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cavalli
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in ogni caso cari miei amici comunque la mettiamo la nostra naja Alpina non c'è più, come 63 anni fà  è tramontata l'epoca della cavalleria a cavallo così sono finiti gli alpini!
volevo rammentare a coloro che non condividono le mie idee, che se il Corpo d'Armata Alpino è riuscito, se pur falcidiato, uscire dalle vare sacche rosse, ciò è avvenuto grazie alla coesione dei reparti, formati, giustappunto, da elementi della stessa valle o località , dunque legati da vincoli che difficilmente legano un siciliano ad un lomdardo, fatte salve le dovute eccezioni!
direi di chiudere l'argomento che ormai è stato sviscerato in ogni sua parte. Un caro saluto e pensiamo alle disgrazie per piombarci addosso! kaimani, mordadelle ecc. ecc.
la max trid. (:g:)
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Von Kleist
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cavalli ha scritto:in ogni caso cari miei amici comunque la mettiamo la nostra naja Alpina non c'è più, come 63 anni fà  è tramontata l'epoca della cavalleria a cavallo così sono finiti gli alpini!
volevo rammentare a coloro che non condividono le mie idee, che se il Corpo d'Armata Alpino è riuscito, se pur falcidiato, uscire dalle vare sacche rosse, ciò è avvenuto grazie alla coesione dei reparti, formati, giustappunto, da elementi della stessa valle o località , dunque legati da vincoli che difficilmente legano un siciliano ad un lomdardo, fatte salve le dovute eccezioni!
direi di chiudere l'argomento che ormai è stato sviscerato in ogni sua parte. Un caro saluto e pensiamo alle disgrazie per piombarci addosso! kaimani, mordadelle ecc. ecc.
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Scusami ma non sono d'accordo sul fatto che in Russia il CAA si è salvato ed ha fatto ciò che ha fatto solo perchè era composto da reparti a strettissimo reclutamento territoriale. E' vero che in molti casi tra gli Alpini dello stesso battaglione c'erano legami di parentela che li rendevano più uniti, ma non vedo perchè non si possa creare quel vincolo "speciale" anche tra soldati di provenienza diversa, capace di rendere unito e forte un reparto.
Anche perchè io credo che, a parte le parentele ed il dialetto, c'erano molte cose in comune tra il montanaro lombardo e quello siciliano, come abitudini e modi di fare che accomunano tutti quelli che abitano al di sopra di una certa quota. :wink:
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Abbadia
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linzen
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cavalli ha scritto: volevo rammentare a coloro che non condividono le mie idee, che se il Corpo d'Armata Alpino è riuscito, se pur falcidiato, uscire dalle vare sacche rosse...
spiace contraddirti ma ho letto giusto settimana scorsa articolo di storico su "eco di bergamo" in cui si afferma chiaramente che il CAA è stato spazzato via appena iniziata la controffensiva russa :shock:
quindi non potendo noi comuni poveracci contraddire noto storico che ha scritto tale cosa e relativo libro dopo anni di ricerche ed interviste ai sopravvissuti dobbiamo dedurne che la sua affermazione qui sopra esposta sia priva di alcun fondamento in quanto non puo' esistere che un reparto militare "spazzato via" possa uscire da una sacca.
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Pierpa
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ciao linzen, scusa puoi citare per i non bergamaschi l'autore di tale articolo? grazie!
ciao ciao

PS: noto comunque una sottile ironia nel riportare la notizia 8)
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linzen
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Pierpa ha scritto:ciao linzen, scusa puoi citare per i non bergamaschi l'autore di tale articolo? grazie!
ciao ciao

PS: noto comunque una sottile ironia nel riportare la notizia 8)
purtroppo ho cestinato come meritava, è di una 10ina di giorni fà  forse è capitato di leggerlo anche ad Axtolf e lui magari si ricorda, provero' a chiederlo.
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Pierpa
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linzen ha scritto: purtroppo ho cestinato come meritava
:mrgreen:
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cavalli
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Lizen mi auguro che quello che riferisci sia una battuta di pessimo gusto! in caso contrario leggere anche da altre fonti.Cito a braccio: operazione piccolo saturno dicembre 42 gennaio 43- battaglia di natale fronte del Don. Alla rottura del fronte del II corpo d'armata, da parte dei russi con decise azioni in profondità  nelle retrovie del XXXV C.A. germanico, armata italiana , nonostante la tenace ed eroica restistenza dei reparti, crolla la difesa dell'8^ armata italiana ad eccezione del tratto tenuto dal corpo d'armata alpino (mi pare che basti!)
per Von Kleist lo capisco ognuno tiene alta la bandiera della propria patria natia.
per il resto no comment.
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Luigi
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cavalli ha scritto:in ogni caso cari miei amici comunque la mettiamo la nostra naja Alpina non c'è più, come 63 anni fà  è tramontata l'epoca della cavalleria a cavallo così sono finiti gli alpini!
volevo rammentare a coloro che non condividono le mie idee, che se il Corpo d'Armata Alpino è riuscito, se pur falcidiato, uscire dalle vare sacche rosse, ciò è avvenuto grazie alla coesione dei reparti, formati, giustappunto, da elementi della stessa valle o località , dunque legati da vincoli che difficilmente legano un siciliano ad un lomdardo, fatte salve le dovute eccezioni!
Il reclutamento territoriale delle Truppe Alpine, caso unico, a questo livello, nel Regio Esercito, non fu deciso per l'evidente guadagno in termini di saldezza e coesione, ma perchè, per il particolare compito del Corpo (proteggere la radunata dell'esercito di campagna) erano necessari elementi che vivessero nelle vicinanze della frontiera. Il che vuol dire che, da questo punto di vista, gli alpini sono morti dall'anno in cui venne costituita la GAF, struttura che in pratica ne ricopriva il ruolo. In ogni caso, dopo la fine della II GM, il progressivo spopolamento della montagna, poi unito al calo demografico e quindi all'obiezione di coscienza, ha portato nelle unità  alpine sempre più personale che i monti, spesso, li aveva visti solo in cartolina. Sommando a questo il diradamento dei vincoli della piccola comunità  del "villaggio" dovuto alla modernizzazione, non si riuscirebbe a capire il motivo per cui i reparti alpini abbiano mantenuto, fino alla morte della Leva, le loro peculiarità  di elevata coesione, spirito di corpo e, per lo standard italiano, di operatività .

