Arrestato Vittorio Emanuele Savoia
Potenza, associazione a delinquere
Vittorio Emanuele di Savoia, di 69 anni, è stato arrestato per ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza, Alberto Iannuzzi, nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal pubblico ministero, Henry John Woodcock. Nei confronti del principe, che si trova in carcere a Potenza, le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al falso e allo sfruttamento della prostituzione.
Secondo quanto si apprende, l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al falso farebbe riferimento a un vero e proprio "mercato" dei nulla osta per i videogiochi e altri apparecchi elettronici utilizzati per il gioco d'azzardo. Nella vicenda gli investigatori hanno scoperto legami con esponenti della criminalità organizzata siciliana. Quanto invece all'altra accusa, quella di associazione per delinquere finalizzata alla prostituzione, l'inchiesta farebbe riferimento al reclutamento di ragazze da offrire a clienti del casinò di Campione d' Italia.
Della vicenda si sta occupando il sostituto procuratore del Tribunale di Potenza, Henry John Woodcock, già titolare in passato di tante clamorose inchieste. Tra le più eclatanti quella nota come "Vip-gate" che nel dicembre del 2003 portò all'iscrizione nel registro degli indagati di 78 persone tra cui politici, due ministri, personaggi dello spettacolo e del giornalismo, funzionari di Ministeri, Comuni, enti pubblici per una serie di reati che andavano dall'associazione per delinquere per la turbativa di appalti all'estorsione, alla corruzione, al millantato credito ed al favoreggiamento. Un'inchiesta che si concluse con l'archiviazione degli indagati più noti ma alcuni fascicoli sono ancora aperti in altre Procure.
Prima dell'arresto Vittorio Emanuele era stato ospite a Lierna, nel Lecchese per donare alla parrocchia e all'intera comunità una preziosa campana appositamente forgiata con lo stemma di casa Savoia."Questo incantevole paesaggio tra lago e monti mi ricorda Montecarlo", aveva commentato Vittorio Emanuele.
I coinvolti
Le persone per le quali è stata disposta la detenzione in carcere sono sette: il principe Vittorio Emanuele di Savoia, il sindaco di Campione d' Italia, Roberto Salmoiraghi, Rocco Migliardi, Ugo Bonazza, Gian Nicolino Narducci, Achille De Luca e Massimo Pizza (questi ultimi due erano già detenuti in carcere, dove è stata loro notificata la nuova ordinanza del gip). Le sei persone agli arresti domiciliari sono: il portavoce del leader di An, Salvatore Sottile, Francesco Tarantino, Ignazio e Giuseppe Migliardi, Nunzio Massimo Laganà e Giuseppe Rizzani.
Il gip, indagine lunga due anni
"Come al solito non derogo ai miei doveri di riservatezza. Dunque, parlano per me le circa 2000 pagine del provvedimento che ho firmato, dopo un' attenta valutazione tecnico-giuridica dei fatti che il pubblico ministero ha prospettato nella richiesta di misura cautelare". Questa la risposta all'Ansa del giudice per le indagini preliminari di Potenza, Alberto Iannuzzi, che ha firmato l' ordinanza di custodia cautelare nei confronti del principe Vittorio Emanuele di Savoia e di altri 12 indagati. "Posso solo dire - ha aggiunto Iannuzzi - che si tratta di un'inchiesta molto delicata, che va avanti da oltre due anni".
Woodcock: niente da dire
"Non ho niente da dire, non parlo con nessuno": cosi' il pubblico ministero di Potenza Henry John Woodcock, titolare dell' inchiesta che ha portato all'arresto di Vittorio Emanuele di Savoia, ha risposto all'Ansa che lo ha raggiunto telefonicamente. Il magistrato - che sta seguendo l'esecuzione delle misure cautelari - è stato categorico: "Non dico nulla, non parlo mai delle mie inchieste". fonte tgcom.it