Scusate, ma io penso che si discuta del sesso degli angeli. A mio modo di vedere il punto più critico eventualmente da discutere è il fatto che, a sentire dalle testiomonianze anche di sottoufficiali Americani, l'esercito Usa si trova assolutamente impreparato ad affrontare la situazione (non si sentiva il bisogno di conferme), e spara addosso a chiunque.
Fosse una guerra come tutte le guerre, con tanto di occupanti etc tutto dovrebbe rientrare nella ferocità della "norma".
Ma l'esercito Usa non ha invaso l'Iraq: ha distrutto le armi di distruzione di massa, lo ha liberato da un dittatore, e lo sta democratizzando (questo sempre a detta dei loro politici).
Pertanto non ci può stare che ammazzino come cani i "liberati"; nella loro situazione ahimè devono pure correre il rischio di farsi saltare per aria insieme ad un pazzo suicida, perchè fino ad ora i civili iracheni "crivellati da incidenti" pare che costituiscano un numero affatto trascurabile.
Insomma io questi episodi non li tollero dall'esercito del paese più democratico del mondo. E non ce l'ho con i 4/5 membri della pattuglia che ha sparato, perchè secondo me loro hanno agito in base alle consegne e all'addestramento che hanno ricevuto.
Un pò come la strage del Cermis, gente: noi tutti ragioniamo su quel giorno, su quella che consideriamo una bravata; ma i voli a bassa quota venivano denunciati da anni, quindi il comando americano non è che non ne sapesse nulla.
Tutto il resto (riscatti, 3/4 persone, lo sapevano non lo sapevano, ciò che dice la Sgrena, ciò che dice Fini), a mio avviso, sono fatti di rilevanza trascurabile.