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Von Kleist
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Artiglieria da Montagna: cosa sostituirà l'FH70?

Ho letto da qualche parte che l'odierna artiglieria da montagna è in attesa di un fantomatico pezzo superleggero da 155mm e che nel frattempo sta usando gli FH70.
Questa notizia rende da parte mia un pò più logica l'adozione da parte dell' Artiglieria da Montagna dell'FH70 come soluzione provvisoria. Ma mi chiedo: quando arriverà  questo nuovo pezzo? Qualcuno ne sa qualcosa? :?:
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Federico
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A quanto mi consta non erano solo i Montagnini ad aspettare un nuovo pezzo, ma tutta l'Artiglieria (trainata).

Il pezzo in questione, UFH, lo trovi descritto qui:

http://www.army-technology.com/projects/ufh/

Siccome però il progetto di acquisto è stato cancellato, mi sa che aspettano per nulla: tanto mica gli daranno qualcosa di nuovo. Dirò di più: per me è l'Artiglieria che verrà  tolta di mezzo. Forse rimarrà  qualcosa con dei mortai, ma obici, ho i miei dubbi.

Ciao

P.S.: naturalmente il termine "ultraleggero" è relativo: questo obice pesa pur sempre 3.700 chili circa. Pochissimi rispetto ai "colleghi", come gli FH70, ma mica è una piuma...
Art. Federico
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Von Kleist
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Aspita lo facevo più piccolo!
Potrebbe essere un degno pronipote del 155/23 ma non potrà  mai prendere il posto del 105/14...
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cavalli
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a parte il fatto che l'artiglieria da montagna non esiste più' diffatti la chiamano artiglieria terrestre (altra cazzata) con il corso che ha preso la forza armata, missioni di pace e altre amenità  che senso ha l'acquisto di simil ordigni! rivoio i muli e il 105/14
la max trid. (:ink:)
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Pierpa
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Io come Cavalli rivoglio i muli, ma assieme al 75/13! :lol: :twisted: :? :cry:
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Gian Luca
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Addio
alla scompo-ricompo
alla messa in batteria
all'allestimento per la marcia
al servizio al pezzo
agli scattiavuotoricaricate
alle corse delle squadre che scorrazzavano con gli obici
a portarsi in giro di corsa gli intermedi per punizione
alle pinciate appena entrati in magazzino obici
alle abboccate umilianti
agli errori dell'ettogrado
al SAGAT e alle tavolette
alle paline e ai falsi scopi
ai goniometri
alle buche dell'osservatore
alle scuole tiro
alle sistemazioni degli accessori come da libretta
alle scampanate
alle mimetizzazioni dei pezzi
allo spara e sparisci
ai botti del 105
ai voli dei puntatori
ai pistri

ai per Santa Barbara Gruppo
per Santa Barbara Batteria
per Santa Barbara Primo pezzo
E siccome aveva un fisico forte, ed era alto e ben fatto, lo assegnarono all'artiglieria alpina... (M. Rigoni Stern)
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Luigi
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Gian Luca ha scritto:Addio
alla scompo-ricompo
alla messa in batteria
all'allestimento per la marcia
al servizio al pezzo [...]
Gian Luca, grazie!
Manzoni ti fa un baffo!
Mandi.
Luigi
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Gian Luca
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:oops: :oops:
Grazie per la tua gentilezza, mi è venuta d'istinto.
E siccome aveva un fisico forte, ed era alto e ben fatto, lo assegnarono all'artiglieria alpina... (M. Rigoni Stern)
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gianlucapc
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Bravissimo collega Gianluca , sia di nome che di fatto, con la tua lista quasi manzoniana mi hai fatto tornare indietro di 10 anni.

Purtroppo tutti i pezzi scomponibili o someggiabili sono ormai relegati in un passato che potremo solo noi ricordare e portare avanti con le nostre tradizioni.

Ciao a tutti
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Federico
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Le buche dell'osservatore...

a volte mi sognavo di essere una talpa... l'Osservatorio Tattico è un vero incubo per i Radiofoni dei Nuclei Osservatori (perchè l'Osservatore vero è proprio era una Sten, "storto" nel mio caso e lui, il BAL, non lo sfiorava nemmeno con lo sguardo).

Bei versi, Gian Luca. I miei complimenti.

Ciao
Art. Federico
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Gian Luca
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Grazie.

