Che un ufficiale di artiglieria fosse "spedito"in un PCO di un'opera per fare da U.O. avanzato può essere normale.
In montagna un'opera ante 2^G.M.non riattivata ma all'interno di uno sbarr.attivo potrebbe essere usata per gli elementi della dif.vicina e come magazzino e ricovero visto il clima e l'onerosità dei lavori campali. Tutte le opere di uno sbarr. ante 2^G.M.non reimpiegato potrebbere essere usate dalle truppe mobili come caposaldo.
In pianura qualche postazione disattivata potrebbe essere stata predisposta per la stessa cosa. Destinarle a veri e propri reparti non me ne capacito. Anche tu avrai fatto le stesse considerazioni ma siamo quì per impararne ogni giorno delle nuove.
Da quante ne sono ed in base alle ricerche fatte sul periodo e specificatamente sulla fanteria d'arresto ritengo che le "opere" in quanto tali fossero riservate esclusivamente ai reparti d'arresto.
Resta il fatto che ad esempio il PCO dell'opera del S.Michele inglobasse un osservatorio d'artiglieria mentre le truppe di copertura alla frontiera avevano comunque degli apprestamenti prestabiliti ed approntati che comunque non coincidevano con le opere.
Non vorrei poi che si equivochi con le fortificazioni ottocentesche a ridosso del Tagliamento utilizzate anche nel dopoguerra per posti comando protetti ed altre esigenze e di cui abbiamo accennato anche qui sul forum.
... certo comprendo benissimo che le opere armate erano solo di previsto presidio per la F.D.A.
Ma per opere permanenti si intende anche manufatti di cemento atti a mgliorare la capacità difensiva di una unità .
Comunque cercherò di indagare contattando qualche ex che ha prestato servizio in zona.
Riguardo gli osservatori protetti sempre un ex della zona mi ha detto che venivano utilizzati per ospitare apparecchiature ottiche per la designazione degli objs.