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Von Kleist
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Ma qui ritorniamo al solito discorso caro fuarce friul, e ne approfitto anche per darti il benvenuto su questo forum :wink: , credi che se si instaurasse una seria disciplina si assisterebbe a questi eventi nefasti?
Ma diamine gli alpini si autogestiscono?
Dov'è chi dovrebbe inculcargli un pò di disciplina????? perchè quello che tu hai raccontato, lasciando da parte le TTAA, è inaccettabile per qualsiasi reparto militare! anche il più malmesso! :evil:
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Luigi
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fuarce friul ha scritto:sono pienamente daccordo con te cavalli...pensate che io già  trovavo strano che uno di Udine, che dista 10-20 chilometri dalle alpi, venisse mandato a fare l'alpino!
Pensa che io sono di Piacenza.
Naturalmente non potrò mai cantare "Stelutis" come te (tutte e sei le strofe, ovviamente), nè sabato sono salito alla Colonna Mozza con il tuo passo.
Però prova a togliermi il Cappello, se ti riesce.
Mandi.
Luigi

P.S.: piccolo quesito. Quali furono, e dove erano nate, le prime MOVM delle Truppe Alpine?
Ultima modifica di Luigi il lun mag 15, 2006 5:42 pm, modificato 1 volta in totale.
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
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Von Kleist
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Dal solito e utilissimo archivio Martelli:

MOVM Campagna d'Eritrea 1896

-Bianchini Eduardo nato nel 1856 a Napoli-Artiglieria da Montagna

-Cella Pietro nato nel 1851 a Bardi (oggi Parma, nel 1851 provincia di Piacenza)-Alpini

-De Rosa Francesco nato nel 1853 a Potenza-Artiglieria da Montagna

-Grue Aurelio nato nel 1870 ad Atri (Teramo)-Artiglieria da Montagna

-Masotto Umberto nato nel 1864 a Noventa Vicentina (Vicenza)-Artiglieria da Montagna

:wink:
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
Leonardo
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Durante l'adunata appena trascorsa ho conosciuto alcuni alpini in forza all'8° che, trovandosi in licenza, hanno voluto partecipare spontaneamente alla manifestazione. Fatto ancor più sorprendente, con i chiari di luna che corrono, provenivano quasi tutti dai tradizionali bacini di reclutamento. Mi dicono che fanno tutti parte del plotone alpieri, sono visibilmente fieri della loro appartenenza al corpo, ma nei loro racconti non fanno altro che confermare le solite cose che già  ben sappiamo. Mi parlano con rassegnazione dei loro commilitoni delle altre compagnie, gente che vorrebbe essere altrove, che deride il cappello alpino...
Mi domando, ma è così difficile mantenere in vita anche un solo reggimento alpino, ma che inquadri gente come questi alpini che ho conosciuto? Un solo reggimento, ma che ancora conduca attività  in montagna? Che conservi ancora il reclutamento territoriale? Un reggimento da alimentare con chi chiede di portare la penna, anzichè dirottarlo su altre specialità ?
Non sarebbe cosa impossibile, semplicemente manca la volontà ... E la conferma l'ho avuta da un'altra testimonianza, sempre durante l'adunata. Un militare, già  vfa al 7° alpini, decide al momento del congedo di arruolarsi nuovamente come vfp1, sicuro del fatto che sarebbe rimasto negli alpini, visto che proveniva da un reparto alpino e che era nativo del Comelico. Tutto come da apposita legge, no? ... ed infatti adesso si trova in un reparto di fanteria!
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Pierpa
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Leonardo credo che quelli del plotone alpieri fossero ex del disciolto 14... infatti il Gemona non inquadrava plotoni alpieri mentre il Tolmezzo sì.
Per la storia del nativo del Comelico finito nella buffa... beh, nulla di nuovo sotto il sole! Ne ho visti parecchi finire così! :evil:
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Federico
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Leonardo ha scritto:Durante l'adunata appena trascorsa ho conosciuto alcuni alpini in forza all'8° che, trovandosi in licenza, hanno voluto partecipare spontaneamente alla manifestazione. Fatto ancor più sorprendente, con i chiari di luna che corrono, provenivano quasi tutti dai tradizionali bacini di reclutamento. Mi dicono che fanno tutti parte del plotone alpieri, sono visibilmente fieri della loro appartenenza al corpo, ma nei loro racconti non fanno altro che confermare le solite cose che già  ben sappiamo. Mi parlano con rassegnazione dei loro commilitoni delle altre compagnie, gente che vorrebbe essere altrove, che deride il cappello alpino...
Mi domando, ma è così difficile mantenere in vita anche un solo reggimento alpino, ma che inquadri gente come questi alpini che ho conosciuto? Un solo reggimento, ma che ancora conduca attività  in montagna? Che conservi ancora il reclutamento territoriale? Un reggimento da alimentare con chi chiede di portare la penna, anzichè dirottarlo su altre specialità ?
Non sarebbe cosa impossibile, semplicemente manca la volontà ... E la conferma l'ho avuta da un'altra testimonianza, sempre durante l'adunata. Un militare, già  vfa al 7° alpini, decide al momento del congedo di arruolarsi nuovamente come vfp1, sicuro del fatto che sarebbe rimasto negli alpini, visto che proveniva da un reparto alpino e che era nativo del Comelico. Tutto come da apposita legge, no? ... ed infatti adesso si trova in un reparto di fanteria!
Tutto ciò non fa che confermare ciò che, a livello di sospetto, scrissi poco tempo fa:

