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Riforma delle Forze Armate

Forze armate: verso testo riforma

La Russa: essere pronti per sfide, razionalizzare i costi

(ANSA) - ROMA, 1 APR - Entro il 31 luglio la Difesa avra' predisposto il testo da sottoporre al Parlamento per una riforma complessiva delle Forze armate. ''Abbiamo registrato - ha detto il ministro La Russa - una convergenza sull'opportunita' e la necessita' di essere pronti alle sfide coraggiose che i tempi ci pongono, di riuscire ad offrire Forza armate ancora piu' efficaci e adeguate ai nuovi compiti, razionalizzando i costi, adeguando le risorse e ammodernando la concezione stessa delle Forze armate''.


Cosa c'è all'orizzonte? Un nuovo 1975? La conversione in associazione no profict ? La destinazione dell'8 per mille? L'accorpamento agli AGESCI?
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claudio
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Re: Riforma delle Forze Armate

Semplicemente questo:
Per le Forze Armate è una rivoluzione senza precedenti. Un riassetto pesante, con la chiusura di arsenali e caserme; la riduzione in quattro anni da 182mila a 141mila dei militari in totale tra Esercito, Marina e Aeronautica; il ridimensionamento di Stati maggiori e comandi; l'accentramento in una struttura unica della gestione amministrativa e logistica, ora ripartita per ogni forza armata.
Il piano di riordino è stato già  tracciato alcuni giorni fa in un documento del Consiglio supremo di Difesa, presieduto dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Alla presenza del premier e dei ministri della Difesa, dell'Interno, dell'Economia e dello Sviluppo Economico, il capo di Stato maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini, ha ribadito le tesi sostenute in Parlamento il 23 luglio: con le misure previste a luglio dall'Economia, le Forze Armate si ridurranno a un mero erogatore di stipendi (si veda IlSole-24Ore del 22 agosto) e la diminuzione di capacità  operativa sarà  così forte da renderle in tre anni «sostanzialmente inutili». Poi, però, al Consiglio supremo il capo di Smd ha rilanciato: la situazione di crisi «va trasformata in un'opportunità  da afferrare per una trasformazione radicale».
Un obiettivo che richiede «il tempo di una legislatura» tanto che, aggiunge l'alto ufficiale, «occorrerà  una scelta oculata del mio successore» visto che il suo incarico ha durata biennale (ma è rinnovabile). Nel comunicato successivo alla riunione, il Consiglio ha sancito la necessità  di un «piano per la profonda revisione delle strutture territoriali, amministrative e di supporto dell'area Difesa e per una coerente riqualificazione della spesa nei settori del personale, dell'esercizio e degli investimenti». Poi, il documento interno predisposto - verosimilmente con il contributo del consigliere militare del Colle, generale Rolando Mosca Moschini - in tre cartelle progetta una robusta ristrutturazione dell'attuale modello di Difesa.
Un'autentica rifondazione delle Forze armate. Si prevede una concentrazione di mezzi e sistemi in due-tre grandi strutture interforze. Una riduzione delle strutture permanenti all'estero. Una «effettiva e rapida alienazione» degli immobili. Per il personale, si parla di estensione dell'orario di servizio, di flessibilità  d'impiego, addirittura di eliminazione dell'indennità  di lavoro straordinario e dei recuperi. Ma anche di un ricorso massiccio all'obbligo di prepensionamento, così come previsto dalla manovra estiva, per favorire i nuovi reclutamenti. Si profilano anche soluzioni di stampo aziendale: come il ricorso alle sponsorizzazioni, la vendita di materiale mediatico e di reperti operativi; la trasformazione dei soggiorni militari in strutture in grado di produrre lucro o, come minimo, senza pesare sui bilanci.
Sul fronte degli investimenti, l'ipotesi in campo è di fare una parziale riconfigurazione del programma, in modo da limitarli ai progetti essenziali. In uno scenario finanziario particolarmente drastico, però, la soluzione potrebbe essere più severa: finalizzare cioè il programma - immagina il documento - soltanto alle operazioni correnti e ai futuri impegni concretamente prevedibili. E commisurare gli investimenti di più lungo periodo all'effettiva disponibilità  di fondi specifici.
Un terremoto, insomma. Il documento precisa che quelli indicati vanno considerati come spunti per la qualificazione dello strumento militare in un quadro di ridotte disponibilità  finanziarie. Di sicuro, la metà  di quelle indicazioni basta da sola a sconvolgere gli equilibri attuali nelle Forze armate. Il processo può essere virtuoso - il ministero dell'Economia chiede da tempo la riduzione degli sprechi nel settore - ma anche traumatico.
Di certo, per ora, c'è l'annuncio del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, di un disegno di legge delega per il riordino del modello militare. Il processo di riordino, insomma, è già  avviato. La bozza del Ddl già  circola tra gli Stati maggiori, così come qualche malumore trattenuto a stento. La vera rivoluzione, però, avverrà  con i decreti attuativi: i contenuti saranno, con ogni probabilità , definiti anche in base al documento del Consiglio supremo. L'allarme dei militari sugli effetti dei tagli, contenuto perfino nello stato di previsione della Difesa allegato al bilancio dello Stato, ora in discussione in Parlamento, sembra già  svanito.

