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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Gioventù di ferro, mi spiegate orari e luogo per sabato pomeriggio? Grazie.

Abbadia, Hellis, Elio e Robby: se ci siete ci faccio un salto anch'io.
Fatemi sapere, anche in MP.

Mandi.
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

jolly46 ha scritto:Si cerchino altri argomenti se si vogliono giustificare certe vergognose calate di braghe.
Avevo capito che la situazione fosse grave dall'invito di Hellis a serrare i ranghi nel quadrato.
Ma se Jolly ricorre a certe espressioni plebee, direi che siamo già  sul tragico.
Vorrà  dire che passerò a DEFCON1.

Mandi.
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Abbadia
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Certo che ci sono Luigi ( a Parma intendo ) ma lo accettate un Geniere Alpino ? Da altre parti non sono molto ben visti ? eheheheheh :--"" mettiti d'accordo con tuo comparata seconda linea ... aggiungiamo un posto a tavola all'inzani ( anche piu' di uno Roby ......
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

linzen ha scritto:comunque visto che da quanto ho capito alcuni di voi sono "importanti" nelle loro sezioni io non chiederei l'estensione ad latri ma la restrizione per questi a norma di statuto se è come dite chiaro in proposito, con tanto di minaccia di disassociarsi e portare piu' gente possibile con me se non tutta la sezione quando fattibile.
se arrivasse questo segnale da parecchia gente mi piacerebbe vedere se i genialoni politicizzati che comandano la vostra associazione preferiscono i nuovi surrogati (poi vorrei vedere quanti si assoceranno) a quelli veri di alpini.
Vedi, Linzen, c'è un particolare che è rimasto un po' sotto traccia finora: i nomi dei partecipanti allo stage sono stati forniti allo SME dall'ANA (e poi dicono che il Cappello Alpino è stato consegnato agli stagisti dallo Stato, come a noi najoni. Ma mi faccia il piacere!). ANA che ovviamente li ha scelti non mediante sorteggio, ma incaricando le sezioni di segnalarli.
Chi pensi abbiano pescato queste, se non prima di tutto i soci aggregati - anche detti "amici degli alpini" - con l'età  giusta?

E qui si arriva al secondo fatto.
Lo Statuto e il Regolamento sono chiarissimi (puoi rendertene conto dando loro una guardata sul portale ANA). I soci aggregati non devono in alcun caso indossare il Cappello Alpino durante le attività  dell'ANA. Poichè, ripeto, molti degli pseudo-najoni sono soci aggregati, sono teoricamente tenuti al rispetto di questa norma.
Pensi freghi a qualcuno? No, anzi, magari non fregasse; pensano proprio - e lo dicono - che sia una grandissima figata, e che chi non condivide questo entusiasmo sia il solito "duro e puro" che rompe i coglioni (testuale).
Ci sono già  le foto dei primi raduni con gli stagisti alpinocappelluti (molte le ragazze, ahimè).
A questo punto mi chiedo: ma la seconda A dell'acronimo, sta per "alpini" o per "anarchici"?

Bene, di fronte a ciò arriviamo al terzo punto.
Io sono già  dimesso da tutte le cariche ricoperte in sezione, l'ultima lasciata pochi mesi fa.
Di fronte a questo salto di qualità , ricorrerò all'ultima dimissione rimasta, quella dall'ANA.
So che tale atto ha molto del beau geste e non sortirà  nulla, perchè anche se ci dimettessimo in diecimila - e non sarà  così - ora bastano due sole settimane per fare un nuovo socio; motivo per cui chi vuoi che si preoccupi. Ma per lo meno non avrò nulla a che fare con tutto ciò.
Visto che di addomesticare la bestia non c'è verso, proviamo ad affamarla. Mal che vada avrò la coscienza pulita.

Del resto puoi renderti conto dai commenti sul forum ANA come già  molti strepitino per avere in sezione gli alpini di cartone, soprattutto se alti un metro e novanta, abbronzati, simpatici e di sesso femminile.
Per gli Alpini tali - loro e il loro Cappello - solo per merito di naja non c'è più spazio.
Ne prendo atto, con tristezza certo, ma senza rabbia.

