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cavalli
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la fine

guardate un po qua! è l'inizio della fine :--
Il mio Ramadan in caserma"

Nabila El Habachi, prima musulmana nell'esercito italiano



Caporale Nabila, prima musulmana nell'esercito
LAURA SECCI
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Il tricolore che sventola alle sue spalle le dona fierezza. Nabila sorride, sotto il cappello degli alpini. La divisa lascia intravedere la freschezza dei diciotto anni e l'orgoglio di essere un soldato. Ultima di dieci figli, Nabila El Habachi è la prima donna musulmana arruolata nell'esercito italiano. «Ho realizzato un sogno che avevo fin da bambina - racconta - Da quando mio cugino entrò a far parte dell'esercito francese anch'io ho desiderato poter servire la nazione a cui appartengo, indossando la divisa. Avevo solo tredici anni e da allora non ho più cambiato idea».

La sua famiglia, originaria del Marocco, è arrivata in Italia quarant'anni fa. Dopo un periodo trascorso a Sarno, in provincia di Salerno, si è trasferita a Monzambano, un paese di cinquemila abitanti vicino a Mantova. «Mio padre lavorava in provincia per un'azienda del posto. E' rimasto invalido a causa di un incidente sul lavoro. La mia è una storia positiva, di integrazione riuscita: sono nata in Italia e mi sento italiana a tutti gli effetti. I miei genitori e i miei fratelli, invece, sono nati in Marocco. Ma non hanno mai avuto problemi ad integrarsi né hanno visto limitata la loro libertà  di culto. Mia madre e una delle mie sorelle indossano il velo ma a me non l'hanno mai imposto. Così ho scelto non indossarlo».

Questo è il mese del Ramadan, in cui i musulmani praticanti debbono astenersi, dall'alba al tramonto, dal bere, mangiare, fumare e praticare attività  sessuali. «Io sono credente e quindi anche per me questo è il mese del Ramadan - precisa - rispetto i precetti della mia religione, anche se non sono solita andare a pregare in moschea. Non mangio carne di maiale, ma nelle mense militari trovo sempre una scelta alternativa». Nabila vive e lavora ad Aosta, al centro addestramento alpino, dal 27 maggio scorso. «Sono felice di essere stata assegnata qui. Mi piace questo paesaggio di montagna e mi trovo molto bene con i colleghi. Poi, il mio sogno è sempre stato quello di entrare a far parte del corpo degli alpini e l'ho realizzato». Volontaria in ferma prefissata di un anno, tra poche settimane riceverà  il grado di caporale e spera di poter proseguire la carriera nell'esercito.

Dopo un anno di servizio Nabila potrebbe partecipare ad una delle missioni militari in cui è attualmente impegnato l'esercito italiano. «E' proprio quello che mi auguro. Del resto è uno dei motivi che mi ha spinto ad arruolarmi. Sarebbe un'esperienza umana e professionale impagabile». Non dovrebbe essere così difficile per una ragazza che parla correttamente la lingua araba e conosce gli usi e i costumi musulmani, due requisiti che potrebbero rivelarsi molto utili nelle missioni in Afghanistan e in Libano.

I genitori originari del Marocco assistono al giuramento della figlia alla Repubblica. E' stato difficile comprendere la sua scelta di intraprendere la carriera militare? «No. Anzi. Ne sono felici e mi incoraggiano a proseguire. Il loro sostegno è molto importante per me».
"" http://www.lastampa .it/redazione/ cmsSezioni/ cronache/ 200809articoli/ :--"" :--""
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Re: la fine

è per questo che essendo friulano ho preferito andare nei paracadutisti.
Ho rimpianto di non aver seguito la strada in cui ero stato indirizzato ma ora ne sono contento.
Morire per un corpo che si ama è bello, dover morire per un corpo che si rispetta è un dovere e si fa, veder morire il proprio corpo beh, io non tratterrei le lacrime. :(
se il destino è contro di noi... peggio per lui!!!
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Re: la fine

cavalli ha scritto:«Ho realizzato un sogno che avevo fin da bambina - racconta - Da quando mio cugino entrò a far parte dell'esercito francese anch'io ho desiderato poter servire la nazione a cui appartengo, indossando la divisa. Avevo solo tredici anni e da allora non ho più cambiato idea».
Se crede in quello che dice e che e' riportato qua sopra onestamente non ci vedo nulla di male.
Almeno lei ha dichiarato palesemente la sua religione e questo e' un motivo in piu' per pensare che sia in buona fede.
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Re: la fine

Più che di integrazione, a me pare un esempio di disintegrazione.
Questa ragazza non è marocchina e non è italiana. La nazione di appartenenza non è la Patria, e dalle sue parole sembra ne abbia un'inconscia consapevolezza.
Tanto il giuramento è alla Repubblica e la "Preghiera dell'Alpino" è stata censurata per tempo.

