
Ma diamine gli alpini si autogestiscono?
Dov'è chi dovrebbe inculcargli un pò di disciplina????? perchè quello che tu hai raccontato, lasciando da parte le TTAA, è inaccettabile per qualsiasi reparto militare! anche il più malmesso!

Pensa che io sono di Piacenza.fuarce friul ha scritto:sono pienamente daccordo con te cavalli...pensate che io già trovavo strano che uno di Udine, che dista 10-20 chilometri dalle alpi, venisse mandato a fare l'alpino!
Tutto ciò non fa che confermare ciò che, a livello di sospetto, scrissi poco tempo fa:Leonardo ha scritto:Durante l'adunata appena trascorsa ho conosciuto alcuni alpini in forza all'8° che, trovandosi in licenza, hanno voluto partecipare spontaneamente alla manifestazione. Fatto ancor più sorprendente, con i chiari di luna che corrono, provenivano quasi tutti dai tradizionali bacini di reclutamento. Mi dicono che fanno tutti parte del plotone alpieri, sono visibilmente fieri della loro appartenenza al corpo, ma nei loro racconti non fanno altro che confermare le solite cose che già ben sappiamo. Mi parlano con rassegnazione dei loro commilitoni delle altre compagnie, gente che vorrebbe essere altrove, che deride il cappello alpino...
Mi domando, ma è così difficile mantenere in vita anche un solo reggimento alpino, ma che inquadri gente come questi alpini che ho conosciuto? Un solo reggimento, ma che ancora conduca attività in montagna? Che conservi ancora il reclutamento territoriale? Un reggimento da alimentare con chi chiede di portare la penna, anzichè dirottarlo su altre specialità ?
Non sarebbe cosa impossibile, semplicemente manca la volontà ... E la conferma l'ho avuta da un'altra testimonianza, sempre durante l'adunata. Un militare, già vfa al 7° alpini, decide al momento del congedo di arruolarsi nuovamente come vfp1, sicuro del fatto che sarebbe rimasto negli alpini, visto che proveniva da un reparto alpino e che era nativo del Comelico. Tutto come da apposita legge, no? ... ed infatti adesso si trova in un reparto di fanteria!
Il celebre Morbegno. Sempre stato, lassù, un po' disagiato. Ma altrettanto sempre stato un Battaglione di quelli davvero ca**uti (operativi invece lo erano tuttiLuigi ha scritto:Che il 5° (quello che "non fu mai vinto") sia reparto punitivo, e per la specialità e per la dislocazione, è cosa ufficiosa.
Il plotone alpieri del 14° era guardato con odio dal resto del personale.
Tanto per dirne una, a sottolineare la loro alpinità giravano sempre nella loro tuta. Gli altri che arrancavano sotto il peso della pancia e del fegato carico di bile li guardavano dal basso verso l'alto.
Mandi.
Luigi
Luigi ha scritto:P.S.: sul "badoglificio" di devo mettere il copyright![]()
Queste sono cose che vorrei sentire più spesso!Pierpa ha scritto:Comunque quando li ho conosciuti io mi fecero un'ottima impressione: ragazzi molto motivati, fieri di essere Alpini, nonostante a priori si potesse pensare il contrario dato che erano VFB e VSP. Ma erano anche friulani, veneti e lombardi...
Anche questa è una notizia incoraggiante.Leonardo ha scritto:Durante l'adunata appena trascorsa ho conosciuto alcuni alpini in forza all'8° che, trovandosi in licenza, hanno voluto partecipare spontaneamente alla manifestazione. Fatto ancor più sorprendente, con i chiari di luna che corrono, provenivano quasi tutti dai tradizionali bacini di reclutamento. Mi dicono che fanno tutti parte del plotone alpieri, sono visibilmente fieri della loro appartenenza al corpo, ma nei loro racconti non fanno altro che confermare le solite cose che già ben sappiamo. Mi parlano con rassegnazione dei loro commilitoni delle altre compagnie, gente che vorrebbe essere altrove, che deride il cappello alpino...
Mi domando, ma è così difficile mantenere in vita anche un solo reggimento alpino, ma che inquadri gente come questi alpini che ho conosciuto? Un solo reggimento, ma che ancora conduca attività in montagna? Che conservi ancora il reclutamento territoriale? Un reggimento da alimentare con chi chiede di portare la penna, anzichè dirottarlo su altre specialità ?
Non sarebbe cosa impossibile, semplicemente manca la volontà ... E la conferma l'ho avuta da un'altra testimonianza, sempre durante l'adunata. Un militare, già vfa al 7° alpini, decide al momento del congedo di arruolarsi nuovamente come vfp1, sicuro del fatto che sarebbe rimasto negli alpini, visto che proveniva da un reparto alpino e che era nativo del Comelico. Tutto come da apposita legge, no? ... ed infatti adesso si trova in un reparto di fanteria!
No, quello lo potevano fare gli aspiranti VFA. Ora si scelgie una terna di regioni (che ne so: Friuli, Veneto e Trentino...Von Kleist ha scritto: Una curiosità , ma quando qualcuno fa domanda per diventare vfp1 non può scegliere il luogo o il reparto di destinazione?
Azz...Pierpa ha scritto:No, quello lo potevano fare gli aspiranti VFA. Ora si scelgie una terna di regioni (che ne so: Friuli, Veneto e Trentino...Von Kleist ha scritto: Una curiosità , ma quando qualcuno fa domanda per diventare vfp1 non può scegliere il luogo o il reparto di destinazione?) e se c'è posto in reparti lì dislocati ti inviano lì. Inoltre c'è la possibilità di fare specifica domanda per Alpini e Parà barrando un apposita casella a seconda del caso. Vieni accontentato "fino a esaurtimento dei posti disponibili" (recitano le belle parole della legge".
Inutile dire che spesso questo desiderio è rimasto tale in quanto il povero VFP1 è finito nella Buffa o in Cavalleria.
Non so dire come sia la situazione al momento attuale ma, in barba alla legge stessa, chi sceglieva gli Alpini veniva dirottato regolarmente in alto loco; la stessa cosa capitò ad alcuni miei caporali istruttori che, passato il concorso per VFB, dopo il RAV sono stati inviati in reggimenti trasmissioni, trasporti e genio. Soltanto uno di loro si è "salvato" finendo al 24° Dolomiti di Merano che è sì un rgt trasporti ma almeno i suoi componenti hanno il Cappello.