CACCIATORI DELLE ALPI
Sergente maggiore
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Glorenza

Navigando su internet mi sono imbattuto in un articolo dove risultava che la Caserma "Petitti di Roreto" di Glorenza fosse stata demolita nel 2003, qualcono può confermare la notizia?
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Confermo al 100%. sono stato a Glorenza a fine Febbraio per un giro alle "mie vecchie caserme" in Val Venosta e al posto della caserma di Glorenza ho trovato un bel mega-parcheggio... :cry: :evil: :twisted:
E nemmeno un cartello o una targa a ricordo di ciò che c'era prima... (:ink:)
E' proprio finita...
...Ma gli alpini non hanno paura

Art. Marco Zanetti
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wintergreen
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Alla Caserma Petitti di Roreto di Glorenza sono stato dal dicembre 1968 al maggio 1969 e quindi un po' del mio sudore c'è rimasto.
Preferisco però che al suo posto ci sia un parcheggio piuttosto che vedere, come mi è capitato passandovi una decina di anni fa, il cortile pieno di erbacce e i muri che cominciavano a scrostarsi.
Per le targhe idem: non servono, perchè quelli che cio tengono non ne hanno bisogno e agli altri non interessa!
Ai miei tempi chiesi al Comandante ed al Vice della 50 chi fosse il Generale Petitti di Roreto e non mi seppero rispondere (io però lo sapevo!)
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plutone
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wintergreen ha scritto:Alla Caserma Petitti di Roreto di Glorenza sono stato dal dicembre 1968 al maggio 1969 e quindi un po' del mio sudore c'è rimasto.
Preferisco però che al suo posto ci sia un parcheggio piuttosto che vedere, come mi è capitato passandovi una decina di anni fa, il cortile pieno di erbacce e i muri che cominciavano a scrostarsi.
Per le targhe idem: non servono, perchè quelli che cio tengono non ne hanno bisogno e agli altri non interessa!
Ai miei tempi chiesi al Comandante ed al Vice della 50 chi fosse il Generale Petitti di Roreto e non mi seppero rispondere (io però lo sapevo!)

Alcune immagini di quella che fu la caserma Petiti di Roreto!
La targa che ricorda il S.Ten Romanese è stata recuperata ed è custodita da qualche anno nel Museo Storico delle Truppe Alpine di Trento.
Ieri, ho sentito anch'io una strana sensazione nel parcheggiare la macchina in un luogo dove sono stato decine di volte per servizio!
Allegati
Alberi nella Cas. Petiti di Roreto giovedì 15 feb 2001.JPG
Alberi nella Cas. Petiti di Roreto giovedì 15 feb 2001.JPG (164.79 KiB) Visto 10375 volte
Gli stessi alberi nel parcheggio ex Cas. Petiti di Roreto sabato 12 mag 2007.JPG
Gli stessi alberi nel parcheggio ex Cas. Petiti di Roreto sabato 12 mag 2007.JPG (78.76 KiB) Visto 10376 volte
Targa dedicata al S.Ten Romanese.JPG
Targa dedicata al S.Ten Romanese.JPG (111.45 KiB) Visto 10376 volte
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Luigi
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wintergreen ha scritto: Per le targhe idem: non servono, perchè quelli che cio tengono non ne hanno bisogno e agli altri non interessa!
Non sono per nulla d'accordo.
C'è anche la via di mezzo di chi vuole sapere, pur senza avere i sentimenti profondi di chi ha vissuto direttamente.
Diciamo che in qualcuno rarissimo che ancora non è sceso al livello "anello nel naso" la targa avrebbe potuto promuovere pensieri del tipo "perbacco, prima una caserma di alpini e ora una crosta di bitume".
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


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Alla caserma di Glorenza noi andavamo a fare esercitazioni di movimento a terra simulando combattimenti e azioni in ambienti di città ...
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Art. Marco Zanetti
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Gio
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Lungi da me voler aprire una discussione pro Winter-pro Luigi, mi viene dal cuore dire la mia. Ho sempre condiviso gli scritti di Winter forse anche anagraficamente (tra noi ci sono soltanto pochi gg) ma trovo più giusto ciò che ha scritto Luigi. Capisco Winter che forse lo ha detto in un attimo di sconforto. L'ho pensato anche io. Ho visto il mio reggimento (1°Bersacor) perdere prima un btg carri e poi il secondo e poi andar via anche i bersaglieri e lasciar la caserma ad altri militari,manco di levaaaaaaa! I quali penseranno solo ad aspettare l'ora di "timbrare il cartellino" e scappar via. Penso a quante migliaia e migliaia di naioni ci passavano settimane intere senza uscire perché con 150 lire al giorno che ci facevi? Andavi in giro per Civitavecchia a........contar militari!!
Non so se e quanti mi capiranno,perdonate cmq il mio sfogo.
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Quoto in toto Giò...
Una testimonianza del passato dove migliaia di persone hanno vissuto un periodo (a mio parere significativo nel bene e nel male) della propria esistenza dovrebbe essere lasciata... ma purtroppo certi "scomodi" ricordi é meglio che sbiadiscano...
Fortunatamente non tutto il mondo é così... finché ci saranno persone come noi che hanno la sana abitudine di ricordare queste testimonianze (almeno a voce) resteranno...

