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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

C'è una scala di accesso. In fondo alla scala difronte una porta che da in un vano dove c'era l'antenna radio.
Sulla sinistra si entra nella stanza fotografata.
In fondo a quella stanza c'è la porta che conduce ad una scalinata che scende in basso. Una scala alla marinara sale nella blindatura.

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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

Grazie-grazie anche per tener vivo il discorso sulle opere italiane che langue.
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Gibo2
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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

Gli argomenti non mancano e credo che non solo "noi" dell'A.S.S.F.N-E andiamo alla ricerca sul campo di postazioni ed opere.
Se, anche altri che leggono, si mettessero a scrivere sull'argomento, sarebbe senz'altro più vario e completo.
Fatevi avanti..........

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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

Gibo2 ha scritto:Gli argomenti non mancano e credo che non solo "noi" dell'A.S.S.F.N-E andiamo alla ricerca sul campo di postazioni ed opere.
Se, anche altri che leggono, si mettessero a scrivere sull'argomento, sarebbe senz'altro più vario e completo.
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Gibo ti rammento che tanti di noi andava ad opere quando voi della 'A.S.S.F.N-E nemmeno esistevate! se non scrivono avranno i loro buoni motivi! in ogni caso preferisco poche cose ma che abbiano delle argomentazioni fondate. :mrgreen:
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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

Gli argomenti non mancano e credo che non solo "noi" dell'A.S.S.F.N-E andiamo alla ricerca sul campo di postazioni ed opere.
Se, anche altri che leggono, si mettessero a scrivere sull'argomento, sarebbe senz'altro più vario e completo.
Fatevi avanti..........
Gibo ti rammento che tanti di noi andava ad opere quando voi della 'A.S.S.F.N-E nemmeno esistevate! se non scrivono avranno i loro buoni motivi! in ogni caso preferisco poche cose ma che abbiano delle argomentazioni fondate.
Senza voler fare nessun tipo di polemica, sono anni che periodicamente invito coloro che leggono e non partecipano mai e anche coloro che di opere sono appassionati a scrivere su questo forum o comunque a farsi vivo.
Nonostante le nostre discussioni siano lette e stralette (basta vedere i contatori a fianco dei post e il numero di dowload delle foto) sono pochissime le persone che partecipano. Un po' di piu' quelle che vengono ai nostri piccoli incontri.
Per quanto riguarda l'A.S.S.F.N-E nonostante la mia personale stima in alcune delle persone che collaborano con questa associazione, nonostante l'encomiabile iniziativa di mantenimento e sistemazione di opere, manca del tutto la comunicazione con queste persone che in teoria hanno la nostra stessa passione. In passato a uno dei nostri incontri erano venute anche le persone del'A.S.S.F.N-E e non mi era sembrata una brutta esperienza, nè dal lato tecnico nè dal lato umano. Purtroppo alla cosa non c'è stato seguito per motivi che a dire il vero non conosco.
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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

Bene ha premesso Ax -senza fare polemica- e, soprattutto, senza intavolare un argomento "lamentele".
Tutti sappiamo che molti leggono e non scrivono.
Che molti altri leggono e scrivono poco.
Che altri ancora leggono e non scrivono tutto.
Solo che non si può neppure pensare come ad un confessionale che uno riversa TUTTO quello che sa.
Magari!
Sarei il primo a godermene.
Allora: senza aspettare che tutti dicano tutto fare domande specifiche e aspettare. Come il pescatore. Son oltre 30 anni che mi interessa l'argomento e non mi spazientisco.
Tassello tassello.....
Io ho chiesto per S.Nevea e Gibo ha risposto tempestivamente. Mi godo quel che mi ha detto senza pensare se ha detto tutto o ha ancora dell'altro e quanto altro che mi ha nascosto. Chi si accontenta gode e si sta serenamente senza retrogusto.
Saluti a tutti senza riserva alcuna. Credetemi.
P.S. Sapeste quanta gente ho conosciuto che parlava poco per poi scoprire che.....non aveva niente da dire!
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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

Un saluto a tutti da parte di uno dei tanti "utenti silenti" di questo forum.
Devo dire che mi trovo da tempo a consultarlo quasi quotidianamente e quindi mi sono sentito chiamato un po' in causa...

La mia conoscenza dell'argomento non è tale da poter contribuire con notizie inedite o interessanti. Quei pochi (ma intensi) ricordi che conservo del mio servizio al 53 (anno 1982, distaccamento di Brazzano) li ho già  postati a suo tempo nella sezione "mi presento".
Posso dire che da noi che stavamo in caserma le "opere" erano più percepite come "polveriere", in riferimento ai periodici servizi di guardia di una o più settimane a Ca' Badino, San Giorgio e Russiz che coinvolgevano almeno l'80% dell'organico.

