L'ho trovata tra vecchie carte in sede di Gruppo.
ECHI DAL DON
I ragazzi del mio paese
hanno mangiato
l'ultimo pane,
hanno bevuto l'ultimo vino,
cantando come usano i padri.
Poi, in fondo alla valle,
sono scomparsi.
Al di la' delle verdi montagne
han trovato giornate di odio
Hanno percorso le strade del mondo,
recando strumenti di guerra,
loro,i ragazzi della mia terra
che non sapevano odiare.
Loro, che a vent'anni
avevano gia' rughe
sul volto bruciato,
e portavano a spalle
fasci di grano.
Solo avessero avuto
una vanga e una falce,
gli avrebbero teso una mano
i cosacchi del Don.
E un fuoco avrebbero acceso
per guardarsi negli occhi
e capire
che tra loro non c'era la notte.
Ma incombevano oscuri disegni,
e l'alba
era ancora lontana.
Cosi', nella rossa buffera,
si sono perduti
i ragazzi della mia terra:
col freddo nel cuore
e sul labbro la mamma !
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E per questo
che su al mio paese,
quando cade la neve
e turbina il vento,
le madri lasciano gli alari
e vagano incerte
per la montagna
dove pare che odano
le voci dei figli
che tornano stanchi,
recando sul dorso
fasci di spighe
raccolte
nella piana del Don
( Giorgi Carli )