Abbadia, cosa vuoi che ti dica?
Al campo marciante invernale ci aggregarono un plotone della Genio "Julia".
Non avevano fatto una preparazione adeguata e si vedeva. Ma ci tenevano dietro patendo come bestie.
E avevano tutti fatto un giuramento di fedeltà , e tutti portavano il fucile.
A me basta.
Se ad altri non basta questo, quando si fanno però bastare due settimane di stage, direi che c'è del marcio in Danimarca.

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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

salve ho passato una buona mezzora ha leggere il blog del ana
e scusate se mi ripeto qui si finisce alla loggia del bufalo di flistoniana memoria
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

bene, per la serie, non è ancora finita, quanto apparso su Ana.it e su FB.

""""
Alla fine ha prevalso la commozione, perché questa esperienza ha lasciato il segno un po' a tutti: istruttori e allievi alpini. Il primo esperimento del “Pianeta Difesa” - una “mininaja”, due settimane di vita di caserma per 140 ragazze e ragazzi che sono stati selezionati, su invito del ministero della Difesa, dalla nostra Associazione - si è rivelato un successo al di là  di ogni aspettativa. »»



Alla cerimonia di conclusione del corso, nella Sala Resch di San Candido, il colonnello Massimo Gianni Poli, dopo aver ringraziato lo Stato Maggiore dell'Esercito e il ministro della Difesa Ignazio La Russa per aver scelto il 6° reggimento Alpini per questa prima esperienza, rivolgendosi agli allievi ha continuato: “Ma il mio ringraziamento va anche a voi. Sono soddisfatto dell'impegno e della serietà  che avete dimostrato. Meritate il riconoscimento dei vostri istruttori che hanno avuto la fortuna di addestrarvi in questi quindici giorni”. “Voi - ha continuato - avete stretto i denti quando il cammino era faticoso, vi siete commossi alla celebrazione per i sei parà  Caduti a Kabul, avete cantato in tenda le canzoni alpine, ci avete dimostrato che era ben fatto quello che stavano facendo i vostri istruttori.

L'esperimento Pianeta Difesa si è rivelato una scommessa vinta, il che mi fa dire che per gli alpini nulla è impossibile”. Occhi lucidi fra i giovani, qualche lacrima di padri che vedevano i loro figli trasformati come non avrebbero mai creduto. “Vedere mia figlia correre per mettersi sugli attenti, obbediente agli ordini, inquadrata con gli altri è stata per me una soddisfazione che non avrei mai sperato”, ha commentato un genitore. “Non abbiamo fatto loro alcuno sconto - dirà  più tardi il ten. col. Milco Colosi, comandante del battaglione “Bassano” - La prima sera, quando sono arrivati al centro addestramento, dopo aver indossato l'uniforme erano diversi da quando erano scesi dal pullman, in abiti civili.

Il giorno dopo, inquadrati dagli istruttori, erano già  militari”. Sono stati quindici giorni davvero completi e impegnativi. Dopo le prime lezioni teoriche, sulla struttura dell'Esercito, il ruolo delle Forze Armate, nozioni sulla sopravvivenza in montagna e di topografia, è cominciata la pratica, con addestramento formale, attività  sportiva, elementi di pronto soccorso e difesa personale e movimento in montagna con difficoltà  progressive, compreso un pernottamento in quota e arrampicata lungo una via ferrata. “Uno spettacolo”, ha concluso il col. Colosi.

Dopo il saluto dell'assessore Tiziano Blanchetti, che rappresentava il sindaco di San Candido, è intervenuto il nostro presidente nazionale Corrado Perona. “L'emozione è tanta, - ha esordito - sentendo le parole del colonnello Poli sono tornato ai miei vent'anni e alla parole del mio comandante di allora: non è stata una ripetizione, ma una conferma che il modo di essere alpini è sempre lo stesso”. I tempi sono cambiati, oggi ci sono i volontari che aggiungono professionalità  e operano così bene nelle missioni di pace. “L'esordio di questi ragazzi ci mancava - ha proseguito - e vederli andar via il dispiacere è forte.