NB testo del 2008
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Re: Riforma delle Forze Armate

axtolf ha scritto: Cosa c'è all'orizzonte? Un nuovo 1975? La conversione in associazione no profict ? La destinazione dell'8 per mille? L'accorpamento agli AGESCI?
Gia' si sentono troppi discorsi sul nuovo o.r.d.i.n.e m.o.n.d.i.a.l.e. Forse e' in vista la costituzione di un e.s.e.r.c.i.t.o. m.o.n.d.i.a.l.e (scrivo cosi' perche' echelon e genchi ci ascoltano! :D )
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Re: Riforma delle Forze Armate

claudio ha scritto:Semplicemente questo:
Per il personale, si parla di estensione dell'orario di servizio, di flessibilità  d'impiego, addirittura di eliminazione dell'indennità  di lavoro straordinario e dei recuperi.
ma no?
che si siano davvero accorti dell'efficienza attuale?
non ci credo
claudio ha scritto: Si profilano anche soluzioni di stampo aziendale: come il ricorso alle sponsorizzazioni, la vendita di materiale mediatico e di reperti operativi;


mi sembra giusto se i calciatori hanno lo sponsor sulla maglietta i militi possono ben averlo sulla bdu e sui fianchi dei mezzi, speriamo sia la coca cola e non un sexyshop ha prendere l' "appalto" :?



p.s.=il materiale mediatico da vendere che sarebbe?
e sopratutto cosa sono i reperti operativi da vendere?
queste 2 domande credo turberanno i miei sonni :shock:
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Federico
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Re: Riforma delle Forze Armate

Riguardo alle sponsorizzazioni segnalo che dalla fine dello scorso anno, se non erro, vivaddio le nostre FF.AA. si sono decise a fare ciò che avrebbero dovuto fare da molto tempo: una SpA che detiene i diritti sui "marchi" ufficiali di Esercito, Marina, Aeronautica. Non so se ci siano anche i CC e la GdF.

Mediante questo strumento, sarà  possibile vendere la concessione in licenza di questi marchi ad aziende che vogliano produrre articoli con questi marchi. Prima era impossibile perchè ciascuna Forza Armata era impossibilitata a vendere una cosa del genere. Poteva, e pure questo era abbastanza dubbio in ambito meramente commerciale, solamente concederne l'uso. Ora si è stabilito un riassetto legale della cosa e le nostre FF.AA. incassano dei bei soldini per questo. Non so se ci siano anche i "marchi" delle Frecce Tricolori, della Folgore e di altri reparti celebri presso il grande pubblico.

Ciao
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Re: Riforma delle Forze Armate

le sponsorizzazioni ci sono già  vedasi C.A.S.Ta e frecce tricolori. per il resto tutto mi sa di aria fritta, non si sono accorti che le forze armate sono un palliativo alla disoccupazione giovanile? staremo a vedere :mrgreen:
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Re: Riforma delle Forze Armate

cavalli ha scritto:le sponsorizzazioni ci sono già  vedasi C.A.S.Ta e frecce tricolori. per il resto tutto mi sa di aria fritta, non si sono accorti che le forze armate sono un palliativo alla disoccupazione giovanile? staremo a vedere :mrgreen:
In teoria lo sarebbero un palliativo.

Ma in pratica succede questo: tu hai uno "strumento" FF.AA. che può contare al massimo 190.000 persone.

Se tu continui a far transitare in SPE (= almeno 30/35 anni di servizio, oltre ai 4/5 che chi passa in aSPE già  ha al momento della transizione) il personale, appunto per soddisfare il requisito di stipendificio, ti trovo più gente del consentito a libro paga, dato che ti esce meno gente di quella che entra.

Potresti, quindi, (e di fatto succede così) chiudere il rubinetto all'entrata: niente VFP1-VFP-4 (o come diamine si chiamano ora). Risultato: che sul campo ti trovi gente sempre più anziana.

