E' già passata una settimana ma ho ritenuto giusto ricordarlo anche qui su Vecio.it:
SI È SPENTO L'ALPINO TONI COVRE
Era uno dei protagonisti di "Centomila Gavette di Ghiaccio"
SAN FIOR - E' morto all'età di 90 anni, verso le 19.30 di sabato all'ospedale De Gironcoli di Conegliano, l'attendente Antonio Covre, conosciuto da tutti come 'Toni'.
Aveva partecipato alla campagna di Albania e poi a quella Russa che l'aveva reso fisicamente debole: in Russia, per piantare velocemente la tenda del suo Sottotenente medico Bedeschi, usava le mani nude.
'Toni Covre da San Fior' è uno dei protagonisti delle memorie 'Centomila Gavette di Ghiaccio' scritte da Bedeschi nel 1963 edite da Mursia che diede alla stampa più di quattro milioni di compie. In quel libro Bedeschi che si fa chiamare ten. Serri parla delle sue avventure e di che cosa accadeva ai suoi soldati.
Tutti vengono citati con nomi di fantasia tranne 'Toni Covre', l'apino che uscì dalla campagna di Russia abbracciando il suo amico tenente. Da quel momento Toni Covre cercò di riprendersi andando all'estero a lavorare. Le sue vicende non divennero mai pubbliche sino al 1963, anno in cui Mursia decise di dare alla stampa il libro di Bedeschi.
Covre dall'Argentina lesse le memorie e due anni dopo decise di scrivere una lettera alla casa editrice chiedendo di passare il messaggio al ten. Serri. (Bedeschi). Per volontà del tenete che abitava a Milano, Covre tornò in Italia con la moglie e la famiglia. A lui venne trovato un lavoro alla 'Rex'.
Si stabili a San Fior di Sotto in Via Calbassa e poi in Via Cavalieri. Da circa dieci anni, l'apino Toni Covre, passava le giornate tra il suo letto, la cucina e l'ospedale. Lascia la moglie, una figlia, un figlio, numerosi nipoti e l'intera comunità .
I funerali si svolgeranno domani presso la chiesa parrocchiale di San Fior di Sotto.
ana.it
Tutti i nostri reduci hanno una storia. Ma ce ne sono alcuni la cui vicenda è particolare, come quella di Toni Covre, classe 1920, da San Fior, in provincia di Treviso poco distante dal Meschio, il fiume che storicamente divide la Marca trevigiana dal Friuli.
Covre, artigliere della 13ª batteria del Gruppo Conegliano, in Russia era l'attendente di Giulio Bedeschi, l'autore di “Centomila gavette di ghiaccio”, l'unico personaggio citato nel libro con il vero nome e cognome. Fu Bedeschi stesso, dopo averlo cercato a lungo nel dopoguerra, a farlo rimpatriare dall'Argentina e a trovargli un lavoro.
Covre è andato avanti il 2 luglio scorso, dopo una vita spesa per la famiglia e di dedizione agli altri, vissuta quasi in sordina ma sempre intensamente, con grande cuore e spirito alpino. Ai funerali erano presenti tanti alpini e il vice presidente nazionale vicario Favero.