Ci auguriamo che possa essere ripetuta per altri giovani questa bella esperienza con gli alpini. Noi saremo sempre disponibili a collaborare”. Quanto al cappello alpino che il generale Alberto Primicerj, di lì a poco, avrebbe messo in testa a questi giovani a conclusione del corso, Perona ha esortato: “Portatelo con dignità , con fierezza. Dietro ha una lunga storia, di sacrificio, di abnegazione. Non perdete l'entusiasmo che avete dimostrato, sappiate che il cappello per noi, e ora anche per voi, vuol dire tutto”. I giovani - cinquanta ragazze, un centinaio i ragazzi - hanno tributato a Perona un applauso lunghissimo e caloroso.

C'era una commovente atmosfera di commiato, quando ha preso la parola il generale Primicerj. Si è detto disponibile a ripetere questa esperienza anche per tempi più lunghi, confidando che sia ancora scelto il Corpo degli Alpini. “Per due settimane abbiamo guardato a voi con simpatia, oggi vi ammiriamo perché avete avuto la forza di continuare fino alla fine”. In queste due settimane abbiamo cercato di spiegarvi cosa sono i militari e cosa sono gli alpini.

Ma i vostri bravi istruttori vi hanno trasmesso anche altri valori: quelli della montagna, che è la miglior palestra per un soldato ma anche per la vita, perché consente di farci capire i nostri limiti, acquisire rispetto per l'ambiente, per se stessi, per i compagni e per i comandanti, e infine il senso della solidarietà : questo si chiama spirito di Corpo”. E dopo aver ringraziato il presidente Perona e il ten. col. Colosi, ha parlato del cappello che avrebbe consegnato: “à‰ un privilegio ma anche un impegno, un impegno di vita. Sarebbe per noi una grande soddisfazione se qualcuno di voi volesse tornare come volontario.

Per questo non vi dico addio, ma arrivederci”. Dopo l'applauso, il col. Poli ha chiamato gli istruttori davanti al palco e dato l'ultimo attenti agli allievi per il saluto al gen. Primicerj. C'era un silenzio che parlava. Poi il rompete le righe e la gioia dei ragazzi e dei parenti. Era tempo di consuntivo. “Un'esperienza davvero positiva - dice Emanuele Bazzoli, operaio edile di Agnosine (Bergamo). Sono grato al presidente della sezione di Salò, Romano Micoli, che mi ha offerto questa possibilità ”. “È stato straordinario! - dice con entusiasmo Gioia Azzalini, di Ardenno (Sondrio) laureanda in filologia moderna all'Università  Cattolica di Milano.

Nessun parente né amici fra gli alpini: “Ho sentito del Pianeta Difesa alla televisione, mi ha incuriosito ed eccomi qua”. Ileana Bersini, impiegata di Cazzago San Martino, ha una famiglia di alpini, padre, zii, nonno reduce di Russia. Il padre non sta nella gioia vedendola in tuta mimetica col cappello in testa. Trattiene a stento le lacrime. Commosso anche Luigi Bernardi, consigliere nazionale e presidente della sezione di Colico, quando il colonnello Poli lo invita ad essere lui a mettere il cappello in testa al figlio Fabio, studente di ingegneria e allievo alpino per 15 giorni.

Vorremmo dire di tanti altri giovani, di Irisa Benso, di Novi Ligure, partita con apprensione e ora entusiasta, madre compresa, di Katerina Beretta, madre venezuelana e padre di Reggio Emilia, di tutti gli altri. Li abbiamo visti felici. Quindici giorni, e hanno lasciato un segno. (g.g.b.)

""""

Sarebbe carino riportare qualche commento apparso in FB, tra cui qualcuno dei presenti qui. Riporto due risposte dell'ANA, non so nella persona di chi. La seconda ovviamente è una risposta a Franco alias Abbadia.

""""
La decisione del cappello non è dell'ANA, ma dello SME o del Ministro che non hanno chiesto il parere dell'Associazione.
Per il resto credo che concentrarsi su capello si o cappello no, tolga ossigneno alla vera novità  della cosa e alle sue potenzialità ...
""""

""""
Associazione Nazionale AlpiniVedo Franco che lo scopo dell'ANA non ti è ancora chiaro e che continui a girare attorno a quello che tu credi essere lo scopo (e cioè la ricerca di nuovi soci).
Ma ti sbagli.
Lo scopo dell'ANA è sempre lo stesso: trasmettere i valori.
E questo ci è sembrato un buon mezzo, un'arma in più di cui disporre.
Ma no. Dobbiamo sempre fare della dietrologia ...
""""

