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Grazie a tutti per le ulteriori info. Siete una vera e propria miniera di informazioni.

Per quanto riguarda il simbolino rosso ... è una freccetta a sx. che indica che le opere sono fuori dal limite della carta.

OT = perchè non organizziamo un incontro fra "nostalgici"? :lol:
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Non avendo tempo cerco di rispondere "al volo" entrerò in seguito nei particolari di quanto avete scritto.
I libretti citati sono dell?Az.di Promozione turistica alla quale scrissi avendo visto alcune tabelle presso degli sbarramenti che li descrivevano.Mi sono chiesto che se qualcuno le aveva posizionate dovevano avere da qualche parte anche il cartaceo.
La polveriera della Val Saisera non ha niente a che vedere con le fortificazioni. E' stata rappresentata un po' a destra da dove si trova.Infatti l'op. , guardando la carta,sta più a sin.a Sella Sompdogna non riportata ma si vede chiaramente il simbolo del passo.Io ho visto solo un paio di postazioni anni 60. La sella è raggiungibile con auto dalla Pontebbana o dalla polveriera con un'ora di cammino.Mentre a Porticina ,pur passandoci diverse volte così come a Coccau ho visto solo una feritoia in caverna presso il confine. Vi comunico cosa riporta in proposito il già  citato libricino:
Op. difensive del Valico di Coccau.
Le op. situate nell'area fra Tarvisio e il valico di Coccau,fra le poche ad essere interessate da eventi bellici subito dopo l'8 settembre 1943,appartenevano a due gr. difensivi. Lo sbarr. più avanzato (denominato di Porticina) gravita immediatamente a ridosso del confine,con op. poste ai lati della statale Pontebbana,intorno all'attuale autoporto doganale. Più interessanti quelle realizzate dalla parte opposta della valle,nella zona di Colma,raggiungibili con strade forestali da Coccau o da Oltreacqua: una casermetta,un paio di postaz.,e un raro esempio di vallo a/c a denti che si sviluppa nel bosco per qualche centinaio di metri. Lo sbarr. di Coccau presidiava la valle in posizione più arretrata,ma dominante grazie alla maggiore quota. Sulla sommità  del colle,ove sorge Coccau di Sopra,vi sono un paio di op.,mentre le altre sono situate più in basso,lungo il tratto ormai dismesso della statale.
Per un incontro sarebbe bello in loco ma temo non mi sia possibile.Se volete venire a Roma dove esiste anche l'Archivio dell'Uff.Storico dello S.M.E.
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Gio
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Sono andato a cercare sulla carta Kal e Soca.Da quelle parti ho veduto solo il Forte della Chiusa ed un piccolo aeroporto a Bovec che sembrava avesse avuto dei trascorsi militare per i grossi pali di cemento per recinzione.
Ricordo bene il magazzino ANAS(?) citato da 230A ed ho pensato che fosse veramente dell'ANAS.
Sono andato a vedere il consigliato sito sul Tarvisiano e ci sono riportate le stesse identiche cose dei libretti citati.
Ma si può andar per opere in bermuda?! Nell'Alto Friuli ci sono un sacco di vipere ed è meglio avere le gambe ben riparate. In ogni modo hai visto molto anche così conciato.Del resto da quelle parti io ho buttato un occhio sempre senza mai scendere dalla macchina.
Concordo che le opere di Valbruna sono le prime partendo dal confine ad essere state riutilizzate nel dopoguerra.Concordo anche (e ci mancherebbe!)che sarebbe interessante poter ricostruire la struttura ante e post, ma chi ce lo può dire. Se è vero che gli Alpini sono legatissimi al loro Corpo (mi viene in mente la diatriba Mau-Abbadia in altro loco) chissà  quanti di quelli d'Arresto hanno letto le pagine (uniche!) di questo sito. Sarebbe ora che altri si unissero a noi.
La zona di Pian di Zermula-Cason di Lanza-Stua di Ramaz e una delle pochissime a me sconosciute dell'Alto Friuli.Ne sapete qualcosa oltre a quello che ha scritto Cavalli in proposito(278^Cp).
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Ad ulteriore conferma - non necessaria - che gli sbarramenti del Tarvisiano furono i primi del Friuli ad essere ri-attivati, anche il bell'articolo di F. Cappellano su "Storia Militare" dello scorso Marzo recita:

Di F. Cappellano - FRONTE AD EST - La rinascita della fortificazione permanente in Italia (1950-1955)

...

