cavalli ha scritto:allora rimettiamo le cose a posto!
- non c'è nessuna INTENZIONE di fare paragoni fra le attuali donne e altre che esercitano un' altra attività !
- mi pare che si possano fare anche certe battute con toni evidentemente "goliardici"! in caso contrario è bene che mi ritiri visto che "forzatamente" tutto deve essere bello lindo pulito è a posto! e che tutto deve andare bene!
- OAI è un mio errore di battitura perchè volevo scrivere AOI acronimo di Africa Orientale Italiana, mi pare che si intuiva nello scritto.
In ogni caso mi metto in quarantena! e mi scuso se ho offeso la sensibilità di qualcuno!
mi pare di aver affrontato un argomento che può avere la sua importanza.
per gli Amici fanarresto vi pregherei, se lo ritenete opportuno, scrivermi direttamente alla mia casella postale.
La max trid.
Ma dai... cavoli perchè prendere sempre tutto male... comunque:
l'argomento da te tirato in ballo mi interessa molto. Parlo delle "Signorine" e del loro convivere, per decenni, fianco a fianco ai nostri ragazzi che erano in linea.
Sotto alla direzione Cadorna, piuttosto bacchettone per così dire, le Signorine furono allontanate dal Fronte e impedimenti vari esistevano per calmierare la frequentazione da parte della truppa. Poi venne Diaz che, oltre a tutto il resto, si ritrovò un Esercito con il morale sotto ai tacchi in cui la vita, per non parlare del benessere, del singolo valeva meno di zero. Considerati i tempi e le possibilità pare che egli fece miracoli: avvicinò, aumentandone il numero, le signorine al fronte, permise (facilitò) la loro frequentazione da parte degli uomini dei reparti a riposo in seconda o terza linea, accelerò la posta, così da consentire veramente ai soldati di stare in contatto con le famiglie, allargò la manica per le licenze, migliorò il rancio e i generi di conforto per le truppe in linea... insomma queste cose, unite ad un deciso supporto del mondo civile (prima molto disinteressato. In città si faceva la bella vita e dei fanti al fronte a nessuno fregava nulla) trasformarono l'Esercito di Caporetto in quello di Vittorio Veneto. E fu grazie anche alle Signorine, non dimentichiamolo. Le loro corvée sicuramente poco piacevoli servirono al morale dell'Esercito ed è inutile nasconderlo. E siccome servirono e bene esse seguirono i nostri in ASI, in AOI. Allora la loro attività era considerata come fondamentale per il morale delle Truppe. E lo fu fino a dopo la fine della IIGM.
Ora, dato che la cosa è vietata dalla legge, sembra che il morale della truppa possa essere sostenuto anche senza certi tipi di svaghi.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86