungo una domanda pure io: ma sono orbo io oppure nelle foto della missione Nibbio in Afghanistan i nosti Alpini la penna sull'elmetto ce l'avevano eccome?

Ciao.
Art. Federico
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sono d'accordo con tutto, ma permane il dubbio sul perchè i bersaglieri hanno sempre le penne e gli alpini no. Forse che nelle truppe alpine nessun comandante abbia voglia di sbattersi a comprare o a far fare il portapenna per elmetto?
In altri tempi gli alpini si sarebbero incollati penna e nappina con l'attack pur di averla sull'elmetto...possibile che nessuno lo faccia?

Forse la motivazione va cercata nel fatto che alla fine realmente questa cosa non interessa nessuno (dall'alpino al comandante, dal comandante al ministro)?
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Massimo
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r

....o forse perchè adesso essendo le Truppe Alpine composte da personale proveniente da zone di tradizione non alpina a nessuno fotte niente della penna sull'elmetto ! :(
Alp. Massimo
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Ax,tu che hai conoscenze ai vertici di alcuni reparti alpini,perché non scrivi loro dicendo che sei stratempestato di proteste sul perché gli alpini non portano la penna.E questo te lo dice un bersagliere molto fiero del proprio piumetto! Pensa che quando si correva la Stramilano la rappresentanza dei bersaglieri portava il cappello piumato sulla spalla come fosse lo spallaccio di uno zaino.Molto scomodo ma faceva vedere a tutti che erano bersaglieri.
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Re: r

Massimo ha scritto:....o forse perchè adesso essendo le Truppe Alpine composte da personale proveniente da zone di tradizione non alpina a nessuno fotte niente della penna sull'elmetto ! :(
Bingo. Per me hai preso in pieno il bersaglio.
Ma do il calcio anche alla botte:
...o forse perchè a nessuno è più importato nulla di tramandare la nostra tradizione.
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fanicchi
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in caso di impiego bellico o simile è meglio non portare nulla, mimetizzare bene l'elmetto, perché la penna o le penne in caso contrario potrebbero essere degli ottimi punti di riferimento per un bravo tiratore scelto: meglio un alpino senza penna vivo che un alpino con la penna morto.
Mi piacerebbe poter chiedere a qualche alpino della grande guerra se era disposto a togliersi la penna per non farsi beccare o tenersela su bella fiera e correre il rischio.
Sarà  che a parole sono bravi tutti ma io sono convinto di sapere quale sarebbe stata la loro risposta.

alp. David Fanicchi
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e fanno discepoli silenziosi"
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ELMETO E PENNA

A PARTE CHE DEGLI ALPINI, QUELLI VERI, E NON I SODATI CON LA PENNA CHE CI SONO OGGI, NON GLI NE FREGA NIENTE NESSUNO! IL PORTANAPPINA CHE ERA IN USO SI APPLICAVA CON UN FERMAGLIO A MOLLA AL BORDO DELL'ELMETTO, PERTANTO NON ERANO NECESSARI BULLONI, RIVETTI, FORI E QUANT'ALTRO. TANTO SEGNALO PER VIVICIZZARE LA DISCUSSIONE. A PTROPOSITO DI PROTEZIONE CIVILE QUELLA REGIONALE DL FRIULI V.G. COME MEZZI, MATERIALI, UOMINI E ORGANIZZAZIONE CAPILLARE A LIVELLO COMUNALE DA' FILO DA TORCERE AL QUELLA PSUEDO DELL'ANA.
TRIDENTINA AVANTI, PURE TE TI HANNO SCIOLTA!
ANDREA
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Forse sarò un iconoclasta, ma a me della penna non interessa molto.
L'ho già  detto, ho fatto l'alpino sul serio guardie, campi invernale ed estivo, manovre a fuoco e pattuglie, portando, con onore e soddisfazione ed a testa alta il cappello da stupido.
Era questo il vero cappello di chi era operativo e si faceva il.....
Le penne più belle le portavano scritturali, spaccisti, magazzinieri, autisti, attendenti (ai mie tempi c'erano ancorta e andavano a far la spesa per la mogile del comandante con il cappello e la penna bella alta) e imboscati agli alti comandi.
Io per alcuni mesi ne ho avuta una alta 6 centimetri, in condominio con un collega, tanto no ci serviva, ce la scambiavamo in caso di necessità .
Poi sono passato a fare il capoposto e ne ho recuperat auna un poco più lunga.
Più che la penna contano le palle!
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penna & C.

ben detto di solito i più sfegatati sono quelli che sotto la naja non hanno fatto niente, in ogni caso questo voler appararie tutti i costi alpini mi fà  pena. Sono d'accordo nelle tradizioni, nell'uso dei copricapi speciali ecc. però ogni cosa deve essere utilizzata in modo e nei tempi propri. In ogni caso il capello alpino in verità  è un po' scomodo per l'attività  in campagna, e un mozzicone di penna nell'elmetto non fà  un "Vero" alpino".
Cari saluti Tridentini Andrea
cap. rinaldo
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Re: penna & C.

Condivido ogni opinione qui espressa, tutte degne di rispetto, ma non credo che le finanze delle forze armate non riescano a coprire le spese necessarie all'acquisto di un pò di attak, o altro analogo adesivo, mentre come portapenna è sufficiente un bossolo, e in questo modo dare visibilità  a dei reparti "molto particolari" quali sono quelli alpini. In quanto alla lunghezza della penna lasciamo quella "fuori ordinanza" ai furieri, mentre gli operativi useranno dei mozziconi tipo "wintergreen", meno visibile e più pratica.

Anch'io reputo la "stupida" un gran copricapo, pratico e funzionale, ma un pò troppo "caldo" in estate durante l'addestramento, nelle escursioni, o nei campi.
gnaca na piega

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