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Attacco a base italiana a Herat

(ansa)
KABUL - Sarebbero quindici gli italiani feriti nell'attacco da parte di insorti contro la base del Prt (Team di Ricostruzione Provinciale) italiano di Herat, che si trova nel centro della città . Lo apprende l'ANSA da fonti qualificate parlamentari.

La situazione e' ancora molto confusa e le notizie che arrivano in Italia sono frammentarie: gli scontri a fuoco a Herat, secondo quanto si e' potuto apprendere, sarebbero ancora in corso. L'attacco al Prt italiano, o comunque ad uno degli edifici a ridosso del Prt (anche questo aspetto ancora non e' chiaro), nel cuore della citta', e' un evento che ha sorpreso molti osservatori, considerato che il capoluogo della regione ovest e' una delle aree relativamente piu' tranquille dell'Afghanistan. Non a caso proprio da Herat comincera' il processo di transizione: e' infatti una delle prime citta' che verranno riconsegnate dalla Nato alla responsabilita' delle autorita' e delle Forze di sicurezza locali. Il Prt italiano e' una struttura civile-militare che opera in quella sede praticamente dall'inizio della missione e che si occupa, soprattutto, di progetti di ricostruzione in favore della popolazione.


TV, IN SETTE ENTRATI NELLA BASE - Sarebbero almeno sette gli uomini armati che sono riusciti a penetrare nella base del Gruppo di ricostruzione provinciale (Prt) di Herrat City, sotto responsabilità  italiana, dopo l'azione di uno o più kamikaze. Lo riferisce Tolo Tv. Gli scontri, aggiunge l'emittente. continuano mentre sul posto è giunto un gruppo di 'teste di cuoio' della sicurezza afghana. Notizie non confermate suggeriscono che gli attaccanti hanno preso alcuni ostaggi civili. Si sono sentite almeno tre forti esplosioni ed è segnalata l'esplosione di altri due kamikaze vicino alla Blood Bank street e al Chawk-e-Cinema. Tutta l'area è stata isolata, indica ancora Tolo Tv, mentre la popolazione è in preda al panico.

CROSETTO,NESSUN MORTO TRA SOLDATI ITALIANI - "Possiamo rassicurare le famiglie, non ci sono morti tra i soldati italiani". Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto a 'Start' su Rai Radio 1 riferendosi all'attacco al Prt italiano a Herat, in Afghanistan. "L'attacco è stato in varie parti della città , anche al palazzo del governatore, e si sta concludendo. Ci sono stati dei feriti. Appena avremo notizie dall'ospedale interno alla base daremo notizie", ha concluso.

(corriere.it)

MILANO - Un attacco è stato effettuato contro il centro per la ricostruzione provinciale di Herat, nell'Afghanistan occidentale, gestito da soldati e da civili italiani. Secondo fonti parlamentari italiani ci sarebbero almeno 15 italiani feriti. Altre fonti parlano di 11 feriti italiani. Almeno uno dei nostri feriti sarebbe in gravi condizioni. Il ministero della Difesa italiano ha confermato che ci sono feriti italiani, ma non ci sarebbero vittime. «Possiamo rassicurare le famiglie, non ci sono morti tra i soldati italiani» ha detto in diretta su Rai Radio 1 il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto. «L'attacco è stato in varie parti della città , anche al palazzo del governatore, e si sta concludendo. Ci sono stati dei feriti. Appena avremo notizie dall'ospedale interno alla base daremo notizie», ha concluso Crosetto.
Secondo invece la tv del Qatar Al-Jazeera nell'assalto vi sarebbero almeno 4 soldati Nato morti e 28 feriti. Il vicecomandante della polizia dell'Afghanistan occidentale Ziauddin Mohmoodi, spiega invece che ci sarebbero diversi morti, aggiungendo però che non è ancora chiaro il numero delle vittime, né la nazionalità . Un primo bilancio della polizia afghana parla però di 2 morti e 26 feriti.

L'attentato a Herat


L'ATTACCO - Secondo un testimone dell'agenzia Reuters, l'attacco degli insorti è avvenuto proprio nei confronti del Gruppo di ricostruzione provinciale gestito dal contingente italiano di Herat. Il testimone riferisce di aver visto i corpi di diversi militari con uniformi straniere e del fumo provenire dalle vicinanze della base. Almeno due kamikaze con una automobile carica di esplosivo si sarebbero fatti saltare in aria, secondo quanto riferiscono le autorità  afghane. Ma secondo un comunicato dei talebani che hanno rivendicato l'attentato, i kamikaze in azione sarebbero stati 4. Poi sarebbe cominciata una sparatoria che avrebbe visto successivamente l'intervento anche di elicotteri Mangusta italiani.

IL LUOGO - L'attacco armato è avvenuto come detto, ad Herat City, contro un edificio utilizzato in collegamento con la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato). Lo ha confermato un portavoce del contingente italiano che non ha però voluto fornire altri particolari. La notizia è stata confermata anche dal nostro ministero della Difesa. La provincia occidentale afghana di Herat è base del Comando regionale occidentale (RC-W) dell'Isaf, sotto responsabilità  italiana.
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