Federico ha scritto:Attenzione: con questo non si vuole dire, come piace ai pacifinti arcobalenati o rossi o cattomodernisti (protestanti sotto mentite spoglie), che l'Islam sia religione di pace, che essi siano animati da spirito di pace e di amore nei nostri confronti. Forse è vero il contrario. Ma essi sono un popolo, nel senso "religioso" che non ha, come noi occidentali, perso del tutto financo le più semplici nozioni di Dio. Ad essi andrebbe mostrata la Verità , non la menzogna messianista giudeo-protestante. A quella essi reagiscono come anche noi avremmo dovuto fare: morire piuttosto che accetarla.
Invece, in Italia come nel resto dell'occidente, si hanno fondamentalmente due errori in lotta, che si potrebbero chiamare un poco semplicisticamente "conservatorismo" e "progressismo", e che vengono chiaramente rispecchiati dalla presenza di due grandi partiti principali, situazione verso la quale un po' tutti i paesi di questa parte del globo si stanno orientando, nella consueta emulazione degli anglosassoni.
Ma ritenere che queste due "filosofie" siano realmente differenti sarebbe errore grave. Come chiaramente dimostrato proprio dalla politica sull'immigrazione, ma altri esempi si potrebbero portare, italiani e non, questo non è vero, e ogni tanto se ne ha appunto la controprova anche a livello sperimentale.
Tattica, quella di alimentare due schieramenti apparentemente opposti, non nuova in determinati ambienti.
Altrettanto errato sarebbe il ritenere che almeno i cosiddetti "anti-globalizzatori" siano scevri da questa commistione di fondo; anzi, è proprio il contrario.
Ne è dimostrazione il fatto che essi siano contro la globalizzazione, cioè contro un fenomeno prettamente socio-economico, mentre dovrebbero essere - come pochissimi oggi sono - contro il mondialismo, così che fin dagli accidenti linguistici (nomen omen) si intuirebbe la volontà di contrastare non solo gli esecutori materiali, ma anche i mandanti. Non essendo così, va da sè che i loro sforzi fintamente denigrati siano in realtà molto ben accetti a taluni (vi siete mai chiesti perchè il super-globalizzatore Soros finanzi i super-antiglobalizzatori?).
Ecco allora che i due errori, che due fondamentalmente non sono, pretendono o di occidentalizzare l'Islam, il primo, o di islamizzare l'occidente, il secondo.
Ma questo sarebbe, come già riconosciuto, un problema secondario, se non fosse che anche la struttura che dovrebbe condurre la lotta contro i due errori ne è stata ampiamente contagiata. E poichè i simboli non sono messi lì a caso, evidente sintomo del contagio è ad esempio il fatto che in tale struttura si sia deciso di rinunciare all'insegna del comando, non a caso denominata Triregno a ricordare quella profonda connessione fra piani diversi che ormai noi occidentali ritieniamo del tutto separati...
"Per questo motivo noi vinceremo e voi perderete. Adesso siete ovunque, volete vivere e più di tutto volete che i vostri figli vivano, ed è questo che vi rende deboli. Non avete ancora capito cosa c'è dopo questo mondo"
Così, in un romanzo meno dozzinale di quanto possa sembrare, un personaggio islamico ad uno non islamico.
A me pare frase da meditare, come del resto la seguente:
"Con l'apertura delle frontiere all'invasione extracomunitaria si vuole effettuare, in nome dell'antirazzismo, una immensa opera di ibridizzazione di popoli e religioni per dissolvere tutte le tradizioni e capovolgere così, in un clima di universale relativismo, tutti gli schemi morali, creando una massa amorfa e malleabile, ottusa dal vizio e incapace di ogni giudizio etico e quindi di ogni reazione".
Intanto che andavamo in stampa sono arrivate interessanti notizie dalla insulsa cittadina capitale di Eurolandia.
Pur scontando una certa mia antipatia nei confronti del pestato e dei suoi sodali, è interessante ricordare come l'Occidente reagì al trattamento similare riservato a Vladimiro Guadagno e altri elementi in terra di Russia.
Insomma, anche le botte si dividono in democratiche e non democratiche.
Mandi.
Luigi