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Federico
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Re: Naja mensile

cavalli ha scritto:
Luigi ha scritto:
Hellis ha scritto:Ma gli Alpini non li cita mai nessuno. Sarà  che si dà  per scontato che loro ci siano sempre e comunque. Magari brontolano un pò e mugugnano, ma poi tirano dritto e sono sempre dove serve, quando serve.
Daje... :D

Perchè continui a lamentarti di quello che dovrebbe essere motivo di composta fierezza?
Compito di punizione: scrivere cento volte "Nec videar dum sim" alla lavagna.
Una delle cose che più non sopporto è il famigerato "Libro verde"...

Mandi.
Luigi
bravo Luigi sottoscrivo :D
Io concordo con voi. Però non posso fare a meno di dar ragione anche a Hellis. Mi spiego: non sono diventantato democristiano o meglio Uolteriano tutto di colpo. Però: il ragionamento nostro, quello del lavorare schivi ed in silenzio (massima efficacia, minima visibilità . Forse l'unica caratteristica protestante che ha attecchito qui da noi in zone Alpine. O forse, meglio, è un tratto che si è trasposto nel protestantesimo. Lungo discorso molto OT), funziona se c'è qualcuno, in alto, che è capace di riconoscerlo. E che altrettanto in silenzio e senza visibilità  lo premia.

Al giorno d'oggi vige la legge del "chi vusa pà¼see la vaca l'è sua" (chi urla più forte si prende la vacca): perciò che c'è, ben organizzato e estremamente efficiente, ma è silenzioso, alla fine è perdente. Anzi: il silenzio - rotto solo da notizie folkloristiche - è controproducente.

Abbaimo avuto i tg inondati da notizie ed interviste di tutti i tipi date da personale di centinaia di divere associazioni di P.C. Mai (che abbia visto io) dell'A.N.A.. Che a me, ripeto, fa piacere perchè significa che quelli stavano in tv a cazzeggiare, questi in giro a lavorare. Però poi al tg ti dicono anche che al campo di non ricordo più quale paese (una delle tendopoli più grandi) "gli Alpini dell' A.N.A. Abruzzo provvederanno a confezionare il pranzo di pasquetta a base di polenta".

Ecco, servìti: l'unica notizia sulla P.C. degli Alpini è questa: fanno la polenta a pasquetta, ovviamente ben annaffiata di vino. Ecco a cosa servono quegli sbevazzoni.

Purtroppo è così: se non sei in tv, non esisti. Qui è peggio: perchè in tv non solo non ci vai perchè stai lavorando e non hai tempo per le P.R.. Ma ci vai per una notizia che alla fine è controproducente. Per cui i danè (che sono purtroppo alla base di tutto) se ne andranno alla mai sentita prima associazione "i Falchi" di Napoli (absit iniuria verbis) e non agli Alpini. E sì che a partire dal Friuli, sono stati loro a dimostrare come si fa a fare certe cose, e che su di loro si basa una parte importante della P.C. nazionale, che su di loro si è basata per costruirsi.

Ciao
Art. Federico
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Hellis
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Re: Naja mensile

Ecco. Federico vi ha risposto. Allora teniamoci la macchietta dell'Alpino beone, che una volta all'anno si ritrova per fare chiasso. Io non pretendo che vengano santificati gli Alpini, per carità . Ma qualcuno dovrebbe dire che buona parte di quelli là  che bevono e si avvinazzano per un paio di giorni all'anno, sono coloro che risultano sempre disponibili quando c'è da farsi su le maniche.
In ogni caso, girovagando qui e là  per i forum, ho trovato una blogger aquilana rimasta senza casa, che prega chi legge di devolvere soldi e aiuti unicamente agli Alpini. Chissà  perchè.
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Luigi
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Re: Naja mensile

Però, cari Hellis e Federico, nessuno ha negato che la realtà  sia quella da voi descritta.
Il problema è invece: questo andazzo è giusto? L'andazzo in sè lo diamo tutti per dimostrato, insomma.

Se la risposta è "sì", allora tutti in TV.
Sui giornali.
Da Vespa o Floris.
Se la risposta è "no" bisogna però essere coerenti, per una questione di dignità  prima di ogni altra cosa (parlo in generale, sia chiaro. Di nessuno del forum, e nemmeno dell'ANA o degli Alpini).
Altrimenti si fa, mi sia consentito, della sanissima ipocrisia.