(so che riportare una risposta senza riportare l'intervento a cui si risponde non è una bella cosa, ma c'era da fare troppo copia incolla e sono certo che Franco ci farà  un riassunto qui).
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Evidentemente a 19 anni ero più scemo di adesso.
Non mi ricordo di aver imparato tutte queste cose in 15 gg al C.A.R alla Salsa!
Ho pianto sicuramente quando un vaglia speditomi dalla mia nonna di Piacenza è finito a Tai di Cadore e ho ripianto quando mi è arrivato a Feltre dopo 1 mese!
Con queste " veline" non c'è limite al peggio!
C'è un posticino ( 1.85 x 94 kg) nel vostro quadrato?????
Ci sono 3 regole per affrontare un nemico.
1° sii sicuro di te stesso
2° non aver paura
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Ma diamine quanto la fate lunga!!

A parte il fatto, fondamentale, che la ragazza col cappello della scansione del giornale postata da Franz è carina, molto carina, e che il Cappello Alpino coi RayBan a specchio è una vera figata. A parte tutto questo, dico, ma state qui a stupirvi che dopo due settimane scarse di campeggio assistito (cioè coi sorveglianti, chè senno si potrebbero far del male. Sorveglianto buoni come il pane che non hanno preso a calci nel sedere chi ha osato piegare le norvegesi né chi osa presentarsi con i capelli così lunghi, indossandola) diano il Cappello Alpino alle Giovani Marmotte? Dopo che abbiamo assistito ai decreti che riverginano le coscienze?

Il sistema è sempre quello: volenti o nolenti l'ANA è un'organizzazione di 300.000 persone, molto efficiente. E' soprattutto un potenziale serbatoio di voti. Perciò lo si infitra e lo si denatura. Da fuori sembrerà  sempre la solita cara vecchia ANA: del resto non hanno tutti il Cappello? Dentro sarà  la scimmia di ciò che era. Se mai anche da fuori si scoprirà  ce la nuova ANA non vale lo sporco sotto alle unghie dei piedi di quella vecchia, sarà  per forza di cose nel momento del bisogno. E allora il terremotato o l'alluvionato di turno che vedrà , speranzoso e fiducioso, arrivare una Penna, ne rimarrà  atrocemente deluso. E questa delusione sarà  l'epitaffio degli Alpini. Perchè dopo questa delusione, ai politici dell'ANA non fregherà  più niente, anzi: vorranno vendicarsi. E sarà , finalmente, la fine. Che avrebbe potuto essere onorevole e invece sarà  nel fango, per forza di cose. Poveri Padri nostri, proprio non se lo meritavano. Chiedo loro scusa.

Ciao
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Signori.

Facendo fede al principio spesso enunciato dal nostro duo Federico & Luigi, basta chiamare le cose con un nome diverso da ciò che sono, al fine di poterle adoperare per fini diversi.

I fatti.
E' stata progettata e realizzata una iniziativa, che peraltro ritenevo e, per tanti aspetti ritengo ancora, lodevole; questa iniziativa consta di uno stage, campeggio per i meno esterofili, per civili.
Ma si è iniziato da subito a chiamarla con un nome di qualcosa che non è, mini-naja, che fa pensare comunque ad un inquadramento militare. Cosa assolutamente non vera, perchè mai nessuno dei partecipanti è stato inquadrato come militare.
Ma la fuga in avanti era già  iniziata. A persone che partecipano ad una attività  con inquadramento militare, nel mondo degli Alpini va conferito loro il Cappello Alpino. Ovvero gli si consegna il simbolo principe di una Uniforme Militare.
E passi.
I vertici Ana non hanno fatto alto che sottolineare il fatto che saranno inquadrati assolutamente come Soci Aggregati, che però già  domenica scorsa sfilavano nei raduni sezionali col loro bel Cappello Alpino in testa. E fino a qui diciamo che al sottoscritto non è che freghi tantissimo, non ho questo grado di purezza.

Si è già  iniziato a porre dei distinguo nei modi di chiamarli, insomma stiamo di fatto finendo con il doverli chiamare Alpini.
Perchè nel forum Ana mi è stato detto che non posso chiedere a loro di non parlare come Alpini, perchè li costringo al silenzio. Buon senso e democrazia vogliono che non gli si possa chiedere di stare zitti, non gli si può chiedere di parlare da stagisti, ergo vanno chiamati Alpini.
Quindi l'asticella è già  stata alzata più di una volta.

