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Luigi
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Beppe ha scritto:
Luigi ha scritto:... pance da impiegato...
cos'è questa allusione? tsè 8)
Scusa non richiesta... :P
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cavalli
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per Von Kleist: certamente, però quanto le richieste di reclutamento aumentarono, nel corso della guerra, non andarono poi tanto per il sottile. C'è un decoroso libro di Bernasconi "dei sacri Confini guardia Sicura" un'inseme di racconti di personaggi che hanno militato nella G.A.F., li puoi vedere i bacini di reclutamento.
Nei primi anni 70 per non so quale errore al val Cismon ci capitò uno scaglione di piemontesi ex meridionali che macello!!!!!
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Von Kleist
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cavalli ha scritto:per Von Kleist: certamente, però quanto le richieste di reclutamento aumentarono, nel corso della guerra, non andarono poi tanto per il sottile. C'è un decoroso libro di Bernasconi "dei sacri Confini guardia Sicura" un'inseme di racconti di personaggi che hanno militato nella G.A.F., li puoi vedere i bacini di reclutamento.
Nei primi anni 70 per non so quale errore al val Cismon ci capitò uno scaglione di piemontesi ex meridionali che macello!!!!!
la max trid.
Grazie per il suggerimento, sto già  provvedendo a comprarlo :wink:

Ritornando a noi vorrei chiudere la questione degli alpini meridionali spiegando come la penso: se c'è stato un tipo di reclutamento alpino al sud, questo non è assolutamente avvenuto a livello provinciale, ma bensì a livello comunale o al massimo ristretto a piccole aree (un esempio per tutti può essere il comune di Morcone e dintorni, in provincia di Benevento).
Ma la poca gente che proveniva da questi luoghi era avvezza all'ambiente montano e alle fatiche che comporta questo territorio fin dalla nascita, quindi in un certo senso avevano tutte le carte in regola per fare la naja negli alpini.
Ovviamente se prendiamo qualcuno del sud che non è abituato alla vita in montagna e che non ha mai sentito parlare di alpini, è logico che troverà  delle difficoltà  ad ambientarsi e ad affrontare la naja alpina, però non è detto che questi non diventerà  mai un buon alpino.

P.S. Oggi credo che sia più difficile per il secondo tipo di meridionale (ma credo che lo sia un pò per tutti, anche per gli Alpini alpini) diventare dei degni Alpini perchè il Corpo ha subito un colpo durissimo con la scomparsa della leva e tutti quegli elementi che caratterizzavano le TTAA purtroppo tendono a scomparire.
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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axtolf
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Personalmente credo che non c'entri davvero nulla da dove viene la materia prima.
Non credo che in generale la materia prima "volontario" sia diverso dalla materia prima "leva". Prima di entrare caserma secondo me sono (erano) piuttosto simili.

Manca la volontà di fare le cose seriamente. Fine.

Il risultato lo si ottiene con l'addestramento, che significa molte cose, non solo preparazione fisica.
In pratica dipende dal risultato, e da quanto si è interessati al risultato.

Se il risultato interessasse a qualcuno, e se ci fosse un reale desiderio di ottenere un risultato di un certo livello, la materia prima si scremerebbe da solo (= chi vuole la vita facile se ne va fuori dalle palle) e la qualità di chi rimane si accrescerebbe da sola, creando con piccole spinte spirito di corpo e qualità  nel servizio.

Fine della questione secondo. Il reclutamento aiuta, non lo metto in dubbio, ma il 90% è secondo me dato dall'addestramento e da tutto ciò che a esso viene collegato.
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Certo che l'addestramento è importante, anche quello era uno di "quegli elementi che caratterizzavano le TTAA".
Anzi era l'elemento che secondo me, con l'introduzione dell'esercito professionale, doveva essere valorizzato di più! Ma questo non è avvenuto, almeno per il momento.
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Federico
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Concordo con Axtolf naturalmente ma con una precisazione: quando noi abbiamo varcato per la prima volta il portone della Caserma che aspettative avevamo? "In positivo" nessuna: sapevamo di contare meno di zero, che non ci sarebbero stati orari, in parole povere che ci aspettava un anno, o quanto sarebbe stato, di fatiche, fossero quelle di scovolare una turca e/o un cannone.

I professionals, quando arrivano sanno già  che:

- hanno un orario (imbecille) di lavoro

- che "hanno dei diritti" i quali ovviamente, sia chiaro, sono garantiti al di là  del (eventuale? ipotetico?) soddisfacimento dei doveri

- che quello, per molti, non è il lavoro definitivo ma solo l'anticamera per le FFOO

- ecc.

Per cui trovo che, per assurdo che possa sembrare per il volgo, cioè per chi non ci ragioni su un attimo di più e non sia appassionato a tali argomenti, il materiale umano professionista è di ben più difficile gestione rispetto alla Leva. Far fare addestramento a costoro pensando di poterlo ordinare sic et simpliciter come se fossero dei Najoni è impossibile, dal momento questi sono effettivamente diversi. In parole povere: noi eravamo, e ci sentivamo, dei "buoni a tutto" quando siamo entrati in Caserma, loro assolutamente no. Far loro cambiare idea al proposito è secondo me il primo passo obbligatorio. Ma se alle 16.00, o quando è, tutto evapora e chi s'è visto s'è visto fino all'indomani, ben dificilmente ci si potrà  riuscire.

