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Nonno cavaliere di Vittorio Veneto

Mio nonno era cavaliere di vittorio veneto,essendo andato avanti quando ero piccolo non ha potuto raccontarmi le sue esperienze ,ricordo solo che aveva ricevuto due medaglie commemorative e un attestato (le medaglie le conservo io l'attestato si è perso).
Qualcuno può dirmi dove hanno combattuto da quali compagne o batterie erano formati ,se ci sono siti che spiegano questo?
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Re: Nonno cavaliere di Vittorio Veneto

Il primo consiglio che ti dò è di procurarti il foglio matricolare, da lì puoi risalire a quali reparti ha fatto parte e di conseguenza a dove ha combattuto.
Ti servirà  il suo nome e cognome, luogo e data di nascita, la motivazione per cui richiedi il foglio

PS: il foglio matricolare va richiesto all'archivio della provincia di nascita (così mi è stato consigliato). Io sono in attesa che mi venga spedito quello del mio bisnonno
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Re: Nonno cavaliere di Vittorio Veneto

Dimenticavo...puoi vedere qualcosa a riguardo nel topic che ho aperto col titolo "Radici Alpine"
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Re: Nonno cavaliere di Vittorio Veneto

Ti segnalo questo topic aperto la settimana scorsa: Radici Alpine

Per quanto riguarda l'Ordine di Vittorio Veneto, il secondo comma della Legge n. 263 del 18 marzo 1968 stabilisce:

2. È istituito l'Ordine di Vittorio Veneto, comprendente l'unica classe di cavaliere.
L'onorificenza è conferita ai combattenti della guerra 1914-18 e delle guerre precedenti, decorati della croce al merito di guerra o che si siano trovati nelle condizioni per aver titolo a tale decorazione e che siano in godimento dei diritti civili.
Le insegne nell'Ordine sono costituite da una croce metallica e da un nastrino, con caratteristiche che sono stabilite con decreto del Ministro per la difesa.


L'onorificenza viene quindi concessa indipendentemente dal reparto in cui hanno prestato servizio e dalle battaglie a cui hanno preso parte.
Se hai delle foto di tuo nonno in divisa pubblicale in questo topic, sul forum sono attivi ottimi elementi che ti possono aiutare nella ricerca.
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Re: Nonno cavaliere di Vittorio Veneto

Grazie dei consigli ,purtroppo non ricordo di avere foto del nonno in uniforme mà  controllerò meglio.
Per il foglio matricolare da richiedere all'archivio della provincia ,dove si può trovare questo ufficio? Forse al distretto militare ?
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Re: Nonno cavaliere di Vittorio Veneto

Per il foglio matricolare devi rivolgerti all'Archivio di Stato della provincia di nascita:

http://www.archivi.beniculturali.it/UCBAWEB/home.html

Seleziona nella lista l'archivio di riferimento per la tua ricerca e prova a metterti in contatto.
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Re: Nonno cavaliere di Vittorio Veneto

Come da vostro consiglio, mi sono recato all'archivio di stato di Belluno,dove mi hanno fatto vedere subito il foglio matricolare del nonno.
Risulta arruolato prima nel deposito del 28° reggimento di fanteria e successivamente nel 120° reggimento fanteria,ho fatto una ricerca e ho trovato questo.

Sintesi storica del 120° "Fornovo"


LE DECORAZIONI AL MERITO:
Passando col mouse sui vari nastrini si evidenzierà  la motivazione delle decorazioni alla Bandiera di Guerra del 120°.





MOTTO:
Più forte del destino



ORIGINI:
Il giorno 1 ottobre 1976, a seguito dello scioglimento dei Reggimenti, sulla base dei Quadri e dei Fanti del III/52° rgt. f.arr. "Alpi", viene costituito il 120° btg. f.arr. "Fornovo", ereditando dal 120° "Emilia" la Bandiera, le tradizioni, il motto, le mostrine ma non il nome, già  attribuito ad altra Unità  in vita.

Il 120° rgt. f. "Emilia" venne costituito in Ravenna (da deposito del 28° Fanteria) nel marzo del 1915, per formare, unitamente al gemello 119° (da deposito del 35° Fanteria), la Brigata "Emilia".



VICENDE E FATTI D'ARME:

1915

24 maggio - inizia la sua partecipazione alla 1^ guerra mondiale, schierandosi nella zona Planina-Korada.

