Stavo in bermuda perchè ho delle belle e lunghe gambe ...
... perchè faceva un caldo da morire ...
... e perchè non ero comandato in servizio di fortificazioni.
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Per quanto riguarda i libretti me ne mancano un paio, ma quelli che ci stanno a cuore sono presenti. Appena posso (cioè quando li trovo) gli do una "scannata".
Appunti su Val Saisera: come detto da Giò la polveriera è situata sul lato dx della strada dove questa finisce, poco più avanti si dipartono alcuni sentieri del CAI che portano ai vari rifugi e bivacchi in quota
OT: avendo l'occasione andate a fare delle escursioni nelle Alpi Giulie ! Per salire in quota devi scarpinare, ma in compenso non incontri anima viva. Inoltre in quella zona (sopra i 2000 m. !) correva il fronte sino all'epoca di Caporetto, e i resti di postazione sono dovunque. Risalendo (anche in auto) la Val Dogna sino alla Sella di Sompdogna si incontrano i resti delle stazioni delle teleferiche militari italiane che rifornivano la zona. Lato Val Saisera invece esiste solamente un sentiero non percorribile da automezzi. fine OT.
Val Trenta: L'allora confine di Stato era posto al Passo di Moistrocca (Vrsic), su una strada costruita in fretta e furia dal genio austriaco nel 1915/16 con l'impiego di una moltitudine di prigionieri russi per rifornire quella zona di fronte, altrimenti raggiungibile solamente risalendo la valle dell'isonzo. Sul lato Nord del passo una cappella votiva ortodossa a ricordo delle numerose vittime russe per valanghe durante la costruzione.
Scendendo sul versante isontino si incontra dopo alcune centinaia di metri un piccolo posto di guardia in muratura con ferritoie, indi non ho più visto nulla sino appunto tra Kal e Soca (in italiano Coritenza e Sonzia); dalla strada si individua chiaramente oltre il fiume sulla sx un opera in caverna con le sue brave ferritoie, orientate verso la provenienza dal passo.
La chiusa di Bovec/Plezzo è chiaramente di epoca ben anteriore, assieme agli sbarramenti del passo Predil.
Passo Cason di Lanza: La strada che sale da Paularo è asfaltata e ben tenuta, fu costruita a ridosso della cresta di confine ed è permanentemente in ombra (attenzione in autunno e primavera al mattino presto). Quella che sale da Pontebba è stata più volte interrotta da frane; finchè aveva una valenza militare venne sempre riattata, da dieci anni in quà è sempre peggio (in settembre 2002 dovetti salire un tratto in retromarcia tanta era la pendenza della variante su sterrato....
Sul Passo una baita con salsicce, frico, vino, carte da briscola, atmosfera nebbiosa ed umida e possibilità di pernottamento (da Pasqua alle feste di novembre).
Sul passo una caserma difensiva, altro in giro non vidi. A suo tempo salii sul Monte Zermula abbondantemente dotato di ricoveri in caverna; col senno di poi non saprei datarli (cercheremo le dia di allora).
A prposito di pubblicistica: su un altro forum storico
http://www.feldgrau.net/phpBB2/viewforu ... ff737f1c32
incontrai una richiesta di Enrico Cernuschi, noto autore di cosa navali che cercava informazioni sulla G.a.F.. Contattatolo (ed ovviamente indirizzato subito su questo sito) mi raccontò che stava raccogliendo materiale per un articolo su Storia Militare.
... e se adesso andassi un pò a lavorare ?