Io gli Sten fighetti non li ho mai sopportati.
Fra l'altro, Federico, non ho mai capito con quale criterio uno Sten è scelto quale osservatore, tu ne sai qualcosa?
Peccato che nell'86, dopo un bel mazzo nella terza batteria da montagna a Bracciano, il tuo sten fosse un po' nipote :wink:
Devo dire che da sten ho avuto mille difetti ma lavorare con la naja e per loro era una delle più belle soddisfazioni: ci sedeva sulle code, si puliva col break free, si spiegava il funzionamento dei congegni, ci si sporcava, si fumava una paglia, si scherzava, si parlava di calcio e ragazze. Era una delle rare volte in cui sfruttavi quello che ti avevano insegnato e, allo stesso tempo, potevi esprimere la tua personalità .
Vedere gli sten in piedi a coordinare, verificare, controllare, le braccia conserte senza muovere un ditino - pronti a un rittisezioneattenti se arrivava il capitano o il comandante di gruppo - per me esprimeva una distanza fra ufficiale e soldati che negli alpini, per giusta tradizione e usanza, doveva essere minima.
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Federico
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Gian Luca ha scritto:Grazie.

Io gli Sten fighetti non li ho mai sopportati.
Fra l'altro, Federico, non ho mai capito con quale criterio uno Sten è scelto quale osservatore, tu ne sai qualcosa?
Peccato che nell'86, dopo un bel mazzo nella terza batteria da montagna a Bracciano, il tuo sten fosse un po' nipote :wink:
Devo dire che da sten ho avuto mille difetti ma lavorare con la naja e per loro era una delle più belle soddisfazioni: ci sedeva sulle code, si puliva col break free, si spiegava il funzionamento dei congegni, ci si sporcava, si fumava una paglia, si scherzava, si parlava di calcio e ragazze. Era una delle rare volte in cui sfruttavi quello che ti avevano insegnato e, allo stesso tempo, potevi esprimere la tua personalità .
Vedere gli sten in piedi a coordinare, verificare, controllare, le braccia conserte senza muovere un ditino - pronti a un rittisezioneattenti se arrivava il capitano o il comandante di gruppo - per me esprimeva una distanza fra ufficiale e soldati che negli alpini, per giusta tradizione e usanza, doveva essere minima.
Criteri di scelta:

si tratta di una mia sensazione educata dall'esperienza vissuta ma secondo le cose andavano così:

1) Buon Inglese--> osservatore

2) Hai fatto girare il birlo al Capo? --> osservatore

3) Il Capo non sa dove metterti e non ha tempo di pensarci? --> osservatore (o posto comando)

4) Conosci bene la topografia, hai un buon colpo d'occhio nel valutare le distanze e sai fare bene i calcoli a mente? (millesimi dal binocolo eccetera) --> osservatore

Il mio Sten storto di prima, in tutta onestà , rientrava nella categoria 1, essendo madre lingua. Ma: gli Sten mi raccontavano che era tradizione al Corso, a Bracciano, secondo cui i primi classificati del corso potevano scegliere la destinazione (cioè, solitamente, si fiondavano il più possibile vicino a casa) mentre l'ultimo/gli ultimi venivano d'ufficio spediti nella caserma il più lontano possibile dalla residenza del malcapitato. Ora: prendi una cartina e dimmi qual'è il Gr.A.Mon più lontano da Pordenone, residenza dello Sten di cui sopra :wink: :D

Aggiungo che lo stesso criterio valeva per gli Artiglieri, anche se la scelta era fatta forse con più scrupolo, anche perchè c'era più "materiale" tra cui scegliere. Io finii ai Radiofoni per via della mia conoscenza dell'Inglese. Il capo dei Radiofoni, dell'8/85, scaglione numericamente molto potente in Batteria, nonchè Radiofono del Capo, mi mise negli Osservatori, essendo i posti più "comodosi" (Recce, Posti Comando, Capo e ViceCapo) già  occupati ("sei figlio e ti fotti"). Invece negli Osservatori posto ce n'era sempre... un po' di sbalzo e un buon BAL non si negano a nessuno, che diamine :lol: .

Tornando allo Sten storto: non è che fosse cattivo... può pure essere che noi non ci si sia mai pigliati ma io proprio non lo sopportavo. E non ero da solo, dal momento che il suo soprannome ufficiale era Stortos cioè una sorta di crasi tra la parola "storto" ed il suo cognome :D . Il fatto era che al momento del mio arrivo, lui era lo Sten Vice-Conge, e si sarebbe dovuto congedare di li a non molto. Ma mise firma... :roll: :roll:

Ciao
Art. Federico
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Scusandomi per l'amarcord, il mio "primo comando" in tutta la sua bellezza :P 8) :wink:
Mandi.
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Luigi ha scritto:Scusandomi per l'amarcord, il mio "primo comando" in tutta la sua bellezza :P 8) :wink:
Mandi.
Luigi
Ma come si fa a non volere più tra i piedi una bellezza simile? :cry:
Art. Federico
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Una curiosità : ma i 105/14 inutilizzati che fine faranno?
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.

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