Allo SME, degli Alpini, non fotte un cacchio. Anzi: se fosse per loro li abolirebbero, punto e basta. Ma siccome ci sono mezzo milione di pirla con la Penna che contano un sacco come voti, nessun politico degno di questo nome autorizzerebbe mai la cancellazione del Corpo. Solo che, politici o non politici, allo SME la cosa è già  stata decisa e quindi ci si fa beffe delle legge e si usano i reparti alpini rimasti come pattumiera dell'Esercito, facendoci arrivare gli ultimi dei corsi, a qualsiasi livello, e tutti i rompiballe. Sono diventati i reparti e le caserme di punizione del terzo millennio. Anche questa nuova versione dei reparti di punizione della Naja, infatti, ufficialmente - sulla carta - non esiste così come chi domandasse se ai tempi della Naja fossero esistite caserme punitive si sentirebbe rispondere di no, anche se poi l'esperienza e radio naja dicono l'opposto.

Per l'ennesima volta si ha la conferma che Modena è un perfetto badoglificio (© Luigi): lo SME, oggi come allora, si fa beffe dei politici e manovra come benissimo sa fare. Degli Alpini rimane solo il guscio, così i politici stanno calmi, ma dentro a 'sto guscio...

Ciao

EDIT: aggiunto il sacrosanto copyright qui sopra :D
Ultima modifica di Federico il mer mag 17, 2006 1:01 pm, modificato 1 volta in totale.
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Che il 5° (quello che "non fu mai vinto") sia reparto punitivo, e per la specialità  e per la dislocazione, è cosa ufficiosa.
Il plotone alpieri del 14° era guardato con odio dal resto del personale.
Tanto per dirne una, a sottolineare la loro alpinità  giravano sempre nella loro tuta. Gli altri che arrancavano sotto il peso della pancia e del fegato carico di bile li guardavano dal basso verso l'alto.
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P.S.: sul "badoglificio" di devo mettere il copyright :P 8)
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Luigi ha scritto:Che il 5° (quello che "non fu mai vinto") sia reparto punitivo, e per la specialità  e per la dislocazione, è cosa ufficiosa.
Il plotone alpieri del 14° era guardato con odio dal resto del personale.
Tanto per dirne una, a sottolineare la loro alpinità  giravano sempre nella loro tuta. Gli altri che arrancavano sotto il peso della pancia e del fegato carico di bile li guardavano dal basso verso l'alto.
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Luigi
Il celebre Morbegno. Sempre stato, lassù, un po' disagiato. Ma altrettanto sempre stato un Battaglione di quelli davvero ca**uti (operativi invece lo erano tutti :D ) .

Curiosità  sul 14°: che tuta usavano gli Alpieri?
Luigi ha scritto:P.S.: sul "badoglificio" di devo mettere il copyright :P 8)