Perciò si deve riequilibrare il tutto. Auspicabile, a questo punto, una bella sfoltita dei ranghi anziani.

Lo faranno? Sarebbe una cosa mai vista da noi...
Art. Federico
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Re: Riforma delle Forze Armate

Materiale mediatico da vendere: bene! ma cosa si intende?
I soliti gadget, brochure, il supervideo con il carro armato, i paracadutisi ed i jet?
Le riviste patinate che colpiscono l'occhio ma non la mente?

Eppure basterebbe girovagare un po' su internet per "scoprire" (possibile in questo mondo consumistico?) che c'è una grande richiesta di accesso alle fonti documentali storiche conservate negli archivi militari.
Materiale di difficile consultazione con regole restrittive e penalizzanti.
Eppure basterebbe eseguire le scansioni del materiale d'archivio e poi "venderlo" on-line agli interessati, sono convinto che in breve tempo la spesa iniziale verrebbe recuperata e pubblicizzando il servizio le richieste salirebbero vertiginosamente.

Negli USA (facile, direte voi) questa prassi è da tempo consolidata e sempre più migliorata, ti colleghi, vedi cosa è disponibile, richiedi, paghi ed in breve tempo ricevi quanto di interesse.

Non secondariamente la fruibilità  delle fonti sarebbe un incentivo per migliorare la pessima conoscenza della nostra storia che alberga in molti di noi e per la quale l'istituzione scuola non mi sembra gran propensa ad ottemperare come dovrebbe (a meno che non si tratti di storia politica).

Passando di palo in frasca, i magazzini militari di tutta la penisola sono pieni zeppi di materiale di vestiario ed equipaggiamento che spesso non si riesce a vendere, alcuni mesi una gara d'appalto per migliaia di articoli andò deserta. Invece che vendere a lotti consistenti vendiamo al dettaglio, tra collezionisti, curiosi, appassionati, "reduci", penso che parecchia roba si collocherebbe.
Chi non acquisterebbe tra di voi un elmetto mod.33 per 10,00 euro? Invece si preferisce inviarli al disfacimento ..... che è un costo.
E si potrebbero fare cento altri esempi, compresi quelli delle armi già  d'ordinanza.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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cavalli
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Re: Riforma delle Forze Armate

Federico ha scritto:
cavalli ha scritto:le sponsorizzazioni ci sono già  vedasi C.A.S.Ta e frecce tricolori. per il resto tutto mi sa di aria fritta, non si sono accorti che le forze armate sono un palliativo alla disoccupazione giovanile? staremo a vedere :mrgreen:
In teoria lo sarebbero un palliativo.

Ma in pratica succede questo: tu hai uno "strumento" FF.AA. che può contare al massimo 190.000 persone.si può sempre ridurlo, ovviamente dovranno essere ricalibrati gli impegni

Se tu continui a far transitare in SPE (= almeno 30/35 anni di servizio, oltre ai 4/5 che chi passa in aSPE già  ha al momento della transizione) il personale, appunto per soddisfare il requisito di stipendificio, ti trovo più gente del consentito a libro paga, dato che ti esce meno gente di quella che entra.un soluzione è quella di congedarli appena cessano di essere operativi, come tra l'altro avviene ngli States, però non credo che sia attuabile presso Italy Army

Potresti, quindi, (e di fatto succede così) chiudere il rubinetto all'entrata: niente VFP1-VFP-4 (o come diamine si chiamano ora). Risultato: che sul campo ti trovi gente sempre più anziana.a mio parere è da chiudere il rubinetto del transito in sp.per evitare le situazioni descritte al precedente para. sarebbe da aumentare le immissioni di volontari a ferma prefissata, chiarendo che a fine ferma dovranno cercarsi un'altro lavoro.

Perciò si deve riequilibrare il tutto. Auspicabile, a questo punto, una bella sfoltita dei ranghi anziani.inteso come personale dei quadri medio alti,

Lo faranno? Sarebbe una cosa mai vista da noi...
ho i mie forti dubbi visto anche le precedenti esperienze, certamente una soluzione dovrà  essere trovata prima di arrivare al collasso.
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Re: Riforma delle Forze Armate