E passi. Tanto gli Alpini rimbrottano, mugugnano ma si rimettono sempre in marcia.

Vedo, prevedo, stravedo
Quando, fra un pò di tempo il tutto sarà  digerito, magari i New Alpini avranno sfilato a Bergamo col loro bel Cappello Alpino, forse saremo a interrogarci sul perchè loro, Alpini a tutti gli effetti, non possano ricoprire cariche associative.
A questo punto si aprirebbero scenari che immaginerete in modo autonomo. L' Ana potrebbe essere completamente snaturata, quindi provvedere ad un rimpinguamento delle 'forze' con i New Alpini autoprodotti. Si arriverebbe ad una sorta di autoreferenzialità .

Di tutto ciò
C'è gente che ha la straordinaria capacità  di essere idealista a 60 anni suonati; gente che insegue i principi e concorre per la loro affermazione. E' una generazione di ferro quella degli Abbadia, Giamberto, Castellacci, quella che ha fatto il miracolo italiano. E' gente che non è molto ben disposta verso quelle che ritiene derive fumose.

Poi c'è gente inflessibile, di una serietà  estrema. E' gente che sa benissimo che dal bianco al nero c'è una infinità  di tonalità  di grigio, ma è gente che chiede una scelta: o di quà  o di là  dal Piave. Questa è gente forgiata nella fucina della Julia, persone che sono prima di tutto esigenti e inflessibili con se stesse, e ovviamente sto pensando a Whiteagle e Luigi (rigorosamente in ordine gerarchico). E' ovvio che queste persone non possono che essere contrarie ad una proabile riforma che non sa ne di carne ne di pesce, qualcosa che è rimasta la in mezzo al fiume.

E infine ci sono quelli come me. Abbastanza distaccati da queste cose, anche consapevoli dl fatto che restano 1/400000 dell'associazione. Questa è gente che normalmente non crede molto nell'associazionismo, ma per gli Alpini ha fatto uno strappo alla regola in quanto ha visto e continua a vedere il lato buono delle persone; spesso gli viene l'orticaria a sapere che entrando in una associazione, gli viene attribuita una etichetta. Bilanciando tutte queste cose, sono pronti ad uscire in punta di piedi quando riterranno cessate le condizioni per cui hanno condiviso uno statuto.

Però, per quanto mi riguarda, poi c'è da fare i conti con un ego un pò marcato, e voglio che si sappia che io sono uno di quelli che ha guardato il dito del saggio che indicava la luna, ha osservato la luna indicata dal dito del saggio.. e all'ombra del dito nella luna, ha scansionato il saggio e ne conosce anche il colore delle mutande.
Io non faccio casino e se le cose non mi stanno bene esco in punta di piedi, ma non sono infilato per il naso. Che si sappia.
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Ax, ti sei perso l'editoriale del numero di ottobre...

L'ALPINO - Editoriale: Prove di naja
Martedì, 29 Settembre 2009 - 03:44 (34 Letture)


Sembrava una battuta sullo slancio emotivo provocato dalla spettacolare sfilata di Latina, la domenica dell'Adunata nazionale. Invece la “mininaja” - come l'ha definita il ministro della Difesa - di ragazzi e ragazze dai 18 ai 25 anni reclutati per quindici giorni in una caserma di alpini, si sta trasformando in uno straordinario successo sin dalle prime battute e spalanca orizzonti insperati. Singolare è stata anche l'accoglienza di questo esperimento da parte di giornali e televisioni, che sembrano scoprire - dopo aver fatto tanto per demolirlo - il servizio di leva.

Qualcuno pensava che il numero di 140 aspiranti alla mininaja non sarebbe stato raggiunto. Soprattutto per i tempi ristretti: solo il 22 luglio la nostra Associazione è stata incaricata della raccolta delle domande: termine ultimo, la prima settimana di settembre. La preoccupazione di un insuccesso era fondata, invece il numero dei candidati (la caserma di San Candido non può ospitarne più di 140) è stato superato alla grande. E poi si parla di caduta di valori.

