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Roberto C.
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Rimessaggio del cappello alpino

Sto rimettendo a posto il mio cappello da alpino (1984) e volevo chiedervi lumi su alcuni punti su come farlo ad hoc. Intanto ho scucito il fregio di plastica e gli ho messo il fregio in stoffa che invece avevo sul cappello da congedante che in effetti trovo ora un po' kitsch. Poi gli ho ridato una forma tirandolo dopo averlo bagnato con acqua e messo tra due oggetti a riposare.
Volevo chiedervi:
a) la penna. Ho la penna nera, ma ricordo mi avessero detto che la nera è più per gli alpini, mentre io in quanto artigliere potrei metterla anche marrone. E' così? In effetti ho anche una penna marrone, che però è bella lunga (quasi 25 cm.) ma comunque sobria. Così grande è troppo banfante? E per il mio grado (artigliere semplice) va' comunque bene?
b) la piegatura in mezzo al cappello, che forma quelle due fossette laterali in alto, è ammessa o è banfante?
c) Volendo mantenerlo sobrio ed elegante, si può mettergli sopra solo le spille del reparto e, qualcuno lo fa, anche la mostrina. Vero?

Grazie e saluti a tutti.
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Re: Rimessaggio del cappello alpino

Io lo avrei lasciato così com'era: -originale- come l'hai portato tu e ti ha accompagnato nella tua vita militare. Col suo fregio e la sua penna.
Non sono alpino ma ti concedo una -tiratina- e la spilla del reparto.
Ti prego: no la mostrina.
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Giamberto
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Re: Rimessaggio del cappello alpino

Condivido quanto postato da Gio.
Lascialo così. Sarà  il tempo a darle la forma. Mettici se vuoi una spilla del tuo reparto.
Per le fossette: noi dovevamo toglierlo e metterlo in testa tenendolo per la tesa (frontino); a naja finita lo si prendeva con due dita ed ecco arrivano le "pacche".
Per la penna: a tutti davano la penna di corvo (nera) anche agli artiglieri; a fine naja si comperava la penna d'aquila (? marrone) ed era un segno di "vecio".

Era qualche annetto prima di te ma credo che le cose non siano cambiate più di tanto.

Non farne una vetrina :wink:
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Re: Rimessaggio del cappello alpino

Questo è il mio originale doc.....aquila di plastica,penna nera,le pacche dovute all'uso,fregi del Btg,della compagnia...una mostrina che fa da fermo di sicurezza alla penna...e lo stemmino dell'Adunata di Parma....e forse sono anche troppi....


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Re: Rimessaggio del cappello alpino

Questo è il mio.....

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Roberto C.
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Re: Rimessaggio del cappello alpino

Vedendo le due foto allegate, i cappelli mi sembrano piccoli rispetto al mio che sembra quasi un ombrellone... :roll: ... E non e' possibile che si "ritiri" negli anni. Allora forse me ne avevano dato già  uno grande alla vestizione.
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Re: Rimessaggio del cappello alpino

Il mio dovrebbe essere un n.59....effettivamente in quegli anni erano di tesa piccola....mentre ne circolava qualcuno a tesa larga....
Il mio dopo quarantadue anni si è rimpicciolito...non sò forse sarà  stata la pioggia o il sudore...però la consistenza del tessuto è rimasta invariata...non si è afflosciato come quelli da congedante...che sono fatti di "panno"diverso...
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Re: Rimessaggio del cappello alpino

Elio, come gli alpini di oggi....... tutta un'altra stoffa.
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Re: Rimessaggio del cappello alpino

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Re: Rimessaggio del cappello alpino

olaorompi ha scritto:Scusate se irrompo nella discussione in maniera estemporanea. Il gruppo specialisti Bondone faceva parte del 4° CAA ok...ma era artiglieria pesante campale!
Allora ,giusto per capire, nell'83 portavano il cappello alpino? Tutte le batterie? Fino a quando?
Anche perche' ,anche qui sul forum si era detto che in quel reparto il cappello alpino fu usato solo dal 10-01-76 (consegnato con apposita cerimonia)al 08-08-79.
Questo solo per curiosita' e per aggiornarmi.Un grazie in anticipo per le risposte.
PS:anche io ero in Pizzolato ma nel Vicenza
Vedi quì......

http://4gsa.blogspot.com/p/foto.html
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Re: Rimessaggio del cappello alpino

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Re: Rimessaggio del cappello alpino