Nel 1951, la programmazione delle attività  ancora da svolgere nel campo della sistemazione difensiva prevedeva la continuazione del ripristino degli sbarramenti in Trentino Alto Adige e l'inizio dei lavori di riattivazione degli sbarramenti in Carnia e Cadore orientale lungo le principali linee di penetrazione di passo Monte Croce Comelico, di passo Monte Croce Carnico e di Tarvisio. Era previsto anche il rafforzamento della linea di arresto del Tagliamento e del suo raccordo con la zona Carnia. Per l'armamento di queste opere si intendeva ricorrere, oltre alle torrette di Sherman dotate dell'armamento originale o di mitragliatrice in feritoia ed ai blindamenti tipo A per mitragliatrice concepiti ai tempi del "Vallo del Littorio" ed in parte di nuova costruzione, anche ad una cinquantina di cupole corazzate per mitragliatrice di vario tipo risalenti alla seconda guerra mondiale, alcune delle quali di provenienza tedesca e reperite in Sardegna, Lombardia ed altre regioni d'Italia (*).

...

(*) Foglio n. 499/1130 dell'aprile 1951 all'oggetto "Sistemazione difensiva del Nucleo Comando designato di armata".
Si utilizzarono come bunker per armi automatiche anche scafi di carri armati italiani M15/42 ed M14/41.


A proposito, per chi mi lesse su "ferreamole": Storia Militare non mi ha risposto se ci sarà  un seguito all'articolo ...

Per Gio: ah bravo ... :wink:

Per 230 A: ma si può andar per opere in bermuda? :shock:

Cordiali saluti a tutti!
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Il Tarvisiano, sempre lui

Stavo in bermuda perchè ho delle belle e lunghe gambe ... :lol:
... perchè faceva un caldo da morire ... :(
... e perchè non ero comandato in servizio di fortificazioni. 8)
`
Per quanto riguarda i libretti me ne mancano un paio, ma quelli che ci stanno a cuore sono presenti. Appena posso (cioè quando li trovo) gli do una "scannata".

Appunti su Val Saisera: come detto da Giò la polveriera è situata sul lato dx della strada dove questa finisce, poco più avanti si dipartono alcuni sentieri del CAI che portano ai vari rifugi e bivacchi in quota

OT: avendo l'occasione andate a fare delle escursioni nelle Alpi Giulie ! Per salire in quota devi scarpinare, ma in compenso non incontri anima viva. Inoltre in quella zona (sopra i 2000 m. !) correva il fronte sino all'epoca di Caporetto, e i resti di postazione sono dovunque. Risalendo (anche in auto) la Val Dogna sino alla Sella di Sompdogna si incontrano i resti delle stazioni delle teleferiche militari italiane che rifornivano la zona. Lato Val Saisera invece esiste solamente un sentiero non percorribile da automezzi. fine OT.

Val Trenta: L'allora confine di Stato era posto al Passo di Moistrocca (Vrsic), su una strada costruita in fretta e furia dal genio austriaco nel 1915/16 con l'impiego di una moltitudine di prigionieri russi per rifornire quella zona di fronte, altrimenti raggiungibile solamente risalendo la valle dell'isonzo. Sul lato Nord del passo una cappella votiva ortodossa a ricordo delle numerose vittime russe per valanghe durante la costruzione.

Scendendo sul versante isontino si incontra dopo alcune centinaia di metri un piccolo posto di guardia in muratura con ferritoie, indi non ho più visto nulla sino appunto tra Kal e Soca (in italiano Coritenza e Sonzia); dalla strada si individua chiaramente oltre il fiume sulla sx un opera in caverna con le sue brave ferritoie, orientate verso la provenienza dal passo.

La chiusa di Bovec/Plezzo è chiaramente di epoca ben anteriore, assieme agli sbarramenti del passo Predil.

Passo Cason di Lanza: La strada che sale da Paularo è asfaltata e ben tenuta, fu costruita a ridosso della cresta di confine ed è permanentemente in ombra (attenzione in autunno e primavera al mattino presto). Quella che sale da Pontebba è stata più volte interrotta da frane; finchè aveva una valenza militare venne sempre riattata, da dieci anni in quà  è sempre peggio (in settembre 2002 dovetti salire un tratto in retromarcia tanta era la pendenza della variante su sterrato....
Sul Passo una baita con salsicce, frico, vino, carte da briscola, atmosfera nebbiosa ed umida e possibilità  di pernottamento (da Pasqua alle feste di novembre).

Sul passo una caserma difensiva, altro in giro non vidi. A suo tempo salii sul Monte Zermula abbondantemente dotato di ricoveri in caverna; col senno di poi non saprei datarli (cercheremo le dia di allora).

A prposito di pubblicistica: su un altro forum storico

http://www.feldgrau.net/phpBB2/viewforu ... ff737f1c32

incontrai una richiesta di Enrico Cernuschi, noto autore di cosa navali che cercava informazioni sulla G.a.F.. Contattatolo (ed ovviamente indirizzato subito su questo sito) mi raccontò che stava raccogliendo materiale per un articolo su Storia Militare.