Se volessero fare una cosa seria seria, dovrebbero congedare qualche migliaio di ufficiali di alto grado prima di tutto.
Dopodichè chiudere un po' di reparti inutili, facendo transitare il personale utile nei reparti che funzionano veramente. E' abbastanza evidente che la maggior parte dei reparti degni di questo nome sono quelli che vengono usati per le missioni all'estero, gli altri che fanno a parte vegetare in qualche modo? Che livello di addestramento hanno? Si addestrano?
Si chiudano i reparti che non servano, si istituiscano dei reparti di manutenzione delle infrastrutture e si curi la manutenzione delle strutture che possono essere in un futuro utili per la difesa del paese. Il resto delle strutture si chiuda, si venda, si demolisca. Inutile piangere lacrime sulle caserme che si chiudono, i tempi cambiano e la leva è per il momento un ricordo.
Si svuotino i magazzini vendendo al pubblico al dettaglio materiale dismesso di tutti i tipi, munizioni comprese se scadute. Si vendano le armi vecchie e quelle che non servono. I soldi ricavati si usino per ammodernare l'equipaggiamento dei reparti che si è deciso di non chiudere.
Si organizzi un Ufficio Storico degno di questo nome, utilizzando personale (gli ufficiali che non servono tipo) e si metta su supporto digitale tutto quello che c'è. Si vendano DVD e altri supporti con questo materiale.

Probabile che nessuna delle cose che pensiamo verrà  fatta...
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Re: Riforma delle Forze Armate

axtolf ha scritto: Probabile che nessuna delle cose che pensiamo verrà  fatta...
Ax, sei un'inguaribile ottimista :mrgreen: :mrgreen:
non rimpianti, ma solo sane nostalgie.
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Re: Riforma delle Forze Armate

jolly46 ha scritto:Negli USA (facile, direte voi) questa prassi è da tempo consolidata e sempre più migliorata, ti colleghi, vedi cosa è disponibile, richiedi, paghi ed in breve tempo ricevi quanto di interesse.
Senza considerare come moltissimo materiale sia disponibile direttamente in rete e agratisse.

Per il resto, io considero questo passo la fine del processo iniziato fra il 1969 ed il 1975.
Ovvero, la fine dell'agonia ormai più che trentennale dello strumento militare terrestre italiano, trasformato in una semplice struttura di un'altra realtà .
Il compimento del salto di paradigma, insomma, dall'EI all'It Army.
Io sono solo un po' più criptico di Top, ecco.

Mandi.
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Re: Riforma delle Forze Armate

appppproposito di ITArmy, dall'altra sponda dlel'oceano è arrivato il messaggio: "Obama parlava nella conferenza stampa congiunta con il presidente francese Nicolas Sarkozy per i 60 anni della Nato. Il presidente americano ha aggiunto di vedere con molto favore «una capacità  militare rafforzata» da parte della Europa nell'ambito della Nato."


aprire le orecchie, province dell'impero, e cominciare a lavorare
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Re: Riforma delle Forze Armate

cavalli ha scritto:
Federico ha scritto:
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Lo faranno? Sarebbe una cosa mai vista da noi...
ho i mie forti dubbi visto anche le precedenti esperienze, certamente una soluzione dovrà  essere trovata prima di arrivare al collasso.
Vecio, siamo d'accordo su tutta la linea :D

Ciao
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Re: Riforma delle Forze Armate

belpietro ha scritto:appppproposito di ITArmy, dall'altra sponda dlel'oceano è arrivato il messaggio: "Obama parlava nella conferenza stampa congiunta con il presidente francese Nicolas Sarkozy per i 60 anni della Nato. Il presidente americano ha aggiunto di vedere con molto favore «una capacità  militare rafforzata» da parte della Europa nell'ambito della Nato."


aprire le orecchie, province dell'impero, e cominciare a lavorare
Esatto. E l'abbronzato mica si è fermato a questo: ha pure detto che vedrebbe con grande favore l'entrata della Turchia nell'UE.

Che uno si dice: ma che diamine c'entra? Saranno cavoli suoi?

E poi si risponde: beh, se lo dice, vuol dire che sono cavoli suoi e cha ha titolo per dirlo.

La controprova: che nessuno ha detto cip su quella che un ingenuo poteva ritenere una pisciata fuori dal vaso (chiedo venia per il francesismo). Infatti Sarkò e la Merkel mica hanno detto ad Obama "impicciati dei casi tuoi". Hanno detto che loro non sono d'accordo, entrando così nel merito della discussione, accettando di farla, invece che rifiutarsi di farlo, con chi, l'ingenuo di cui sopra, poteva ritenere che non riguardasse Obama.

Ipotesi: e se, ad esempio, Sarkosi o la Merkel o anche il Berlusca, dicessero ad Obama: noi vedremmo molto bene il Canada, o il Messico, i il Belize come la prossima stella degli States? Sarebbero pernacchiamenti oceanici. Certe cose le può diro solo chi può...

Ciao
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