Nel caso specifico, la Protezione Civile serve a fare quello che in questi giorni sta purtroppo facendo.
Nessuno è obbligato a farne parte (parlo per il volontariato, naturalmente).
Perciò le eventuali motivazioni che spingono qualcuno a entrarvi devono essere indipendenti da premi, regalie, mercedi varie, materiali o virtuali che siano.

Nello specifico dell'ANA, si tratta per di più di un'associazione d'arma.
Ora, da che mondo è mondo i soldati hanno avuto una ed una sola "gratificazione" dipendente esclusivamente da loro stessi, senza possibilità  alcuna di influenze esterne (il destino, il nemico, i superiori): la consapevolezza del dovere compiuto.
Tutto il resto - encomi e medaglie, vittorie e monumenti, film e premi in denaro, sfilate e libri di storia - sono state e sono del tutto aleatorie.
E, in buona sostanza ed anche per questo, sono sempre interessate meno.

In un paese - anzi, in una civiltà  - del "todos caballeros", dei petti onusti di medaglie dal nulla provenienti, di virtualità  telegenica creduta realtà , di aspiranti suicidi invitati al lancio dal ponte per poterli mettere poi su youtube, il contentarsi fra sè di quello che si è fatto, poco o tanto che sia, mi sembra uno dei tratti distintivi di una vera nobiltà .
È inutile insomma menarsela con il "noi siamo diversi", e poi dare alle stampe il ripeto famigerato "Libro verde" per dire "guardate come siamo bravi, noi".

Per fare un esempio spiccio ed in tema: chi è davvero più militare, più soldato, il povero najone stereotipato che ha sparato due clip del Garand in tutti i 12 mesi di leva, o il superfigo che tutte le domeniche va a giocare a soft-air con tutto il necessaire all'ultima moda, dopo essersi visto sessantre-virgola-sei-periodico volte "BHD" in lingua originale?
Ecco, per me questo caso è uguale.

Quanto alla "leggenda dell'alpino beone", mettiamola così: innanzittutto, come ogni leggenda, un minimo di fondamento ce l'ha.
E, poi, se una cosa ho imparato dalla naja è questa: alle critiche fondate non si risponde, per ovvi motivi.
A quelle sceme e malevole nemmeno, altrimenti ci si mette sullo stesso piano di chi le ha lanciate.
Alla fine i fatti hanno l'abitudine inveterata di imporre, magari nel silenzio, la loro forza.

Mandi.
Luigi

P.S.: diciamo, Federico, che gli eretici hanno preso la misurata tenacia lavorativa delle popolazioni cattoliche - "Ora et labora": prima l'ora, poi il labora - e l'hanno rovinata more solito, come possiamo vedere in diretta TV.
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
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Paolino
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Re: Naja mensile

Luigi ha scritto:Però, cari Hellis e Federico, nessuno ha negato che la realtà  sia quella da voi descritta.
Il problema è invece: questo andazzo è giusto? L'andazzo in sè lo diamo tutti per dimostrato, insomma.

Se la risposta è "sì", allora tutti in TV.
Sui giornali.
Da Vespa o Floris.
Se la risposta è "no" bisogna però essere coerenti, per una questione di dignità  prima di ogni altra cosa (parlo in generale, sia chiaro. Di nessuno del forum, e nemmeno dell'ANA o degli Alpini).
Altrimenti si fa, mi sia consentito, della sanissima ipocrisia.

Nel caso specifico, la Protezione Civile serve a fare quello che in questi giorni sta purtroppo facendo.
Nessuno è obbligato a farne parte (parlo per il volontariato, naturalmente).
Perciò le eventuali motivazioni che spingono qualcuno a entrarvi devono essere indipendenti da premi, regalie, mercedi varie, materiali o virtuali che siano.

Nello specifico dell'ANA, si tratta per di più di un'associazione d'arma.
Ora, da che mondo è mondo i soldati hanno avuto una ed una sola "gratificazione" dipendente esclusivamente da loro stessi, senza possibilità  alcuna di influenze esterne (il destino, il nemico, i superiori): la consapevolezza del dovere compiuto.
Tutto il resto - encomi e medaglie, vittorie e monumenti, film e premi in denaro, sfilate e libri di storia - sono state e sono del tutto aleatorie.
E, in buona sostanza ed anche per questo, sono sempre interessate meno.