Roberto C. ha scritto:Sto rimettendo a posto il mio cappello da alpino (1984) e volevo chiedervi lumi su alcuni punti su come farlo ad hoc. Intanto ho scucito il fregio di plastica e gli ho messo il fregio in stoffa che invece avevo sul cappello da congedante che in effetti trovo ora un po' kitsch. Poi gli ho ridato una forma tirandolo dopo averlo bagnato con acqua e messo tra due oggetti a riposare.
Volevo chiedervi:
a) la penna. Ho la penna nera, ma ricordo mi avessero detto che la nera è più per gli alpini, mentre io in quanto artigliere potrei metterla anche marrone. E' così? In effetti ho anche una penna marrone, che però è bella lunga (quasi 25 cm.) ma comunque sobria. Così grande è troppo banfante? E per il mio grado (artigliere semplice) va' comunque bene?
b) la piegatura in mezzo al cappello, che forma quelle due fossette laterali in alto, è ammessa o è banfante?
c) Volendo mantenerlo sobrio ed elegante, si può mettergli sopra solo le spille del reparto e, qualcuno lo fa, anche la mostrina. Vero?

Grazie e saluti a tutti.

Premetto che il mio Cappello originale è stato vittima del banchetto delle tarme che mi hanno completamente rosicchiato la tesa facendolo diventare "una papalina" (:w:) e quindi ho dovuto sostituirlo con uno nuovo...convertire quello da congedante non mi sembrava il caso...chiedo venia a tutti per averlo veramente maltrattato...comunque non l'ho buttato ma lo conservo gelosamente, anche a pezzi è sempre il MIO.
Detto questo da Artigliere ad Artigliere...la penna è rimasta nera perchè in fondo siamo Alpini...c'è già  il fregio che ci "differenzia" :wink: (il mio è di panno, ho sempre odiato quello "finto" di plastica), il rimbecco è ammesso ed era (almeno nella mia caserma) segno di anzianità , le spille ci sono...quello della Julia, quello del 3° Artiglieria da Montagna e quello del Gruppo Udine.
Ah dimenticavo il fregio porta il numerino (3) in metallo.
Devo ancora finire il "tiraggio" con il taglio della fibbia interna e poi una bella bagnata per terminare il tutto
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Re: Rimessaggio del cappello alpino

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Tutto quanto originale : il "ragazzino" ha compiuto 41 anni ed ha TUTTO ORIGINALE , compresa la dedica di mio "figlio " all'interno.
A parte il colore leggermente "ferroviario" , ma avevo la divisa estiva uguale ( venduta dalla Vampira " a Pinerolo ) ho sopra di fuori ordinanza tre stelle alpine , dono di una vecchietta , a Cremona.
Ha qualche "macchiolina " di vino, ma dopo tanta acqua mi aveva chiesto di cambiare .
Si', ho anche una mostrina della mia divisa estiva e lo stemma del Pioniere ma con il gladio....ma mi sa che anche questoé una fregatura della Vampira ( non ricordo perché la chiamavamo cosi' eheheheheheh )

Vi prego di notare la penna marrone e flessibile ( solo i Crinass all'Abbadia con penna nera ), senza campi anche se ne ho fatti tre in tutto , mai segata..., dietro il cappello ha il laccetto che ho messo per attaccarla allo zaino nella Pinerolo Cuneo .
Altra cosa, notare la posizione della penna ...ben bassa e quasi piatta perché il Vej era gia' moooolto stanco !!!!!!!!!
Mi viene da ridere a vedere ste penna alla "palo telegrafico" !!!!
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Re: Rimessaggio del cappello alpino

E allora ecco anche il mio anche se non ancora terminato :D
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Re: Rimessaggio del cappello alpino

Premessa: sapete che io sono, fondamentalmente, uno spaccamar..i, non ho il cappello alpino e amo svisceratamente il berretto da stupido, mio vero compagno di naja:
Quindi, vi prego, accettate anche la mia posizione.
Il vero cappello alpino non è quello stratirato, con la penne massosa da congedante lunga o rimbeccata, strapieno di ninnoli tipo albero di Natale o ex voto.
E' quello che è stato usato nelle ore di addestramento formale, di servizio armato o di libera uscita. E la penna è quella nera (di plastica?) che consegnavano al CAR e che a forza di usarla diventava sempre più corta e con il volatile in plastica.
Tutto il resto è noia!
Vedere foto allegata, tratta da una delle mie - Val Venosta 1969.
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