Avatar utente
cavalli
Maggiore
Maggiore
Messaggi: 4247
Iscritto il: sab feb 01, 2003 2:59 pm

alpini D.O.C.

leggo e copio:
caro collega,io sono un maresciallo guastatore inquadrato in una brigata alpina e sono della tua stessa opinione. siamo tutti del sud nella nostra caserma, nessuno di tradizioni alpine, nessuno si sente alpino, anche perchè siamo fondamentalmente guastatori per formazione professionale, ma i nostri comandanti carrieristi vogliono essere elogiati dall'ana e godere dei vantaggi che gli "amici politici" dell'ana possono dare ci spacciano per fieri alpini alle cerimonie.
io sinceramente tengo a precisare quando parlo con qualcuno di nn essere alpino, ma fieramente guastatore!
lo vorrei dire ad alta voce anche alle cerimonie quando qualcuno ci chiama alpini, ma purtoppo nn si può, ma spero che invece di invitare i labari dell'ana, qualche volta, vengano invitati quelli dell'anget per affermare la nostra vera appartenenza e il nostro vero spirito di corpo, quello dei genieri, che ha fiere tradizioni, seconde a nessuno.
qualcuno si vergogna forse di essere geniere? io no, anzi mi vanto di quello che faccio e quello che sono e spero che i comandanti mediocri che dobbiamo sopportare anno dopo anno si convincano di questo e dei sentimenti che ci uniscono, noi soldati italiani del sud, genieri e mai alpini.
inviato: Mer Mar 08, 2006 10:58 pm Oggetto: A tutti gli Alpini nati!!!!!!!!!!!!!! Rispondi Citando Ciao a tutti, sono un (CMS) Alpino guastatore di una caserma del nord Italia, e volevo fare chiarimento sui discorsi fatti dai nostri Generali, in quanto noi dovremmo essere dei fieri Alpini!!!!!!!!!!!!

Io ho molto rispetto per il corpo degli Alpini che e' nato al nord Italia durante le guerre mondiali, formato prevalentemente da giovani che conoscevano bene la propria terra, le proprie montagne, ed hanno dato un grosso contributo grazie alle loro conoscenze territoriali.
Ma, adesso chiedo a voi comandanti, con tutto il rispetto degli Alpini, io in fondo al cuore non mi sento e non ho mai pensato di esserlo, visto che provengo dalla cara Sicilia. La mia mente, i miei sogni,le mie speranze e il mio cuore chiamano sempre la mia mia terra, i miei paesani, la mia amatissima Palermo. E' il mio cuore che scrive.
Comunque sono fiero di essere un soldato italiano del sud che presta servizio al nord, pur essendo lontano dai cari, dagli amici, dai fratelli, da tutto e da tutti, ma che vorrebbe tanto poter prestare servizio nella propria terra, Palermo.

Direi che queste due lettere meritano una profonda riflessione da parte di cui vuole alpini a tutti i costi!
la max trid. :D
Avatar utente
Gian Luca
Maresciallo Ordinario
Maresciallo Ordinario
Messaggi: 565
Iscritto il: gio mag 20, 2004 1:11 pm
Località: Faenza/Bologna

eccome no, alpini nati "durante le guerre mondiali" .... :shock:

No no no ma sono qui eh, attendo a braccia conserte, con olimpica calma, un commento di Abbadia......
:lol:

:cry: :( :cry: :(
E siccome aveva un fisico forte, ed era alto e ben fatto, lo assegnarono all'artiglieria alpina... (M. Rigoni Stern)
Avatar utente
Luigi
Capitano
Capitano
Messaggi: 3075
Iscritto il: sab dic 14, 2002 4:12 pm
Località: Piacenza

Uno che vuole gli Alpini a tutti i costi ha letto e riflettuto.
Quando una fuoriserie non va, si rottama come fosse un'utilitaria con 200.000 chilometri? Direi proprio di no.