Scopriamo che quando si parla di alpini, questa caduta non esiste, che il cappello con la penna è ancora un punto di riferimento anche per i giovani, che il servizio militare non è più considerato un “cuneo nella vita dei giovani”, come ebbe a definirlo qualche personaggio dall'alta carica istituzionale. Questa sparuta pattuglia che ha vissuto per due settimane con gli alpini del 6°, a San Candido, condividendo addestramento e marce, è l'avanguardia della speranza.

Perché la vita dura di sacrificio e disciplina - sia pur breve - che questi giovani si sono auto-imposti, lascerà  in loro un segno. Si avverte, nel loro giovanile entusiasmo aperto ad esperienze di sacrificio e fatica ma altamente appaganti, un forte desiderio di recupero di valori, in un momento storico nel quale il relativismo prevale sui punti fermi, con un processo disgregatore che non sembra risparmiare nulla e che colpisce la religione e il senso morale, le istituzioni, la società  e la famiglia. Un fenomeno cominciato quasi in sordina, mirando al senso religioso, con l'attacco a tradizioni radicate: abolendo il presepe dalle scuole elementari, e conseguentemente anche il Natale, trasformato in “festa della luce”, intesa come quella delle vetrine e dei lampioni.

Il tutto in ossequio ad un malinteso spirito di multiculturalismo, pronto a sacrificare la cultura propria per accettare, anche negli aspetti negativi, quella altrui. Poi è stata la volta del crocifisso nelle aule, tolto ma rimesso sia pur dopo un pronunciamento del Consiglio di Stato, per finire con la scultura della rana crocefissa esposta in una mostra d'arte moderna a Bolzano durante la visita del Papa. Dalla religione alle istituzioni: la bandiera oltraggiata, l'inno nazionale dileggiato, la Costituzione retrocessa a carta anacronistica dalle regole da disattendere o personalizzare.

È difficile non riferire a questa caduta di valori il disorientamento sociale e civile che pervade la nostra quotidianità , le cui conseguenze riscontriamo senza esclusioni di campo, nella famiglie, nella scuola, in parte della classe politica, nel nostro stesso modello di vita che si fonda su tradizioni, abitudini e memorie, ma che non può negarsi aspettative e speranze. Da San Candido ci arriva un segnale positivo, si accende una luce. Noi ci auguriamo che si trasformi in un faro, nella penombra d'un Paese dalla precaria identità  che deve riscoprire se stesso, la sua grande storia ma anche le sue straordinarie capacità .

Pubblicato sul numero di ottobre 2009 de L'Alpino.
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

All'interno del mio piccolo gruppo (Cozzuolo, sez. di Vittorio Veneto) la cosa è bollata come UNA CAGATA PAZZESCA, nessuno spazio al contraddittorio :twisted: .
In tutta la zona l'andazzo pare essere quello.
E' possibile sapere quali sezioni di Alpini in ciabatte hanno reclutato le Giovani Marmotte?
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

L'elenco degli iscritti dovrebbero averlo tutte le sezioni... (:-x)
Forse è più facile sapere quali non hanno inviato nessuno ... pare siano molto poche.
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Nicola ha scritto:All'interno del mio piccolo gruppo (Cozzuolo, sez. di Vittorio Veneto) la cosa è bollata come UNA CAGATA PAZZESCA, nessuno spazio al contraddittorio :twisted: .
In tutta la zona l'andazzo pare essere quello.
E' possibile sapere quali sezioni di Alpini in ciabatte hanno reclutato le Giovani Marmotte?
vedo che c' è ancora gente seria :D
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Hellis ha scritto:... E infine ci sono quelli come me. Abbastanza distaccati da queste cose, anche consapevoli ...
Hellis,
le iscrizioni alla tua categoria sono aperte ?
un abbraccio alpino
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Nicola ha scritto:All'interno del mio piccolo gruppo (Cozzuolo, sez. di Vittorio Veneto) la cosa è bollata come UNA CAGATA PAZZESCA, nessuno spazio al contraddittorio :twisted: .
In tutta la zona l'andazzo pare essere quello.
E' possibile sapere quali sezioni di Alpini in ciabatte hanno reclutato le Giovani Marmotte?
Mi sa che vi commissariano... :--""
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