Ciao
Art. Federico
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Luigi
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La faccenda dell'anticamera nell'EI prima di andare nelle FFOO è, a mio modesto avviso, una fesseria sublime.
Almeno la Leva aveva una sua dignità . Ora il servizio è una specie di preselezione per l'agognato posto sicuro fra i 500.000 poliziotti italiani.

A proposito dei montagnini che sono alpini due volte. :P
Pare che la sezione del Reggimento abbia vinto la gara dei plotoni ai CaSTA...
Ma com'è che i rangers non la vincono mai? Partecipano fuori concorso?
In ogni caso, Julia!!!
Mandi.
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Federico
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Luigi ha scritto:...Ma com'è che i rangers non la vincono mai? Partecipano fuori concorso?
In ogni caso, Julia!!!
Mandi.
Luigi
:D Forse perchè, essendo che loro fanno sul serio, non hanno tempo da buttar via in simili sciocchezze, tardo e obsolescente retaggio di un passato che non c'è più (perchè non lo si vuole)?

Ciao
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Luigi ha scritto:A proposito dei montagnini che sono alpini due volte. :P
Pare che la sezione del Reggimento abbia vinto la gara dei plotoni ai CaSTA...
Ma com'è che i rangers non la vincono mai? Partecipano fuori concorso?
Giusto per dovere di cronaca, ecco la classifica del Trofeo "M.O. Silvano Buffa" per i plotoni dei Ca.S.T.A. degli ultimi 4 anni:

2006: 3° Rgt. Art. da montagna (so che la dicitura è un'altra ma questa è più bella :P )
2005: 14° Rgt. Alpini
2004: 8° Rgt. Alpini
2003: 8°Rgt. Alpini

"Ranger", Yoghi o Bubu non ci sono!

E comunque, come dice Luigi:
In ogni caso, Julia!!!
:wink: 8) :D
MAI DAÛR!
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Pierpa ha scritto: 2006: 3° Rgt. Art. da montagna (so che la dicitura è un'altra ma questa è più bella :P )
Mah, la dicitura è un'altra in certi palazzi romani.
A Fossano e Tolmezzo mi risulta impiegata ancora quella vera. :wink:

Federico, avevo pensato anch'io a motivazioni del genere, ma in fin dei conti non è una gara di taglio e cucito... :twisted:
Mandi.
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I Ca.S.T.A. sono una manifestazione di folcrore alpino! dal punto di vista addestrativo non rispettano un bel niente dello stato del reparto! I partecipanti, sono scelti accuratamente e per sei mesi non fanno altro che allenarsi! pertanto............ Anni fà  (tanti) un C.te del C.A.Alp. propose che il plotone partecipante fosse sorteggiato in ambito btg./gr questo per avere il punto effettivo dell'addestramento, stranamente la cosa morì sul nascere.
Per favore non dite che non mi và  mai bene niente!
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A maggior ragione.
Al Reggimento riescono a preparare una pattuglia ad hoc meglio che al 4°.
In effetti non ti va mai bene niente. :P
Mandi.
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cavalli ha scritto:le eccezioni sono consentite, ognuno di noi ha la propria visione sul concetto di alpinità  io la vedo in questa maniera e rimango di questa idea per quanto "estrema" possa essere.
non per essere cattivi gli artiglieri sempre artiglieri rimangono anche con la penna!
ps mio figlio ha fatto la naja alla 13^ btr. del gr. Conegliano.
la max trid.
D'accordo, ognuno rimanga della sua idea.
Però come la mettiamo con gli Alpini siciliani? Che sfilarono in un'adunata con lo striscione "Alpini per scelta"? o, tanto per dire, col coprotagonista di 100.000 Gavette, siciliano pure lui?
Guarda che così, si sfiora il razzismo.
Tomba è un fenomeno sugli sci, ma non può fare l'alpino, mentre un ipotetico friulano è totalmente negato, però lui diventa alpino.
Per nascita?

Diciamo che chi nasce da quelle parti è sicuramente più portato all'"alpinità ". E ben vengano i nomi dei battaglioni con quelli delle valli. Perché è innegabile che l'arruolamento alpino sia legato al territorio.
Ma, ripeto, poi ognuno rimanga della sua opinione, essere esclusi da una selezione, da una chance, non per capacità  o attitudini proprie, ma per diritto di nascita, lo trovo incomprensibile. E inaccetabile.
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leggo sempre e vedo che sono molto distante dalle vostre idee, sarà  forse il salto di generazione, esperienze, vita militare vissuta in altri periodi ecc.
Bricchetto volervo dirti che il Tomba atleta di indubbio valore è stato "preso" dal gruppo sportivo carabinieri in quanto "merce" pregiata, probailmente le offerte erano superiori al quello dell'Esercito. Ai "vecchi "tempi per accedere alla truppe alpine ,anche se provenivi da una zona di reclutamento alpino, bisogna possedere un'adeguato profilo psico/sanitario e pertanto non tutti venivano colà  destinati. soggiungo che se lavoravi per certe ditte finivi addiritura in marina, ho conosciuto ragazzi cadorini che hanno svolto il loro servizio in marina
In merito agli alpini siciliani niente da dire, se non qualche tempo fà  faceva "moda" essere alpino.
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cavalli ha scritto:Nei primi anni 70 per non so quale errore al val Cismon ci capitò uno scaglione di piemontesi ex meridionali che macello!!!!!
la max trid.
Scusa, ma potrei sapere quali problemi vi causò questo scaglione?
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.

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