Non confondiamo la causa con l'effetto.
Gli alpini sono in degrado progressivo perchè c'è personale non all'altezza, e non comandato come si deve, non il contrario.
Quindi la soluzione non è buttare via il bambino, ma l'acqua sporca.
Poi, se uno che ha giurato fedeltà  all'Italia antepone a questa Palermo... :(
Non voleva andare negli Alpini? O non voleva andare al nord, come mi sembra di capire? Se è uomo prende e se ne va, altrimenti vivacchia in attesa della pensione.
Mandi.
Luigi

P.S.: visti i risultati, mi piacerebbe conoscere i nomi dei politici vicini agli Alpini. Altrimenti è la solita dietrologia italica.
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


Immagine
Avatar utente
Abbadia
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2136
Iscritto il: mer feb 26, 2003 12:42 pm
Località: imperia

Caro Gian Luca,
che dire ?
Che sono d'accordo coi due ragazzi che scrivono !!!

Sarebbe interessante conoscere il motivo per cui sono "negli alpini" ; certamente non hanno fatto domanda ; con molta probabilita' il cappello che portano in testa é la conseguenza della loro pochezza professionale e della loro scarsa attitudine.
Quando ho fatto il corso ACS le cose funzionavano in questo modo :
C'era una gradiatoria di merito a fine cosro....il primo decimo sceglieva la destinazione, il resto era destinato tenendo conto della posizione conseguita in graduatoria...
Chiaramente gli ultimi si trovavano ( a meno di raccomandazioni ) ad almeno mille km da casa.
Non tutti hanno chiesto " Alpini " come il sottoscritto.
A quanto pare oggi funziona piu' o meno uguali, ed é logico.
Diversamente perché un ragazzo di Palermo dovrebbe essere spedito in Friuli ?
Quindi nessuna domanda diportare il cappello.
Quindi logico che loro ci tengano a precisare che di alpino non hanno nulla, la loro massima aspirazione é andare vicino a casa...altro che penna...
Quindi il loro ragionamento non fa neppure una piegolina....
Facciamo il ragionamento opposto.
Gia' non ci sono volotari...nordisti che voglio andare nelle TTAA , immaginate quanti sarebbero se dovessero andare in Sicilia????
Quindi non scandalizziamoci di leggere quello che scrivono i due ragazzi.
La cosa che mi da fastidio é che si continui a dire che con questi ragazzi si fanno continuare a vivere gli Alpini...
Che questi ragazzi un giorno saranno il rinforzo dell'Ana...e cavolate di questo genere.
Certo rimangono i nomi delle Brigate...dei Reggimenti....delle compagnie...e allora.
Qualcuno aveva anche proposto di mettere il logo " ferrari " sulla Duna per venderla .....ma duna restava......
Questi ragazzi odiano " gli Alpini" perché é quel cappello che li fa stare lontano da casa...che li fa magari faticare ( non ci credo ) , si sentono un po' presi in giro quando sentono certi discorsi e sono d'accordo con lo.
Non é pensabile , Luigi , se sono uomini se ne vadano....
Sono li per un lavoro, probabilmente per emtrare in Polizia o VVFF , sono li' per la pagnotta, non si possono permettere di fare tanto gli schizzinosi, e infatti, a sentire Beppe, la maggior parte di loro gli schizzinosi non li fanno; aspettano solo l'occasione buona per buttare il cappello.
E io dovrei incazzarmi ? Ma neppure per sogno !!Quel "cappello" non é il mio....non ha niente a che vedere con quello che gli Alpini rappresentano per me e per voi...
E solo un copricapo e managgia é o' pitale !!!! e prima lo eliminiamo e meglio é....prima che sia troppo tardi e si faccia confusione...

Saluti

Abbadia Ga Tau
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Abbadia ha scritto:Caro Gian Luca,
che dire ?
Che sono d'accordo coi due ragazzi che scrivono !!!