Non sono d'accordo sulla parte inerente a quando uscivi cercavi solo militari... noi eravamo in cerca anche e soprattutto di ragazze locali... anche se l'impresa era ardua (paesino di 5.000 anime e coprifuoco dei locali al contrario...).
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Art. Marco Zanetti
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Non li cercavi, li trovavi e li contavi. Se ce la facevi erono tanti.
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Gio
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Non li cercavi, li trovavi e li contavi. Se ce la facevi erono tanti.
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Buriasco
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Ora Vi faccio arrabbiare.
Comprendo pienamente il Vs. pensiero per quantoiriguarda il ricordo di un ns. momento di vita vissuta. Quando entro in un'opera fortificata, caserma o qulsiasi "residuo militare" presente nel mio amato Friuli penso alle voci, all'ordine e disciplina della piazza d'armi, al battere del passo, al rumore degli acm o mezzi corazzati all'interno delle rimesse. Quando entro in una ex camerata penso a tutti i pensieri e discorsi "dei nostri Vent'anni"(sono convinto che a prescindere dagl'anni e dalle specilità  per tutti fosse lo stesso chiodo fisso :D ), alle radio nascoste che la domenica pomeriggio o alla sera rilanciavano le partite di calcio o le hit del momento nell'educato e rigoroso silenzio dei corridoi. Le brande allineate e borse squadrate con il cartone. Era un mondo in un mondo.
Guardare una foto d'epoca della naja di uno qualsiasi si vedono sempre Vite vissute con vigore e coraggio e quasi sempre c'è stampato un sorriso... tranne ovviamente quando si simulava la tipica foto da Rambo.
mi fa sempre impressione vedere una foto magari in bianco e nero che ritrae una caserma con il monumento, la piazza d'armi e con varie scritte o disegni con stemmi riportati sulle pareti. Rivedere la stessa caserma abbandonata con tutto uno sfascio, vetri rotti e soprattutto vedere i disegni scoloriti e scrostati mi lascia un grande amaro in bocca (e visitando le caserme e casermette della fanteria e degli alpini d'arresto mi è successo tantissime volte)...vedere poi la faccia degli ex è ancora peggio.
Per quanto mi riguarda cerco di immaginare quando la mia piccola Palmanova da 1000 abitanti era gremita dai 10000 militari delle 5 caserme presenti... ed ora l'unica caserma ancora attiva alle 1430 del venerdì è deserta...ma ora va così
Nel mio lungo pellegrinare per il Friuli militare ho visto milioni di metri quadrati abbandonati ed in uno stato talmente pietoso che l'unico business da farci sarebbe la demolizione. Abitare vicino ad una ex caserma attualmente signifca convivere con animali selvaggi e foreste di rovi, pericoli di crollo dei tetti e gente malsana, extracomunitari e delinquenti che usano i vari locali come rifugi di fortuna.
E intanto così la casa o il terreno che hai li vicino perde di valore...
i comuni non sanno e non hanno i soldi per recuperare i ruderi che restano dopo 20anni di abbandono e pertanto la fine più ovvia è un inutile parcheggio...o centro residenziale.
Resta purtroppo a noi "Najoni" il duro compito di ricordare e mantenere vivo il periodo storico.

saluti

paolo
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Io non mi sono per niente arrabbiato e condivido, sono anche dell'idea di Luigi, un cippo con targa non starebbe male, non troppo in vista, ma che ci sia. Vi è una enorme storia che non dovrebbe essere dimenticata.
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wintergreen
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Non discuto Luigi, anzi, vorrei essere anch'io della sua idea.
Ma sapete perché io non sono per le targhe e i cippi: perché dopo un poco nessuno li cura più e spariscono ricoperti dall'erba e dalla muffa.!
Ed il tutto diventa ancora più triste !
Ma potrebbe addirittura capitare, specialmente in AA, che qualcuno dica “alpini”, ma chi erano?
Forse faremo anche noi la fine dei bombardieri (in quanto sanno chi erano, ma senza andare su Internet?).

Parlando d'altro, Stinger51 ma davvero cercavate donne a Glorenza?
Ai miei tempi (nel 1969, quando non eri ancora nato) per noi era una città  bella ma vuota: proprio non ci considerava (è un eufemismo!) nessuno e, anche nei due bar che esistevano, cercavano di parlarci solo in tedesco!
L'unica cosa italiana ben accetta erano le lire!
Vedi come cambia il mondo
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Cercare é un eufemismo... ma se capitava non ci tiravamo indietro...
Ma non a Glorenza, troppo piccola... ma a Silandro o a Merano...
Ma si tornava in caserma a mani vuote...
Come tu sai Winter... i locali non ci vedevano di buon occhio... tanto che certe volte mi é capitato anche di ordinare la cena in tedesco... pur di essere considerato...
Ora invece da quello che so... rimpiangono e molto quegli "invasori"...
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wintergreen ha scritto:Non discuto Luigi, anzi, vorrei essere anch'io della sua idea.
Ma sapete perché io non sono per le targhe e i cippi: perché dopo un poco nessuno li cura più e spariscono ricoperti dall'erba e dalla muffa.!
Ed il tutto diventa ancora più triste !
Ma potrebbe addirittura capitare, specialmente in AA, che qualcuno dica “alpini”, ma chi erano?
Forse faremo anche noi la fine dei bombardieri (in quanto sanno chi erano, ma senza andare su Internet?).

Parlando d'altro, Stinger51 ma davvero cercavate donne a Glorenza?
Ai miei tempi (nel 1969, quando non eri ancora nato) per noi era una città  bella ma vuota: proprio non ci considerava (è un eufemismo!) nessuno e, anche nei due bar che esistevano, cercavano di parlarci solo in tedesco!
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Certo, visto da questa ottica hai ragione pure tu.

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