Gian Luca ha scritto:Grazie.
Io gli Sten fighetti non li ho mai sopportati.
Fra l'altro, Federico, non ho mai capito con quale criterio uno Sten è scelto quale osservatore, tu ne sai qualcosa?
Peccato che nell'86, dopo un bel mazzo nella terza batteria da montagna a Bracciano, il tuo sten fosse un po' nipote
Devo dire che da sten ho avuto mille difetti ma lavorare con la naja e per loro era una delle più belle soddisfazioni: ci sedeva sulle code, si puliva col break free, si spiegava il funzionamento dei congegni, ci si sporcava, si fumava una paglia, si scherzava, si parlava di calcio e ragazze. Era una delle rare volte in cui sfruttavi quello che ti avevano insegnato e, allo stesso tempo, potevi esprimere la tua personalità .
Vedere gli sten in piedi a coordinare, verificare, controllare, le braccia conserte senza muovere un ditino - pronti a un rittisezioneattenti se arrivava il capitano o il comandante di gruppo - per me esprimeva una distanza fra ufficiale e soldati che negli alpini, per giusta tradizione e usanza, doveva essere minima.
Criteri di scelta:
si tratta di una mia sensazione educata dall'esperienza vissuta ma secondo le cose andavano così:
1) Buon Inglese--> osservatore
2) Hai fatto girare il birlo al Capo? --> osservatore
3) Il Capo non sa dove metterti e non ha tempo di pensarci? --> osservatore (o posto comando)
4) Conosci bene la topografia, hai un buon colpo d'occhio nel valutare le distanze e sai fare bene i calcoli a mente? (millesimi dal binocolo eccetera) --> osservatore
Il mio Sten storto di prima, in tutta onestà , rientrava nella categoria 1, essendo madre lingua. Ma: gli Sten mi raccontavano che era tradizione al Corso, a Bracciano, secondo cui i primi classificati del corso potevano scegliere la destinazione (cioè, solitamente, si fiondavano il più possibile vicino a casa) mentre l'ultimo/gli ultimi venivano d'ufficio spediti nella caserma il più lontano possibile dalla residenza del malcapitato. Ora: prendi una cartina e dimmi qual'è il Gr.A.Mon
più lontano da Pordenone, residenza dello Sten di cui sopra
Aggiungo che lo stesso criterio valeva per gli Artiglieri, anche se la scelta era fatta forse con più scrupolo, anche perchè c'era più "materiale" tra cui scegliere. Io finii ai Radiofoni per via della mia conoscenza dell'Inglese. Il capo dei Radiofoni, dell'8/85, scaglione numericamente molto potente in Batteria, nonchè Radiofono del Capo, mi mise negli Osservatori, essendo i posti più "comodosi" (Recce, Posti Comando, Capo e ViceCapo) già occupati ("sei figlio e ti fotti"). Invece negli Osservatori posto ce n'era sempre... un po' di sbalzo e un buon BAL non si negano a nessuno, che diamine

.
Tornando allo Sten storto: non è che fosse cattivo... può pure essere che noi non ci si sia mai pigliati ma io proprio non lo sopportavo. E non ero da solo, dal momento che il suo soprannome ufficiale era Stortos cioè una sorta di crasi tra la parola "storto" ed il suo cognome

. Il fatto era che al momento del mio arrivo, lui era lo Sten Vice-Conge, e si sarebbe dovuto congedare di li a non molto. Ma mise firma...
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86