In un paese - anzi, in una civiltà  - del "todos caballeros", dei petti onusti di medaglie dal nulla provenienti, di virtualità  telegenica creduta realtà , di aspiranti suicidi invitati al lancio dal ponte per poterli mettere poi su youtube, il contentarsi fra sè di quello che si è fatto, poco o tanto che sia, mi sembra uno dei tratti distintivi di una vera nobiltà .
È inutile insomma menarsela con il "noi siamo diversi", e poi dare alle stampe il ripeto famigerato "Libro verde" per dire "guardate come siamo bravi, noi".

Per fare un esempio spiccio ed in tema: chi è davvero più militare, più soldato, il povero najone stereotipato che ha sparato due clip del Garand in tutti i 12 mesi di leva, o il superfigo che tutte le domeniche va a giocare a soft-air con tutto il necessaire all'ultima moda, dopo essersi visto sessantre-virgola-sei-periodico volte "BHD" in lingua originale?
Ecco, per me questo caso è uguale.

Quanto alla "leggenda dell'alpino beone", mettiamola così: innanzittutto, come ogni leggenda, un minimo di fondamento ce l'ha.
E, poi, se una cosa ho imparato dalla naja è questa: alle critiche fondate non si risponde, per ovvi motivi.
A quelle sceme e malevole nemmeno, altrimenti ci si mette sullo stesso piano di chi le ha lanciate.
Alla fine i fatti hanno l'abitudine inveterata di imporre, magari nel silenzio, la loro forza.
Sono d'accordo su quasi tutto, in linea generale.
Lancio però due "sassolini", premetto che, comunque, nei vari tg, alpini (intesi come PC ANA) ne ho visti, intervistati o al lavoro:
- forse il discorso di "voler apparire" non è solo autocelebrazione ma, a volte, lo si fa perché quando hai chiesto o chiederai qualcosa a qualcuno (leggi radio, mezzi, attrezzature varie) puoi / potrai dimostrare che le hai usate / usi / userai...
- io il Libro Verde lo vedo come un rendiconto di bilancio per sapere come e dove sono stati spesi i fondi dell'ANA... (inoltre, chiedo -perché non lo so- se non sia obbligatoria per legge la pubblicazione del suddetto libro?).
Ciao

Paolo
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Abbadia
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Re: Naja mensile

"il Libro Verde lo vedo come un rendiconto di bilancio per sapere come e dove sono stati spesi i fondi dell'ANA... "

Fatemi capire....ma non é quel libro dove ci sono scritte le ore lavorate a pulire i sentieri, eccetera eccetera e i soldi che le varie Sezioni hanno versato per solidarieta' ?
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Re: Naja mensile

Luigi ed Hellis,

come avevo premesso io sono d'accordo con entrambi: da un lato non posso che apprezzare il servir tacendo (per citare un motto non ufficiale dei Carabinieri) per tutti i motivi citati da Luigi. Dall'altro, però, siccome l'operatività  della P.C. deriva in modo sostanziale dai fondi a disposizione, non posso fare a meno di notare che questi, in un mondo privo di progettualità  a lungo respiro e del tutto dipendente dalla visibilità  ottenuta - verità  effettuale - e non invece dalle capacità  effettive - verità  virtuale - derivano in modo proporzionale dalla capacità  di "fare notizia".

Non dico che sia giusto né che sia corretto. Ma è così.

E' pur vero che i fatti parlano da soli. Ma hanno la cattiva abitudine, proprio perchè veri e incontrovertibili, di costruirsi spesso lungo orizzonti temporali ben più lunghi di quelli proprii del mondo politico, cioè del soggetto che decide e stanzia i fondi.

Io non so cosa sia giusto fare. O meglio lo so, solo che significa rinunciare a fondi e, quindi, ad operaività . E' fondamentalmente sbagliato snaturare una cosa giusta per inseguire l'errore. Ciò non toglie che, tra tutte le personalità  e le professionalità  sicuramente presenti nell'ANA, mi rifiuto di credere che non ci sia nessuno un pochino sgamato, per così dire, nell'ABC delle pubbliche relazioni e che non si possa dare un pochino da fare in questo senso.