Certo il reclutamento regionale, ancorchè annacquato dalle precedenti considerazioni, a questo ha giovato. È ovvio che un piemontese od un friulano abbiano pù probabilità  di divenire buoni alpini che un campano od un siciliano, allo stesso modo per cui questi ultimi ne hanno di più di riuscire bravi marinai che i primi due. Ma al fondo rimane valido, per me, il discorso di Federico. Si possono prendere ragazzi di famiglia alpina fin dal 1872, ma se non li si forma adeguatamente, non se ne ricaverà  nulla. Anzi, si sprecherà  pure dell'ottimo materiale di partenza.
In fin dei conti, il reclutamento riservato alle zone di tradizione alpina, nonchè a color che ne facciano espressa domanda, è quanto previsto dalla legge. Ma se a questa gente, sempre che la legge sia rispettata, invece di mettere zaino in spalla e via sui monti a morire di pattuglie, si fanno fare 36 ore alla settimana in orario di ufficio (e guai a uscire di notte, altrimenti scattano gli straordinari), si otterrà  quello che si può vedere già  ora ai reggimenti: sguardi spenti, pance da impiegato e dubbie conoscenze perfino dell'abc del soldato della fanteria leggera (l'arma inviduale).
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
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linzen
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cavalli ha scritto:Lizen mi auguro che quello che riferisci sia una battuta di pessimo gusto! in caso contrario leggere anche da altre fonti.Cito a braccio: operazione piccolo saturno dicembre 42 gennaio 43- battaglia di natale fronte del Don. Alla rottura del fronte del II corpo d'armata, da parte dei russi con decise azioni in profondità  nelle retrovie del XXXV C.A. germanico, armata italiana , nonostante la tenace ed eroica restistenza dei reparti, crolla la difesa dell'8^ armata italiana ad eccezione del tratto tenuto dal corpo d'armata alpino (mi pare che basti!)
per Von Kleist lo capisco ognuno tiene alta la bandiera della propria patria natia.
per il resto no comment.
la max trid. (:sss:)
Non è una battuta era un articolo a tutta pagina riportato sul piu' importante giornale della bergamasca tale "Eco di Bergamo", come avevo in verità  ben scritto.
La lezione di storia andrebbe fatta al sedicente storico cui l'articolo era dedicato, purtroppo
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Von Kleist
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Luigi ha scritto:
cavalli ha scritto:Il reclutamento territoriale delle Truppe Alpine, caso unico, a questo livello, nel Regio Esercito, non fu deciso per l'evidente guadagno in termini di saldezza e coesione, ma perchè, per il particolare compito del Corpo (proteggere la radunata dell'esercito di campagna) erano necessari elementi che vivessero nelle vicinanze della frontiera. Il che vuol dire che, da questo punto di vista, gli alpini sono morti dall'anno in cui venne costituita la GAF, struttura che in pratica ne ricopriva il ruolo.
Mandi.
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Scusate l'OT, ma mi è venuta una curiosità : ma anche la GAF aveva un tipo di reclutamento speciale?
Visto che spesso e volentieri le Guardie alla Frontiera venivano impiegate ad altezze superiori ai 3.000m non credo che fossero digiune di montagna.
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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si all'inizio anche la G.a.F. per i motivi di cui stiamo discutendo da tempo, aveva un reclutamento regionale, man mano che gli organici si ampliavano anche questo concetto venne lasciato, almeno in parte ,decadere.
Se leggi poi cio che è stato scritto sugli alpini d'arresto vedrai che il concetto di reclutamento su base regionale è stato ripreso anche nel dopoguerra quando si formarono i reparti di alpini da posizione.
Il concetto di arruolamento su base regionale è stato in uso anche negli eserciti tedesco e austriaco, sempre con ottimo risultati.
la max trid. :D
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Durante la Grande Guerra erano a reclutamento territoriale anche i reggimenti di fanteria con numero 1XX (tra cui i celebri 151-152 brigata Sassari). In tempi più recenti anche lagunari, comando truppe Trieste (San Giusto, ecc) oltre ovviamente ad alpini e fanteria d'arresto come ha scritto Cavalli.
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Von Kleist
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cavalli ha scritto:si all'inizio anche la G.a.F. per i motivi di cui stiamo discutendo da tempo, aveva un reclutamento regionale, man mano che gli organici si ampliavano anche questo concetto venne lasciato, almeno in parte ,decadere.
Se leggi poi cio che è stato scritto sugli alpini d'arresto vedrai che il concetto di reclutamento su base regionale è stato ripreso anche nel dopoguerra quando si formarono i reparti di alpini da posizione.
Il concetto di arruolamento su base regionale è stato in uso anche negli eserciti tedesco e austriaco, sempre con ottimo risultati.
la max trid. :D
Grazie mille per le informazioni!
Immagino che per la GAF, anche quando il reclutamento era a base nazionale, si preferisse comunque personale con condizioni fisiche idonee all'ambiente montano.
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Luigi ha scritto:... pance da impiegato...
cos'è questa allusione? tsè 8)
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