Sarebbe interessante conoscere il motivo per cui sono "negli alpini" ; certamente non hanno fatto domanda ; con molta probabilita' il cappello che portano in testa é la conseguenza della loro pochezza professionale e della loro scarsa attitudine.
Quando ho fatto il corso ACS le cose funzionavano in questo modo :
C'era una gradiatoria di merito a fine cosro....il primo decimo sceglieva la destinazione, il resto era destinato tenendo conto della posizione conseguita in graduatoria...
Chiaramente gli ultimi si trovavano ( a meno di raccomandazioni ) ad almeno mille km da casa.
Non tutti hanno chiesto " Alpini " come il sottoscritto.
A quanto pare oggi funziona piu' o meno uguali, ed é logico.
Diversamente perché un ragazzo di Palermo dovrebbe essere spedito in Friuli ?
Quindi nessuna domanda diportare il cappello.
Quindi logico che loro ci tengano a precisare che di alpino non hanno nulla, la loro massima aspirazione é andare vicino a casa...altro che penna...
Quindi il loro ragionamento non fa neppure una piegolina....
Facciamo il ragionamento opposto.
Gia' non ci sono volotari...nordisti che voglio andare nelle TTAA , immaginate quanti sarebbero se dovessero andare in Sicilia????
Quindi non scandalizziamoci di leggere quello che scrivono i due ragazzi.
La cosa che mi da fastidio é che si continui a dire che con questi ragazzi si fanno continuare a vivere gli Alpini...
Che questi ragazzi un giorno saranno il rinforzo dell'Ana...e cavolate di questo genere.
Certo rimangono i nomi delle Brigate...dei Reggimenti....delle compagnie...e allora.
Qualcuno aveva anche proposto di mettere il logo " ferrari " sulla Duna per venderla .....ma duna restava......
Questi ragazzi odiano " gli Alpini" perché é quel cappello che li fa stare lontano da casa...che li fa magari faticare ( non ci credo ) , si sentono un po' presi in giro quando sentono certi discorsi e sono d'accordo con lo.
Non é pensabile , Luigi , se sono uomini se ne vadano....
Sono li per un lavoro, probabilmente per emtrare in Polizia o VVFF , sono li' per la pagnotta, non si possono permettere di fare tanto gli schizzinosi, e infatti, a sentire Beppe, la maggior parte di loro gli schizzinosi non li fanno; aspettano solo l'occasione buona per buttare il cappello.
E io dovrei incazzarmi ? Ma neppure per sogno !!Quel "cappello" non é il mio....non ha niente a che vedere con quello che gli Alpini rappresentano per me e per voi...
E solo un copricapo e managgia é o' pitale !!!! e prima lo eliminiamo e meglio é....prima che sia troppo tardi e si faccia confusione...

Saluti

Abbadia Ga Tau
Scusa Abbadia, ma i due tizi, e specialmente il primo, non sono li per entrare nelle FF.OO., quello è un Maresciallo, suppongo con anni di servizio sulle spalle. Lui, più di tutti gli altri, dovrebbe fare quanto suggerito da Luigi: o chiede il trasferimento verso le solatie piagge dello stivale, oppure tace. Se il trasferimento non glielo danno (scommetto che lo ha chiesto) un motivo ci sarà , e non sta né a lui né a me giudicarlo. Santo Cielo: ma i CC, che per la stragrande maggioranza sono Meridionali, che dovrebbero dire quando li mandano più a nord del Tevere, cosa che succede da più o meno un secolo? E guarda che anche loro sono li per la pagnotta, come tutti coloro che lavorano, indipendentemente dal lavoro che fanno, a cominciare dal sottoscritto.

Per il resto: tutto ciò non fa che confermare che l'errore non sta nelle persone ma nei metodi di arruolamento 8 e successivi inquadramento contrattuale) in primis e nell'addestramento in secundis.

Neppure io mi sentivo Alpino quando scesi dal treno a Maja Bassa; anzi, per dirla tutta non ci volevo avere nulla a che fare con Penne, Aquile eccetera. Ma poi le cose sono cambiate e bada bene che non c'erano corsi di "propedeutica Alpina" o cose del genere.

Se tutto ciò non succede oggi, è nel manico che si deve guardare. E la prima cosa che mi ha fatto capire che la Penna significava qualche cosa di diverso dagli altri è stata facendo un confronto con gli altri, che la Penna non l'avevano. Sapete tutti a che cosa mi riferisco: dalla pulizia delle camerate al muoversi in giro per la caserma all'atteggiamento in adunata. Questo tipo di confronti ti faceva automaticamente sentire forse superiore e migliore, sicuramente differente e orgoglioso di tutte le lamette che avevi dovuto s... (ci siamo capiti) per arrivare fino a li.