... e se adesso andassi un pò a lavorare ?
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GaF

Date un'occhiata al sito:

http://www.17gaf.org/

Si potrebbe anche contattare qualcuno ...
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XVII Settore G.a.F.

Tra l'altro a Tarvisio vi è una piazza intitolata a loro.
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jolly46
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Dovrebbe essere finalmente disponibile presso l'Ufficio Storico dell'Esercito l'annunciato (da tempo) libro sulla GaF.
Se riesco ad avere informazioni più certe vi avviso.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Coscia lunga,ho chiesto della zona di Stua di Ramaz citata su questo sito per esserci uno sbarramento e ne volevo sapere di più.
Un libro sulla GaF l'ha scritto Bernasconi(edito dalla Temi di Trento) che è il coautore insieme a Muran del libro sul Vallo in A.Adige e il prossimo su Cadore-Carnia. Si intitola- Dei Sacri Confini Guardia Sicura-,il n.tel.della Temi si può trovare in rete sulle Pagine Bianche.
Concordo che le montagne dell'Alto Friuli sono bellissime.In quanto al numero delle persone che le frequenta posso dire che negli anni 70 e 80 c'era solo qualche triestino. La prima volta che andai verso il Canin(dopo ferragosto del 77) c'ero solo io sia all'andata che al ritorno e.....all'interno del Rif.Gilberti.
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Dimenticavo: Enrico Cernuschi quando avrà  pubblicato il suo articolo su Storia Militare sper ce lo faccia sapere.
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DEI SACRI CONFINI ...

Il libro di Bernasconi "Dei Sacri confini guardia sicura" l'ho acquistato, dopo che me lo avete segnalato (è stato Ax o Gio ... mah, su Ferreamole - cmq, grazie ad ambedue!).

Mi piace moltissimo il sottotitolo "Memorie di un Corpo militare dimenticato".

Il libro riporta, settore per settore, diverse testimonianze di Reduci dalla data del loro incorporamento alla "disfatta" dell'8 settembre 1943. Racconti "umani" (di uomini).
Ci sono delle belle foto, anche delle postazioni e diversi stemmi dei vari settori.
Insomma, un bel libro.
Il costo? 25,00 Euro.
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ma le gambe ..., ma le gambe ... a me piacciono di più !

Coscia lunga non me l'aveva ancor detto nessuno, lo prendo come un complimento.

Su Stua Ramaz non so (ancora) nulla, però mi hai fatto ricordare cha scendendo da Stua Ramaz verso Paularo costeggiando dall'alto il Chiarso ad un certo punto la strada incontra un tunnel. Sulla parete a monte prima di esso è ancor'oggi visibile una piccola opera in caverna (una ferritoia per mitragliatrice) orientata verso N. Purtroppo ci hanno costruito davanti un muro di contenimento della parete sovrastante.

Il sito è ben individuabile sulla carta Tabacco al 25.000 n.ro 018 oppure 098 (Maina delle Schialute).

Adesso vado in cantina a cercare gli opuscoli .
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Nomi dei sbarramenti del Vallo

Per 230:
grazie per info del Tarvisiano! Fiume e` un po` lontana, ma sono sicuro che andro` a visitare anche quelle vecchie opere del Vallo....
Ora, la domanda: visto che tutti i sbarramenti del "vecchio" Vallo avevano il loro proprio nome (di un eroe di 1GM) - per esempio Picco, Raggi, Brunner, Salvi, Giuriatti, Papa, Becchi, Vellei... - dove posso trovare la lista dei nomi, sopratutto di sbarramenti appartenenti al C. d`A. di Trieste?
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Se Iappino è l'autore del Sito sul Vallo a Fiume di cui ho veduto TUTTE le foto a firma V.Tomic c'è da stare sicuri che tra poco visiterà  veramente anche tutto il Vallo friulano. Noi speriamo che faccia tante belle foto come quelle che abbiamo avuto il privilegio di vedere.
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Carta SO

Terza carta della serie. Zona S-O Friuli.
Opere di competenza del 73° btg. f. arr. Lombardia.
Sono segnate, però, anche quelle vicino a Udine (assegnate al 52° btg. f. arr. Alpi).
Ho inserito la zona di Bibione per indicare il poligono dove si sparava con le armi d'opera.

A proposito, in questo poligono sparavano anche gli Alpini d'arresto? Qualcuno ne sa qualcosa?

Immagine

Inoltre, come al solito: segnalare errori prego!

Non ho ancora corretto le vecchie, ma ho "registato" tutte le vs. segnalazioni!
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