Luigi, la differenza è che il mitico Bedeschi, prima di scrivere, è tornato a casa.
O sbaglio?
Cioè, ritengo che scrivere in fogli sottili, di nascosto, con una matita, in prigionia, senza sapere quello che effettivamente sta succedendo a casa, senza sapere se e quando si tornerà a casa, sia differente.
Sulle vicende editoriali, di cui abbiamo già discusso, quello che dici è vero ed anzi c'è da dire che Rigoni Stern, il suo libro - portato sempre nello zaino - lo teneva sempre avvolto nello spago, senza ribatterlo a macchina tant'è che "una volta la cagna se lo portò nel cuccio", prima che capisse che se ne poteva fare qualcosa di migliore. Ebbe vita più facile per pubblicarlo, probabilmente cercò dopo bedeschi qualcuno e ci riuscì prima è vero.
Ecco, lo spirito di corpo....ecco, io rimango scettico, oppure parliamo della stessa cosa, non so.
Ritengo che il carattere distintivo per gli alpini era innanzitutto l'addestramento superiore, l'abitudine ad operare in certe condizioni, il carisma di buona parte dei comandanti, la vicinanza territoriale, anche di paese, dei reparti. Questo per me li ha fatti tornare a casa, ebbene se questo è spirito di corpo quello che dici è pura verità !