Se oggi l'alpino medio gira per la caserma con gli occhiali a specchio, le mani in tasca e la stupida da conge, mica è colpa solo sua: così come se ad un bambino non insegni, magari con le cattive, che la cacca si fa in bagno e non dove gli capita, altrettanto è vero per i professionals. Glielo devi inculcare a martellate in testa, se necessario, che la Penna significa essere diversi dagli altri, in tutto, a cominciare dal rispetto per se stessi.

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
Hellis
Tenente
Tenente
Messaggi: 2617
Iscritto il: ven gen 24, 2003 2:22 pm
Località: Parma

Miseriaccia zozza mi tocca dar ragione a Federico!!! Fede, ti quoto e ti straquoto.
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Hellis ha scritto:Miseriaccia zozza mi tocca dar ragione a Federico!!! Fede, ti quoto e ti straquoto.
:shock: :shock:

Starò mica diventando comunista eh?

:lol: :lol: :lol:

Grazie, comunque!

:D
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
Hellis
Tenente
Tenente
Messaggi: 2617
Iscritto il: ven gen 24, 2003 2:22 pm
Località: Parma

Federico ha scritto: Starò mica diventando comunista eh?
:D
...perchè ce n'è qualcuno fra noi? :D
Avatar utente
Abbadia
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2136
Iscritto il: mer feb 26, 2003 12:42 pm
Località: imperia

Tutto bello e tutto giusto quello che dici Federico ( e che Hellis the red ha quotato ) , ma che dovrebbero fare quei due?
Essere felici di essere Alpini ?
Far finta di esserlo ? ( cosa che stanno ufficialmente facendo)
Dovrebbero fare loro una " iniezione di alpinita' " ? E poi chi dovrebbe farla.?........ma fatemi il piacere....io ho ricordi della naja che mi fanno essere molto pessimista proprio su questo argomento...
Visto pochissime firme che trasudassero spirito alpino, se non quello " ufficiale" , pomposo e retorico...ben distante da quello dei najoni...
L'alpino si formava sul campo, non certo per opera dei " superiori" , almeno cosi' nel mio caso...l'alpino dentro intendo, al di fuori della capacita' bellica e militare ; e se devo dire , si formava proprio nel cercare di porre rimedio a certe mentalita' e a certi atteggiamenti.
Forse noi eravamo un repartino un po' particolare, quindi magari non facciamo testo, pero' vi devo dire che il mio pensiero é che se l'ambiente non é almeno in buona parte ricettivo ( almeno potenzialmente ) difficilmente si riesce a inculcare qualche cosa.
Quanto a quello che si provava durante naja, certo l'orgoglio di essere speciali e di essere migliori...ma l'Amore per il Capello nel senso che intendiamo noi oggi...mahhh certo sono piu' le volte che si malediva che quelle che si benediceva.....come si maledicava la naja, a meno che non si fosse la caldo di una fureria o di un magazzino..., ma a pestar fiocca...a battere i denti dal freddo...beh credo che parecchi avrebbero qualche volta voluto far cambio con un bel buffaiolo imboscato.
Se non c'é ..predisposizione , con il condizionamento forzato si formano fanatici....non alpini.
E ora manca proprio la materia prima da plasmare , e nel modo piu' assoluto, per provenienza, per formazione mentale , per impiego, per motivazione .
Che chi dovrebbe plasmare non si impegna ...quello é vero...ma non é una novita'.....
Saluti

Abbadia Ga Tau
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Se i due tizi sono di stanza a Trento, leggo nel sito E.I., la parola Alpino non ce l'hanno nemmeno nel nome del Reparto, che è il 2° Rgt Guastatori. Se invece stanno a Torino sono del 32° Rgt. Guastatori Alpini, l'unico con "Alpino" nel nome. Volendo essere molto cattivi, al figlio della bella Sicilia, direi che stare a Torino, se è li che sta, non credo che lo possa far sentire molto lontano da casa: di suoi conterranei ne trova fin che vuole, anche di quelli che hanno fatto la naja negli Alpini.

Faccio notare che di Reggimenti di Guastatori ce ne sono 6, più uno Paracadutisti ed uno Alpini, per un totale di 8 Reggimenti. Non calcolo la Brigata Genio e la Scuola. Le probabilità  di finire in uno dei sei "normali" sono quindi ben maggiori di quelle di subire l'onta di indossare la Penna.