E intanto l'orchestrina suona.
Mandi.
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Re: la fine

Luigi ha scritto: Tanto il giuramento è alla Repubblica e la "Preghiera dell'Alpino" è stata censurata per tempo.
Luigi
E' vero Luigi.
Ancora prima di leggere il tuo intervento sono andato a controllare se comunque potra' recitarla la Nostra preghiera... :roll:
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Re: la fine

i suoi genitori sono i nitalia da 40 anni e questo significa che Lei e' nata in italia e di conseguenza ha la cittadinanza italiana.
Un'altro discorso sono i suoi fratelli pero' ragazzi non facciamo i soliti......una volta che c'e' una notizia positiva non pensiamo subito male ma cerchiamo di esser positivi.
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Re: la fine

Lele ha scritto:i suoi genitori sono i nitalia da 40 anni e questo significa che Lei e' nata in italia e di conseguenza ha la cittadinanza italiana.
Un'altro discorso sono i suoi fratelli pero' ragazzi non facciamo i soliti......una volta che c'e' una notizia positiva non pensiamo subito male ma cerchiamo di esser positivi.
No non facciamo i soliti. Come sempre ci sfugge che la nostra Nazione dovrebbe essere uno stato laico, in tutti i sensi. Mi pare ancor più doveroso che l'Esercito debba essere una Istituzione assolutamente laica, altrimenti andiamo a fare i boy scout fra i boschi o i beduini nelle oasi.
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Re: la fine

No non facciamo i soliti. Come sempre ci sfugge che la nostra Nazione dovrebbe essere uno stato laico, in tutti i sensi. Mi pare ancor più doveroso che l'Esercito debba essere una Istituzione assolutamente laica, altrimenti andiamo a fare i boy scout fra i boschi o i beduini nelle oasi.
D'accordo, Hellis, ma hai pensato all'effetto mediatico e politico che la tizia può ottenere? (:comp:) Lei fa il ramadan, mangia di notte e dove?Il maiale non lo mangia ma a mensa si sceglie,le preghiere dove le fa e quando? Sull'altana?Il venerdi in Italia si lavora e lei cosa dice:<io non lavoro o non monto di guardia o altro perchè x me è festa!>. (ad) Via,smettiamola di essere creduloni,meno male che ci sta solo un anno, e se facesse la firma in SPE? Non ci voglio pensare. :twisted: (:re:)
Veni nec recedam.
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Re: la fine

bravo51 ha scritto:D'accordo, Hellis, ma hai pensato all'effetto mediatico e politico che la tizia può ottenere? (:comp:) Lei fa il ramadan, mangia di notte e dove?Il maiale non lo mangia ma a mensa si sceglie,le preghiere dove le fa e quando? Sull'altana?Il venerdi in Italia si lavora e lei cosa dice:<io non lavoro o non monto di guardia o altro perchè x me è festa!>. (ad) Via,smettiamola di essere creduloni,meno male che ci sta solo un anno, e se facesse la firma in SPE? Non ci voglio pensare. :twisted: (:re:)
Eh ma allora che vada(no) al Grande Fratello (che nome del cazzo per una trasmissione televisiva), mica nell'EI!
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Re: la fine

Lele ha scritto:i suoi genitori sono i nitalia da 40 anni e questo significa che Lei e' nata in italia e di conseguenza ha la cittadinanza italiana.
Un'altro discorso sono i suoi fratelli pero' ragazzi non facciamo i soliti......una volta che c'e' una notizia positiva non pensiamo subito male ma cerchiamo di esser positivi.
Una volta era "Per la Patria e per il Re". Adesso è "Patria e Onore".
Io di questa cittadinanza non ho mai sentito parlare.
"Cittadinanza e onore"? "Per la cittadinanza e per il Re"? Danno lo stesso effetto della Dolce Euchessina.

Tutto il letame politicamente corretto non muta di una virgola la questione. La "terra dei padri" di questa ragazza è il Marocco.
A lei, sia chiaro, non muovo nessuna critica. A chi ha operato per giungere a questa situazione, però, muoverei un plotone d'esecuzione.
Mandi.
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P.S.: da quel che so, Ramadan e Venerdì hanno per i mussulmani eccezioni non troppo dissimili da quelle che digiuno e Domenica hanno per i cattolici. Attività  improrogabili e di pubblica utilità  sono da svolgersi, e l'alimentazione può essere adatta a queste. Sono altri quelli che nel loro giorno di festa non possono nemmeno usare il telefono.

Hellis, con tutti i grembiulini che ci sono ai posti di comando devi essere l'unico rimasto a pensare che l'Italia sia uno Stato laico...
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Re: la fine

Luigi ha scritto:... Sono altri quelli che nel loro giorno di festa non possono nemmeno usare il telefono.

...
Se però il giorno di festa cade il 25 XII possono dedicarsi a ritagliare la carta da usare per pulirsi le terga dopo aver defecato. Solo il 25 XII però, e SOLO quella carta li, sia ben chiaro!

Ciao
Ultima modifica di Federico il ven set 19, 2008 2:33 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: la fine

Luigi ha scritto: Hellis, con tutti i grembiulini che ci sono ai posti di comando devi essere l'unico rimasto a pensare che l'Italia sia uno Stato laico...
'SPERARE' Luigi, 'sperare'...
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Re: la fine

A mio parere nell'esercito c'è laicità , o meglio, è attrezzato per i cattolici ma non per i cattolici e basta.
Nell'esercito si lavora, in una caserma si vive, purtroppo le caserme non si adattano e dovrà  essere lei a imparare ad accantonare maometto e tener in mano un fucile.
Si vedrà  subito se è motivata...
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Re: la fine

Di questo passo tra qualche tempo avremo anche degli imam nell'esercito e magari inizieremo a costriure qualche piccola moschea all'interno delle nostre caserme :x
Non basta essere nati in italia per potersi definire ITALIANI!!!!!!!!
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Re: la fine

Federico ha scritto:Se però il giorno di festa cade il 25 XII possono dedicarsi a ritagliare la carta da usare per pulirsi le terga dopo aver defecato. Solo il 25 XII però, e SOLO quella carta li, sia ben chiaro!
È lo stile che fa l'uomo... :-k
Mandi.
Luigi

P.S.: spero tu non abbia perso, ier sera, la prima puntata dell'inchiesta di RAI3 sul Kossovo; altrimenti recuperala sulla rete.
Vale la pena. Purtroppo.
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