Fatto, com'era giusto 8) :wink: :D
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Gli Alpieri del 14° avevano - hanno(?) perchè credo che la maggior parte sia ancora lì anche dopo il passaggio sotto l'8° - una tuta da ginnastica personalizzata con sulla schiena la scritta "Alpieri" e... un disegno? Non ricordo bene.
Tolgo subito eventuali dubbi scrivendo che queste tute le avevano pagate di tasca loro.
Comunque quando li ho conosciuti io mi fecero un'ottima impressione: ragazzi molto motivati, fieri di essere Alpini, nonostante a priori si potesse pensare il contrario dato che erano VFB e VSP. Ma erano anche friulani, veneti e lombardi... :twisted:
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Vorrei fare un omaggio ai miei commilitoni del plotone Ca.S.T.A. dell'8° nel 2004/05. Sono arrivati secondi mettendo dietro 185° Folgore, 4° Alpini, 9° Alpini. Sono stati battuti solo dal 14°.
Grandi ragazzi e (consentitemelo) veri Alpini, anche qualche amico dell'Italia centrale che si è innamorato del Cappello.
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Pierpa ha scritto:Comunque quando li ho conosciuti io mi fecero un'ottima impressione: ragazzi molto motivati, fieri di essere Alpini, nonostante a priori si potesse pensare il contrario dato che erano VFB e VSP. Ma erano anche friulani, veneti e lombardi... :twisted:
Queste sono cose che vorrei sentire più spesso! :o :D
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Leonardo ha scritto:Durante l'adunata appena trascorsa ho conosciuto alcuni alpini in forza all'8° che, trovandosi in licenza, hanno voluto partecipare spontaneamente alla manifestazione. Fatto ancor più sorprendente, con i chiari di luna che corrono, provenivano quasi tutti dai tradizionali bacini di reclutamento. Mi dicono che fanno tutti parte del plotone alpieri, sono visibilmente fieri della loro appartenenza al corpo, ma nei loro racconti non fanno altro che confermare le solite cose che già  ben sappiamo. Mi parlano con rassegnazione dei loro commilitoni delle altre compagnie, gente che vorrebbe essere altrove, che deride il cappello alpino...
Mi domando, ma è così difficile mantenere in vita anche un solo reggimento alpino, ma che inquadri gente come questi alpini che ho conosciuto? Un solo reggimento, ma che ancora conduca attività  in montagna? Che conservi ancora il reclutamento territoriale? Un reggimento da alimentare con chi chiede di portare la penna, anzichè dirottarlo su altre specialità ?
Non sarebbe cosa impossibile, semplicemente manca la volontà ... E la conferma l'ho avuta da un'altra testimonianza, sempre durante l'adunata. Un militare, già  vfa al 7° alpini, decide al momento del congedo di arruolarsi nuovamente come vfp1, sicuro del fatto che sarebbe rimasto negli alpini, visto che proveniva da un reparto alpino e che era nativo del Comelico. Tutto come da apposita legge, no? ... ed infatti adesso si trova in un reparto di fanteria!
Anche questa è una notizia incoraggiante.
Una curiosità , ma quando qualcuno fa domanda per diventare vfp1 non può scegliere il luogo o il reparto di destinazione?
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Pierpa ha scritto:
Comunque quando li ho conosciuti io mi fecero un'ottima impressione: ragazzi molto motivati, fieri di essere Alpini, nonostante a priori si potesse pensare il contrario dato che erano VFB e VSP. Ma erano anche friulani, veneti e lombardi...

finalmente buone nuove! in compenso ad Asiago ho visto militari del rgt. trs. uomini e donne che mi sembravano punk!
vorrei rammentare che gli artiglieri da montagna non sono alpini nel senso stretto della parola, recita una vecchia canzone,"l'artiglieria nostra sorella senza la penna buffa anche quella", anche se ad onor del vero noi alpini o presunti tali siamo una specialità  della fanteria.
la max trid. (:re:)
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Von Kleist ha scritto: Una curiosità , ma quando qualcuno fa domanda per diventare vfp1 non può scegliere il luogo o il reparto di destinazione?
No, quello lo potevano fare gli aspiranti VFA. Ora si scelgie una terna di regioni (che ne so: Friuli, Veneto e Trentino... 8) ) e se c'è posto in reparti lì dislocati ti inviano lì. Inoltre c'è la possibilità  di fare specifica domanda per Alpini e Parà  barrando un apposita casella a seconda del caso. Vieni accontentato "fino a esaurtimento dei posti disponibili" (recitano le belle parole della legge".
Inutile dire che spesso questo desiderio è rimasto tale in quanto il povero VFP1 è finito nella Buffa o in Cavalleria.

Non so dire come sia la situazione al momento attuale ma, in barba alla legge stessa, chi sceglieva gli Alpini veniva dirottato regolarmente in alto loco; la stessa cosa capitò ad alcuni miei caporali istruttori che, passato il concorso per VFB, dopo il RAV sono stati inviati in reggimenti trasmissioni, trasporti e genio. Soltanto uno di loro si è "salvato" finendo al 24° Dolomiti di Merano che è sì un rgt trasporti ma almeno i suoi componenti hanno il Cappello.
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Pierpa ha scritto:
Von Kleist ha scritto: Una curiosità , ma quando qualcuno fa domanda per diventare vfp1 non può scegliere il luogo o il reparto di destinazione?
No, quello lo potevano fare gli aspiranti VFA. Ora si scelgie una terna di regioni (che ne so: Friuli, Veneto e Trentino... 8) ) e se c'è posto in reparti lì dislocati ti inviano lì. Inoltre c'è la possibilità  di fare specifica domanda per Alpini e Parà  barrando un apposita casella a seconda del caso. Vieni accontentato "fino a esaurtimento dei posti disponibili" (recitano le belle parole della legge".
Inutile dire che spesso questo desiderio è rimasto tale in quanto il povero VFP1 è finito nella Buffa o in Cavalleria.

Non so dire come sia la situazione al momento attuale ma, in barba alla legge stessa, chi sceglieva gli Alpini veniva dirottato regolarmente in alto loco; la stessa cosa capitò ad alcuni miei caporali istruttori che, passato il concorso per VFB, dopo il RAV sono stati inviati in reggimenti trasmissioni, trasporti e genio. Soltanto uno di loro si è "salvato" finendo al 24° Dolomiti di Merano che è sì un rgt trasporti ma almeno i suoi componenti hanno il Cappello.
Azz...
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