Si badi bene: queste sono TUTTE cose che uno sa prima ancora di arruolarsi. Non vuoi fare l'Alpino? Chiedi di andare in Cavalleria. Altrimenti se ti "senti guastatore" sai che hai almeno 2 (1 e mezza?) probabilità  su 8 di vederti mettere una Penna sul Cappello. Non ti va di rischiare? Evita i Guastatori. Ti ci mandano lo stesso nei Guastatori con la Penna? Sfiga, che come si sa ci vede benissimo. Ma la più che comprensibile scontentezza dei singoli di essere negli Alpini, non autorizza alcuno a sbraitare per una morte del Corpo, che uno si sente Guasta e non Alpino, (artigliere e non Alpino, Parà  e non Alpino, tutte cose già  sentite).

Tutto ciò puzza, è la parola giusta, di smisurato egoismo, di egocentrismo. Siccome tu non ti ci senti, sotto a quella Penna, bisogna eliminare la Penna. Che è come dire che non sei tu al posto sbagliato, ma è il posto che è sbagliato per te, e quindi non sei tu che devi o cambiare posto o adattarti, ma è il posto che si deve adattare a te.

Da qui nascono tutte le elucubrazioni sulla supposta e mai dimostrabile "inutilità " degli Alpini al giorno d'oggi, sulla "non rispondenza alle attuali esigenze operative di un addestramento Alpino" (cfr. ad esempio su paginedidifesa il thread Alpini Oggi e Alpini ieri) e via di cretinaggini elencando. Non è che gli Alpini non servono: è che alcuni (tanti o pochi non so), non hanno voglia/tempo/danaro di diventarlo. E, da buoni itagliani, prima di ammettere una propria inadeguatezza alla situazione, si sbraita sull'inadeguatezza della situazione a noi stessi.

Umiltà , santiddio!

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
cap. rinaldo
Sergente
Sergente
Messaggi: 291
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:13 pm
Località: VICENZA

Scusate, io sento tanto parlare di Penna e di altro ancora, ma sono arciconvinto che quelli che mancano sono gli a*******i, in conseguenza del cambio che ha subito la nostra società  nel campo del benessere, con la conseguente entrata nelle caserme delle mamme (ai tempi della leva) :twisted: e di altre amenità . :cry:

Ho ben presente nel ricordo un GENIERE ALPINO, di Torino, ma il cognome del quale (privacy) indicava benissimo che era proveniente da un territorio molto a sud del Tevere, in quel di Gemona del Friuli durante la mia permanenza alla Brigata Julia per l'addestramento di secondo ciclo. Prima uscita con lo zaino affardellato, e questo ragazzo, con espressioni vocali che indicavano chiaramente la sua origine meridionale, quasi in lacrime, affermava di non farcela. Spronato dai miei solleciti, ma molto più dalle “COLORITE ESPRESSIONI” dei najoni, è riuscito a completare l'escursione. Non so se sia stata la mia comprensione, o gli epiteti dei suoi colleghi, (propendo per la seconda ipotesi), ma il risultato è stato che quel ragazzo in tutte le altre escursioni, campo invernale compreso, è sempre rimasto attaccato al culo del comandante del suo plotone, e io non l'ho più visto dalla parti dell'ufficiale di coda.

Da questo io ricavo che non è certo la latitudine del paese natio che conferisce la patente di Alpino, bensì motivazioni interiori e la sana consapevolezza di appartenere ad un corpo che possiede qualcosa “di più”. :-)(-:

Per quanto riguarda il maresciallo “guastatore”, pur riconoscendo la sua marcata propensione per l'arma del Genio, io credo che egli debba fare una profonda riflessione sul termine “ALPINO”, che sicuramente, per lui che si sente guastatore, è un accrescitivo e non un diminutivo.
(:w:)

P.S.: Carissimo GA Abbadia, per me è stato un tormento leggere le espressioni del Maresciallo, e non trovo alcuna giustificazione alle sue affermazioni.