22 giugno - supera il fiume Isonzo e dopo un aspro combattimento conquista Globna. Per l'eroico comportamento riceve la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

"Dette prove di esemplare valore conquistando Globna, con grandi sacrifici di energie e di sangue" (Plava, 23-24 giugno 1915).

11 luglio - viene schierato sul Monte Nero, in sostituzione di Reparti Alpini.



1916

Viene inquadrato, temporaneamente, nella Divisione speciale Bersaglieri (fino al 24 maggio). Opera con valore a Solje, sulle postazioni del Monte Sleme e nel trincerone del monte Mrzli, detto "il Teatrino".



1917

14 gennaio - viene trasferito nella zona di Gorizia, dove si distingue in ripetuti attacchi sul S. Marco e sul S. Gabriele.

31 agosto - dopo estenuanti combattimenti, occupa Grazigna di Gorizia.

3 novembre - in seguito agli avvenimenti di Caporetto ripiega, sempre combattendo, sino a Fossalta di Piave.



1918

15 giugno - rifulge ancora una volta il valore dei fanti del 120° che, a Porte di Salton, infrangono e respingono reiterati attacchi di soverchianti forze nemiche. Per il largo contributo di sangue, l'eroismo e la sublime audacia, la Bandiera del 120° viene decorata con la Medaglia d'Argento al Valor Militare.

"Per il largo sacrificio di sangue, l'eroismo e la sublime audacia onde infranse e respinse i reiterati formidabili attacchi di soverchianti masse nemiche agognanti alle belle terre d'Italia" (Porte di Salton - Monte Grappa, 15 giugno 1918).



1919

Al termine della 1^ guerra mondiale il 120° rgt. f. "Emilia" viene sciolto.



1941

15 ottobre - viene nuovamente costituito, a cura del deposito del 94° Fanteria, per partecipare alla 2^ guerra mondiale.

1 dicembre - viene inquadrato nella Divisione di Fanteria "Emilia" (155^) e inviato, con compiti di presidio, in Jugoslavia: impiegato in azioni di contro guerriglia, sempre si distingue per il coraggio e il sacrificio dei suoi fanti.



1943

14 e 15 settembre - difende con grande tenacia la piazza marittima di Cattaro, in Dalmazia, dall'attacco di soverchianti forze tedesche.
Il I° btg. si sacrifica al completo e permette al resto del 120° di imbarcarsi e di raggiungere le coste pugliesi. Per l'eroico comportamento viene decorato con una seconda Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

"In due giorni di lotta rintuzzava e arginava, successivamente, l'irruente offensiva tedesca, tendente a impadronirsi di un'importante piazza marittima. L'indomito comportamento del I battaglione, che completamente circondato dal nemico molte volte superiore di numero e di armamento teneva fino all'estremo le sue posizioni, consentendo l'imbarco delle rimanenti truppe, fu ammirevole per costanza e valore" (Bocche di Cattaro, 14-15 settembre 1943).

Nota:
La divisione Emilia, con l'aiuto del 3° reggimento alpini della Taurinense, tentò di sbloccare il porto di Cattaro, prontamente occupato dai tedeschi fin dal 9 settembre, per imbarcarsi per l'Italia.
L'azione, inizialmente riuscita, fu stroncata da nuove forze tedesche e soltanto alcune unità  della divisione Emilia poterono imbarcarsi su mezzi di fortuna e raggiungere l'Italia: il resto della grande unità  fu catturato o si disperse sui monti, dove costituì un battaglione di formazione, il Biela Gora, che riuscì ad aggregarsi alla Taurinense.
Questa divisione, già  depauperata del 3° alpini, dovette sostenere accaniti combattimenti contro i tedeschi per tutto il mese di settembre, rinunciare al progetto iniziale di imbarcarsi per l'Italia e aprirsi faticosamente la strada verso l'interno.
Dopo marce estenuanti e continui combattimenti, anche contro formazioni cetniche, finalmente i resti della Taurinense (circa 2.000 uomini) si unirono, il 15 ottobre, alla divisione Venezia a Kolasin.
La Venezia era riuscita, infatti, a rompere l'accerchiamento tedesco nella zona di Berane e fin dai primi giorni d'ottobre aveva iniziato a combattere con le forze di liberazione jugoslave.
Il 2 dicembre la Taurinense e la Venezia si fusero nella divisione italiana partigiana Garibaldi, portandone la forza a circa 1.300 uomini.

