Casualmente ho scoperto dell'esistenza di un Cimitero di Guerra Italiano, che sembra dimenticato da tutto e da tutti.
Gli Alpini, in silenzio, si rimboccano le maniche, e secondo la tradizione del "fil de ferro" lavorano.
pionieri tridentina ha scritto:Casualmente ho scoperto dell'esistenza di Guerra Italiano, che sembra dimenticato da tutto e da tutti.
Gli Alpini, in silenzio, si rimboccano le maniche, e secondo la tradizione del "fil de ferro" lavorano.
La mia ammirazione per quanto hai fatto e farai.
Tutta la mia riconoscenza ai bravi statunitensi che dal '46 hanno provveduto alle necessità del minuscolo cimitero.
E non ti preoccupare che il Colonnello di lassù ha certamente approvato.
Quanto alla dimenticanza da parte dell'Italia ufficiale, forse il nome di Hereford potrebbe fornirne una motivazione. Si trattava infatti di un campo di concentramento particolare, in quanto raccoglieva una parte di quei prigionieri italiani che dopo l'otto settembre rifiutarono per i più vari motivi di collaborare con l'ex-nemico.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Luigi,
e' interessante il tuo commento. Per rifiutare, intendi che non vollero collaborare con gli americani ?
I Caduti provengono dai Campi di prigionia di Hereford TX e Monticello AR.
Forse e' per questo che sono stati messi nel cimitero di quello che era il centro rimonta quadrupedi US Army, ( cimitero dove sono sepolti anche i soldati di colore, Buffalo Soldiers, caduti durante i tempi del Far West )non proprio glorioso, ma si parla del 1945/46, probabilmente allora i pensieri erano diversi.
Sono riuscito a rintracciare la localita' dove esistono i fogli matricolari originali militari US dei prigionieri, vedro' se riesco a conttattare qualche familiare supersiste, qualora non fossero a conoscenza della tomba.
"Insisti e Resisti", motto della Cp.Pionieri Tridentina
Il cimitero in questione è citato sul volumetto di Onorcaduti "Sacrari e Cimiteri Militari Italiani all'estero".
Dal volumento risultano esserci 165 caduti seppellitti in almeno una ventina di località diverse, tra cui appunto Fort Reno. Nello stesso stato risulta esserci anche un caduto a Mc Alester.
Il numero dei caduti all'estero "dimenticati" è enorme, sono decisamente molti i cimiteri sparsi nel mondo. Soprattutto ci sono caduti in pratica ovunque. Persino in Giamaica leggevo. In alcune località ci sono dei veri e proprio monumenti, chiese, sacrari. La maggior parte delle struttura sono in teoria affidate alle cure dei vari consolati, almeno così viene detto. Sarebbe interessante capire quanto viene fatto realmente e soprattutto da chi.
Peccato che questo interessante volumetto sia in pratica imposibile da trovare, se non in qualche scaffale di qualche polverosa libreria di qualche caserma.
Grazie per aver mantenuto il vivo il ricordo di questi caduti, che comunque, nonostante la citazione sul volumetto, se non fosse per la gentilezza di altri, e ora anche della tua, sarebbero davvero dimeticati.
Nota a margine. Mi capita durante le mie gite di imbattermi in cimiteri austriaci o tedeschi. Sono sempre molto stupido dell'efficenza dell'associazione che li cura, che è in pratica sovvenzionata dallo Stato ma sostanzialmente privata e sostenuta con donazioni e offerte. Vedendo come stanno andando le cose in Italia, dove già credo ci dimenticheremo presto anche dei sacrari con 20.000 caduti, sarebbe bello poter pensare a qualcosa del genere.
Triste che lo Stato non si occupi dei suoi caduti. Forse però, visto che lo Stato siamo noi... sarebbe giusto che ce ne occupasimo tutti, ognuno facendo la sua piccola parte. Tu l'hai giò fatta la tua parte. Grazie ancora.
Axtolf,
grazie per il tuo commento. Sarebbe interessante reperire la pubblicazione di Onorcaduti, provero' tramite la rete IDR (Istituto della Raccomandazione) Da un lato almeno si sa che il Cimitero esiste ufficialmente, da un lato e'triste la totale assenza di un saluto o ringraziamento italiano ufficiale a chi cura le tombe, in questo caso americani non piu' giovani ed ai Caduti stessi. Nello stesso Cimitero, vi sono 70 tedeschi, ogni anno il Console tedesco di Houston presenzia una cerimonia religiosa al Campo con un Pastore Luterano che recita una messa al Campo in lingua tedesca. Il Console germanico personalmente ringrazia i civili USA per la cura delle tombe e contribuisce simbolicamente alla cura.
Alla mia domanda, e gli Italiani ? un sorriso e semplice mai visti, eccetto 3 militari italiani nel 1991 e 92 di stanza in TX, il Console italiano si fece vedere per l'esumazione della salma del Cap. Banzi nel 2000, altrimenti mai visto. Qualche turista italiano visita il Cimitero, Ft.Reno e' sulla Route 66 e qualche ex prigioniero.
Una mia domanda all'Ambasciata e' rimasta "persa in fureria" e l'unico ufficio che si e' interessato e' UNUCI Miami e il COMITES di Houston, anche costoro tutti volontari non facenti parte della rete consolare italiana, bensi militari in congedo.
Personalmente non mi aspetto e chiedo nulla e la mia gratificazione e' il supporto e approvazione dei "naioni" su vecio.it e vodice.it
pionieri tridentina ha scritto:Luigi,
e' interessante il tuo commento. Per rifiutare, intendi che non vollero collaborare con gli americani ?
Esattamente. Analoghi comportamenti si ebbero anche fra i soldati prigionieri degli inglesi, fra cui certo famoso il caso di Emilio Bianchi, MOVM per il forzamento di Alessandria d'Egitto.
Qualche anno fa era uscito anche un film sul campo di Hereford, protagonisti Roy Scheider e Luca Zingaretti: http://it.movies.yahoo.com/t/texas-46/index-141912.html
Visto però quello che ha scritto Ax, la dimenticanza è forse più attribuibile alla solita leggerezza italica.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Visto però quello che ha scritto Ax, la dimenticanza è forse più attribuibile alla solita leggerezza italica.
Stando al volumentto la dispersione dei caduti negli Stati Uniti è data dal fatto che come i prigionieri tedeschi, molti vennero utilizzati come lavoratori, soprattutto in agricoltura, e mandati quindi secondo spazio/necessità sul territorio nazionale. I morti vennero seppelliti quindi dove si trovavano, da qui il fatto che si trovino pochissimi caduti italiani nello stesso cimitero. L'unica eccezione è a New York (ho il volumetto a casa, se di interesse vi dico la località corretta) dove sono stati sepolti circa 50 soldati, vittime di un bombardamento tedesco su un piroscafo inglese che portava prigionieri italiani e di altre nazionalità (non so i termini della cosa proverò a fare delle ricerche).
Amazing !!
Sono riuscito ad avere piu' informazioni da vecio.it che non dagli organi ufficiali italiani ( che non mi hanno neanche risposto, o meglio " si metta in fila ed aspetti il suo turno" ). Forse sono diventato piu' americano di quello che pensavo.
Grazie ancora delle informazioni.
Una richiesta, se possibile, fare una semplice nota di ringraziamento, anche in italiano, come ex alpini a Jessica e chi per essa, una volontaria che cura il Cimitero