C'è anche da considerare una cosa, per concludere, a cui non ho accennato prima: che lo stile ANA (chiamiamolo così) è più sobrio e silenzioso (ovviamente) e che con ogni probabilità  la visibilità  che non ha sui media, è compensata da altri generi di PR, molto più dirette ed efficaci, cioè cecchinaggio VS area bombing, tanto per fare un esempio esplicativo di tipo militare. Col primo sistema identifichi e poi colpisci solo ciò che ti interessa colpire. Col secondo non sai nulla o quasi del tuo obiettivo, tranne che si trova in un area più o meno generalmente identificata, e bombardi questa con la speranza di colpire anche ciò che ti interessa.

Ciao

PS: vero ciò che dici. I protestanti hanno preso solo il labora. Noi, spesso e volentieri, lo abbiamo perso...

PPS: a dimostrazione dell'abisso di ignoranza in cui mi ritrovo: ma che cosa è sto Libro Verde?
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Re: Naja mensile

Le parole di Luigi sono parole saggie e nobili, che gli fanno davvero onore.
Non si può non dargli ragione. Io sono con lui, e tanti dei motti dei nostri reparti in armi prendevano quella strada, 'Tasi e tira' per citarne uno.
Viene una certa rabbia nel vedere che spesso, anzi usualmente, ci si scorda degli Alpini (se non per scriverne di una macchietta).
Farò mie le parole di Luigi, e come si è sempre fatto mugugnerò anch'io e morta lì.
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Re: Naja mensile

Federico ha scritto:
PPS: a dimostrazione dell'abisso di ignoranza in cui mi ritrovo: ma che cosa è sto Libro Verde?
E' quello che scrive Abbadia nel post precedente al tuo: un riassunto, annuale, suddiviso per sezioni e gruppi, dei soldi devoluti e delle ore lavorate per fini benefici o di pubblica utilità , ecc.
Se non erro il nome completo è "Libro verde della solidarietà  alpina".
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Re: Naja mensile

Leggo con attenzione i vostri interventi, non replico, non avrei altro da aggiungere.
Solo due righe per dire (mi spiace dirlo) che siamo al "tutto è perduto, fuorchè l'onore" (il nostro, degli altri mi interessa il giusto ed anche meno).
Se sul forum dell'UNUCI a proposito del terremoto abruzzese ci si pone il problema di "vedere una foto con una unita' sezionale impegnata in questo grave disastro civile con il suo scudetto da manica ben visibile" oppure "spero nella prossima copertina della rivista Unuci di osservare una foto dei 'Nostri Reparti' all'attivo" per me significa che un'epoca è finita.

Nulla rimane altro che fare se non salvare i ricordi e le testimonianze per i posteri interessati o comunque almeno per i nostri cuori.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Re: Naja mensile

Il non apparire delle volte non è vero che non porta ugualmente a dei risultati.
Io faccio parte della protezione civile A.N.A. della sezione di Modena, inquadrata come quella di tutte le altre dell'emilia romagna nella colonna mobile regionale.
E proprio i dirigenti di P.C. della regione hnno voluto che fossero gli Alpini a gestire il campo base della regione, ora impegnato a Villa Sant'Angelo con 40 volontari Alpini, non per quello che fanno vedere alla televisione ma per quello che sono riusciti a dimostrare di sapere fare con serietà .
.... una cantata e una bevuta a fine lavoro poi non fà  male a nessuno :wink:

Finisco con il libro verde; utile!! .... inutile!! .... a me sembra molto un'operazione di marketing.
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Re: Naja mensile

jolly46 ha scritto:Nulla rimane altro che fare se non salvare i ricordi e le testimonianze per i posteri interessati o comunque almeno per i nostri cuori.
Già .

"I soldati che restavano spararono gli ultimi colpi.
'È finita' disse Pablo Olivares.
Ci guardavamo l'un l'altro, indecisi, con le grida degli inglesi sempre più vicine, su per il pendio. Quelle urla mi riempivano di terrore, di un infinito scoramento. Ci restava ancor meno tempo di quanto ci sarebbe servito per recitare un credo, con due sole alternative: i nemici o le acque del pantano.
'La bandiera' disse Alatriste.
Lo guardarono in molti, come se non capissero. Altri, Copons per primo, si alzarono avvicinandosi al capitano.
'Ha ragione' disse Mendieta. 'In questo caso, meglio con la bandiera'."


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