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Luino - Secondo il Gip Battarino c'è una legge del 2001 che tutela i cimeli della Prima guerra mondiale
Il giudice convalida il sequestro, la Cadorna non si tocca
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Quel cantiere non tiene conto della legge del 2001 sulla conservazione dei cimeli della Prima Guerra mondiale. A sostenerlo è il giudice per le indagini preliminari che ha convalidato il sequestro del cantiere di via Campaccio a Voldomino messo in atto martedì scorso dal Nucleo di Polizia ambientale del Corpo forestale dello stato su volontà del magistrato Luca Petrucci.
Il Gip Giuseppe Battarino ha ravvisato la necessità di tenere i luoghi nella situazione attuale perchè non vengano danneggiati i reperti sotto terra. Lunedì scorso, 15 gennaio, alcune ruspe dell'impresa proprietaria del cantiere si erano mosse per volontà del proprietario che intendeva riportare alla luce la trincea in modo da tracciarne una planimetria ma senza alcuna autorizzazione in quanto pre-esisteva un'ordinanza del comune di Luino che aveva ottenuto il blocco dei lavori.
In quel terreno dove si vorrebbero costruire delle ville, a picco sul fiume Tresa, vi è una galleria sotterranea lunga circa un centinaio di metri costruita molto probabilmente durante la Prima guerra mondiale in attesa di un'invasione mai avvenuta da parte dell'Austria passando dalla Svizzera.
Questo complesso di gallerie è chiamato Linea Cadorna e nella nostra provincia è divenuto meta di turisti e appassionati. Proprio l'ente di Villa Recalcati ne ha resi èpraticabili decine di chilometri sparsi per le vallate sul confine con la Svizzera, con percorsi naturalistici e storici di rara bellezza.
Galleria fotografica: Sotto sequestro il cantiere sulla linea Cadorna
Venerdi 19 Gennaio 2007
O.M.
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