Figurati, Winter, che io ho dovuto imparare due linguaggi naja differenti, anzi tre.
Uno a Merano, uno a Rivoli ed uno qui
A Rivoli il concetto di fra se pur presente non era molto sviluppato. Raramente, se pure l'ho mai sentito, ho udito qualcuno dire frasi tipo "i miei fra" eccetera. A Merano l'espressione sorelle l'ho sentita, ma essendo andato io via da li ben prima che la consapevolezza di essere qualche cosa di più dell'ultimo arrivato si facesse strada in me, non è mai stata parte del mio (nostro) vocabolario: il concetto di scaglione ritengo che si formi non prima dell'arrivo di (almeno) quello successivo.
Pioppa è un termine che ho imparato qui. A Merano c'erano gli effetti della Massa (giusta, sbagliata, troppa, poca eccetera) di chi stava sopra di te, bacada mi suona familiare. A Rivoli erano "i mesi", o la domanda (retorica) "scajun!?", a cui il figlio, o meglio, il rospo, non doveva nemmeno rispondere.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86