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Pierpa
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cavalli ha scritto:...Anni fà  (tanti) un C.te del C.A.Alp. propose che il plotone partecipante fosse sorteggiato in ambito btg./gr questo per avere il punto effettivo dell'addestramento, stranamente la cosa morì sul nascere.
Nel periodo del mio servizio all'8° avevo sentito questa storia, che sia la stessa oppure il frutto di un pensiero abbastanza diffuso?
MAI DAÛR!
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cavalli
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primo non sapevano andare in montagna , secondo poca voglia di lavorare, in più qualcuno era molto politicizzato! e questo in un reparto d'arresto non andava bene!
Per Jolly so che sei molto occupato pertanto aspetto.
salutoni! la Max trid.
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Von Kleist
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Ma questo loro atteggiameno restò immutato per tutto il periodo della naja fino al congedo?
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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cavalli
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no! si dopo le escursioni estive ci fu una scrematura, tra ricoveri, convalescenze ecc. ; con l'arrivo di altri contigenti "Tradizionali" la situazione si riequlibro, anche perchè, allora, almeno da noi vigeva un particolare tipo di addestramento, cioè il plotone p.o. non era omogeneo come contigente bensì era formato da più contigenti, quando uno si avvicinava alla fine ferma gli veniva affiancato una recluta affinche imprasse "Il mestiere" così i "nostri alieni" pian piano sono stati assorbiti. Per il Politicizzati il problema fu molto serio in quanto, probabilmente già  addestrati, cercavano di trovare in tutto qualcosa che non andava, dal vitto al benessere ecc. la loro azione si rivelò fallimentare in quanto i fatti gli davano torto, alla fine anche loro ne uscirono scornati, questo perche nei quadri c'èra della genta onesta. In ogni caso lo ricordo come uno dei peggiori periodi della mia vita militare!
La max trid.
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Von Kleist
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cavalli ha scritto:no! si dopo le escursioni estive ci fu una scrematura, tra ricoveri, convalescenze ecc. ; con l'arrivo di altri contigenti "Tradizionali" la situazione si riequlibro, anche perchè, allora, almeno da noi vigeva un particolare tipo di addestramento, cioè il plotone p.o. non era omogeneo come contigente bensì era formato da più contigenti, quando uno si avvicinava alla fine ferma gli veniva affiancato una recluta affinche imprasse "Il mestiere" così i "nostri alieni" pian piano sono stati assorbiti. La max trid.
L'esperienza di Andrea secondo me si può tranquillamente ricollegare al presente, l'ambiente dal quale provengono i nuovo volontari è più o meno lo stesso degli immmigrati meridionali che provenivano dai sobborghi delle città  del sud.
Naturalmente se prima, con la leva obbligatoria, queste persone avevano la possibilità  di imparare dagli scaglioni precedenti e dall'addestramento, oggi credo che la situazione sia molto più complicata.
Bisogna che per i volontari si provveda almeno ad un addestramento vero. Rimango comunque dell'opinione che la provenienza geografica abbia poco a che fare con la qualità  del materiale umano: è una questione di provenienza sociale ed economica.
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Federico
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Von Kleist ha scritto:
cavalli ha scritto:no! si dopo le escursioni estive ci fu una scrematura, tra ricoveri, convalescenze ecc. ; con l'arrivo di altri contigenti "Tradizionali" la situazione si riequlibro, anche perchè, allora, almeno da noi vigeva un particolare tipo di addestramento, cioè il plotone p.o. non era omogeneo come contigente bensì era formato da più contigenti, quando uno si avvicinava alla fine ferma gli veniva affiancato una recluta affinche imprasse "Il mestiere" così i "nostri alieni" pian piano sono stati assorbiti. La max trid.
L'esperienza di Andrea secondo me si può tranquillamente ricollegare al presente, l'ambiente dal quale provengono i nuovo volontari è più o meno lo stesso degli immmigrati meridionali che provenivano dai sobborghi delle città  del sud.
Naturalmente se prima, con la leva obbligatoria, queste persone avevano la possibilità  di imparare dagli scaglioni precedenti e dall'addestramento, oggi credo che la situazione sia molto più complicata.
Bisogna che per i volontari si provveda almeno ad un addestramento vero. Rimango comunque dell'opinione che la provenienza geografica abbia poco a che fare con la qualità  del materiale umano: è una questione di provenienza sociale ed economica.
Io sono più estremista: provenienza economica e sociale sono dei "surplus", dei condizionamenti indotti dall'esterno, non parte integrante di una personalità . Essi sono quindi, direi per definizione, modificabili a piacere. Basta "martellare" a sufficienza perchè altri tipi di condizionamento ne prendano il posto. E la scelta sta proprio tutta qui: che tipo di condizionamento gli si da? Uno che porti a cancellare/sostituire il sostrato esistente, oppure uno che lo assecondi e lo estremizzi?

