Bella discussione, bravi
Mi permetto di aggiungere alcune considerazioni. Se queste sono OT o inopportune sul forum, Axtolf è fin d'ora pregato di cancellare il mio post.
1) Il Crocifisso è simbolo religioso, ed è come tale che l'improbabile Mr. A. Smith lo ha attaccato in sede giudiziaria, avendo la fortuna di incappare in un Magistrato che, ma guarda il caso, appartiene ad una certa corrente ed è stato allievo di un certo ex Magistrato che recentemente si è ritrovato qualche guaio in famiglia. Inutile, se non dannoso, tutto questo stracciarsi le vesti sul Crocifisso come simbolo di unità nazionale, di retaggio culturale, di unione democratica e altre panzane politico/sociologhesi del genere. Anche perchè, andando avanti così le cose, dati i tassi di natalità attuali, molto democraticamente le nostre nipoti andranno a scuola in chador, se potranno andarci, invece che essere costrette a stare a casa. Con il burqa. Se lo si vuol difendere, il Crocifisso, lo si faccia per quello che è: simbolo religioso e basta. Si teme che ciò possa "riscaldare" gli animi e che la cosa possa sfociare in scontri a carattere religioso? Bene. Vorrà dire che ci si è tolti le fette di salame dagli occhi e che finalmente si ammette l'esistenza del problema. Che è religioso e non "culturale", o almeno così vien visto da parte islamica, che, lo ricordo, non è (ancora?) giunto ad effettuare distinzioni tra vita laica e vita religiosa. Per loro (ma lo era e dovrebbe esserlo anche per i Cristiani) è tutto molto semplice: o dentro o fuori. Se sei dentro, non puoi ammettere il Crocifisso, se se fuori, sei un infedele e peggio per te.
2) Quando qualcuno mi spegherà che cosa sia questo benedetto retaggio culturale del mondo giudaico - cristiano, sarò una persona felice. Un modo per inserire a tutti i costi gli Ebrei (e sottolineo che lo sto dicendo con tutto il rispetto) nella nostra cultura/tradizioni, una difesa preventiva da possibili/probabili accuse di antisemitismo, se si fosse parlato (molto più correttamente secondo me) di retaggio culturale Cristiano
tout court
Cristo ha fatto la rivoluzione, diremmo in termini moderni, che la maggior parte degli Ebrei hanno combattuto e rifiutato. Egli riportò l'attenzione del mondo sul significato profondo della Bibbia, (incidendovi, sul mondo, in maniera così profonda, anche culturalmente, da provocare una netta frattura (anche culturale) fra i Cristiani e tutti gli altri) distogliendola dai legalismi e sofismi della tradizione Talmudica (che costituisce la base della Cultura Ebraica) che già ai suoi tempi governava il mondo Ebraico. In 2000 anni le cose non sono cambiate per nulla, anzi.
Quello che vorei dire, senza passare per razzista e/o antisemita (e anche questo termine, riferito agli Ebrei, è piuttosto curioso dal momento che la maggior parte degli Ebrei non sono semiti e la maggior parte dei semiti non sono Ebrei) e/o antiislamico ma mi pare che l'atteggiamento dei nostri antenati di secoli fa fosse, se non altro, più coerente con loro stessi. Nè con gli uni nè con gli latri, dal momento che nè gli uni nè gli altri sono con noi. E non si pensi che gli atteggiamenti "buonisti" di SS Giovanni Paolo II siano stati ben accolti in quei due mondi.
Quando parlò di "fratelli maggiori" riferendosi agli Ebrei, molti fra questi storsero il naso, e qualcuno si offese sul serio. E ci credo: basta leggere la Bibbia per vedere che in essa, i fratelli maggiori, sono spesso e volentieri figure estremameente negative.
Quando invece baciò il Corano (che, lo ricordo, è per l'Islam
l'unico simbolo fisico della presenza di Allah sulla terra) molti Islamici dissero, "bene, ha finalmente riconosciuto il vero Dio, ora che cosa aspetta a convertirsi?". Visto che non lo ha fatto (e ci mancava solo quello...) non dubito che questi stessi Islamici siano giunti alla conclusione che il bacio era falso, non sentito, era quindi un insulto in realtà .
Le cose, in sostanza, non vengono mai interpretate in maniera univoca dalla totalità delle persone. Bisogna sempre tenerne conto. Atteggiamenti di apertura (da qualsiasi parte provengano) possono essere intesi come debolezza e/o insulti.
Saluti a tutti.
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86