Mi sono imbattuto per la prima volta nella definizione "fortificazione permanente" nel redigere gare d'appalto per l'acquisto di materiali di consumo o di pulizia: come ho già  raccontato, sono arrivato al corpo dopo il corso da radiotelegrafista a San Giorgio Cremano (incarico 40A). Dirottato al cosiddetto "ufficio materiali" del distaccamento (il cui responsabile era il grande - anche se non certo di statura - MM Angelo Raho), ho ricevuto quel minimo di addestramento sulle opere "in diretta" nel corso di due/tre "allarmi" (fortunatamente solo simulati).
I pochi momenti di tensione vissuti in caserma durante quel periodo non sono legati tanto a quel misterioso (e vicinissimo) confine ma a gruppetti di pacifisti che venivano a tirare sassi e bottiglie entro il muro di cinta (più facile ovviamente prendersela con la Colobini che con la Berghinz...) e a un generale "allerta terrorismo" che portò a montare di guardia per tutta l'estate con il colpo in canna.

Mi auguro di vedere prima o poi nel forum almeno due cose:
1. le immagini di quelle opere che a suo tempo ho solo "sfiorato" (San Giorgio) o della cui esistenza mi sono reso conto solo molto tempo più tardi, pur avendole a poche centinaia di metri dalla caserma, come Giassico, Borgnano, Sant Andrat. L'opera Cormons era visibile dalla statale Udine-Gorizia, ma sembrava già  allora semiabbandonata.
2. qualche discussione su come veniva vissuta la presenza delle truppe d'arresto e della fortificazione dalla popolazione locale: bene o male, ai cannoni mascherati nel vigneto o di fronte all'uscio di casa si può anche fare l'abitudine, ma fino a un certo punto...

Colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta gli ideatori e gli animatori di questo forum.
Spero di poter partecipare a qualche raduno, prima o poi.
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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

Per quanto riguarda l'osservatorio postato da Alpiere al tempo del Vallo, secondo -Il Testimone di Cemento- (pag 426, e piantina pag429): postazione in barbetta, con ricovero in caverna, per una mtr.
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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

Con riferimento alla foto dello stemma sulla casermetta di Sella Somdogna postata da 230A (viewtopic.php?p=31680#p31680), sono andato a spulciare la sezione apposita del nostro sito, ed ho rilevato che la 306^ compagnia del Val Tagliamento occupava la zona nel 1975.
Tutto bene, ma perchè aveva lo stemma del Val Fella? Non è citata come proveniente da quel battaglione...
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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

A memoria, la 306 faceva parte del Val Fella sin dagli anni 60 e quando questo fu sciolto nel 1975 passò, a quadro, al Val Tagliamento.
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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

wintergreen ha scritto:A memoria, la 306 faceva parte del Val Fella sin dagli anni 60 e quando questo fu sciolto nel 1975 passò, a quadro, al Val Tagliamento.
confermo!
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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

Riporto quanto scritto su questo sito nella parte storica relativa al btg. Val Fella:
"1° luglio 1963, i battaglioni dell'11° raggruppamento alpini d'arresto assumono la denominazione di battaglioni alpini valle. Il XII ° battaglione diventa “Val Fella” (Cp 269^, 270^, 271^, 273^, 312^, 313^) alle dipendenze del comando truppe Carnia prima e dal 1968 Comando Truppe Carnia-Cadore. Il primo luglio 1964 incorpora alcune compagnie del disciolto battaglione “Val Natisone”, risulta quindi composto dalle cp. (220^ 269^ , 270^ , 271^ , 273^ , 279^, 288^, 312^, 313^). Il primo febbraio 1975 è contratto a quadro e il primo giugno successivo è sciolto ; la 269^ cp è assorbita dal battaglione “Val Tagliamento”."
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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

Questo, invece, è quanto scritto sempre su vecio riguardo il btg. Val Tagliamento:
"Ricostituito il 1 luglio 1963 come btg alpini d'arresto per trasformazione del XV btg alpini da posizione presso l'11° Raggruppamento
Nappina bianca, sede Tolmezzo caserma Cantore.Motto Mai avonde
(cp 212-272-278-319-321-322)
Nel corso degli anni e con lo scioglimento di altri battaglioni, nel 1975 si riconfigura sulle cp (212-272-278-288-306-307-308-314) + le cp (216-220 ex btg Val Natisone) + le cp (269-270-271-273-312-313 ex btg val Fella) ,dislocate nelle varie opere degli sbarramenti presidiati dal btg stesso."

Se quanto è stato scritto su questo sito non è errato, la 306 è stata creata nel 1975...
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Re: Opere Alpine Dopoguerra.

la 306 è stata costituita nell'ambito del XIII btg. fa posizione 1/11/1961.
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