Ciao
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Luigi
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Federico ha scritto: Io sono più estremista: provenienza economica e sociale sono dei "surplus", dei condizionamenti indotti dall'esterno, non parte integrante di una personalità . Essi sono quindi, direi per definizione, modificabili a piacere. Basta "martellare" a sufficienza perchè altri tipi di condizionamento ne prendano il posto. E la scelta sta proprio tutta qui: che tipo di condizionamento gli si da? Uno che porti a cancellare/sostituire il sostrato esistente, oppure uno che lo assecondi e lo estremizzi?
Alla Legione: "qui li portiamo al limite e poi li rimontiamo come vogliamo noi".
Quasi come da noi.
Mandi.
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Luigi ha scritto:
Federico ha scritto: Io sono più estremista: provenienza economica e sociale sono dei "surplus", dei condizionamenti indotti dall'esterno, non parte integrante di una personalità . Essi sono quindi, direi per definizione, modificabili a piacere. Basta "martellare" a sufficienza perchè altri tipi di condizionamento ne prendano il posto. E la scelta sta proprio tutta qui: che tipo di condizionamento gli si da? Uno che porti a cancellare/sostituire il sostrato esistente, oppure uno che lo assecondi e lo estremizzi?
Alla Legione: "qui li portiamo al limite e poi li rimontiamo come vogliamo noi".
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Già , quasi :roll:

:lol:

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ragazzi! nonostante le mie "visioni" dell'alpino "Puro" da militare sono convinto che se prendiamo un congolese lo portiamo a Cervinia per due anni e lo smontiamo pezzo per pezzo e poi lo rimontiamo secondo il modello alpino esso diventerà  un alpino, inteso come soldato, che sa vivere , muoversi e combattere in montagna però gli mancherà  sempre quel qualcosa di indiscivibile che la maggior parte di noi chiama Alpinità , che è "merce" che non si trova facilmente!.
la max trid.
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Luigi ha scritto:
Federico ha scritto: Io sono più estremista: provenienza economica e sociale sono dei "surplus", dei condizionamenti indotti dall'esterno, non parte integrante di una personalità . Essi sono quindi, direi per definizione, modificabili a piacere. Basta "martellare" a sufficienza perchè altri tipi di condizionamento ne prendano il posto. E la scelta sta proprio tutta qui: che tipo di condizionamento gli si da? Uno che porti a cancellare/sostituire il sostrato esistente, oppure uno che lo assecondi e lo estremizzi?
Alla Legione: "qui li portiamo al limite e poi li rimontiamo come vogliamo noi".
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Io avevo sentito: demoliamo la loro personalità  e li ricostruiamo.
Il nostro, invece, è l'unico esercito che cambia lui anziché cambiare le reclute.
Gli Alpini non vanno in montagna e gli aspiranti parà  non si lanciano da più di 3 metri di torre, quando prima la regola era 9.
Un mito l'aneddoto del tizio, noto salame, che atterra male sul telo, urta contro la torre (!) e cade a terra. L'istruttore si avvicina, lo guarda, poi gli dà  un colpetto con l'anfibio, urlando: "ohé! m'hai rovinata tutta la Torre, casso!!" mentre gli altri si tenevano le budella dal ridere.

cuccatevi 'sto mitico avatar


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Von Kleist
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cavalli ha scritto:ragazzi! nonostante le mie "visioni" dell'alpino "Puro" da militare sono convinto che se prendiamo un congolese lo portiamo a Cervinia per due anni e lo smontiamo pezzo per pezzo e poi lo rimontiamo secondo il modello alpino esso diventerà  un alpino, inteso come soldato, che sa vivere , muoversi e combattere in montagna però gli mancherà  sempre quel qualcosa di indiscivibile che la maggior parte di noi chiama Alpinità , che è "merce" che non si trova facilmente!.
la max trid.
Caro Andrea, l'Alpinità  credo che oggi sia molto difficile trovarla, ma non per le ragioni che pensi tu.
Prendiamo ad esempio una immaginaria compagnia di alpini ,tutti trentini, gli diamo uno stipendio accettabile, non gli facciamo fare una mazza per un orario che va dalle 8:00 alle 18:00, dopodichè se vogliono possono pure tornare a casa a dormire. Anche se questi sono alpini in tutti i sensi non credo che in condizioni simili nasca in loro quel sentimento chiamato Alpinità ! :(
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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haimè! hai ragione! non posso far altro che chinarmi di fronte all'evidenza e vivere dei mei ricordi!
Tridentina Uber Alles
la max trid. (:g:)
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Si, è vero che è difficile trovarla fra nuovi volontari, ma spero di non avere ragione sul fatto che l'alpinità  sia totalmente scomparsa almeno fra i vecchi quadri.
Io la vedò così: migliorare l'addestramento, rendendolo più "alpino", è un primo passo verso la ristabilizzazione della situazione. Poi tutto il resto viene da se :wink:
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Mio caro Von purtroppo i vecchi quadri sono sempre meno!
I giovani escono tutti, fatte le debite eccezioni, da uno stesso stampo.
Ecco perchè insisto che bisogna chiudere radicalmente con il passato, cambiare denominazione, non più Alpini o truppe alpine e ridenominarle Truppe da montagna, ovviamnte senza capello alpino. La proposta potrà  sembrare scandalosa però a mio avviso è l'unica via!. Infine che l'A.N.A. resti solo un'associaione d'arma e che che anche lei si rassegni all'eventualità  dei fatti I tempi cambiano per tutti.
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fuarce friul
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sono pienamente daccordo con te cavalli...pensate che io già  trovavo strano che uno di Udine, che dista 10-20 chilometri dalle alpi, venisse mandato a fare l'alpino! se poi adesso le truppe alpine sono composte solo da "mercenari" che le alpi non le hanno mai viste prima, tanto vale sopprimere il corpo degli Alpini...creiamo i "cacciatori degli appennini" (oh sarebbe meglio dire ricostituiamo? non esistevagià  in passato un reparto con questo nome?) e finiamola con questa pagliacciata!
Dovete vedere come sono gli alpini in servizio qui a Udine!
Qualche tempo fa durante una manifestazione, un alpino si è tranquillamente staccato dal gruppo che sfilava e si è messo a telefonare col cellulare...io sono rimasto allibito :shock:
alpini del gemona...mai daur!

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