GA cap. rinaldo
gnaca na piega
Avatar utente
brisky
Sergente maggiore
Sergente maggiore
Messaggi: 368
Iscritto il: gio apr 15, 2004 3:44 pm
Località: Tromello (PV)

Mi sento coinvolto in discorso... e rispondo subito:

La Battisti di Trento, è vero, ufficialmente si chiama "2° reggimento Genio Guastatori", con fregio alpino dei Guasta appeso fuori dalla carraia. Però effettivamente nel suo nome di reparto non c'è scritto Alpino, anche se il fregio dice tutt'altro. Per trovare segni di Alpinismo bisogna entrare nel nome della caserma, nel parlatorio (foto di Battisti, 6° Alpini), e nel ruolo che hai quando sei lì dentro: G.A. meglio tradotto come Geniere Alpino o Guastatore Alpino, a seconda di chi ti spiega le cose...

Ma questo maresciallo, è mica forse il capoufficio addetto alle trasmissioni, che da sempre vantava di voler essere della Cavalleria?

Magari lo conosco pure!
G.A. Brisky - 9°/99 - Trento, btg "Iseo"
ospite "infiltrato" presso il Gruppo Gavardo (BS)
Avatar utente
Luigi
Capitano
Capitano
Messaggi: 3075
Iscritto il: sab dic 14, 2002 4:12 pm
Località: Piacenza

Ababdia ha scritto:Non é pensabile , Luigi , se sono uomini se ne vadano....
Sono li per un lavoro, probabilmente per emtrare in Polizia o VVFF , sono li' per la pagnotta, non si possono permettere di fare tanto gli schizzinosi, e infatti, a sentire Beppe, la maggior parte di loro gli schizzinosi non li fanno; aspettano solo l'occasione buona per buttare il cappello.
È tanto impensabile, comportarsi da uomini, che due li ho conosciuti perfino io. Napoletani, appena usciti dal RAV, destinati ad un reggimento alpini. Chiesto ed ottenuto il congedo. Non condividevo la loro scelta, ma li rispettavo (aggiungo: a Napoli non avevano lavoro, al momento).
Ma comportarsi da uomini non è solo andarsene. Se non vogliono farlo, basta non sputare nel piatto in cui si mangia. Come diceva un mio tenente, c'è gente nell'EI che dovrebbe baciare in terra dove passa un VM...

E si potrebbe concludere dicendo che gente che pensa *solo* alla pagnotta in un esercito non dovrebbe essercene. Stiamo parlando di gente che, se servisse, dovrebbe sparare con una mano, e con l'altra risistemare ogni tanto la guancia che si rovescia sulla culatta della mitragliatrice. Sergente Piombi, se qualcuno ha buona memoria.
E questi si lamentano perchè sono di stanza nel nord Italia, in pace, con 36 ore lavorative settimanali e nessuno che li può licenziare.

Lo ripeto. Questa gente, è il problema. Non gli alpini.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


Immagine
Avatar utente
Von Kleist
Sergente maggiore
Sergente maggiore
Messaggi: 494
Iscritto il: mar ott 19, 2004 4:04 pm
Località: Battipaglia (SA)

Sono d'accordo con Luigi, anche se non mi pare che i militari in questione sputino nel piatto in cui mangiano, dicono la verità : che motivo hanno di essere fieri di stare negli alpini oggi come oggi?
La risposta è nessuno!
1) perchè non sanno proprio che significa essere alpini,
2) perchè nessuno glielo ha insegnato!
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
Avatar utente
Lele
Colonello
Colonello
Messaggi: 6575
Iscritto il: lun dic 09, 2002 11:08 am
Località: Anzola dell'Emilia (Bo)
Contatta: ICQ Yahoo Messenger

Von Kleist ha scritto:Sono d'accordo con Luigi, anche se non mi pare che i militari in questione sputino nel piatto in cui mangiano, dicono la verità : che motivo hanno di essere fieri di stare negli alpini oggi come oggi?
La risposta è nessuno!
1) perchè non sanno proprio che significa essere alpini,
2) perchè nessuno glielo ha insegnato!
Non serve spiegarlo, bisogna capirlo da soli come, penso, sia capitato alla maggior parte di noi....sotto il Po.
Alp. Malaguti Daniele
Anzola dell'Emilia (Bo)
8/97
Gente che vedo........
........Pioppa che lascio!!!

Torna a “Vita Alpina di tutti i giorni - Sola Lettura”