Sicuramente ne sapete più di me.
Egregio Webmaster,
Sto compiendo una ricerca di un disperso in Russia durante la tragica ritirata del Dic.42/Gen.43.
Ciò faccio per conto di un amico fraterno, tale Alfredo Baroni di Parma che è sprovvisto di computer ed è il nipote del militare sulla cui sorte sto investigando.
Mi permetto comunicare anche a voi i pochi dati a disposizione anche se il militare in questione non apparteneva alla vostra brigata.
Non si sa mai che qualcuno dei vostri conoscesse qualche "vecio" il quale, a sua volta, sapesse qualche cosa o avesse conosciuto personalmente il disperso.
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Dati del Disperso:
Nome: BRUNO
Cognome: BOSI
Figlio di: Attilio Bosi ed Afra Pirondi
Classe: 1916
Residenza nel 1942: a Parma, Borgo Tommasini,1
Arruolamento: Battaglione "Gemona", VIII Regg. Alpini, Divisione: JULIA
Partenza per il fronte russo: presumibilmente, Agosto 1942
Grado: Soldato o Graduato (non possediamo informazioni in merito)
Ultime notizie ricevute dai famigliari: Dicembre, 1942 in cui li avvertiva che si parlava di una possibile ritirata.
Visto da un imprecisato commilitone nel corso della ritirata del Dicembre 1942 il quale sosteneva che il BOSI si sarebbe fermato presso un compagno ferito ed incapace di camminare per congelamento, ed avrebbe deciso di interrompere il ripiegamento per star vicino a detto compagno. (Purtroppo il nipote non è in grado di precisare il nominativo di colui che lo vide nè la località in cui avvenne l'avvistamento.)
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Ho interpellato "Onorcaduti" ed essi mi hanno confermato che, per loro, risulta tutt'ora disperso.
Ora, procedendo nella nostra ricerca, ci sarebbe utile poter disporre di una copia della mappa della ritirata che, seppure a grandi linee, ci offre qualche indicazione sul percorso che fu seguito dall'ARMIR in quella tragica circostanza. Ci sarebbero pure utili gli articoli pubblicati sul vostro sito riferentesi alla Ritirata di Russia. Tutto, insomma, può aiutarci in questa ricerca che, quantunque non offra grandi speranze di riuscita, intendiamo svolgere per l'affetto che lega il nipote Alfredo allo zio, quasi certamente deceduto. Sarebbe già un miracolo se si riuscisse a localizzare l'area ove fu sepolto ed è proprio questo che ci anima ad andare avanti anche se, come ripeto, le speranze sono ridotte al lumicino.
Vi ringrazio anticipatamente per avermi letto fin qui e per quanto vorrete cortesemente disporre in merito a quanto richiestovi.
Ringraziamenti ecc. ecc.
Intanto gli ho spedito la cartina con il percorso della ritirata. Riusciamo a ricostruire le vicende del Gemona in quel periodo?
Grazie a chi può darmi una mano.
Lorenzo
