ho un interessante quesito da porvi (almeno spero)
Sabato scorso ho comperato il libro “Ali sull'alto Friuli” che descrive la storia dell'aeroporto di Osoppo e dei vari bombardamenti alleati sull'alto Friuli durante al II GM.
All'inizio del libro è riportata la cronologia della costruzione e sviluppo dell'aeroporto nel 1941-1942 ed ad un certo punto (in riferimento al marzo 1942) si dice:
“Con il personale aeronautico è presente anche il Magg G.A.R.I. Ing. Romani incaricato di costruire una pista di atterraggio sul vicino monte S. Simenone a quota 1200 metri.
Il sistema di fortificazioni del “Vallo littorio” prevede la costruzione di vari campi di volo in quota ed alcuni di essi sono ancora visibili come quello di Sella Canizza a 1086 metri nelle vicinanze del confine sloveno”

A dire il vero la notizia non mi giunge del tutto nuova perché della pista del monte San Simeone ne avevo sentito parlare più di 20 anni fa come se ne fosse stata appena iniziata la costruzione che poi era stata sospesa.
Per quanto riguarda Sella Carnizza, appena passate le case della località c'è effettivamente un grande spiazzo lungo circa 300 metri e largo una quindicina di metri che aveva sempre attratto la mia curiosità riguardo le ragioni della sua realizzazione e il suo uso ma mai e poi mai avrei pensato che potesse essere stata una pista di atterraggio (vedi foto tratta da google maps e foto sul campo), anche perchè mi pare che l'eventuale percorso di approccio alla pista sia molto ostico (decollo ed atterraggio solo verso Est con angolazione rispetto l'asse della pista, spero che il muretto che delimita il bordo lo abbiano aggiunto quando hanno deciso di non usarlo come pista...

Però, visto che due indizi fanno una prova......

Probabilmente il riferimento al Vallo Littorio viene fatto per ragioni di contemporaneità di esecuzione perché nei due libri (quello sul vallo in AA e sul “Testimone di Cemento”) non se ne fa cenno, d'altronde delle piste sarebbe stata responsabile la Regia aeronautica mentre le varie circolari che portarono alla realizzazione del vallo sono rivolte esclusivamente alla difesa terrestre.
Passo alle domande:
Quanto considerate attendibile quanto riportato sul libro?
Qualcuno conosce altre zone dove è possibile identificare queste piste d'atterraggio che vengono descritte come “ancora visibili”?
Che scopo potevano avere? Piste di atterraggio per aerei di collegamento-ricognizione?
Piste per piazzare in quota qualche caccia pronto a partire su allarme avendo il vantaggio di decollare da un migliaio di metri più in alto rispetto gli aeroporti principali?
Mandi!