16 settembre - il Reggimento viene riordinato nel Salento ed è così composto: Comando, cp. Comando, I btg. (già  III/67°), II btg. (già  III/68°), III btg. (già  III/93°), batteria di accompagnamento da 65/17.

fine settembre - il 120° rgt. f. "Emilia"viene sciolto.


dicembre 1943 - viene nuovamente ricostituito e riordinato nel Salento.


giugno 1944 - il giorno 22 viene trasferito a Napoli, dove trasformati i reparti dipendenti, rimane in vita il solo comando di reggimento, che verrà  definitivamente sciolto il 30 giugno 1945.



1976

1 ottobre - sulla base dei quadri e dei fanti del III/52° rgt. f.arr. "Alpi", viene costituito il 120° btg. f.arr. "Fornovo", che eredita dal glorioso 120° "Emilia" la Bandiera, le tradizioni, il motto, le mostrine ma non il nome, che è già  stato attribuito ad altra unità  in vita (155° gr. a.).
Il nome "Fornovo" è stato scelto per ricordarne le origini emiliane, con il nome di una località  di importanza storica, per la famosa battaglia ivi combattuta nel 1495 contro i francesi di re Carlo VIII.
Sede viene definita Ipplis di Premariacco (caserma Nadalutti), con un distaccamento a Purgessimo (caserma Vescovo) e viene inquadrato nella Brigata meccanizzata "Isonzo" (con sede a Cividale del Friuli), facente parte della Divisione "Mantova".

10 ottobre - riceve la nuova Bandiera di guerra.

Il 120° btg. f.arr. "Fornovo", già  III/52°, si distinse nelle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite in occasione del sisma del Friuli (6 maggio 1976) e la Bandiera è stata decorata con la Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito.

"In occasione del violento sisma che funestava il Friuli, ancorché provato nelle sue stesse file dall'evento tellurico, si prodigava con uomini e mezzi in coraggiosi ed estenuanti interventi di soccorso alle popolazioni colpite, fornendo, con tutto il personale impegnato, luminosa prova di eccezionale saldezza d'animo e non comune senso di altruismo nell'opera di soccorso, che risultava determinante nell'alleviare le sofferenze dei sopravvissuti" (Friuli, 6-13 maggio 1976).



1986

1 ottobre - a seguito dello scioglimento delle Divisioni, viene inquadrato nella Brigata meccanizzata "Garibaldi".



1987

1 agosto - la caserma "Vescovo" di Purgessimo viene reacquisita dal 52° btg. f.arr. "Alpi". In questo periodo la Fanteria d'Arresto subisce diverse trasformazioni organiche, con passaggi di caserme, distaccamenti e opere fra un battaglione e l'altro, sia per variate esigenze operative ma, soprattutto, per la necessità  di dover curare la sola manutenzione delle opere, già  in fase di progressivo non utilizzo e, comunque, non più aggiornate.
Ad esempio, una Compagnia del 120° viene accasermata ad Arzene, nella caserma "Tagliamento", per la manutenzione delle opere sul fiume e limitrofe, prima assegnate al 73° btg. f.arr. Lombardia.



1991

30 novembre - il Battaglione viene sciolto.



La Bandiera del 120°, che oltre alle decorazioni sopra menzionate si fregia della Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, è custodita a Roma, presso il Vittoriano nel "Sacrario delle Bandiere", assieme a tutti gli altri vessilli delle varie Unità  soppresse dell'Esercito Italiano.

CROCE DI CAVALIERE DELL'ORDINE MILITARE D'ITALIA (ALL'ARMA DI FANTERIA)

"Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento: audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia" (1915-1918).



FESTA DEL CORPO:
15 giugno - anniversario dei combattimenti di Porte di Salton, sul M. Grappa (1918).

CAMPAGNE DI GUERRA:
1915-18 (prima mondiale)
1940-43 (seconda mondiale)
1943-45 (liberazione)

CADUTI SUL CAMPO DI BATTAGLIA:
Ufficiali 26
Sottufficiali e Militari di Truppa 278

DECORATI AL VALOR MILITARE:
Medaglie d'Oro 5
Medaglie d'Argento 54
Medaglie di Bronzo 50

Se qualcuno ha altre notizie,foto o altro saranno ben gradite.
Dimenticavo di dire che ho trovato l'onoreficenza di cavaliere dell'ordine di vittorio veneto ,che credevo persa e un attestato che conferisce al nonno la cittadinanza onoraria di vittorio veneto.
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Re: Nonno cavaliere di Vittorio Veneto

posso consigliarti il sito www.cimeetrincee.it potrai trovare molte notizie, curiosità  ed aiuti nella ricerca
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